SINTESI

Pro: sono giochi di carte su base matematica, quindi sono semplicissimi da imparare, rigiocabili ad oltranza e molto divertenti, oltre a scalare sempre benissimo e ad avere un buon valore didattico; Vege Tables richiede, inoltre, uno sforzo strategico importante.

Contro: sono entrambi astrattissimi e, per quanto perfettamente razionali e testati a fondo, possono risentire di una certa componente aleatoria.

Consigliato a: chi è alla ricerca di solidi card games di vecchio stampo, rapidi, impegnativi e, al tempo stesso, gratificanti; chi vuole dei bei giochi da viaggio, compatti e utilizzabili tanto in aereo quanto sotto l’ombrellone.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
buona

Incidenza della fortuna:
sufficiente

Idoneità ai Neofiti:
elevata

Autore:
Vari

Grafica ed illustrazioni:
Vari

Anno:
2012 (VT), 2015 (TG)

PREMESSA:

L’edizione 2015 del prestigioso Spiel des Jahres ha fatto parecchio parlare di sé, soprattutto per la terna finalista del premio – per così dire – istituzionale: un peso medio dal forte impatto coreografico (Colt Express, il vincitore), un gioco ancor più leggero, divertente ma leggermente esposto all’alea (Machi Koro) e un card game duro e puro, di quelli un po’ all’antica e, soprattutto, semi-ignoto (The Game).

Incuriositi da quest’ultimo inaspettato exploit, abbiamo voluto provarlo subito e anche noi siamo rimasti colpiti dalla sua efficacia: The Game, da poco pubblicato in Italia da DV Giochi, è infatti un gioco che va dritto al sodo, semplicissimo e senza fronzoli, con una buona base matematica e una rigiocabilità pressoché infinita.

La copertina di The Game: in basso a destra, campeggia il logo della nomination allo Spiel des Jahres 2015.

La copertina dell’edizione italiana di The Game.

Dopo un paio di partite, ci ha però riportato alla memoria un altro titolo, interamente made in Italy, che da qualche anno è stato addirittura inserito tra le discipline ufficiali delle Olimpiadi degli Sport della Mente: stiamo parlando di Vege Tables, ed è proprio per questo che vogliamo proporvi un rapido confronto tra questi due giochi di carte, apparentemente così simili eppure così diversi nella sostanza.

La copertina di Vege Tables, in cui invece campeggia il logo relativo all'inserimento del gioco

La copertina di Vege Tables, in cui invece campeggia il logo relativo all’inserimento del gioco nelle Mind Sports Olympiad.

UNBOXING:

The Game viene venduto in una confezione piccolissima, con una grafica minimale e un po’ cupa che poi ritroviamo sul dorso delle carte al suo interno. Il gioco è costituito unicamente da un mazzo di 102 carte, di ottima fattura, resistentissime e telate, 4 delle quali servono unicamente a indicare il verso delle progressioni numeriche, mentre le rimanenti 98 presentano soltanto un numero da 2 a 99, stampato a caratteri cubitali.

La confezione è super compatta e la grafica a dir poco essenziale...

La confezione è super compatta e la grafica a dir poco essenziale…

Vege Tables è contenuto, invece, in una scatola leggermente più grande, con un pratico vassoio di plastica all’interno, che permette di separare (almeno in parte) le diverse tipologie di carte che lo compongono. Anche in questo caso, infatti, il gioco è costituito solo da un mazzo di 88 carte non telate, suddiviso in tre mazzetti con i dorsi di 3 colori diversi (rosso, bianco e verde). Le carte appartengono a 4 semi diversi, ognuno con un colore peculiare (viola, rosso, giallo e verde) e con valori numerici che vanno da 1 a 20, e a queste si aggiungono 8 jolly raffiguranti un trattore (6 entrano sempre in gioco, 1 serve solo per le partite a 5 e 1 è di scorta).

La vaschetta in plastica all'interno della scatola ha un vago retrogusto vintage, ma è indubbiamente pratica.

La vaschetta in plastica all’interno della scatola ha un vago retrogusto vintage, ma è indubbiamente pratica e resistente.

PREPARAZIONE:

Per giocare a The Game, bisogna disporre al centro dell’area di gioco le 4 carte di colore diverso, che poi indicheranno il verso delle progressioni numeriche, 2 con il numero 1 e 2 con il 100. Le altre carte devono essere mescolate e distribuite, in modo tale che all’inizio ogni giocatore ne abbia da 6 a 8 (a seconda del numero di partecipanti); il mazzo rimanente dev’essere collocato accanto alle 4 carte iniziali sul tavolo. Il setup è, quindi, estremamente semplice e rapido, né più e né meno di quello di una partita a briscola.

Il setup è tutto qua: più semplice di così...

Il setup è tutto qua: più semplice di così…

Per quanto riguarda Vege Tables, la preparazione è leggermente più complessa: dopo aver separato e mescolato i 3 mazzi in base al colore del loro dorso, si distribuiscono equamente tutte le carte rosse e ogni giocatore le sistema davanti a sé scoperte. Dopodiché si assegna una mano di carte bianche a ciascun partecipante, fino all’esaurimento del mazzo e con quelle verdi si formano altrettanti mazzetti, che ognuno deve sistemare coperto accanto alle carte rosse scoperte. Ricordate di lasciare spazio a sufficienza per creare un reticolato quadrato di 4 carte per lato al centro del tavolo (serve, quindi, una superficie ben più ampia di un semplice tavolino da aereo…).

La partita a Vege Tables richiede decisamente più spazio, perché deve ospitare ben 16 serie di carte.

La partita a Vege Tables richiede decisamente più spazio, perché deve ospitare ben 16 serie di carte.

  

SVOLGIMENTO:

The Game è un gioco cooperativo, che prevede da 1 a 5 giocatori; a turno, ogni giocatore deve calare almeno 2 carte, rispettando il verso della progressione delle 4 pile sul tavolo (quindi bisogna sistemare carte di valore via via crescente sulle 2 che iniziano con 1 e decrescente sulle altre che iniziano con 100).

In qualsiasi momento, è possibile contravvenire questa semplice regola se si possiede una carta che disti precisamente 10 unità da quella sopra a una pila (ad esempio, se c’è il 31 su una pila crescente, posso calare il 21; oppure il 41 se il 31 si trova su una decrescente). Alla fine del proprio turno, bisogna reintegrare la mano fino ad avere lo stesso numero di carte iniziali e si passa al giocatore successivo.

Il 93 può essere giocato sull'83, anche se si tratta di una delle due serie discendenti.

Il 93 può essere giocato sull’83, anche se si tratta di una delle due serie discendenti.

I partecipanti devono collaborare per esaurire tutte le carte a disposizione e completare le 4 serie, e sono liberi di comunicare come preferiscono, senza nominare mai i numeri delle carte in loro possesso. La partita termina se vengono esaurite tutte le carte, nel qual caso – estremamente improbabile! – avete trionfato sul “Gioco”, oppure se i giocatori non possono più effettuare mosse valide (nel 99% dei casi), e qui valuterete la vostra bravura in base al numero di carte rimaste inutilizzate (meno sono e più siete stati abili).

L’espansione The Game – On Fire:

Nell’edizione italiana di The Game, è stata inoltre inclusa l’espansione “On Fire”, uscita ad alcuni mesi di distanza dal gioco. Questa include semplicemente un mini-mazzo di 6 carte, che si differenziano da quelle del mazzo base per lo sfondo blu e la fiamma che campeggia minacciosa dietro al numero riportato. Queste carte – che altro non rappresentano che i multipli di 11 compresi tra 22 e 77 – devono sostituire le 6 tradizionali indicanti gli stessi valori e vanno mescolate insieme al resto del mazzo.

Il gioco segue le stesse regole, con una sola modifica: se un giocatore cala una di queste carte “incendiate”, questa dev’essere coperta entro la fine del turno del giocatore successivo (o del turno seguente, se si gioca in solitario), altrimenti la partita sarà immediatamente persa!

Si tratta, quindi, di un’espansione molto semplice, che in termini di game experience cambia poco, ma riesce ad aggiungere quel pizzico di pepe in più alle partite: i multipli di 11 diventeranno pesanti come macigni da giocare (ricordate che non potete chiedere agli altri se hanno la possibilità di coprirle subito…) e ogni volta che verranno calati scateneranno il panico al tavolo! Pertanto, vi consigliamo di aggiungere queste carte fin da subito nel vostro gioco, per aumentare il divertimento.

L'espansione On Fire comprende 6 carte di colore azzurro, da sostituire nel mazzo originale.

L’espansione On Fire comprende 6 carte di colore azzurro, da sostituire nel mazzo originale.

Vege Tables è, invece, un gioco competitivo e può essere utilizzato da 1 a 5 giocatori. A turno, i giocatori possono calare quante carte vogliono dalla propria mano (proprio come in The Game), creando al centro del tavolo 16 progressioni numeriche (4 per colore, disposte su altrettante righe) di passo 4, partendo dalle carte rosse che hanno valori compresi tra 1 e 4.

Alcuni terreni (di 4 colori diversi) su cui è possibile avviare le proprie "coltivazioni". La prima carta a destra, invece, è il trattore "jolly".

Alcuni terreni (di 4 colori diversi) su cui è possibile avviare le proprie “coltivazioni”. La prima carta a destra, invece, è il trattore “jolly”.

Quando un giocatore resta con sole 6 carte (o meno) in mano, può prendere in mano il mazzetto dal dorso verde e proseguire con quello, oltre a ottenere un bonus di punti inversamente proporzionale al numero dei giocatori che ancora non l’hanno sbloccato. Se durante il proprio turno non è possibile giocare alcuna carta, prima si è costretti a proseguire la partita a carte scoperte, poi – se risuccede – si riceve una pesante penalità nel punteggio.

Un esempio di serie numerica (a base di zucchine...) che bisogna completare per finire la partita.

Un esempio di serie numerica (a base di zucchine…) che bisogna completare per finire la partita.

I jolly possono sostituire qualsiasi carta (che dev’essere immediatamente scartata) e, nel momento in cui si completa una serie (quindi calando una carta di valore compreso tra 17 e 20), si ottiene un ulteriore bonus. L’ultimo e più importante bonus viene assegnato a chi per primo finisce tutte le sue carte e i punti assegnati sono inversamente proporzionali al numero delle serie ancora da completare.

Si giocano in questo modo almeno 3 manche e, alla fine, si sommano i punti ottenuti e chi ne ha di più vince.

DURATA:

Entrambi i giochi sono piuttosto snelli: The Game è sicuramente il più veloce dei due e può durare da 5 minuti (quando il gruppo è molto inesperto e ha una pessima mano iniziale, quindi dopo 3 o 4 giri va in stallo) a un quarto d’ora o poco più. Trattandosi di un gioco cooperativo, i tempi morti sono praticamente nulli, perché si tende a collaborare e a parlare più o meno costantemente, seguendo con attenzione ogni singola mossa.

Per quanto concerne Vege Tables, la durata è superiore: dai 3 giocatori in su, difficilmente si termina una partita in meno di mezz’ora ed ha anche una maggior propensione alla paralisi d’analisi. Si tratta, infatti, di un gioco decisamente più complesso e strategico, perciò anche i tempi morti – soprattutto con molti giocatori – si possono far sentire, perché ogni partecipante deve sempre aspettare il proprio turno prima di decidere le carte da calare.  

AMBIENTAZIONE:

In entrambi i casi, si tratta di giochi di carte assolutamente astratti: a onor del vero, l’autore di Vege Tables ha fatto un piccolo sforzo in questo senso, aggiungendo un piccolissimo elemento “bucolico”, con le carte rosse che rappresentano i terreni su cui dovremo “coltivare” le nostre progressioni, passando dai “germogli” di valore basso ai “frutti” che andranno a chiudere le serie.

Anche i dorsi delle carte di Vege Tables sono a tema agricolo-bucolico...

Anche i dorsi delle carte di Vege Tables sono a tema agricolo-bucolico…

 

CONSIDERAZIONI:

L’interazione è elevata

in entrambi, ma è di tipo completamente diverso…

Vogliamo dirvelo subito, senza alcun preambolo: sia The Game che Vege Tables sono due eccellenti filler (giochi veloci e alla portata di tutti, ideali per “tappare i buchi” di una serata ludica), adatti tanto ai gruppi più esperti quanto a quelli di neofiti.

In linea di massima, diciamo che tra i due quello che si presta maggiormente per l’utilizzo con i più giovani è sicuramente The Game, perché richiede competenze matematiche più basilari e, soprattutto, non comporta particolari pianificazioni per imbastire una strategia vincente.

In termini di scalabilità, a nostro avviso non c’è alcuna differenza tra i due: entrambi funzionano benissimo tanto in coppia quanto con il tavolo pieno; senza dimenticare che la modalità in solitario funziona bene tanto in The Game quanto in Vege Tables.

C'è sempre l'imbarazzo della scelta in The Game, ma ogni scelta può risultare fatale...

C’è sempre l’imbarazzo della scelta in The Game, ma ogni scelta può risultare fatale…

L’interazione è elevata in entrambi, ma è di tipo completamente diverso: mentre in The Game è sostanzialmente di tipo diretto, com’è naturale che sia in un gioco cooperativo in cui è espressamente previsto dal regolamento che i giocatori dialoghino tra loro, in Vege Tables è, invece, essenzialmente indiretta, perché ci si blocca, ci mette spesso i bastoni tra le ruote e il primo che riscuote i bonus penalizza chi lo segue.

Non possiamo, invece, negare che in tutti e due i casi si faccia sentire – talvolta anche in modo piuttosto importante – il fattore “caso”: per quanto abile e affiatato, un gruppo di giocatori che parte con una pessima mano di carte potrà fare ben poco per contrastare l’inesorabile impasse in The Game; così come un giocatore che non vede nemmeno un jolly in una partita a Vege Tables avrà grosse difficoltà a prevalere su uno che magari ne pesca addirittura 3 o 4. Si tratta, però, di casi limite, che si verificano solo molto sporadicamente, a riprova dell’ottimo playtesting eseguito per entrambi i giochi.

Cos’altro possiamo aggiungere a questo punto? Visto il prezzo contenuto dei due titoli e l’arrivo della bella stagione (con conseguenti scampagnate e vacanze), vi consigliamo di concedervene almeno uno, se non entrambi: vedrete che diventeranno molto rapidamente compagni inseparabili dei vostri zaini!

POSOLOGIA:

The Game e Vege Tables sono tipici integratore di divertimento familiare, da assumere indifferentemente prima, durante e dopo i pasti. Possono essere tranquillamente somministrati a chi viene sottoposto per la prima volta a una terapia di questo tipo: si tratta, infatti, di ottimi catalizzatori per introdurre i pazienti al mondo dei giochi da tavolo. Chi soffre di allergia conclamata all’alea può avvertire una leggera irritazione, nonostante l’abbondanza di eccipienti matematici. The Game può essere tranquillamente impiegato per uso pediatrico dagli 8 anni in su, a patto che i soggetti abbiano un minimo di competenze algebriche; meno indicato, invece, Vege Tables, perché l’esercizio mentale delle progressioni è decisamente più complesso, quindi inadatto ai pazienti di età inferiore ai 10/11 anni.

SOTTOFONDO MUSICALE:

Il brano “The Game” dei DragonForce.

Si ringrazia DV Giochi per aver reso disponibile la copia di valutazione di The Game.

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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