Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
assente
Incidenza della fortuna:
sufficiente
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autore:
Andreas Seyfarth
Grafica ed illustrazioni:
Harald Lieske
Anno:
2015
San Juan, edito in Italia da Giochi Uniti, è un gioco di carte da due a quattro giocatori, fortemente ispirato a uno dei grandi classici dei giochi da tavolo moderni: Puerto Rico. Abbiamo recensito la seconda edizione di San Juan, che include al suo interno anche l’espansione “I nuovi edifici” e un ulteriore edificio bonus, la Cattedrale.
Chi diventerà il cittadino più ricco della ridente colonia di San Juan? E, soprattutto, come ci riuscirà? Col commercio, quasi certamente, producendo materie prime e vendendole: ma la scelta di quali edifici costruire e di come investire i denari guadagnati sarà determinante per trionfare e diventare il primo cittadino!
Unboxing
La scatola di San Juan, di dimensioni ridotte, contiene al suo interno 143 carte (non telate e preferibilmente da imbustare con le apposite sleeves 59×92), alcune carte di cartoncino, alcuni segnalini, un blocco segnapunti e una matita, oltre ovviamente al manuale, ben tradotto e di facile lettura.
Nel manuale è inclusa una descrizione dettagliata dell’effetto di ogni carta, di solito superflua visto che le istruzioni riportate su ciascuna carta sono nella maggior parte dei casi chiare e sufficienti.
Niente fa urlare al miracolo, visto anche il prezzo di circa 35€, non proprio contenuto per un gioco di carte: la grafica è tematica e azzeccata, l’aggiunta del blocco segnapunti e della matita dà un tocco di “classe” al tutto… ma sinceramente non è nella “carrozzeria” che San Juan brilla.
Non resta che accendere il motore e farci un giro…
Diventare primo cittadino in dodici carte
Il setup di San Juan è veramente rapido: si mescolano le carte (includendo eventualmente quelle dell’espansione, riconoscibili dal bordo rosa; ma per iniziare è meglio usare il solo set base!), si sorteggia il primo giocatore, che prende la tessera governatore e si distribuiscono un Colorificio scoperto (quindi in gioco) e quattro carte coperte a ogni giocatore. Per colmare il leggero vantaggio del primo giocatore rispetto ai seguenti e limitare l’effetto negativo di una prima mano sfortunata è stata introdotta una regola opzionale che abbiamo subito adottato: il governatore prende una carta in più, il secondo giocatore due in più, il terzo tre e il quarto quattro; poi ognuno sceglie le quattro che vuole tenere, scartando le altre.
Il gioco si svolge in “round”, durante ciascuno dei quali ogni giocatore ha modo di svolgere un turno di gioco per ciascun partecipante. Ma non preoccupatevi, perché come vedremo il gioco scorre piuttosto agilmente.
Il round inizia sempre dal Governatore, che sceglie uno dei ruoli (che all’inizio del round sono tutti disponibili), eseguendone l’azione caratteristica e godendo di un “privilegio” dovuto all’aver scelto quel ruolo; in senso orario, gli altri svolgono la stessa azione, ma senza il privilegio aggiuntivo. Poi è la volta del secondo giocatore, che sceglie uno dei ruoli ancora disponibili, con gli altri giocatori, incluso il governatore, a svolgere la stessa azione senza privilegio; e così via, finché tutti hanno scelto un ruolo. Ovviamente essere l’ultimo a scegliere in genere è svantaggioso, visto che i ruoli sono solo 5 e che quello più utile in quel momento potrebbe essere stato già “bruciato”; ma alla fine del round la carta governatore passa al giocatore successivo e tutti i ruoli tornano disponibili, in modo da equilibrare il gioco.
Questa meccanica è praticamente identica a quella di Puerto Rico, ed estremamente simile a quella di Race for the Galaxy (nel seguito RftG), per restare nell’ambito dei giochi di carte.
In San Juan però i ruoli sono soltanto cinque:
Costruttore: permette di costruire un edificio, pagandone il costo con altre carte della propria mano che vengono scartate come “moneta”; chi ha il privilegio ha uno sconto di una carta.
Produttore: permette di utilizzare un edificio di produzione (come il Colorificio con cui si inizia la partita) per produrre merce, rappresentata (come in RftG) da una carta a faccia in giù posizionata sull’edificio. Chi ha il privilegio produce con due diversi edifici (se li possiede!).
Mercante: permette di vendere una merce, incassandone il valore in carte, che finiscono direttamente nella propria mano; il prezzo è determinato estraendo il prossimo segnalino emporio (si noti che le merci hanno valori diversi e variabili da una fase Mercante all’altra, ma l’argento è comunque sempre più caro dell’indaco, ad esempio). Il privilegio permette di vendere due merci (se si dispone di esse).
Consigliere: permette di pescare 2 carte e tenerne una, mentre chi ha il privilegio ne pesca tre in più, e con cinque nuove carte tra cui scegliere potrà probabilmente trovarne una buona in caso di necessità.
Cercatore d’oro: pesca una carta e la aggiunge alla propria mano, mentre gli altri stanno a guardare!
Il gioco termina non appena un giocatore costruisce il 12° edificio: a quel punto, si conteggiano i punti vittoria e si determina il vincitore.
In un gioco di questo tipo è determinante investire in edifici che garantiscano delle “combo” vantaggiose o che permettano di sfruttare meglio le azioni scelte dagli altri: di solito, infatti, gli edifici cittadini conferiscono bonus specifici a uno dei ruoli, sfruttabili anche da chi NON ha scelto il ruolo. Potremmo essere in grado di produrre o vendere merci aggiuntive, oppure di tenere in mano più delle normali 7 carte che costituiscono il limite massimo (carta Torre), o addirittura di ottenere privilegi doppi con la Biblioteca… e molto altro ancora. Alcuni edifici sono “specializzati” nel far ottenere punti vittoria, fissi o variabili (come il Palazzo, che garantisce un punto aggiuntivo ogni 4 punti già ottenuti).
È necessario saper sfruttare in modo parassitico le azioni degli altri, traendo il massimo vantaggio dalle proprie; ciò non esclude la scelta “aggressiva” di ruoli che sarebbero palesemente ideali per gli altri in modo da scartarli… L’interazione c’è, e non è nemmeno così blanda come si potrebbe credere; però soprattutto i principianti saranno tipicamente concentrati sulle proprie carte e sull’azione ottimale da scegliere.
L’espansione aggiunge indubbiamente varietà e divertimento a San Juan: ben 10 nuovi edifici, senza contare la Cattedrale, bonus content specifico di questa nuova edizione, dal costo record di 7 e disponibile in una sola copia! Sarete voi a costruirla?
Conclusioni
San Juan è un gioco che fa della semplicità e della scorrevolezza delle (poche) regole il suo punto di forza. In un certo senso, il confronto con Puerto Rico e RftG è davvero inevitabile: si discosta dal primo intelligentemente, mantenendone meccanica di base, terminologia e ambientazione, ma semplificando e snellendo il tutto; emula il secondo (un autentico capolavoro, secondo chi scrive) senza alcuna pretesa di migliorarlo, riprendendone la formula generale ma in chiave semplificativa, rendendolo adatto a un pubblico di gran lunga più esteso. Buon filler, ma soprattutto ottimo gioco di avvicinamento al mondo dei card game, San Juan non sfigura nemmeno nella collezione degli appassionati, visto che il rapido setup e la varietà delle strategie adottabili finiranno per metterlo in tavola più spesso di tanti altri blasonati rivali.
Il gioco dà il meglio di sé in tre e in quattro giocatori; per adattarlo a due giocatori è necessario che il governatore svolga un turno aggiuntivo dopo quello dell’avversario, in modo da cedergli la carta governatore nel suo prossimo turno.
L’incidenza del fattore fortuna è minore di quello che ci si potrebbe aspettare, grazie al buon bilanciamento del mazzo e al numero di carte pescate, che consente comunque ampie occasioni di trovare carte utili alla propria strategia.
Il tempo di gioco si mantiene al di sotto dell’ora, e l’età consigliata di 10 anni in su ci trova sostanzialmente d’accordo. San Juan ci ha seguiti al mare e in montagna, e non ha faticato a trovare proseliti.
Si ringrazia Giochi Uniti per la review copy usata per questa recensione.
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