Pro: Ottima la componentistica. I cinque nuovi scenari sono giocabili anche in modalità Campagna. Interessanti le novità introdotte.
Contro: Non rimedia ai difetti contenuti nella scatola base.
Consigliato: A chi è piaciuto il gioco base e l’ha giocato molto.
ATTENZIONE: Questo articolo dà per acquisita, da parte del lettore, la conoscenza del gioco base. Chi non lo conoscesse può leggere la nostra recensione di Robinson Crusoe: Viaggio verso l’Isola Maledetta.
Con Robinson Crusoe: Adventure on the Cursed Island – Voyage of the Beagle (Vol. 1), eccoci ad affrontare l’esame della prima espansione “corposa” (ne sono uscite diverse di “mini”, tra promo & Co) di un gioco che è piaciuto a molti, sottoscritto compreso, come si evince anche dalla recensione del gioco base. In quest’ultimo però non si prevedeva affatto la possibilità di poter intraprendere una Campagna, essendo gli scenari acclusi tutti slegati e molto diversi tra loro. Nei giochi con ambientazione importante è abbastanza comune proporre una qualche modalità Campagna. Non stupisce quindi che, come naturale…”evoluzione” del gioco, con questa espansione si sia voluta fornire al giocatore anche questa possibilità, tramite appositi Scenari pensati alla bisogna.
Come si evince facilmente dal titolo, l’azione per questi nuovi scenari è inserita, anche temporalmente, in un ambito immediatamente riconoscibile come consono all’ambientazione promessa, ossia nell’epoca della navigazione a vela. La decisione di utilizzare il (secondo) viaggio del Beagle e le ricerche di Darwin come setting è in linea con il tema (soprattutto per l’aspetto “Adventure”), pur perdendosi l’aderenza perfetta al tema del naufragio (l’aspetto “Robinson Crusoe”), come del resto accadeva anche in alcuni scenari del base. Questa scelta per l’ambientazione mi pare sia stata particolarmente azzeccata e piena di opportunità “narrative”, anche se utilizzate (come è ovvio) molto liberamente: non aspettatevi in nessun modo una trasposizione accurata.
Comunque si può sempre sperare che il gioco stimoli in qualcuno la curiosità di approfondire la faccenda, finendo quindi per imbattersi nella storia di un viaggio veramente straordinario, i cui risultati hanno rivoluzionato il pensiero moderno. I boardgames, ed il mondo ludico in generale, offrono spesso di queste opportunità di approfondimento… per chi le vuole cogliere. A questo proposito come punto di partenza easy, mi permetto di consigliare la visione dell’ottima serie “The Voyage of Charles Darwin“ del 1978 (BBC, of course) disponibile a breve in DVD. Ne è stata fatta anche una versione doppiata in italiano e trasmessa dalla Rai nel 1980, che tra l’altro ricordo perfettamente di aver visto (sono vecchietto!), ma che non mi pare sia mai stata pubblicata su qualche supporto.
Ma torniamo a bomba e iniziamo, come nostro solito, ad entrare più nel dettaglio con il classico unboxing. Già la sola scatola mi ha colpito molto positivamente! Questa, con notevole efficacia, vuole rappresentare un tomo con rilegatura d’epoca e senza dubbio sullo scaffale fa certamente bella mostra di sé… soprattutto se verrà affiancata da altri volumi di espansione. En passant, su questo versante l’autore ha parlato di possibile ambientazione “tentacolata” per la prossima: molto interessante! La scatola della versione tedesca di questa espansione invece abbandona la grafica della versione Portal, proponendo invece uno stile più classico: bello comunque, ma un passo indietro, IMHO. Speriamo che la futura versione ITA mantenga la grafica Portal come hanno già fatto, con qualche modifica, quelle Z-Man/Filosofia.
A fare il paio con la scatola anche il contenuto è ben curato, a partire dalla grafica per i dorsi delle nuove carte che trovo molto eleganti, come potete osservare nelle foto abbinate a questa recensione. Oltre a carte di nuova tipologia, inserite al fine di essere usate nei nuovi scenari, vengono fornite altre venti nuove Carte Evento. Di queste quattordici possono essere utilizzate anche negli scenari del gioco base, quindi aumentano ulteriormente le combinazioni possibili nella formazione di questo importante mazzo. Fortunatamente poi non si verifica uno dei problemi che spaventano tutti i giocatori quando bisogna mischiare carte provenienti sia dal gioco base che dalle espansioni: la disomogeneità di dimensione e/o colore (dei dorsi in particolare). Occhio però: informatevi con cura perché, a quanto pare, questo è vero solo se usate la stessa edizione per gioco e espansione (Portal base con Portal espansione, Z-Man base con Z-Man espansione etc…) altrimenti si potrebbe incappare in spiacevoli inconvenienti (carte di dimensione diversa).
Gli scenari non sono più dati “sfusi”, ma sono riuniti in un taccuino per schizzi ed appunti (con le pagine in solidissimo cartoncino) che si fa apprezzare come originale e funzionale. Per curiosità, chi volesse può consultare i taccuini originali di Darwin scansionati. Tutto il materiale fornito è di ottima fattura e qualità: il cartoncino di plance aggiuntive e segnalini è molto solido così come la grafica scelta è ancora una volta apprezzabile. Quest’ultima cosa emerge in particolare sia quando si conservano i tratti già presenti nella scatola base (come nei segnalini con disegno “mano libera”) e sia nelle nuove scelte (come nelle plance e i per i tasselli “riparazione” del Beagle). Questa cura per alcuni dettagli non è certamente casuale, ma è l’evidente frutto di una scelta stilistica precisa ed in continuità con il buon lavoro fatto con quanto fatto per la scatola base, con le annesse poche critiche e “cadute” di cui abbiamo parlato.
A proposito di (piccole) “cadute”… In questa espansione si è scelto di rappresentare il grado di riparazione del Beagle marcando il tassello ad hoc con un cubetto nero nell’apposito inserto (tondo!), sotto la dicitura “min” o “max”. Ora mi chiedo: non si poteva più efficientemente e con un buon guadagno come impatto grafico, fare la (già bella) tessera senza inserto, ma a doppia faccia? Ma ancora una volta “la pietra dello scandalo”, se vogliamo dire così, è il regolamento. Per questa espansione si fa riferimento ampiamente a quello base, ma comunque vengono aggiunte e modificate alcune regole. Troviamo sia variazioni di carattere generale che gli emendamenti necessari alla gestione dei diversi scenari, ma ancora una volta la loro immediatezza non è la cifra distintiva di questo gioco.
La rete (al solito) ci viene incontro e si trovano chiariti dubbi interpretativi & Co anche per l’espansione, praticamente annullando quasi tutte le magagne… ma che fatica! Con i chiarimenti via web, gli scenari sono stati resi più leggibili e non va dimenticato il lavoro “ongoing” fatto dai giocatori sia sulle FAQ e sia per rendere più lineare la fruizione del regolamento base. Va anche detto che tali addons amatoriali ormai hanno raggiunto livelli decisamente… professionali! Al di là di tutto, questo è anche indice di passione per un gioco che piace e anche molto, altrimenti non si comprenderebbe il perché di tanto impegno.
Passando alla disamina del gioco giocato, le impressioni sono ancora una volta positive. Anche se l’autore arriva ad asserire che l’ideale sarebbe giocare gli scenari in sequenza (… e qui siamo d’accordo) e tutti in una stessa sessione di gioco! Ovviamente quest’ultima cosa non è fattibile per la stragrande maggioranza dei giocatori, ma questa affermazione tradisce una passione che va al di là di ogni considerazione orientata dal marketing, che avrebbe forse sconsigliato di definire “ideale” una opzione praticamente impossibile. La Campagna si sente molto perché i progressi e i successi in uno scenario sono utili, in varia forma, anche in quelli successivi ed inoltre c’è una logica continuità che li lega, nonostante gli scenari siano molto diversificati tra di loro, come del resto lo erano nel base. Quest’ultima cosa consente di godere appieno del fatto che è stato opportunamente inserito un meccanismo che permette agli scenari di essere giocati anche in maniera standalone.
Il Primo Scenario è quello meno influenzato dalle aggiunte e quindi è da considerare anche come introduttivo. Qui il caro Darwin, rappresentato anche lui da una scheda Personaggio alla stregua dei giocatori (ma con un unico cilindretto Azione) fa ricerca sul campo e raccoglie i suoi campioni animali, vegetali e fossili. Ognuna di queste attività di raccolta ha i suoi pericoli e difficoltà, vecchie e nuove. Tra le nuove sono inserite. con delle apposite carte, le piante carnivore, che ovviamente hanno il loro interesse naturalistico, ma che posso presentare alcuni… inconvenienti.
In modalità Campagna, il Secondo Scenario è da giocare in assoluta continuità con il primo. Infatti pochissime sono modifiche da fare sul tabellone e sulle schede dei giocatori rispetto a quanto già conseguito nel primo. Per il bookeeping c’è una apposita bella scheda messa disposizione dalla Portal, qualora non si possa/voglia giocare i due scenari a stretto giro. Il secondo è uno scenario dove bisogna affrontare il meteo avverso che imperversa senza sosta e dobbiamo in contemporanea rappezzare il Beagle, che le tempeste di cui sopra hanno danneggiato significativamente.
L’ovvia mancanza di un bacino di carenaggio sotto mano, costringe a raddobbi di fortuna, più o meno efficaci, ma assolutamente necessari per essere pronti ad affrontare… il Terzo Scenario che è radicalmente diverso da tutti quelli visti finora (gioco base compreso) con molte aggiunte e modifiche al regolamento, appositamente introdotte con nuovo materiale. Tali modifiche si rivelano divertenti, toste e originali, ma anche piuttosto involute e questo forse rende lo scenario più adatto a chi già conosce bene il gioco… del resto è un’espansione. La necessità degli emendamenti è un ovvia conseguenza del fatto che qui non siamo più su un isola, ma si veleggia con il Beagle, rappresentato sulla plancia con l’apposita barchetta in legno fornita.
Lo scopo è raggiungere la prossima landa da esplorare, ma la navigazione è irta di numerose difficoltà, anche per le precarie condizioni del nostro brigantino (a palo). Cercando di non affondare ci affanniamo per raggiungere la metà finale tra Kraken(!), correnti contrarie e altre amenità varie. Nel mentre Darwin scassa la minch… ehm… insiste e scalpita per dare un’occhiata “da naturalista” ad ogni roccia che affiora dalle acque e ad ogni bestia che avvista all’orizzonte. Quest’ultima cosa lo fa assomigliare singolarmente allo Stephen Maturin, dei romanzi di O’Brian, quello di “Master and Commander“ per intenderci.
Nel Quarto Scenario, giunti che siamo nella nuova isola, dalla botanica e zoologia si passa all’antropologia. Infatti si deve interagire intensamente con le tribù di locali e guadagnare conoscenze utili (“Culture Points”) per… finire la Campagna al termine del Quinto Scenario, che presenta anche un dimenticabile giochino del memory (altra piccola “caduta”, ma le carte sono molto belle). Qui, sotto il simpatico influsso di una serie di malanni che decimano l’allegra brigata esplorante, si cerca di rimpacchettare il tutto e ripartire senza che i reperti acquisiti deperiscano o muoiano prima del dovuto. Infatti devono essere opportunamente analizzati per cercare di capire, tra le altre cose, come diavolo hanno fatto quei dannati fringuelli ad avere becchi tanto diversi ed opportunamente adatti a sgranocchiare le sementi della loro isoletta di provenienza…
In definitiva, se il gioco base è piaciuto e soprattutto se lo avete giocato a fondo, questa è una espansione che fa il caso vostro, altrimenti (nonostante tutto) non vi farà cambiare idea sul gioco… tutt’altro. Aggiunge effettivamente molta carne al fuoco, ma senza snaturare o stravolgere la filosofia alla base delle meccaniche e dell’ambientazione del gioco base. Anzi per certi versi, grazie alla modalità Campagna, l’ambientazione è perfino meglio sentita, mentre le meccaniche utilizzate del base (worker placement & Co) vengono facilmente piegate alle nuove esigenze, grazie alla loro duttilità che però per essere apprezzata richiede una buona conoscenza del base. Se è ben fatta e non “appiccicata”, la modalità Campagna è sempre una feature benvenuta quando ci troviamo di fronte un gioco dalla forte caratterizzazione del tema.
Buone le novità, di cui abbiamo brevemente accennato nella disamina degli scenari. Inoltre alcune di queste possono essere utilizzate anche nel gioco base, come l’introduzione di un altro personaggio (il Missionario), le già ricordate nuove carte Evento e di altri cinque aiutanti. Per quest’ultima aggiunta le scelte fatte sono tutte particolarmente in tema con l’espansione (tranne il Cavallo forse), così come lo è anche l’utilizzo del buon vecchio Venerdì. Da non prendere sottogamba il fatto che il rapporto qualità/prezzo è congruo, veleggiando(!) l’esborso dovuto attorno i 25€, cifra sotto la quale difficilmente si va per scatole di questo peso.
Anche per le prossime espansioni auspico che la Portal rimanga fedele alla politica adottata finora per la grafica (e sul design in generale, naturalmente!). Di conseguenza mi auguro che si moltiplichino sullo scaffale i tomi a disposizione… con il prossimo che potrebbe essere il famigerato Al Azif, ma nel caso spero che mantengano il cartone per la scatola e non passino alla pelle umana!
Il buon Mercuzio mi perdonerà lo scimmiottamento, ma non posso esimermi dal consigliarvi come colonna sonora “Darwin!” del Banco del Mutuo Soccorso, con un saluto a Francesco Di Giacomo che purtroppo ci ha lasciato prematuramente…
Ringraziamo la Portal Games per aver gentilmente fornito la copia del gioco.
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