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Pro: Originale, giocabile un po’ ovunque, abbastanza semplice da spiegare ma profondo.
Contro: Un po’ pesante per un gioco portatile… c’è la versione pocket ma incorre nel problema opposto!
Consigliato a: Giocatori occasionali, chi sta cercando un buon filler, amanti dei giochi astratti.
Hive (alveare) è un gioco astratto per due giocatori, pubblicato in Italia da uPlay.it Edizioni; è anche disponibile in formato digitale per varie piattaforme: iOS, Android, PC, X360… La sua peculiarità forse più caratteristica è il fatto che sia stato pensato per essere giocato senza un tabellone, sfruttando una qualsiasi superficie piana su cui appoggiare le pedine; le partite sono rapide e intense, il regolamento piuttosto intuitivo e veloce da spiegare, per cui si tratta di un gioco molto adatto a fare da “filler”, ovvero da “riempitivo” per un momento di pausa o per “staccare” un momento da giochi più impegnativi (permettendo ai neuroni di rigenerarsi!). In realtà se volete pure vincere, oltre che giocarci, qualche neurone è meglio tenerlo acceso, perché come vedremo si tratta di un gioco senza alea, quindi simile per certi versi a scacchi e dama: pagherete il fio di ogni vostro errore!
La prima edizione di Hive risale al 2001 (Gen42 Games); da allora il gioco è stato tradotto in svariate il lingue e venduto in varie edizioni diverse per materiali e aspetto. Negli anni ha guadagnato costantemente posizioni su BGG, finendo per trovarsi al momento in cui scrivo all’ottavo posto nella categoria “giochi astratti”.
Unboxing
Una necessaria precisazione: abbiamo provato la versione “standard” del gioco e le relative espansioni (ad oggi ne sono state pubblicate tre), ma ne esiste anche una versione pocket “tascabile”. Abbiamo potuto valutare le differenze tra le due versioni grazie al fatto che l’espansione Onisco (quella pubblicata più di recente) include sia le due pedine per la versione standard che quelle per la versione pocket; il gameplay è del tutto identico, ma le foto si riferiscono appunto alla versione standard.
Il packaging del gioco base colpisce positivamente, anche se la scatola cartacea è pensata per essere buttata via: il vero contenitore delle pedine (incluso) è una borsa circolare con cerniera, per fortuna grande abbastanza da contenere anche tutte e tre le espansioni (ma ci stiamo avvicinando al limite della capienza) e le istruzioni.
Sono inclusi cinque pieghevoli di istruzioni, in lingue diverse; così ci si può limitare a inserire nella borsa da trasporto solo quello della propria lingua. Le 22 pedine esagonali, 11 nere e 11 bianche, rappresentano 5 tipi diversi di insetti; questi sono disegnati su un solo lato della pedina (l’altro è liscio), e il disegno è stato effettuato all’interno di una leggera incisione, in modo che il colore non venga danneggiato dal trasporto o dall’usura. Le pedine sorprendono immediatamente per il loro peso e per le dimensioni, davvero notevoli: l’impatto estetico è molto buono, anche se il materiale di cui sono fatte è plastica, purtroppo. Il volume complessivo occupato in una borsa è accettabile, ma portarsi in uno zainetto per tutto il giorno Hive (in versione standard) appare abbastanza scomodo, o per lo meno non così portabile come ci si potrebbe aspettare.
Abbiamo confrontato le dimensioni delle pedine della versione standard e di quella pocket, e ci sembra che la versione standard sia un po’ troppo grossa e pesante, e quella pocket troppo piccola e leggera! Forse avremmo preferito vedere una versione “da salotto” con pedine in legno, a costo di pagarla un po’ di più, e una “economica” con pedine di dimensione intermedia, magari fatte di un materiale più pesante della plastica in modo da non compromettere la stabilità dei pezzi sulla superficie di gioco. Usando la versione pocket di Hive è necessario fare estrema attenzione a non urtare i pezzi, perché sono veramente leggeri, essendo così piccoli e fatti della stessa plastica della versione standard.
Insomma: una buona realizzazione, ma non del tutto priva di difetti.
Le espansioni sono perfettamente in linea con quanto descritto: ognuna contiene una pedina nera e una bianca rappresentante un nuovo insetto, e include un pieghevole con le regole specifiche del nuovo pezzo in varie lingue. La versione pocket include al suo interno le prime due espansioni, mentre la terza, l’Onisco, contiene al suo interno anche i pezzi per la versione pocket, di modo che è possibile utilizzare tutti i pezzi disponibili a prescindere dalla versione acquistata. Stranamente le espansioni per la versione “standard” (quindi Onisco escluso) non includono le regole in italiano, ma si tratta solo di poche righe da tradurre da una delle lingue disponibili.
Il gioco
Tempo di preparazione: quasi zero, basta dividersi le pedine in base al colore e decidere se e quali espansioni usare. I giocatori mettono sulla superficie piana prescelta per giocare una pedina ciascuno, adiacenti; da questo momento il gioco procede a turni alterni, con i giocatori che cercano di piazzare i propri “insetti” e di spostarli in modo da bloccare e poi circondare la regina dell’avversario (il pezzo giallo che rappresenta un’ape), condizione che determina immediatamente la vittoria a favore del giocatore “assediante”. La regina deve essere obbligatoriamente piazzata entro i primi 4 turni; i propri pezzi inoltre devono sempre entrare in gioco adiacenti a un nostro pezzo e NON adiacenti a un pezzo dell’avversario.
Il gioco è basato sulle peculiari mosse di ciascun pezzo, un po’ come negli scacchi. Andiamo dalla mobilissima formica, che può muoversi liberamente lungo tutto il “bordo” esterno, allo scarabeo, che può salire sopra agli altri pezzi, bloccando quelli avversari; dal grillo, che ovviamente salta i pezzi adiacenti in linea retta, al ragno, che muove sempre e solo di tre posizioni. La regina può a sua volta muoversi, anche se di una singola posizione per volta, in modo da sfuggire all’accerchiamento, di modo che una delle prime mosse dei giocatori sarà tentare di bloccarla con qualche insetto (ad esempio con la formica). E’ infatti impossibile muovere un pezzo in modo che gli insetti restino “divisi” in due gruppi distinti: il nostro “alveare” deve sempre essere unito. E’ inoltre vietato “sfilare” un pezzo alzandolo, dalla superficie di gioco, a meno che non si tratti del grillo o dello scarabeo.
Per la verità, proprio quest’ultima eccezione crea a volte qualche problema pratico. Pensate di avere ad esempio un grillo circondato da tutti i lati di altre pedine: è una mossa lecita farlo saltare fuori da quella posizione, il che implica dover necessariamente spostare le pedine adiacenti per poi risistemarle; ho notato che questa operazione crea a volte difficoltà soprattutto ai bambini. Vi segnalo un thread su BGG relativo a questo problema, che riporta anche una soluzione… interessante!
Le espansioni aggiungono parecchio sale a una già ricca pietanza, visto che le tre nuove pedine hanno poteri davvero potenti: la zanzara “clona” il movimento di un insetto adiacente; la coccinella si muove di tre posizioni come il ragno, di cui però le prime due sopra altri pezzi, in modo simile allo scarabeo; l’onisco può muoversi di una casella oppure spostare una pedina adiacente prima sopra di sé, e poi di nuovo sulla superficie di gioco in una nuova posizione sempre adiacente all’onisco.
Il gioco è molto stimolante: è assai più breve di una partita a scacchi, ma richiede analoghe capacità di ragionamento e di pianificazione. Il colpo d’occhio sui pezzi è gradevole, con la geometria dell’alveare che si modifica di turno in turno, ad aprire nuove possibilità di attacco e svelando sempre nuove minacce alla regina assediata. Non mancano i colpi di scena, con improvvisi rovesciamenti di fronte che chiudono una partita in poche mosse a fronte di una mossa avventata dell’avversario.
In conclusione
Hive è un gioco che merita la buona fama che ha saputo riscuotere, e l’attuale edizione, venduta a circa 23€ al momento in cui scrivo, è adeguata alla maggior parte delle esigenze, anche se con qualche limite che abbiamo già descritto. Un po’ troppo care le espansioni: 4€ per le prime due, che non contengono le pedine in versione pocket, e 5€ per l’ultima. Hive soffre dei tipici problemi dei giochi astratti del suo genere: la sua immediatezza, consentita da un set di regole molto contenuto e abbastanza semplice da apprendere, implica anche che il gioco è molto longevo ma in piccole dosi (se no stufa). Ci saranno sicuramente appassionati con al loro attivo centinaia di partite, ma la maggior parte dei giocatori ci giocherà qualche partita ogni tanto.
D’altra parte Hive ha alcuni vantaggi interessanti su altri giochi della “top 10 dei giochi astratti” di BGG: l’inserimento (seppur minimale) di un “tema”, quello degli insetti, rende il gioco più interessante per i bambini (età suggerita dagli 8 anni in su), e ho potuto sperimentare che almeno a quelli più riflessivi Hive piace; il fatto di non avere un tabellone permette di giocarci in posti insoliti, come su un lettino in spiaggia, o sul pavimento; il prezzo contenuto lo avvicina alle tasche di tutti. Per queste ragioni non posso che raccomandarlo a chi è alla ricerca di un buon filler, agli amanti in generale dei giochi “scacchistici”, e come regalo di Natale per qualche bambino in gamba (che non sia finito nella lista dei cattivi, ovviamente).
Un’ultima nota: se disponete di un tablet o di uno smartphone Android consiglio di provare l’applicazione prima dell’acquisto, dal momento che è gratuita.
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