Pro:   Veloce, divertente e pure economico: non è poco!

Contro:  Lo spessore è buono ma non eccelso, più un buon filler che un vero e proprio card game.

Consigliato a: Tutti, a meno che non siate allergici alla fantascienza.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo
Un grande gioco in un piccolo pacchetto!

Un grande gioco in un piccolo pacchetto!

E’ abbastanza raro trovare un gioco che sia consigliabile senza troppe remore praticamente a tutti: ebbene, forse il principale viatico con cui si presenta Star Realms (White Wizard Games, sito ufficiale) è proprio la capacità di accontentare molti palati differenti. Questo gioco di deck building ha riscosso un notevole successo, arrivando a candidarsi per importanti premi ludici e a vendere svariate decine di migliaia di copie, fisiche e “virtuali”, visto che il gioco è disponibile anche per PC (Windows e Mac), iOS e Android.

Se state pensando a una lussuosa scatola, a componenti di pregio, o a qualche idea particolarmente geniale e originale nelle regole, siete fuori strada. Niente di tutto questo. La scatola base, in grado di contenere giusto le 128 carte e il foglio di istruzioni, costa circa 15€: un prezzo veramente molto contenuto, quasi un guanto di sfida rispetto ai tanti ben più costosi rivali. Le quattro espansioni già pubblicate sono semplici bustine contenenti una dozzina di carte! E le regole sono semplici e in linea con lo stile classico dei molti deckbuilder in commercio (fisici e “digitali”).

Scopriamo dunque insieme i motivi del suo successo…

Unboxing

Il contenuto della scatola (sleeves non incluse!).

Il contenuto della scatola (sleeves non incluse!).

Come accennato, è molto rapido ma non per questo meno soddisfacente, forse anche per via del costo molto contenuto che non ingenera strane aspettative. Le carte sono di qualità nella norma, in termini di materiali, e ne consigliamo senza ombra di dubbio l’imbustamento nelle apposite sleeves (green MayDay o standard FFG); il foglietto di istruzioni chiaro e ben fatto, anche considerando che il modo più veloce per imparare a giocare è provare la versione digitale gratuita, che è dotata di tutorial.

Di certo domina questo unboxing la qualità eccelsa della grafica sci-fi delle carte: si tratta evidentemente di un fattore estetico e quindi molto soggettivo, ma a quanto ho potuto leggere in giro il giudizio è condiviso dai più. I soggetti riportati sono essenzialmente astronavi e stazioni spaziali, ma il disegnatore merita veramente un plauso speciale. Riuscire oggi, dopo saghe “ingombranti” come Star Wars e Star Trek, dopo decine di videogiochi e film di fantascienza, a disegnare qualcosa di bello e originale, qualcosa che faccia dire “uaaooo”, non è impresa da poco.

Sono inclusi due foglietti di istruzioni, uno per giocare in due e uno per il multiplayer fino a 6 giocatori.

Sono inclusi due foglietti di istruzioni, uno per giocare in due e uno per il multiplayer fino a 6 giocatori.

Anche dal punto di vista ergonomico niente da eccepire: come in quasi tutti questi giochi le carte contengono le istruzioni legate al loro utilizzo (al momento il gioco è disponibile solo in lingua inglese), e poche chiare icone con numeri che rappresentano il costo di arruolamento (cerchio giallo in alto a destra), la forza di attacco (cerchio rosso a forma di mirino), la capacità di arruolamento (cerchio giallo nel testo della carta), la possibilità di donare punti vita (scudo verde), la forza difensiva (scudo nero o grigio) e la fazione (quattro icone ben distinguibili). Il simbolo della fazione è presente sia in alto a sinistra, a indicare la fazione cui la carta appartiene, sia all’interno della descrizione delle capacità della carta-astronave, dove sta a indicare che se si è già giocata una carta di quella fazione (non necessariamente quella di appartenenza, si noti) ci si potrà avvalere di un determinato bonus-combo.

La grafica delle quattro fazioni è ben differenziata.

Il gioco

Entrambi i giocatori partono con 50 “punti vita” e 10 carte “base”: 8 di esse conferiscono un punto di arruolamento, mentre le altre 2 conferiscono un punto di attacco. A ogni turno i giocatori pescano 5 carte (solo il primo giocatore nel primo turno ne pesca 3), le giocano e le scartano tutte (tranne le basi spaziali, come vedremo, che restano in gioco). Con i punti di arruolamento è possibile comprare nuove astronavi (di qualunque fazione) dal “mercato”, costituito da 5 carte scoperte e comune ai due giocatori, o dalla pile degli “Explorer”, astronavi tutte uguali che garantiscono due punti di arruolamento e la possibilità di eliminarle dal proprio mazzo (icona a forma di cestino) per ottenere “una tantum” due punti di attacco.

L'applicazione per PC/iOS/Android funziona molto bene ed è un buon metodo per imparare in fretta.

L’applicazione per PC/iOS/Android funziona molto bene ed è un buon metodo per imparare in fretta.

Le quattro fazioni sono ben differenziate non solo (come detto) dal punto di vista grafico, ma anche dal punto di vista delle meccaniche di gioco innescate: i giocatori finiranno per avere nel proprio mazzo un insieme di astronavi anche di fazioni diverse (di solito un minimo di due, ma non raramente anche di tutte e quattro), e dovranno cercare di bilanciarne gli effetti ottenendo nel contempo le maggiori probabilità possibili di “combo”:

Trade Federation: principalmente offrono capacità di “guarigione” (molti scudi verdi) e molti punti arruolamento; solo le unità più costose però hanno forza di attacco.
The Blob: inconfondibilmente aliene, hanno notevoli capacità di attacco, soprattutto effettuando combo tra di esse. Lasciarne troppe all’avversario può essere l’ultimo errore…
Machine Cult: decisamente robotiche! permettono spesso e volentieri di eliminare carte deboli dal mazzo, e possono arrivare a una buona potenza di fuoco.
Star Empire: un impero non poteva mancare… permettono di pescare carte extra e fanno scartare carte all’avversario, e su 5 carte una o due carte in meno possono pesare…

Inizio di una partita con l'applicazione per PC.

Inizio di una partita con l’applicazione per PC.

Come nella maggior parte dei giochi di questo tipo, a partire dal celebre Dominion, i giocatori cercano all’inizio di puntare soprattutto a carte che aumentino il “potere di acquisto”, in modo da poter aggiungere al proprio mazzo astronavi e basi spaziali via via migliori dal mercato; ove possibile cercheranno di aumentare anche la potenza di attacco, e di eliminare dal mazzo le carte più deboli ogni volta che questo è possibile. Ovviamente non esiste una “formula vincente” in assoluto, visto che la casualità nella pesca delle carte e la presenza di un mercato casuale e conteso tra i giocatori assicurano una notevole varietà di situazioni.

Da una parte, far proprie molte carte di una certa fazione aumenta la probabilità di combo; ma nel contempo permette all’avversario di fare altrettanto, e limita la flessibilità del proprio mazzo, rinunciando a tutti i benefici tipici delle altre fazioni.

Abbiamo costruito la prima base spaziale. Notare lo scudo nero con la scritta Outpost: il nemico dovrà distruggerla prima di attaccare altre basi o noi stessi.

Abbiamo costruito la prima base spaziale. Notare lo scudo nero con la scritta Outpost: il nemico dovrà distruggerla prima di attaccare altre basi o noi stessi.

In Star Realms la potenza della nostra “flotta” (cioè del nostro mazzo) aumenta rapidamente, anche grazie alla probabilità sempre maggiore di innescare effetti combo multipli: la partita è spesso piuttosto breve e sanguinosa, e non mancano i colpi di scena. Importantissime le basi spaziali, che a differenza dalle altre carte non vengono scartate a fine turno, ma restano in gioco fino a quando non vengono distrutte dall’avversario (ma si noti che a questo punto saranno solo scartate, per essere ripescate e rigiocate in un turno successivo…). Gli effetti sono a volte meno “incisivi” di quelli delle astronavi, ma logorano il nemico di turno in turno; inoltre se l’icona di difesa della base spaziale a forma di scudo è nera l’avversario dovrà per forza eliminarle prima di poter attaccare le altre nostre basi spaziali e noi stessi. In questo modo le basi spaziali sono in grado di prolungare la nostra sopravvivenza e di deviare per un certo tempo gli attacchi nemici.

Ovviamente non mancano carte con effetti molto particolari e unici: distruggere una base nemica, copiare gli effetti di un’altra carta, permettere combo automatiche per tutte le fazioni in gioco sono solo alcuni esempi.

Una semplice combo: entrambe le carte appena giocate risultano potenziate con l'effetto descritto nella metà inferiore della carta.

Una semplice combo: entrambe le carte appena giocate risultano potenziate con l’effetto descritto nella metà inferiore della carta.

I punti vita con cui i giocatori iniziano la partita sono in genere 50 (ma nulla vieta di sperimentare parametri di gioco diversi), e si tiene il conto dei danni usando delle apposite carte; forse non ho trovato il sistema comodissimo, ma ha certamente il pregio di non richiedere altri “pezzi” oltre al nostro amato mazzo di carte.

Sono incluse anche regole per il gioco multiplayer, in molti formati alternativi, che differiscono sia per numero di giocatori che per regolamento: il gioco è pertanto consigliato anche per gruppi di 3-4 persone, con un limite massimo di 6 giocatori.

Conclusioni

La fregata, coi suoi quattro punti di arruolamento, è un ottimo acquisto nelle fasi iniziali... Se prima abbiamo giocato un'altra carta della stessa fazione potremo mettere una delle astronavi comprate durante il turno in cima al mazzo, invece che negli scarti, pescandola quindi come prossima carta!

La fregata, coi suoi quattro punti di arruolamento, è un ottimo acquisto nelle fasi iniziali… Se prima abbiamo giocato un’altra carta della stessa fazione potremo mettere una delle astronavi comprate durante il turno in cima al mazzo, invece che negli scarti, pescandola quindi come prossima carta!

Star Realms è un gioco che funziona, piuttosto che essere particolarmente originale o “ricco” in termini di dotazione. E’ bello a vedersi, e riesce ad essere tematico pur nell’astrazione medio-alta tipica dei giochi di questo tipo; è rapido e altamente trasportabile, quindi è un ottimo filler; la sua immediatezza e la disponibilità dell’app lo rendono adatto ai principianti, mentre la profondità delle scelte strategiche, in particolare nella scelta di cosa acquistare, non delude i più esperti che siano alla ricerca di un gioco leggero ma intenso. Si può giocare a Star Realms sotto l’ombrellone, o sul tavolino di un bar: lo spazio necessario è limitato. Il prezzo molto contenuto è un motivo in più per aggiungerlo alla propria collezione.

Molto buona la longevità: la presenza di diversi formati per il multiplayer assicura rigiocabilità, e presto saranno disponibili nuove espansioni, anche se il gioco è già più che soddisfacente nella sua versione base.

Le espansioni sono quattro bustine di carte (non casuali... il contenuto è predefinito, non è un TDG come Magic...).

Le espansioni sono quattro bustine di carte (non casuali… il contenuto è predefinito, non è un TDG come Magic…).

Una scelta commerciale interessante è quella di dotare le varie versioni digitali, inclusa quella per PC, di un’unica chiave/licenza: con un solo acquisto (molto ragionevole) potrete giocare su iOS, Android e PC, sfidando altri giocatori online o una discreta AI, anche in una campagna a scenari variabili ben studiata per mettere alla prova il vostro intuito.

Ad oggi Star Realms è asceso nella “top 50” dei giochi di strategia su BGG… mica male! Non vi resta che provare la versione demo (su PC o smartphone, fate riferimento al sito ufficiale per il download), del tutto gratuita, e poi decidere se investire in una copia cartacea o nella licenza completa di quella originale. Sì, ci sarebbe una terza opzione… ma non è quella che vi consigliamo.

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