Pro: grande accuratezza storica con la rappresentazione di ogni singolo sottomarino costruito durante il periodo ripercorso dal gioco.
Contro: quantità enorme di segnalini (centinaia); nutrito libro di regole con aggiunta di regole politiche opzionali; tempistiche per imbastire e portare a termine una partita molto lunghe con conseguente necessità di spazio dedicato.
Consigliato a: chi ha passione per tattiche, strategie e mezzi della Seconda Guerra Mondiale e molto tempo libero…
Ospitiamo volentieri la recensione di Sven Hassel che ha curato la traduzione italiana del regolamento chepotete recupare cliccando qui sotto
Steel Wolves è un gioco da tavolo che ripercorre la storia e le decisioni del BdU, il Comando dell’Arma Sottomarina tedesca, dal 1939 alla metà del 1943. Il gioco è un “solitary game” e permette di impersonare niente meno che la figura del Comandante del BdU (nella realtà il ruolo era di Dönitz) e di prendere tutte le decisioni tattiche e strategiche correlate.
Sarà possibile infatti gestire direttamente ogni singolo sottomarino che storicamente è stato prodotto dai tedeschi durante il periodo ricoperto dal gioco. Inoltre il gioco prevede diverse opzioni, una delle quali permette di giocare con regole politiche che permettono di cambiare notevolmente il corso della storia. Utilizzando le regole politiche opzionali, infatti, sarà possibile fare richieste a vari uffici del Reich (Cancelleria, OKM, OKL, OKH) per accelerare nuovi sviluppi tecnologici, oppure distaccare reparti dell’aviazione per la perlustrazione di aree marittime o ancora incentivare operazioni per le requisizione delle flotte dei paesi invasi.
Scala di gioco
Ogni singolo segnalino di sottomarino ha due lati, uno per la fase di transito ed uno per la fase di pattugliamento. Su ogni lato ci sono diversi valori ed informazioni, dalla data di ingresso nel conflitto ai valori di attacco, difesa o resistenza. I segnalini delle navi invece hanno un lato descrittivo ed uno con stampigliata una bandiera: al momento del contatto le navi saranno posizionate con la bandiera in vista, in modo da simulare la “fog of war” cui era soggetto chi attaccava in condizioni che spesso non permettevano di individuare chiaramente di che bersaglio si trattasse. Comunque ogni aspetto tecnico è descritto nel libro delle regole che ho tradotto in italiano e di cui trovate sopra il link.
Il giocatore può cimentarsi in una singola missione con uno dei sottomarini storici; oppure può giocare uno scenario di attacco ad un convoglio; o ancora può giocare varie missioni che ripercorrono determinati periodi storici o l’intera campagna militare.
Il tutto si basa su lanci del dado, con l’intervento di molteplici modificatori che tengono in conto vari fattori (meteo, Enigma, periodo storico, presenza di un comandante Asso, equipaggio inesperto…). Il gioco permette anche di utilizzare sottomarini italiani e, in base al buon esito delle richieste se si utilizzano le regole politiche opzionali, anche quelli francesi e spagnoli.
La pecca principale
La ricostruzione storica dei mezzi è molto curata, ogni modello è rappresentato: dai primi U-II alle famose “mucche da latte” per rifornire i sottomarini che operavano sulle coste americane. Inoltre sono rappresentate navi e sottomarini di tutte le nazionalità che hanno partecipato al conflitto (Finlandia, Brasile, Canada…etc.)
La pecca principale di questo gioco è il tempo che bisogna dedicarci.
Ogni scenario prevede l’utilizzo di vari segnalini in base al periodo storico. Questi segnalini vanno divisi in vari contenitori (che il giocatore si deve fare da solo) che permettano di pescare a caso: personalmente utilizzo dei bicchieri di carta opachi.
Ogni scenario, con l’aiuto di varie tabelle allegate, descrive quante e quali navi inserire e come dividerle tra i contenitori. In base alla mia esperienza pratica ci vuole circa un’ora e mezza per preparare il tutto prima di poter dare inizio alla partita.
Comunque l’accuratezza storica e la possibilità di gestire ogni aspetto dell’arma che comandiamo sicuramente ripaga il giocatore di ogni minuto speso nello studio del manuale e del regolamento.
La possibilità di gestire la “guerra totale” sul mare dalle Americhe alle Indie e di mettersi alla prova vedendo se, con una diversa strategia o con maggior fortuna, la storia avrebbe potuto prendere un percorso diverso credo sia la cosa che più può attirare il giocatore.
Non resta che provare! E per chi non ha tanto spazio in casa c’è anche il modulo Vassal.
Per eventuali spunti allego il link del mio AAR pubblicato su netwargaming Italia e del sito della casa editrice, la Compass Games, dove trovare varie cose interessanti.
CptWasp: Vorrei aggiungere che la mappa è bellissima ma decisamente “economica” rispetto al prezzo del gioco, essendo “unmounted”, ovvero non di cartone rigido ma simile come consistenza a una cartina stradale. Vista la durata delle campagne, che implicano che la mappa resti aperta per molto tempo su un tavolo, consiglio di comprare una lastra di plexiglass trasparente con cui proteggerla.
Complessità
La longevità è eccelsa, non c’è dubbio, ma il gioco, bisogna ammetterlo, in certe fasi è parecchio ripetitivo. Diciamo che lo definirei iperrealistico ma non sempre iperdivertente… Anche perché il regolamento è abbastanza complesso, soprattutto perchè richiede che il giocatore si ricordi dello scattare di certe condizioni particolari in momenti chiave della partita. Dimenticarsene dopo aver simulato magari 6 mesi di gioco può “rovinare” la partita, e questo richiede una attenzione notevole da parte del giocatore, a maggior ragione in considerazione del fatto che è un gioco in solitario.
Un’ultima nota: se a qualche lettore interessasse maggiormente il fronte del Pacifico (USA contro Giappone) consiglio l’acquisto di Silent War, il gioco che ha preceduto Steel Wolves. Regolamento simile, diverso teatro (il giocatore tiene la flotta sottomarina USA). L’esperienza di gioco è abbastanza simile e valgono praticamente tutte le considerazioni fatte in questo articolo. Il prezzo è leggermente inferiore ma per Silent War è disponibile anche una espansione a parte.
- Steel Wolves - 15 Luglio 2013