Tra i difetti classici dei giochi da tavolo, uno dei più noti e vituperati è la cosiddetta “fiddliness” (letteralmente: “rognosità”), ovvero un’esagerata complicatezza e tortuosità del regolamento, che rende il gioco difficile da comprendere e ancora di più da fruire.
Se i game designer cercano di evitarla – o quantomeno di contenerla ai minimi termini – il portoghese Vital Lacerda ne ha fatto, invece, il proprio marchio di fabbrica, finendo per diventare un punto di riferimento per il ristretto pubblico di hardcore gamers.
La fiddliness è, infatti, quasi sempre connessa ad ambientazioni molto profonde e sentite, che diventano tali proprio grazie ai cavilli che modellano la game experience su misura del suo oggetto.
Grazie a questa fama, ogni volta che Lacerda lancia un gioco nuovo, uno stuolo di eurofanatici sempre più numeroso si affretta ad acquistarlo. Questa volta, però, ha deciso di fare le cose in grande con The Gallerist e si è affidato al crowdfunding multipiattaforma, con l’appoggio degli americani di Eagle-Gryphon Games e di Giochix per l’Italia.
The Gallerist è un piazzamento lavoratori con forti elementi gestionali per 1-4 giocatori, ambientato nel mondo delle gallerie d’arte e del mercato delle opere. Ogni partecipante veste i panni di un noto gallerista e aspira a diventare il più noto – e ovviamente anche il più ricco – della città.
Per ottenere questo risultato, può seguire un’infinità di strade: può cercare nuovi talenti e farli crescere, può organizzare mostre e vendere opere, può mescolare questi elementi e speculare sulle mode e sugli artisti più o meno famosi e può reclutare assistenti e apprendisti per farsi aiutare.
Il tabellone rappresenta un’intera città, la cui piazza centrale è circondata da 4 gallerie d’arte (1 per giocatore), mentre attorno possiamo trovare il mercato internazionale (per gestire la fama internazionale e il flusso di visitatori), il quartiere degli artisti (per scoprire i nuovi talenti), l’ufficio vendite (per vendere le opere) e il media center (per promuovere la propria “scuderia”). Oltre a questo, ogni giocatore avrà a sua disposizione una plancia personale, in cui potrà allestire le mostre con le opere acquisite (che possono essere di 4 tipi diversi: quadri, sculture, fotografie e opere digitali) e accogliere i visitatori nel migliore dei modi.
Come avrete intuito, il meccanismo di gioco è piuttosto articolato, ma – stando a quanto dichiarato da chi ha avuto modo di provare il prototipo – The Gallerist è l’opera meno “fiddly” e più accessibile dell’intera produzione di Lacerda. Ciò nonostante, l’ambientazione è curata in ogni dettaglio, non solo per quanto riguarda le regole, ma anche per i materiali e il progetto grafico: una cascata di meeple di legno rappresenterà i visitatori, i classici cubetti serviranno invece a indicare il livello di fama degli artisti e ci saranno perfino dei piccoli cavalletti di legno che sosterranno le opere. Queste ultime, poi, riprenderanno capolavori realmente esistenti, firmati da artisti emergenti, quindi giocarci sarà un piacere non solo per le meningi, ma anche per gli occhi.
Il gioco ha riscosso un buon successo su Kickstarter, sbloccando una serie di stretch goal piuttosto interessanti: in particolare, il legno del cubetto che indica la fama è stato sostituito da una resina plastica trasparente, che svolge la funzione di lente d’ingrandimento; il segnalino del primo giocatore è ora sostenuto da un altro cavalletto in miniatura; infine è stato aggiunto un sacchetto di stoffa con il logo del gioco, per contenere le tessere da pescare. La campagna su Giochistarter si è sovrapposta a questa e proseguirà per quasi un mese e, oltre alla traduzione integrale nella nostra lingua, permetterà di aggiungere altre migliorie, che riguarderanno soprattutto diverse opere aggiuntive (tre sono già state sbloccate).
Il costo del pledge, tra l’altro, è di gran lunga inferiore rispetto al prezzo di vendita previsto per il gioco (79 euro), la cui presentazione dovrebbe avvenire attorno al prossimo Lucca Comics & Games: insomma, se siete dei grognard – meglio ancora se appassionati d’arte – non potrete lasciarvi sfuggire questo “piece of art” di eurogame.
Consigliato a: tutti gli appassionati di eurogame e gli appassionati di arte contemporanea, che non temono un approccio ai boardgame non propriamente soft; chi ha apprezzato gli altri giochi sviluppati da Vital Lacerda.
Livello di hype: alto.
Pledge minimo: 62,77 euro (spese di spedizione incluse).
Spedizione EU-friendly: sì.
Scadenza: 28 luglio 2015.
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