UNA STORIA DI PIRATI IN SINTESI

Profrenetico, rapido, coinvolgente. L’app è ben integrata senza però essere troppo invasiva. Con 3 livelli di difficoltà selezionabili, il divertimento è assicurato per chiunque, dai mozzi ai capitani più “navigati”!

Controla rigiocabilità, perlomeno con lo stesso gruppo, è davvero bassa, a meno che non si voglia sfidare la propria abilità a livelli differenti.

Consigliato atutti quelli che hanno un’anima collaborativa, ma che non si facciano sopraffare dall’ansia del tempo che passa velocemente e che porta frenesia al gioco.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
sufficiente

Idoneità ai Neofiti:
elevata

Autore:
A.A. V.V.

Grafica ed illustrazioni:
Ruslan Audia

Anno:
2017

“…non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla.” A. Baricco

Quando poi la storia è “Una Storia di Pirati“, non possiamo non raccontarvela.

Eccoci quindi a parlare della “perla” (dei Caraibi?) di Cranio Creation, dove una ciurma composta da 2 a 4 intrepidi pirati dovrà collaborare serratamente per riuscire a scampare a 10 intricate avventure.

Scegliete il gruppo che preferite, unico membro che non potete lasciare in porto è il fidato pAPPagallo: l’applicazione che nelle sue versioni per device iOS e Android, vi accompagnerà costantemente, dal set-up della prima avventura alla conclusione dell’ultima.

In termini di gioco, possiamo affermare che il compito principale dell’applicazione sarà quello di segnalarvi i tanti imprevisti che Ellen, la vostra fidata nave, si troverà ad affrontare.

una storia di pirati

La vostra fidata nave, Ellen, pronta ad affrontare la prossima avventura con il massimo dei punti vita.

Unboxing di “Una Storia di Pirati”

una storia di pirati

Due contenitori termoformati vi permetteranno di stivare lo scafo della vostra nave senza doverlo smontare: utilissimo per salpare al più presto a ogni nuova partita.

La scatola è sorprendentemente funzionale: “Una Storia di Pirati” ha un sistema di stivaggio dei materiali realizzato addirittura su più livelli. I 2 contenitori termoformati interni ci aiutano a sistemare, in modo razionale ed ordinato, tutto il materiale:

  • 1 nave (da montare la prima volta, ma che poi potrà essere riposta senza smontarla, semplicemente togliendo l’albero maestro);
  • 1 tabellone “bussola” circolare formato da 6 settori componibili;
  • 4 clessidre, 1 per giocatore;
  • 3 “tappi danno”;
  • 10 “buste avventura” sigillate, da aprire in ordine prima di affrontare il relativo capitolo della vostra storia;
  • segnalini danno, token munizioni e 5 punti vita (cuori sagomati).

Come già accennato, seppur non sia presente nella scatola, è da ritenere parte integrante del gioco anche l’App per device mobile e tablet, scaricabile gratuitamente dall’App STORE o dal PLAY STORE.

una storia di pirati

Il secondo contenitore “di avventure”: l’albero maestro, le carte, i settori del tabellone, le clessidre, i “tappi danno” e token vari.

Setup

Montata la nave (procedimento semplice e ben descritto nella guida introduttiva), il setup di “Una Storia di Pirati” avviene in 4 fasi semplicissime:

  • preparare a portata di mano tutti gli elementi standard: la nave, il tabellone, le clessidre, i tappi, i dadi, i vari token;
  • prendere la busta relativa al capitolo da giocare (la 1 per iniziare): ogni capitolo, in ordine crescente di difficoltà dall’1 al 10, è composto da 1 – 3 round che dovrete risolvere tutti per considerare l’avventura terminata con successo;
  • lanciare l’App e seguire le preziosi indicazioni che il pappagallo Beccaccio ci fornirà per preparare correttamente ogni avventura;
  • prendere le carte indicate dall’app, mischiarle, piazzarle intorno al tabellone coperte e preparare la nave con i punti vita e i danni di partenza richiesti dall’avventura che state affrontando.

Ma niente paura, tutto questo vi richiederà poco tempo, e dopo qualche minuto sarete pronti a salpare.

una storia di pirati

Montati nave e tabellone, non resta che seguire i preziosi consigli dell’app per terminare il set-up!

Pirati per un giorno

“Una Storia di Pirati” è un gioco cooperativo, o meglio, con giocatori umani da una parte e l’app dall’altra: questa non è più una grande novità perchè ormai sempre più giochi da tavolo stanno offrendo un’esperienza ibrida appoggiandosi più o meno intensamente all’uso di applicazioni mobile (Alchimisti, The World of Yo-Oh e anche il più recente Unlock).

Quella di “Una Storia di Pirati” risulta alla fine ben fatta, abbastanza originale e per certi aspetti innovativa. Ad ogni inizio avventura, è infatti l’applicazione a consigliarvi quali elementi utilizzare, come e in quale quantità, e a spiegarvi in modo dettagliato l’utilizzo di nuove carte o degli elementi che di volta in volta troverete sulla vostra rotta.

Se fino a questo punto vi sembrerà un po’ come le app per Le case della Follia 2ed e Descent, la dinamica in tempo reale che genera ricorda più quella di X-com, anche se l’atmosfera è molto più family.

In “Una Storia di Pirati” non esistono turni e tempi morti. Dal momento in cui premete il tasto “avanti” sull’applicazione, dovrete fare più azioni possibili, cercando di ragionare alla velocità della luce e coordinarvi con il resto della ciurma, fino allo Stop insindacabile del “marchingegno tecnologico”.

“Io carico i cannoni”… “Io sono pronta a sparare a babordo”… “Io isso la vela!”… “Qualcuno vada al timone, presto!…”. Ecco più o meno come si presentano 3 secondi qualsiasi di un’avventura di “Una Storia di Pirati”.

una storia di pirati

Una fase di gioco: il tempo passa, avrete 30″ per poter pensare alla prossima mossa, scegliendo con gli altri cosa sia meglio fare per il bene della ciurma

Fin qui è stato semplice non inserire spoiler, in quanto quello riportato nella frase precedente avverrà praticamente in tutte le vostre avventure. Per non rovinarvi le sorprese che la storia vi riserva, anche nel proseguo della recensione ci limiteremo a raccontarvi le sensazioni, il morale della ciurma e i vari “compiti” che potete svolgere su Ellen (che, per chi non si ricorda, è sempre la vostra nave, compagna di mille avventure).

Ogni giocatore è rappresentato da una clessidra di un colore differente che deve essere piazzata fisicamente sulla nave in uno degli appositi fori presenti nel settore scelto e che rappresentano le azioni che ogni giocatore può compiere:

  • Appostarsi al timone (1 postazione) – Questo vi permette di ruotare la nave di 1 o 2 settori (a seconda della vostra velocità di crociera in quel momento);
  • Issare la vela (2 postazioni) – Potete alzare o abbassare la vela di un livello, tenendo sempre ben presente che più la vela è alta, maggiore sarà la velocità a cui Ellen si muoverà (ma minore la capacità di manovra col timone);
  • Andare di vedetta sull’albero maestro (1 postazione) – Questo vi permette di “vedere” una delle carte coperte intorno alla vostra nave (evitando così di scoprire scogli e ostacoli quando le punterete, girandovi, con la prua);
  • Rifornirsi all’arsenale (1 postazione) – Da qui potete caricare fino a 2 munizioni su 2 dei 4 cannoni della nave;
  • Utilizzare i cannoni di tribordo (2 postazioni) e di babordo (2 postazioni) – Questa è l’azione con cui dovete far valere il vostro coraggio da pirata, affondando imbarcazioni nemiche;
  • Occuparsi delle riparazioni (1 postazione)- Scegliendo questo settore, potete riparare i settori della vostra nave che hanno subito danni, aggiustando 1 falla ogni volta che svolgerete questa azione.

Dal momento in cui piazzate la clessidra in una postazione, la sabbia inizia a scendere per “lunghissimi” 30 secondi (non saprete realmente quanto sono lunghi 30”, finché non sarete trepidanti in attesa di fare la vostra azione) che rappresentano il tempo che ogni marinaio impiega per fare quella determinata azione: solo a tempo scaduto infatti, il giocatore può finalmente compiere la sua azione per poi “correre” in un altro settore del ponte…

Svolgere un’azione non è mai obbligatorio, come non lo è effettuarla subito una volta scaduti i 30” (è comunque obbligatorio attendere lo scadere del tempo della clessidra una volta inserita in uno “spazio azione” prima di spostarla): a volte conviene attendere che altri membri della ciurma facciano prima la loro mossa, per rendere più efficace la vostra!

una storia di pirati

I mari sono ricchi di insidie e mostri in ogni dove.

Dovrete quindi scegliere velocemente quale sia l’azione migliore per il momento dell’avventura che state vivendo, tenendo conto delle conseguenze di ogni scelta: ad esempio aumentando o diminuendo la velocità di Ellen da 0 a 3 unità (azione indispensabile per scappare da alcuni nemici), in modo inversamente proporzionale vedrete diminuire la vostra capacità di manovra, potendo girare la vostra nave da 2 a 0 settori.

una storia di pirati

Alcuni elementi di gioco: le clessidre per compiere le azioni, 2 dei 3 “tappi danno” che rendono le vostre avventure più difficili e il dado, che per ogni colpo di cannone che sparate o che sparano i vostri nemici, vi troverete a lanciare per vedere la quantità di danni inflitta (da 0 a 2). In base al risultato, piazzate sulla carta nemica il numero di token danno corrispondenti, fino ad eliminarla.

Durante ogni avventura, l’App potrebbe segnalarvi che qualche imprevisto sta ritardando il vostro cammino (onde anomale che vi fanno perdere un punto vita, munizioni dei cannoni appena posizionate che dovete togliere e ricaricare…), ma nulla vi deve fermare, almeno fino allo scadere del tempo del round. Un evento che generalmente si abbatte improvvisamente sui giocatori come una scure: perché l’app scandisce i tempi di gioco senza però mai dare indicazioni in merito, perché altrimenti sarebbe troppo semplice capire quando l’avventura sta per terminare. Quindi se state pensando di acquistare il gioco vi consigliamo di iniziare già da ore a mettervi da parte una scorta di “Nooooooo… Proprio adesso?”

Da quel momento in poi, nessuno potrà più spostare la propria clessidra: vanno svolte le azioni in sospeso, girate tutte le carte rimaste coperte intorno alla nave e verificare se qualche colpo di cannone nemico l’ha danneggiata o peggio vi ha tolto qualche punto vita.

una storia di pirati

Ostacoli e nemici sono sempre in agguato: il tempo stringe, ma eliminarli prima della fine del tempo, potrà salvarvi la pelle.

Infatti per ogni imbarcazione nemica che ancora sta puntando la vostra nave dovete tirare un dado che decreta se siete stati colpiti (1 o 2 volte) o se il cannone ha sparato a vuoto.
In caso di colpo andato a segno, controllate quale settore ha subito il danno: se quel settore ha tutte le postazioni occupate (da un danno precedente o da una clessidra giocatore), allora perdete un punto vita. In caso di postazioni libere invece, subirete solo un danno alla nave, bloccando un posto di quel settore con un “tappo danno”.

una storia di pirati

“Quartiermastro, mi aggiorni sulla situazione…” “Capitano, 1 danno al cannone a tribordo, viaggiamo a velocità 1 con abilità di virata 2!”

Perderete un punto vita anche se i 3 “tappi danno” sono già utilizzati per la nave e voi dovreste aggiungerne un altro: ecco perché è importante cercare di tenere sempre al meglio la cara Ellen.

Da questo momento, e per i rimanenti round di questa avventura, una postazione danneggiata resta inutilizzabile finché non sceglierete l’azione “riparare” per sistemarla.

Attenti quindi, nel momento in cui perderete tutti i cuori concessi per l’avventura… non avrete più una storia da raccontare!

Tranquilli però, potete riprovarci subito…

Conclusioni

Una Storia di Pirati” è un family game coinvolgente e veloce (un’avventura dura dai 20 ai 30 minuti) che risulta essere davvero adatto ad un pubblico molto ampio grazie anche ai 3 livelli di difficoltà selezionabili prima di ogni “capitolo”.

I materiali sono ottimi e di grande impatto visivo, anche se alcuni parti della nave (vedi la vedetta) rischia spesso di dover essere “riparata” (nulla di grave, basta rimontarla) visto che nella frenesia di mettere e togliere le clessidre, è facile urtarla costringendo il gruppo a fermarsi per “ricostruirla” (attenzione però, l’App non si ferma!).

É un gioco con sistema “simil-legacy” in quanto i 10 capitoli del gioco offrono una continuità di narrazione, introducendo i giocatori in una vera storia che si evolve, sia a livello narrativo che dal punto di vista del game-play (vengono infatti inserite nuove parti, nuove azioni e anche… no, ci siamo imposti di non spoilerare nulla!)

una storia di pirati

3 dei 10 capitoli che compongono la storia: ognuno, sigillato, contiene nuove carte ostacoli e nemici… Oltre a qualche sorpresa!

Però a differenza di alcuni giochi che hanno portato in auge questa meccanica (Pandemic Legacy su tutti), qui non vi troverete a distruggere nessuna carta né danneggerete materiali irrimediabilmente: potrete quindi rigiocare ogni capitolo dell’avventura quante volte vorrete, cambiando la vostra ciurma ma anche con lo stesso gruppo, aumentando la difficoltà o tentando di migliorare la valutazione che l’App vi assegna alla fine di ogni capitolo.

Ovvio, perderete un po’ quella sorpresa che la prima volta vi farà giocare un capitolo dietro l’altro per vedere quale nuova avventura vi aspetta al nuovo “giro di boa”. Questo potrebbe spegnere l’entusiasmo una volta finita la saga, ma il sistema si presta particolarmente a possibili espansioni.

Dobbiamo dire che uno dei primi dubbi sul gioco ci si palesava sotto forma di una domanda precisa: “Ma con così poche regole, non risulterà sempre uguale ad ogni avventura?”.

Beh, alla terza avventura già il dubbio era lasciato alle spalle, coperto dalla scia di Ellen: il sistema a capitoli funziona, presenta qualcosa di nuovo ad ogni pezzetto della storia, trovando il modo di aggiungere nuove azione extra, nuovi nemici e costringendovi a trovare nuovi modi per superarli.

Quindi, che siate mozzi, marinai o capitani di lungo corso, siete pronti a raccontare la vostra Storia?

Si ringrazia Cranio Creation per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco.

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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