Pro: È poco impegnativo, molto divertente e risolve buona parte dei limiti della versione originale del gioco.
Contro: Funziona meglio con un numero di giocatori elevato e il fattore aleatorio è comunque molto elevato.
Consigliato a: A chi ha poco tempo e molta voglia di divertirsi senza spremere le meningi.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
PREMESSA:
Non di solo cinghiale vive il giocatore – passatemi la citazione scherzosamente blasfema – e, così, questa volta ho pensato di proporvi uno dei filler più attesi usciti sul mercato lo scorso anno: sto parlando di Bang! The Dice Game, pubblicato dall’italiana dV Giochi, titolo per 3-8 giocatori dagli 8 anni in su, con una durata media della partita che si attesta attorno al quarto d’ora. C’è chi l’ha osannato, perché ovvia a buona parte dei difetti dell’originale Bang!, e chi invece ha rimpianto la dipartita tecnica dell’ideatore Sciarra e dell’illustratore Pierangelini; io non parteggio né per una fazione, né per l’altra, per il semplice fatto che, a mio avviso, si tratta di un gioco completamente diverso e indipendente, che dev’essere valutato in quanto tale.
UNBOXING:
La confezione proposta da dV Giochi è tutto sommato compatta – per capirci, ha le stesse dimensioni dell’espansione Gold Rush – e, attraverso un’ampia finestrella trasparente, mette subito in evidenza il vero cuore del gioco, ovvero quei 5 dadi colorati cui spetta l’arduo compito di rimpiazzare le mitiche carte del “patrigno” Bang!. Al suo interno, oltre ai suddetti dadi troviamo:
- il regolamento in italiano;
- 8 carte ruolo;
- 16 carte personaggio;
- 6 carte riassuntive;
- 40 pallottole di cartone (fin qui non c’è alcuna differenza rispetto alla versione classica di Bang!);
- 9 frecce di cartone (ed ecco la seconda differenza sostanziale).
I materiali sono buoni: i dadi sono realizzati in plastica smaltata e hanno le dimensioni giuste per unire un’immediata leggibilità a una buona impugnabilità – ovviamente unendo entrambe le mani; le carte sono realizzate secondo i soliti standard della Da Vinci, quindi non sono telate, ma risultano comunque resistenti e, non essendo particolarmente sollecitate – non occorre mescolarle spesso – non si avverte la necessità d’imbustarle.
PREPARAZIONE E SVOLGIMENTO:
Preparare una partita a Bang! The Dice Game è un gioco da ragazzi: a seconda del numero di giocatori si prepara il mazzo dei ruoli, si distribuisce una carta a testa, che tutti – tranne lo sceriffo – dovranno tenere nascosta; a questo punto si assegnano in modo casuale i personaggi e ogni giocatore, dopo aver dichiarato il nome pescato e le abilità speciali ad esso collegate, prende il numero di pallottole indicato su quest’ultima carta; dettaglio da non dimenticare mai, lo sceriffo dovrà aggiungerne altre due “bonus”. Si sistemano i dadi in mezzo al tavolo, insieme al mucchietto delle frecce degli indiani, e si può cominciare a giocare.
Facciamo, però, un passo indietro e riassumiamo gli scopi del gioco per chi non avesse mai giocato a Bang! in precedenza. I ruoli dei giocatori sono 4 in tutto e ognuno di questi ha un obiettivo diverso da perseguire per vincere la partita: lo sceriffo è sempre uno solo e deve eliminare tutti i fuorilegge e tutti i rinnegati; i fuorilegge possono essere in numero variabile da 1 a 3 – a seconda del numero complessivo dei giocatori – e devono uccidere lo sceriffo; il rinnegato è anch’esso da solo – a meno che non si giochi in 8, nel qual caso se ne aggiunge un secondo – e ha il compito di diventare l’ultimo – e unico – personaggio in gioco, dopo che tutti gli altri sono stati eliminati; i vice, infine, possono essere 1 o 2 e devono proteggere lo sceriffo a costo della loro vita. Il numero e la tipologia dei ruoli devono essere scelti in fase di set up, sulla base delle indicazioni presenti nel manuale di gioco. I personaggi, invece, sono liberamente ispirati alla tradizione western: ci sono l’indiano, l’affarista senza scrupoli, il rivoluzionario messicano, il bandito misterioso, la maestrina dal grilletto facile e tanti altri ancora, ognuno con la sua peculiarità che lo rende un po’ più difficile da eliminare.
Chiarito questo aspetto, possiamo tornare al regolamento del gioco. Ogni giocatore, a partire dallo sceriffo, inizia il suo turno lanciando tutti e 5 i dadi: a questo punto, può scegliere di tenere il risultato, oppure di tirare di nuovo da 1 a 5 dadi e l’operazione può essere ripetuta fino a 2 volte, dopodiché al terzo lancio il risultato diventa definitivo e immutabile. Conclusa questa fase, si applicano gli effetti dei singoli dadi – salvo eccezioni – e la mano passa al giocatore successivo. La partita prosegue in questo modo finché o muore lo sceriffo, nel qual caso vincono i fuorilegge – oppure il rinnegato, se è l’unico sopravvissuto – o muoiono tutti i fuorilegge e i rinnegati, e allora vince lo sceriffo insieme agli eventuali vice. Ovviamente un giocatore si considera morto – ed eliminato – nel momento in cui i suoi punti vita, rappresentati dalle pallottole di cartone, raggiungono lo zero.
Ora non resta che spiegarvi il significato dei 6 simboli colorati, presenti sulle facce dei dadi, con le relative implicazioni:
- il mirino col numero 1 permette di sottrarre un punto vita a una persona a scelta tra quelle sedute alla destra o alla sinistra del giocatore;
- il mirino col numero 2 ha lo stesso effetto, ma permette di colpire solo ed esclusivamente una persona che si trovi a due posti di distanza dal giocatore;
- il boccale di birra consente di aggiungere un punto vita a un giocatore a scelta – se stessi compresi – senza superare il limite massimo di pallottole indicato sulla carta personaggio;
- i tre fori di proiettile indicano la temuta mitragliatrice Gatling, che si attiva solo se in una mano escono 3 o più dadi con questo simbolo; sottrae un punto vita a tutti gli altri giocatori e azzera il numero delle frecce ricevute dal proprio personaggio;
- il candelotto di dinamite non può essere mai rilanciato e, come la Gatling, si attiva solo se escono tre simboli uguali nella stessa mano; a differenza della mitragliatrice, il punto vita viene sottratto solo al giocatore di turno;
- la freccia indiana è l’unico simbolo che dev’essere risolto nello stesso momento in cui esce e costringe il giocatore a pescare una delle frecce dalla pila in mezzo al tavolo; quando la pila si esaurisce, scatta l’attacco degli indiani e tutti perdono un numero di punti vita pari alle frecce che hanno pescato fino a quel momento.
VARIAZIONI:
Bang! The Dice Game prevede una sola variante per 3 giocatori: in questo caso, si assegnano come ruoli un vice, un rinnegato e un fuorilegge, rigorosamente scoperti. Ognuno ha un compito diverso: il vice deve eliminare il rinnegato, che a sua volta deve eliminare il fuorilegge, che a sua volta deve eliminare il vice. Attenzione, però: l’obiettivo si considera raggiunto solo se l’eliminazione avviene per mano del giusto ruolo, altrimenti il compito si trasforma in un più semplice “eliminare tutti gli avversari”.
DURATA DI UNA PARTITA:
Una partita da 4 a 6 giocatori richiede circa un quarto d’ora, proprio come indicato sulla confezione; se il numero dei partecipanti sale a 7 o 8, la durata cresce leggermente, senza raggiungere mai la mezz’ora – a meno che nel vostro gruppo non sia presente qualcuno di particolarmente paranoico o cervellotico; la variante da 3 giocatori dura leggermente meno e solitamente non supera i 10 minuti per partita. In ogni caso, si tratta di un filler davvero molto rapido, soprattutto dopo la prima partita di rodaggio.
CONSIDERAZIONI:
Chi sostiene che Bang! The Dice Game sia meglio di Bang! tende solitamente a evidenziare due aspetti quantomeno sgradevoli del gioco di carte originale:
- i tempi morti possono risultare particolarmente fastidiosi, soprattutto per chi viene eliminato nelle prime mani;
- si possono verificare situazioni di stallo che, per quanto in sintonia con l’ambientazione western, rischiano di allungare allo stremo la durata di una partita.
Entrambi i difetti sono stati risolti in questa nuova versione del gioco e, nonostante l’incremento dell’aleatorietà, l’ambientazione continua a essere ben sentita e il divertimento è sempre garantito, soprattutto se nel gruppo è presente qualche “faccia da poker”. Sono, invece, rimasto parzialmente deluso dalla variante per 3 giocatori che velocizza il gioco, ma al tempo stesso lo appiattisce sensibilmente e ne riduce la rigiocabilità.
[nwiforum]
DIFETTI:
Bang! The Dice Game è un gioco di carte – tra ruoli e personaggi – e, soprattutto, di dadi, quindi il fattore aleatorio è indubbiamente molto elevato. Di strategie proprio non se ne parla, anche perché ogni mano è una storia a sé e perfino l’esperienza conta poco o nulla. Per i giocatori “german” questi sono difetti piuttosto pesanti, che rischiano di compromettere la godibilità del gioco; viceversa, un livellamento verso il basso così pronunciato piacerà sicuramente ai “babbani”, che avranno la sensazione di potersi imporre anche sui giocatori più navigati – e, in effetti, è proprio così.
POSOLOGIA:
Consigliato
Si consiglia la somministrazione di Bang! The Dice Game a gruppi relativamente numerosi, che abbiano poco tempo a disposizione e molta voglia di divertirsi senza spremere le meningi. Il gioco può essere assunto sia prima dei pasti – magari proprio al ristorante – sia subito dopo, per colmare il vuoto che inevitabilmente si crea quando si sparecchia e si prepara il tavolo per lo scenario di Zombicide. Talvolta una dose sfortunata può richiedere un’immediato richiamo per sedare gli animi più accesi.
SOTTOFONDO SONORO:
“Second Helping” dei Lynyrd Skynyrd, oppure “Green River” dei Creedence Clearwater Revival.
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