Pro:   gioco di carte tutt’altro che leggero o banale; elevata e costante interazione tra tutti i giocatori; le fazioni segrete e la parte relativa all’intrigo del trono rendono ogni partita diversa e imprevedibile; materiali ed ergononomia eccellenti.

Contro:  come tutti i giochi di squadre, dà il meglio di sé con un numero pari di giocatori, in particolare in 4 o in 8; ogni forma di pianificazione è limitata a una sola fase su 6; possono essere avvantaggiati i giocatori più avvezzi all’uso della memoria con le carte.

Consigliato a: gruppi piuttosto numerosi di giocatori non propriamente alle prime armi; chi vuole un gioco di bluff più solido, profondo e meglio ambientato di tanti illustri predecessori.

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Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo
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PREMESSA:

Il titolo vi ha riportato alla memoria quel vecchio film con George Clooney, ambientato in Iraq dopo la Guerra del Golfo, in cui un manipolo di soldati americani cerca di trafugare una partita di lingotti d’oro? Benissimo, perché non c’entra nulla con questo gioco, e non c’entrano neppure i Re Magi!

L'omonimo film del 1999 con George Clooney.

L’omonimo film del 1999 con George Clooney.

In 3 Kings – primo titolo pubblicato in Italia dalla neonata Gate on Games – siamo, infatti, proiettati in tutt’altro contesto: ci troviamo nel Regno di Ghimel, che è entrato in crisi da quando è scomparso il suo Re Arach IV e, così, il potere è passato temporaneamente nelle mani di 3 Triumviri, che svolgono una funzione di collegamento tra popolo e sovrano. Ognuno di loro è al comando di una delle 3 fazioni che governano la vita politica del regno: i Nobili e le Guardie Reali formano la gloriosa Congrega del Gufo, i Mercanti hanno assoldato i Mercenari e insieme costituiscono la Gilda della Viverna, mentre i Sacerdoti tramano nell’ombra con l’appoggio delle Spie, avendo stretto con esse il Patto della Serpe.

Insomma, siamo al cospetto del più classico degli intrighi medievali, però con l’aggiunta di una gustosa novità: si vocifera di una quarta misteriosa fazione, l’Occhio della Loggia, che lavora dietro le quinte e cerca di trarre profitto da questa condizione di grande incertezza. La situazione degenera nel momento in cui viene rinvenuto il cadavere del vecchio re e si scatena una vera e propria corsa al trono: il gioco inizia proprio a questo punto e ogni giocatore appartiene a una delle 4 fazioni descritte sopra, ma… tutto rimarrà segreto fino all’ultimo turno e solo allora si saprà chi sarà destinato all’incoronazione.

La copertina del gioco: come potete vedere, non ha niente in comune con il film.

La copertina del gioco: come potete vedere, non ha niente in comune con il film.

Guardatevi, quindi, alle spalle e continuate pure a leggere la nostra recensione.

UNBOXING:

La scatola del gioco è molto compatta e di ottima qualità – cartone spesso e telato, scomparto interno per carte e segnalini e sostegno per la plancia principale – con una copertina colorata e accattivante, che richiama l’impianto grafico generale con le tre fazioni protagoniste.

Scatola compatta, plance ergonomiche e ogni cosa al suo posto.

Scatola compatta, plance ergonomiche e ogni cosa al suo posto.

Non è da meno la componentistica: le carte sono di misura standard, telate e con i dorsi chiaramente riconoscibili, a seconda del loro impiego. Vengono mescolate abbastanza spesso, ma vista la qualità elevata non c’è sembrato indispensabile imbustarle.

A parte quella che indica il primo giocatore (molto pratica, perché come in Lords of Waterdeep si tratta di un ruolo che cambia spesso di mano), le carte si suddividono in 3 tipologie:

  • 68 appartengono al mazzo principale dei personaggi e, a loro volta, sono suddivise in tre sottocategorie: Carte Personaggio, Carte Corruzione e Carte Epurazione;

    Le 6 tipologie dei personaggi (a sinistra) e l'accoppiata corruzione/epurazione (a destra).

    Le 6 diverse tipologie dei personaggi (a sinistra) e l’accoppiata corruzione/epurazione (a destra).

  • 33 Carte Azione, che vanno a costituire un secondo mazzo;

    Esempi di carte azione: sono tante e hanno molteplici effetti, quasi tutti ad altissima interazione.

    Esempi di carte azione: sono tante e hanno molteplici effetti, quasi tutti ad altissima interazione.

  • 8 Carte Fazione (2 per ognuna delle 4), da usare in apertura per assegnare i ruoli.

    Le carte che rappresentano le 4 fazioni in gioco.

    Le carte che rappresentano le 4 fazioni in gioco.

Stesso discorso per la plancia principale (spessissima ed ergonomicamente perfetta: ogni mazzo ha un posto ben preciso, con il segnapunti che corre intorno alla cornice, il segnaturni al centro e i tre troni in alto, bene in vista), quelle individuali dei giocatori (ognuna delle quali riporta un riepilogo dei punteggi e delle fasi che compongono ogni turno) e i segnalini, in cartone colorato con un’unica grande icona in evidenza.

Tutto risulta, quindi, molto chiaro e leggibile, con colori e icone nei posti giusti e, al tempo stesso, assolutamente razionale negli spazi, per non sprecare alcun centimetro quadrato del tavolo.

Infine, c’è il manuale in italiano: altrettanto pregevole per la fattura – stampa a colori plastificata, illustrazioni grandi e chiaramente leggibili e appendice finale con le domande più frequenti – è abbastanza chiaro ed esaustivo. Presenta qualche piccola imperfezione, ma a una seconda lettura, preferibilmente con una prima partita all’attivo, tutto si risolve in modo spontaneo e positivo.

Qualche esempio:

l’icona che indica il cambio del primo giocatore – riportata sulle carte personaggio dei Nobili e appunto sulla carta primo giocatore – si “deduce” leggendo il relativo paragrafo all’interno del regolamento

il capitolo dedicato alla “conta dei caduti” è sistemato quasi all’inizio del flusso di gioco, quando ancora non è stato spiegato come “cadono” i personaggi;

il “rientro” dei consiglieri dai troni assegnati viene spiegato soltanto in appendice, tra le righe di una FAQ.

La piccola icona presente sulle carte personaggio dei Nobili richiama quella raffigurata al centro della carta Primo Giocatore: infatti, giocando il Nobile si acquisisce anche questo privilegio.

La piccola icona presente sulle carte personaggio dei Nobili richiama quella raffigurata al centro della carta Primo Giocatore: infatti, giocando il Nobile si acquisisce anche questo privilegio.

Il prezzo di vendita – solitamente inferiore ai 30 euro – ci sembra, quindi, più che adeguato per un titolo che offre materiali eccellenti, un’ottima rigiocabilità e ampie possibilità di utilizzo.

PREPARAZIONE:

Si sistema la plancia principale al centro del tavolo, con una carta personaggio di livello 1 per ognuna delle fazioni indicate sui 3 troni (nell’ordine: un Mercante, un Nobile e un Sacerdote). Si posiziona, quindi, il corrispondente segnalino su ogni icona fazione nella riga centrale, oltre all’indicatore di turno sulla casella 1. Sotto a questi, si sistemano negli appositi spazi i due mazzi principali (Personaggi e Azioni) e, accanto a questi, i segnalini infermeria e scarti.

Le plance giocatore: ognuna è di colore diverso e presenta una serie di pratici schemi riepilogativi, che semplificano il compito dei giocatori.

Le plance giocatore: ognuna è di colore diverso e presenta una serie di pratici schemi riepilogativi, che semplificano la vita dei giocatori.

A questo punto, si può passare al setup individuale: per prima cosa, si prepara un mazzo – diverso a seconda del numero dei partecipanti – che comprende da 4 a 8 carte fazione e lo si mescola. Dopodiché ogni giocatore riceve una di queste carte (solo lui può guardarla, perché gli abbinamenti dovranno rimanere segreti fino alla fine della partita), una plancia personale e un segnalino consigliere dello stesso colore.

Il setup si completa in pochi minuti e la plancia è subito pronta per una nuova partita.

Il setup si completa in pochi minuti e la plancia è subito pronta per una nuova partita.

Vengono, infine, mescolati i due mazzi principali e ad ogni giocatore si consegnano 6 carte coperte, estratte da quello che include personaggi, carte corruzione ed epurazione.

Il setup è davvero molto rapido, quasi da party game e, come già anticipato, non è richiesto un tavolo particolarmente ampio – a meno che non siate in più di 6 – per giocare.

SVOLGIMENTO:

Ogni partita è suddivisa in 4 turni (indicati dall’apposito segnalino al centro della plancia), ognuno dei quali è suddiviso in 6 fasi (più un’ulteriore settima, che si verifica solo quando il mazzo principale dei personaggi si esaurisce).

Le fasi di gioco sono le seguenti:

  1. Reclutamento: tutti i giocatori (ri)portano a 6 il numero delle carte che hanno in mano, pescando dal mazzo principale dei personaggi; eventuali carte in eccedenza devono, invece, essere scartate.
  2. Pianificazione segreta: ogni giocatore sceglie fino a 3 Carte Personaggio e le sistema coperte sulla propria plancia nell’ordine che preferisce.

    Pianificazione completata: dopo aver scelto le 3 carte (o anche meno) da giocare, si inizia a scoprire...

    Pianificazione completata: dopo aver scelto le 3 carte (o anche meno) da mettere in gioco, si comincia a scoprire…

  3. Azione dei personaggi: le carte calate nella fase precedente vengono svelate “tutte insieme appassionatamente” (nel senso che tutti i giocatori, a partire dal Primo Giocatore, rivelano ed eseguono le carte nella posizione 1, poi quelle nella 2 e infine quelle nella 3).

    Tutti i giocatori iniziano rivelando la carta nella casella 1...

    Tutti i giocatori iniziano rivelando la carta nella casella 1…

  4. Consiglieri a corte: chi ha il proprio consigliere a disposizione, può decidere di posizionarlo su un trono a scelta ed eseguire l’azione corrispondente a quel personaggio; chi l’ha già collocato, può eventualmente decidere di ri-eseguire quella stessa azione. Questa fase non è obbligatoria e, quando un trono viene rimpiazzato, i consiglieri su di esso vengono riconsegnati ai rispettivi proprietari.
  5. Intrigo del trono: a turno, ogni giocatore può sistemare una carta dalla propria mano (quindi personaggi, epurazioni e corruzioni) sopra a uno qualsiasi dei 3 troni; l’azione si ripete finché tutti i giocatori non passano la mano e/o finiscono le carte in loro possesso.
  6. Assegnazione dei punti vittoria: si mescolano separatamente i mazzi che si sono venuti a formare su ciascun trono, poi si svelano tutte le carte e si tirano le somme, facendo 3 bilanci:
    1. le carte della stessa fazione del personaggio sul trono vanno in difesa, così come gli eventuali consiglieri presenti, mentre le altre contano come attacco; in più, maggiore è il valore, più alto è il contributo che la carta dà: alla fine, chi vince si siede sul trono, chi perde finisce in infermeria (il difensore) o negli scarti (l’attaccante);

      Il triumviro Mercante ha pareggiato con le Guardie Reali attaccanti, pertanto verrà spodestato.

      Il triumviro Mercante ha pareggiato con le Guardie Reali attaccanti, pertanto verrà spodestato.

    2. se sono presenti carte epurazione e/o corruzione, si considera l’integrità morale: se prevalgano le prime, il candidato al trono è confermato e i punti vanno alla sua fazione; se, invece, si impongono le seconde, il personaggio è corrotto e i punti vanno all’Occhio della Loggia (il quarto litigante);

      Il triumviro è stato spodestato, ma il nuovo pretendente al trono è corrotto...

      Il triumviro è stato spodestato, ma il nuovo pretendente al trono è corrotto…

    3. se su 3 troni occupati, almeno 2 sono in mano a una fazione, non succede nulla; se, invece, c’è un’equa distribuzione dei tre, allora si assegna un bonus al solito Occhio della Loggia.

      Il Sacerdote che siede sul terzo trono è salvo (grazie soprattutto ai) e, così, i Nobili occupano 2 troni su 3 (quindi niente bonus per l'Occhio della Loggia).

      Il Sacerdote che siede sul terzo trono è salvo (soprattutto grazie ai suoi consiglieri) e, così, i Nobili occupano 2 troni su 3 (quindi niente bonus per l’Occhio della Loggia).

La settima fase speciale prende il nome di “conta dei caduti” e si verifica solo nel momento in cui si esaurisce il mazzo principale dei personaggi. In quel caso, si prendono tutte le carte presenti nell’infermeria e per ognuno dei personaggi si attribuisce un punto vittoria alla fazione nemica e se ne sottrae uno a quella di appartenenza. Dopodiché si uniscono queste carte all’altro mazzo degli scarti, si mescolano ben bene e si riprende a giocare normalmente.

La plancia "bonus" permette di svolgere la fase "Conta dei caduti" in modo molto più veloce e facilitato.

La plancia “bonus”(non inclusa nella scatola base) permette di svolgere la fase “Conta dei caduti” in modo molto più veloce e semplificato.

La partita termina nel momento in cui l’Occhio della Loggia raggiunge almeno 15 punti (nel qual caso vince automaticamente, anche se non c’è nessuno che lo impersoni) oppure allo scadere del 4° turno e qui, dopo aver svelato l’appartenenza di ciascun giocatore, vince la fazione che ha accumulato più punti vittoria (e può capitare che sia proprio quella a cui nessuno appartiene).

L'Occhio della Loggia ha vinto questa partita (per la cronaca, nessuno dei giocatori apparteneva a questa fazione).

L’Occhio della Loggia ha vinto questa partita (per la cronaca, nessuno dei giocatori apparteneva a questa fazione).

Spendiamo, infine, qualche parola sulle diverse tipologie di carte che ci ritroveremo a dover gestire, perché questo ci permetterà di comprendere le azioni – e le interazioni – che potranno capitarci durante una partita:

  • le carte Personaggio sono di 6 tipi e, a seconda del valore riportato (da 1 a 3), reiterano la stessa azione fino a triplicarla:
    • i Nobili possono sostituire i personaggi sui troni con altri che hanno in mano e, in più, ottengono la carta del Primo Giocatore;
    • le Guardie Reali agiscono sulla pila degli Scarti, spostando i personaggi in Infermeria e/o in fondo alla stessa pila;
    • i Mercanti possono pescare carte sia dal mazzo principale che dagli Scarti;
    • i Mercenari pescano ed eseguono carte Azione dall’apposito mazzo;
    • i Sacerdoti rubano carte dalla mano di un altro giocatore;
    • le Spie pescano ed eseguono carte Azione già usate e scartate da altri giocatori.

      Tre carte Sacerdote: come potete notare, il valore da 1 a 3 implica la reiterazione di altrettante volte dell'azione principale.

      Tre diverse carte Sacerdote: come potete notare, il valore da 1 a 3 implica la reiterazione di altrettante volte dell’azione principale.

  • le carte Azione hanno un rango numerico, che determina la sequenza con cui si attiveranno durante la stessa mano, e un’icona che specifica se sono da scartare (e quindi riutilizzabili, ad esempio dalle Spie) oppure da eliminare (uscendo dal gioco per il resto della partita); le operazioni che consentono sono molteplici e solitamente molto potenti, che spaziano dalla ridistribuzione di un paio di carte all’eliminazione di tutte le carte Azione di tutti i giocatori, dall’immunità totale al blocco delle votazioni per i troni, e altro ancora.

    Il Mercenario permette di pescare e usare una carta Azione

    Il Mercenario permette di pescare e usare una carta Azione (in questo caso, “Scambio di informazioni”), che finirà nel pozzo personale del giocatore.

DURATA:

3 Kings non è un filler, né tantomeno un family game, quindi non aspettatevi di chiudere una partita in meno di mezz’ora. Il tempo minimo per 3 o 4 giocatori è praticamente il doppio, ovvero un’ora circa, mentre quando si sale a 7 o 8 giocatori si può arrivare addirittura a un’ora e mezzo. Le indicazioni sulla scatola sono, pertanto, precise e attendibili.

Considerate, inoltre, che questo titolo ha una certa propensione alla paralisi da analisi (e anche alla paralisi mnemonica, ovvero… “Cosa avevi scartato nel primo turno? Chi avevi appoggiato in precedenza con il tuo consigliere?”), perché ogni carta giocata può avere molteplici conseguenze e talvolta non guasta gettare un po’ di “polvere” negli occhi degli avversari.

Nella fase dell'intrigo del trono, non guasta ricordarsi quali personaggi (e magari anche di quale valore) sono già stati giocati.

Nella fase dell’intrigo del trono, non guasta ricordarsi quali personaggi (e magari anche di quale valore) sono già stati giocati.

Per fortuna, le fasi più lente di pianificazione e intrigo possono essere giocate quasi in contemporanea da tutti i giocatori (in realtà, si procede in senso orario, ma si può tranquillamente pensare alla propria mossa quando sta facendo la stessa cosa chi ci sta accanto) e, così, i tempi morti vengono notevolmente contenuti.

AMBIENTAZIONE:

C’è quel vago sentore

un po’ ieratico delle carte francesi…

L’ambientazione di 3 Kings ricorda molto da vicino quella di alcuni grandi classici di stampo “dark” medievale, come Lords of Waterdeep, Citadels e Il castello del diavolo: siamo all’interno di una corte e bisogna districarsi tra intrighi, bluff e contro-bluff.

Per quanto si tratti essenzialmente di un card game puro, gli autori sono riusciti nella missione (quasi) impossibile di renderla credibile, sufficientemente sentita e per nulla astratta, specialmente nelle due fasi che ruotano attorno ai 3 troni: il giocatore può usare il proprio consigliere per aiutare – o fingere di farlo… – una precisa fazione, ma segretamente può annullarne l’effetto attaccando la stessa con un personaggio di livello più alto, o peggio corrompendolo.

Questi elementi di estrema incertezza potrebbero non emergere durante le prime partite, perché il gioco – come vedremo successivamente – è leggermente più complesso della media e richiede sempre parecchia attenzione; quando, però, i giocatori maturano un minimo d’esperienza e, soprattutto, oliano per bene gli ingranaggi del flusso di gioco, allora i colpi di scena diventano all’ordine del giorno e il mistero regna sovrano (quantomeno nei primi 2 o 3 turni).

I personaggi ricordano leggermente le carte francesi: il tono è vagamente cupo, ma senza esagerare, e i colori permettono di capire in un baleno le fazioni di appartenenza.

I personaggi ricordano leggermente le carte francesi: il tono è vagamente cupo, ma senza esagerare, e i colori permettono di capire in un baleno le fazioni di appartenenza.

E anche graficamente il progetto svolge egregiamente il suo dovere: non ci sono concessioni ad ambientazioni trasversali (come lo steampunk), né ruffianerie per accattivarsi quella o quell’altra nicchia (franchise importanti come D&D, personaggi dei manga, ecc.): c’è quel vago sentore un po’ ieratico delle carte francesi e ovunque un tono cupo che riesce a trasparire, nonostante i colori abbastanza sgargianti (che facilitano comunque la comprensione di ruoli e fazioni).

CONSIDERAZIONI:

3 Kings dà il meglio di sé

quando tutte e 4 le fazioni sono equamente rappresentate…

Quando si legge che un gioco scala fino a un massimo di 8 giocatori, immediatamente siamo portati a pensare che si tratti di un party game o comunque di un gioco facile, veloce e alla portata di tutti. Benissimo, proprio come il titolo nella premessa, anche questa informazione è assolutamente fuorviante: 3 Kings non dev’essere sottovalutato in alcun modo e non è certo il card game da babbani; piuttosto, può essere considerato una sorta di party game per giocatori un po’ più scafati.

Il flusso di gioco è abbastanza lineare, per quanto strutturato in numerose sottofasi che richiedono un minimo di allenamento per essere “ben oliate”, e questo si riflette anche nel computo dei punteggi: di primo acchito, può sembrare leggermente cervellotico, ma alla prova dei fatti ogni conteggio è razionale e coerente e, comunque, sia sulla plancia giocatore che su quella “bonus” dedicata alla “conta dei caduti” sono riportati dei pratici schemi riassuntivi, che semplificano il lavoro.

Come spesso accade nei giochi di carte, l’interazione tra i giocatori è molto alta ed è in buona parte di tipo diretto, perché i poteri dei Personaggi e le Azioni permettono di rubare, pescare o scambiare carte con un avversario a scelta: non c’è modo, quindi, di annoiarsi, anche se i pianificatori più incalliti potrebbero irritarsi.

Inizia il secondo turno: il Marchio del Gufo è in vantaggio, ma non sottovalutate il potere dell'Occhio della Loggia!

Inizia il secondo turno: il Marchio del Gufo è in vantaggio, ma non sottovalutate il potere dell’Occhio della Loggia!

Gli effetti delle carte sono, infatti, molto potenti e non è infrequente ritrovarsi con la propria mano interamente – ma magari non volutamente… – rivoluzionata durante lo stesso turno, mentre nel frattempo la carta Primo Giocatore avrà già cambiato un paio volte il proprietario. Ogni forma di strategia risulta, perciò, concentrata nella fase 2 (Pianificazione segreta), mentre la 5 (Intrigo del trono) dev’essere spesso elaborata sul momento, facendo tesoro di ciò che è rimasto in mano.

Quest’ultima fase – passateci il gioco di parole – è sicuramente la più “intrigante” dell’intero gioco: nelle altre fasi, il meccanismo competitivo classico può prendere il sopravvento – a meno che non si giochi in più di 4 e qualcuno ha capito chi sia il suo compagno di squadra – e, così, ognuno può concentrarsi solo su stesso e sulla propria mano, bastonando indifferentemente gli altri. Quando, però, inizia l’intrigo del trono, bisogna muoversi con grande diplomazia se si desidera scalzare un triumviro, ma al tempo stesso non bisogna aspirare all’equilibrio assoluto, altrimenti verrà avvantaggiata la sola fazione dell’Occhio della Loggia.

In 3 Kings troviamo, quindi, un tradizionale sistema ipercompetitivo e interattivo – tipico dei card game – con un altrettanto classico meccanismo che potremmo definire “we lose” (ovvero l’inverso del noto “we win” – tradotto in italiano: “uniti si vince” o “tutti vincono” – ). Se si antepongono troppo gli obiettivi personali, dando enfasi alla competizione, si finirà per perdere tutti insieme.

Generalmente, questa tipica contrapposizione tra “obiettivi personali” e “obiettivi di gruppo” garantisce gameplay intensi e molto intriganti, ma richiede impianti di regole piuttosto complessi e strutturati (vedi Archipelago, per rimanere tra i giochi recensiti da noi). Sotto questo punto di vista, 3 Kings riesce nella non facile impresa di inserire questo meccanismo in un regolamento semplice.

Rimane, però, l’inevitabile tallone d’Achille di questo tipo di titoli: i giocatori ipercompetitivi possono rovinare l’esperienza di gioco, se alle difficoltà di classifica reagiscono con strategie distruttive, che potremmo definire: “muoia Sansone con tutti i Filistei”. In casi come questi, vi consigliamo di cambiare i compagni di tavolo e non il gioco, anche se molti gruppi potrebbero decidere il contrario.

L’altro elemento sfizioso è la leggera asimmetria: non siamo dalle parti di Terra Mystica, con fazioni che prevedono strategie completamente differenti e presentano peculiarità marcatissime, ma comunque l’uso dei propri consiglieri permette di accentuare quella leggera connotazione che ognuna delle 4 gilde ha (a meno che non si stia bluffando).

L’Occhio della Loggia ha uno stile di gioco proprio e segreto (che fa leva sull’incertezza degli avversari) con condizioni di vittoria a se stanti. Se si gioca con questa fazione attiva, il gioco richiama addirittura alcune pietre miliari del multiplayer (Battlestar Galactica e Shadows over Camelot). Intendiamoci: i gameplay non sono propriamente paragonabili, ma – anche in questo caso – i livelli di complessità sono completamente differenti.

Considerato, poi, che l’attribuzione delle fazioni avviene in modo segreto e casuale, il gioco non risulta per nulla ripetitivo e questo gli conferisce, insieme alla varietà e al quantitativo di carte disponibili, una rigiocabilità piuttosto elevata.

Il mazzo principale delle carte personaggio è esaurito: a questo punto, scatta la fase speciale della Conta dei Caduti.

Il mazzo principale delle carte personaggio è esaurito: a questo punto, scatta la fase speciale della Conta dei Caduti.

Trattandosi comunque di card game e visto che, a pieno regime, vengono a formarsi qualcosa come X+2 pozzi (dove X è il numero dei giocatori), i fanatici delle carte più avvezzi all’uso della memoria saranno leggermente avvantaggiati: ricordare quali personaggi di valore maggiore sono già stati calati o quali azioni sono state scartate non sarà indispensabile ai fini della vittoria finale, ma potrà comunque spostare gli equilibri, specialmente nella fase dell’intrigo.

In ultimo, vogliamo scendere nel dettaglio circa la scalabilità di questo gioco: come tutti i giochi asimmetrici a squadre, 3 Kings dà il meglio di sé quando tutte e 4 le fazioni sono equamente rappresentate, quindi quando si gioca in 4 oppure in 8. Bisogna riconoscere, però, che non gira affatto male anche quando c’è un solo membro dell’Occhio della Loggia e gli altri, invece, sono a coppie (perciò in 5 o in 7), perché si innesca un meccanismo “perverso” di ricerca del proprio compagno, per capire chi bisogna isolare per evitare il peggio. Nei rimanenti casi (ovvero in 3 e in 6) vi proponiamo una nostra variante, ovvero scartare appositamente la coppia di carte relativa al solito Occhio della Loggia: in questo modo, si avvertirà comunque la presenza di questo quarto incomodo (in particolare quando incomberà il fatidico valore di 15) e, al tempo stesso, si favorirà la belligeranza tra i giocatori, che riconosceranno come nemico comune l’equilibrio assoluto.

POSOLOGIA:

La somministrazione di 3 Kings è consigliata a chi ha già assunto altri giochi da tavolo in passato: i neofiti potrebbero, infatti, riscontrare qualche difficoltà in fase di metabolizzazione del principio attivo, quantomeno se non coadiuvati dalla supervisione di un giocatore più esperto. Si tratta, comunque, di un titolo a base di carte, pertanto l’assunzione può avvenire in tempi relativamente rapidi, anche se l’intera seduta può durare più di un’ora. Il gioco ha una forte dipendenza linguistica e richiede concentrazione, diplomazia e un pizzico di memoria e conoscenze matematiche: non è pertanto consigliabile l’uso pediatrico, anche se l’indicazione sulla confezione, che fa riferimento a un’età superiore ai 14 anni, sembra leggermente sovradimensionata.

SOTTOFONDO MUSICALE:

Visto che abbiamo già consigliato l’album “In the Court of the Crimson King” dei King Crimson per Patchwork, ripieghiamo – si fa per dire – su “The Shadowthrone” dei Satyricon.

Si ringrazia Gate on Games per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco.

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Mercuzio
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