Questo è l’inizio di alcuni racconti della saga Arturiana che così introducono Camelot, sede della tavola rotonda e dei suoi cavalieri. Lo portiamo come uno dei tanti possibili esempi di come il Castello sia uno degli scenari preferiti per accendere la fantasia di grandi e piccini.
Ecco dunque che quanto è accaduto a Sarzana il 2 e 3 luglio 2016 rientra “nelle cose di ordinaria magia”. Leggendo superficialmente i comunicati stampa e le notizie dell’evento su Facebook sembrava trattarsi di uno dei tanti incontri organizzati da un Editore per pubblicizzare i suoi prodotti: invece è stato qualcosa di più, non tanto e non soltanto per la formula utilizzata. Il sabato infatti è stato dedicato agli addetti ai lavori (negozi, riviste e blogger) ma domenica è stato dato libero accesso a tanta, tanta gente: famiglie e giocatori, bambini e ideatori di giochi.
La splendida fortezza di Sarzanello (a due passi da La Spezia) domina dall’alto di una collina tutta la Val di Magra e dal IX° secolo in poi è passata di mano in mano a seconda di chi aveva il controllo politico-militare di questa zona di “frontiera”: vederla quindi completamente “invasa” da coloratissime scatole in ogni sua parte, maschio e torrioni inclusi, e “presa d’assalto” da giocatori, famiglie e gitanti è stata una piacevolissima sorpresa.
A fare la differenza, a Sarzanella, è stato proprio il clima, pervaso di “magia ludica”. A due mesi di distanza, (l’avvenimento si è svolto in Luglio) sarebbe assolutamente inutile fare la cronaca dell’evento. Ci limitiamo a raccontarvi tre aneddoti per descrivere l’atmosfera.
Sabato pomeriggio. Si è potuto ammirare Pietro, uno dei padri storici del boardgame italiano (Fondatore di 3M di Modena, giocatore di wargame della prima ora, collezionista noto a livello europeo –la sua biografia qui– impegnato in una sfida mozzafiato a Vudu’, fra smorfie e pinzillaccheri vari: ha vinto un bimbo, ma onore a Pietro per aver accettato la pugna e difeso con dignità (poca, a dire il vero 😀 ) l’onore degli ultra sessantenni!

Vudu E la sua mitica bambolina per rituali magici
Domenica mattina. Del tutto casualmente, in uno dei tavoli demo dei prototipi si sono trovati a giocare alcuni “pezzi grossi” (stiamo parlando in Kg, cosa avevate capito?) di Gioconomicon e Balena Ludens, attenti alle spiegazioni di Marco Valtriani, uno dei più promettenti inventori di giochi italiani. “Dove sta la magia?” direte voi. In fondo il rapporto tra i due portali è sempre stato improntato al reciproco rispetto e stima, ma allora in quale esperimento ludico erano impegnati i nostri eroi? … Stavamo provando un gioco del tipo “narrativo” basato sul “Il Libro della Giungla”, una sorta di “prequel” ludica del famoso libro di Kipling. Davvero bello il gioco ed anche la partita!
Infine sempre domenica, verso mezzogiorno, Federico è apparso alle finestre del maschio ed ha cominciato il tradizionale “lancio dalla Torre” con cui venivano “gettate” al popolo, raccolto nella corte sottostante, alcune scatole di giochi della Red Glove. Non è tanto il lancio in sé stesso a fare notizia, ma la massa urlante degli adulti che si sono letteralmente accapigliati per raggiungere il fatidico pacchetto prima degli altri: quasi un ritorno all’asilo ed alla fanciullezza!
In questo clima abbiamo incontrato Simona e Federico, una splendida coppia nella vita e nel lavoro (sono infatti i titolari di Red Glove) a cui abbiamo rivolto qualche domanda sulla loro attività.
La prima era abbastanza ovvia.
– Balena Ludens (BL) : Come siete riusciti in poche ore a far tornare bambini anche alcuni addetti ai lavori? Qual è la magia del vostro evento al castello?
– Red Glove (RG) : (Simona) Eugenio Montale diceva “il bambino che gioca cresce, l’adulto che smette di giocare invecchia” e io ho il terrore delle rughe. Credo che in fondo le persone abbiano bisogno di poche e semplici cose per stare bene, una bella giornata di sole, un luogo tranquillo all’ombra, la compagnia di amici e persone con le quali scambiare qualche pensiero e poter insieme farsi una bella partita ad un gioco di società, con questo spirito nasce la Festa al Castello.

La festa al castello per molti ha riservato la piacevole sorpresa di trovare la ristampa di “Ristorante Italia”.
BL: Di magia in magia. Quest’anno al castello si festeggiava il decennale di Red Glove, un’azienda che ha saputo crescere e consolidarsi in anni di decrescita economica. Non c’è trucco, solo capacità imprenditoriale e tanta passione?
RG – (Federico) Follia è il termine giusto! La passione per i giochi è stato il motore che ha spinto tutto, ma c’è voluto quel pizzico di incoscienza e la grande energia che si ha a 23 anni, quando ho deciso di fondare la Red Glove appena uscito dall’università. La capacità imprenditoriale viene solo con l’esperienza per cui non sono stato esente da errori, ma questi mi hanno aiutato a capire e crescere insieme alla Red Glove.
BL : Cosa vi piacerebbe raccontare di questi 10 anni?
RG – (Simona) Domanda veramente difficile, in 10 anni sono successe tantissime cose ma tutta la storia della Red Glove è già perfettamente descritta in tutti i titoli che in questi 10 anni abbiamo voluto presentare, anno dopo anno, al nostro pubblico.
BL: Se dovessimo definire Red Glove, ci piacerebbe definirla un’azienda “Border line”. Da una parte una filosofia di distribuzione e di immagine aziendale rivolta ai negozi di giochi e ai centri specializzati, dall’altro un catalogo con party games e giochi per tutti dedicati ad un mercato più globale. E’ tutto giusto ?
RG – (Simona) E’ giustissimo, anche se in apparenza può sembrare una contraddizione in realtà non ci vogliamo fermare alle apparenze e categorizzare. Il mondo dei giochi appartiene a tutti e non c’è distinzione fra giocatori affermati e potenziali giocatori, è questo il bello, vedere persone appassionate di giochi strategici ridere sedute in terra mentre giocano a Vudù e scoprire nuovi giocatori appassionarsi a titoli più impegnativi come Godz ( che fra l’altro è il titolo che ci ha fatto conoscere gran parte dei giovani ragazzi che ora lavorano nello staff Red Glove) e Super Fantasy. Sempre più persone occasionali attraverso fiere e negozi conoscono il mercato “specializzato” mentre in altri paesi europei troviamo titoli impegnativi presenti nella grande distribuzione, a dimostrazione che il mondo dei giochi di società si sta muovendo.
BL : Insomma sembrereste usciti vincenti dalla sfida che i Jetrho Tull di una volta, avrebbero definito “too young to die, too old to rock and roll”. Quale è lo spazio commerciale che occupate con successo? E qual è il vostro target preferenziale? Noi siamo stati fortunati e abbiamo potuto vedere a Sarzanello il vostro catalogo passato, presente e futuro. Cominciamo a raccontare del presente: tra attese ristampe, vecchi e nuovi successi ci è sembrato un catalogo davvero agguerrito. Brevemente, quali sono (e perché!) i titoli di traino di questo 2016?
RG (Simona) Sicuramente questo 2016 è stato un anno di conferma di alcuni titoli già apprezzati nel 2015 come Rush & Bash e Vudù, ed il successo del lancio di Rush & Bash Winter is Now lo dimostra. Invece per i titoli nuovi bisognerà aspettare la fine dell’anno, dove abbiamo concentrato le nuove uscite. Sul motivo del loro traino, ci sono tanti fattori che influenzano il successo di un titolo, ma di base ogni successo ha quel “qualcosa” in più che lo rende unico.
BL: Come già premesso, alla Fortezza c’erano alcuni succulenti prototipi. Potete raccontarci cosa dobbiamo aspettarci da Red Glove prima che questo 2016 tramonti?
RG (Simona) I progetti che ci stiamo impegnando a realizzare da qui alla fine del 2016 sono parecchi: a settembre è prevista l’uscita dei “Racconti del Libro della Giungla” già presentato ufficialmente alla festa al castello. Per Lucca Comics & Games 2016 uscirà invece “Zula’n Quest” un gioco dalla mecanica tipo “temple run” dove bisognerà accaparrarsi per primi l’idolo maledetto di Zula’n, in perfetto stile “universo Red Glove”. Ci accompagneranno a Lucca anche la nuova espansione di Vudù, per la quale anticipo solo che faranno la loro apparizione zombies e barbari. E dato che è il nostro decennale, faremo anche un edizione speciale a tiratura limitata di Vudù (Vudù Gold) in collaborazione con il Lucca Comics. Prima della fine dell’anno ci piacerebbe anche lanciare “Links”, il bizzarro e coinvolgente gioco che abbiamo presentato alla festa al castello.
BL: Ultima domanda. Impossibile non notare come nella comunità Red Glove trovino il giusto spazio per crescere alcuni ideatori di giochi emergenti, per non parlare dei giovani grafici che stanno dando alla vostra ditta un “marchio di fabbrica” davvero inconfondibile. Insomma è innegabile che Red Glove sia una fucina di giovani talenti. Avete qualche consiglio da dare a chi ha un sogno e un prototipo nel cassetto?
RG (Federico) Presentatecelo! In ogni caso di armarsi ti tantissima perseveranza e di mantenere viva la passione, due qualità indispensabili. Spesso la società contemporanea ci vuol far credere che il successo piova addosso per un colpo di fortuna, ma in realtà dietro ai successi c’è sempre tanto lavoro e spirito di sacrificio, e se si riesce ad affrontarli con passione e positività anche il sogno più ambizioso può trasformarsi in realtà!
Grazie a Simona e Federico per la disponibilità e arrivederci all’anno prossimo quando … in un lontano castello dai tetti color turchese…
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