Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Pro:   Bella l’ambientazione, bella la realizzazione, ottima la traduzione. La meccanica è semplice e spesso è già conosciuta.

Contro:   Un manuale di un gioco di ruolo senza materiale aggiuntivo è come un uomo nel deserto. Gli editori (nazionali ed internazionali)  e il gioco hanno le potenzialità per superare la fase di start-up.

Consigliato a:   Roleplayer amanti della parte piu narrativa del gioco di ruolo, meglio se un poco esperti.

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Fateci iniziare questa recensione alla rovescia: ringraziando Isola Illyon Edizioni per averci proposto la recensione di Awaken. Quando ho accettato di scrivere la recensione di questo gioco di ruolo mi è tornata alla mente una delle più terribili gaffes mai fatte dai doppiatori italiani cinematografici.

Ricordate Biancaneve nel capolavoro di Walt Disney quando si risveglia circondata dai sette nani, dopo aver camminato per lungo tempo nel bosco e ripulito per ore la casa dei suoi ospiti? Aprendo gli occhi Biancaneve esclama “Oh ma siete nanetti!”, mostrando una pessima attenzione verso la traduzione dell’originale inglese (dwarves), che non ha certo l’accezione del termine utilizzato in italiano (ricordiamoci che il doppiaggio è del 1938!!).

l'immagine di copertina

l’immagine di copertina

Mi sento come Biancaneve. Ho attraversato per lunghi decenni i boschi del gioco di ruolo inanellando centinaia di sessioni di gioco attraverso decine di sistemi diversi. Ho lavorato come biancaneve, scrivendo avventure per la prima edizione italiana del Richiamo di Cthulhu poi pubblicate sulla estinta e compianta rivista Excalibur.

Ma poi mi sono addormentato… ho abbandonato il gioco di ruolo attivo. Ora che mi risveglio le probabilità di dire qualche castroneria sono davvero elevate: cosa sarà successo nelle linee editoriali del gioco di ruolo in questi 3 lustri di sonno profondo?

Come tutti i veri giocatori di ruolo, credo al fato e alle coincidenze. Che a riportarmi ad aprire un manuale di un gioco di ruolo tradizionale dopo tanto tempo fosse proprio un gioco di nome “Awaken” è un segno del destino.

Un libro di grande qualità

Un libro di grande qualità

E allora che risveglio sia! vai di fotocopie della scheda personaggio, ruba le matite alla figlia e… dove diavolo è finita la mia preziosissima scatola dei dadi? Awaken è infatti realizzato come un libro di 216 pagine a cui è necessario aggiungere dadi a 6 facce in copiosa quantità.

La realizzazione editoriale è semplicemente stratosferica. Copertina cartonata, pagine patinate, impaginazione elegante ed efficiente, grafica copiosa e bellissima. Va infine sottolineata la davvero ottima qualità della traduzione in italiano: precisa e puntuale quando si parla di regole, colorata e poetica quando si descrive il background.

Il prezzo di copertina è allineato a tanta ricchezza; il progetto nasce qualche tempo fa su kickstarter, dove tutti i progetti che ottengono successo tendono a diventare un poco opulenti e quindi abbastanza costosi. Così i 40 euro del prezzo di copertina ci sembrano in linea non solo con le attese ma anche con i prezzi di giochi di ben maggiore tiratura.

Ambientazione Dark Fantasy

Ambientazione Dark Fantasy

Insomma la sensazione è quella di trovarsi davanti ad un prodotto di alta qualità editoriale: un ottimo biglietto di presentazione per approcciare i contenuti.

Awaken si autodefinisce un gioco di ruolo dark fantasy. Tenebre, mistero, orrori tendono quindi a sostituire le imprese leggendarie del fantasy tradizionale (heroic fantasy). Il gioco infatti trae ispirazione dalle leggende e dai racconti popolari del Centro Europa con sconfinamenti nella mitologia mediterranea (il progetto originale del gioco è croata).

Ben 88 pagine (quelle iniziali) sono dedicate alla descrizione del mondo che ruota intorno alla penisola immaginaria di Salvora. Viene dato grande spazio persino alla storia degli inizi del mondo. Lo scontro titanico tra due dei, oggi dimenticati, getta le fondamenta della magia e dei poteri nascosti che oggi affiorano in tanti aspetti della vita quotidiana.

Il livello tecnologico è quello pre polvere da sparo e quindi anche pre industriale, tutto sommato piuttosto tradizionale a parte qualche marchingegno inatteso come la rete che permette di comunicare a considerevoli distanze.

Ambientazione pre industriale

Ambientazione pre industriale

La Resina è una sostanza con grandi poteri di resistenza, leggerezza e duttilità di uso. Ora che abili artigiani hanno imparato a manipolarla con grande maestria, la resina risulta molto adatta per la costruzione di armi ma, a causa della sua naturale luminescenza, poco amata da assassini e manipolatori nell’ombra. E’ alla base di un fiorente commercio non sempre legale: potrà essere fonte di parecchie avventure “human based”.

Si tratta infatti di un universo prevalentemente “umano”, che non lascia spazio a moltissime razze/mostre fantastici. I piu importanti sono i Vargan: una razza davvero spaventosa, alta due metri, feroce e molto vicina all’immaginario collettivo dei demoni. Altro ruolo importante è ricoperto dai Colossi, dei giganti provenienti da ere passate che spesso venivano utilizzati per il lavoro sporco: combattere le guerre.

La società degli uomini è modellata con cura. Grandi città stato sottoscrivono spesso precari accordi che non garantiscono pace duratura. La parola “guerra” domina la vita quotidiana della gente, sia essa una prospettiva reale alle porte di casa o un gelido spiffero dell’imminente incombere.

Ambientazione "human based"

Ambientazione “human based”

Uno ogni circa 500 abitanti possiede abilità straordinarie (“doni”), che li rende molto più forti (sotto molti aspetti) degli altri esseri umani ma al contempo li espone alla corruzione e alla possibilità di diventare essi stessi dei demoni.

I risvegliati (questo è il nome con cui viene chiamato chi possiede i “doni”) sono generalmente affiliati ad uno dei 5 “ordini” principali, ognuno dei quali richiama a stereotipi comportamentali. Ad esempio, gli aderenti all’ordine del Cerchio -il più antico e potente- sono molto ortodossi e ligi ai dettami religiosi.

Speriamo di essere riusciti a trasmettere il feeling di un background piuttosto sofisticato, imperniato di orrore gotico ma al contempo scosso dal caos politico che pervade le ambientazioni che escono dall’abusato stereotipo “bene Vs male” tipico degli universi heroic fantasy.

In Awaken vi aspetta quindi un universo intrigante ed interessante ma non privo di complicazioni in termini di game experience. E’ evidente che non ci troviamo di fronte ad un gioco EUMATE (acronimo di “Entra Uccidi il Mostro Arraffa il Tesoro ed Esci”): Awaken non privilegia l’aspetto tattico, incentrato sull’esplorazione dell’ambiente e sull’eliminazione degli avversari. L’atmosfera (e le meccaniche che vedremo fra poco) spingono i giocatori verso una interpretazione e uno sviluppo organico del proprio personaggio da raggiungere tramite la narrazione.

scheda del poersonaggio

scheda del poersonaggio

Prendete per esempio la creazione del personaggio: il gioco considera “standard” personaggi di partenza a cui si sono manifestati i poteri circa una decina di anni prima: quindi perfettamente a conoscenza del mondo che li circonda, dell’ordine di appartenenza ed anche della situazione politica sociale perlomeno della parte di territorio dove vivono.

Considerando che, con ogni probabilità, la loro prima avventura non sarà quella di infilarsi nella tana di un orco ma si troveranno ad interagire con un tessuto sociale complesso, è opportuno che i giocatori colmino fin da subito l’evidente gap tra quello che conoscono i personaggi e quello che invece conoscono loro. Sarebbe cioè opportuno che i giocatori già nelle prime sessioni di gioco conoscessero l’ambientazione. Ovviamente non è richiesto che tutti i componenti del party conoscano le 88 pagine di background, ma almeno che dispongano di un poco di esperienza per muoversi in un mondo un poco più complesso della media.

Medesima situazione per il master. Il gioco fa davvero di tutto per offrire spunti e griglie per assemblare le proprie avventure. I master creativi, anche alle prime armi, troveranno tutto il supporto necessario per scrivere le proprie avventure nel mondo di Awaken.

Per iniziare, comunque il manuale propone una lunga avventura (parecchio divertente!), inoltre nell’apposita pagina web dell’editore trovate qualche altra avventura in formato pdf.

Nulla da eccepire sullo startup proposto, ma qualche campagna (a pagamento, ovviamente!) renderebbe molto piu semplice per il master mantenere intatte le peculiarità di originalità e raffinatezza dell’ambientazione. Questo faciliterebbe l’emulazione (la scrittura di nuove avventure) e, di conseguenza, la nascita di una comunità online facente funzione di fucina dei fatti e misfatti che avvengono nel mondo di Awaken.

Vargan

Studio di anatomia su un Vargan

E’ venuto il momento di parlarvi della meccanica di gioco. Awaken fa propria, con grande personalità, una meccanica di gioco ipercollaudata integrandola perfettamente con la creazione del personaggio proposta.

Si noti che abbiamo parlato di “creazione” (“processo”) e non di “personaggio” (“prodotto”): è da almeno 20 anni che gran parte dei giochi di Ruolo hanno abbandonato i personaggi iperstrutturati, quelli sulla cui scheda trovate un numero per risolvere ogni situazione di gioco. L’insieme dei valori che costituiscono un personaggio sono sempre meno importanti.

Si cerca sempre di più di lasciare ai giocatori la possibilità di scrivere sulla scheda personaggio ciò che vogliono rappresentare nel gioco di ruolo. Da questo punto di vista, Awaken è molto efficiente: il capitolo “creazione del personaggio” dedica le prime due pagine ad invitare il giocatore a porsi domande sul background del nascente personaggio:

  • Chi sei, da che famiglia vieni?
  • Come si sono rivelati i doni che ti hanno trasformato in un risvegliato?
  • Come hai accolto questa mutazione?
  • A quale ordine hai deciso di appartenere?

Soltanto a questo punto si inizia a parlare di statistiche: 7 punti da suddividere in 3 caratteristiche fisiche (socialità, fisico, intelletto) che possono assumere un valore da 1 a 5. Fate due conti: nelle loro caratteristiche di base i vostri personaggi sono assolutamente esseri umani nella media.
Saranno i doni del risveglio a farlo distinguere dalla massa dando vita a quella simbiosi “giocatore personaggio” che si innesca in ogni gioco di ruolo che si rispetti.

A questo punto vi invitiamo a prendere visione della scheda del personaggio. Queste tre caratteristiche vengono sviluppate in modo molto armonico creando delle abilità e delle specializzazioni tutte concatenate alle caratteristiche di base.

Le caratteristiche dei personaggi

Le caratteristiche dei personaggi

Intelligentemente, il gioco non pone particolari vincoli alla scelta dei “doni” (i poteri derivanti dallo status di risvegliati), scelti quasi alla fine del processo di creazione. Una libertà da gestire con responsabilità: se vi siete immaginati un soldato muscoloso e abile con le armi difficilmente sceglierete doni da illusionista, a meno che non vogliate giocare un personaggio molto atipico.

E’ ora che i personaggi appena creati muovano i loro primi passi nel mondo di Awaken. Permetteteci uno “sconfinamento”: la meccanica di base ricorda quella collaudata di Arkham Horror / Eldritch Horror. Due pietre miliari dei giochi da tavolo che reinterpretano il feeling del gioco di ruolo.

In base alle capacità del proprio personaggio, viene determinato un pool di dadi a 6 facce che il giocatore dovrà tirare. Ogni risultato di “5” o “6” è considerato un successo.

Non chiamatelo plagio perchè Awaken interpreta con grande personalità questo sistema adattandolo alla maggiore elasticità del gioco ruolo. Al giocatore verrà spesso richiesto di combinare diverse abilità del personaggio. Anche il numero di successi necessari per superare la prova varia a seconda della complessità ed articolazione della prova.

Esempio:

  • Se devo scavalcare un muro, mi viene richiesto un successo sulla caratteristica di agilità.
  • Se devo scavalcare lo stesso muro senza farmi sentire, mi viene richiesto di sommare agilità con muoversi silenziosamente. Dovendo fare entrambe le cose simultaneamente, il master mi richiede di ottenere almeno 3 successi.
  • Se devo scavalcare il muro silenziosamente ed in fretta il master potrebbe richiedere di aggiungere anche l’abilità di prontezza di riflessi alzando ulteriormente l’asticella del superamento della prova.
  • Lasciamo al lettore immaginare cosa succederebbe se il muro successivo fosse giudicato “molto alto”…

Avevamo già sottolineato in sede di recensione dei boardgames citati i pregi principali della distribuzione dei risultati di questa meccanica:

  1. E’ anti-intuitiva: lanciando 6 dadi non si hanno affatto 2 possibilità di ottenere 1 successo. I giocatori non cercheranno derive statistiche nella scelta se affrontare o no una prova.
  2. Evita gli eccessi: lanciare un solo dado permette di avere una discreta probabilità del 33% ma d’altra parte lanciare tanti dadi può riservare brutte sorprese molto più spesso di quanto si tende ad immaginare.

A questo Awaken aggiunge una serie di piccole regole come il “pieno successo” e non mancano “consigli” (“regole”) per il master su come confezionare le prove.

Bottom Line

La game experience proposta da Awaken ci è sembrata quindi interessante. Dopo la creazione del personaggio fatta senza alcun intervento dei dadi, il gioco spinge incessantemente i giocatori ad interpretare il proprio ruolo, al punto che una delle regole propone il “bonus di narrazione”: il Master può concedere uno o più dadi di bonus al giocatore che ha dimostrato particolare attenzione alla narrazione di ciò che intende fare.

Non manca qualche bizantinismo, come la gestione delle ferite (divise in “maggiori” e “minori”) e i relativi stati di salute con le conseguenti menomazioni alle abilità.

Su Telegram è comunque attivo l’Azimoth Bot (@AzimothBot), che cerca di rispondere in automatico a tutte le principali domande sul regolamento.

LA gestione dei punti ferita

LA gestione dei punti ferita

Ma i veri limiti di Awaken non risiedono nella realizzazione, davvero ottima. Ad oggi Awaken sconta soprattutto la sua origine di produzione “indipendente”, lontana dalle logiche e dai numeri dei grandi giochi di ruolo.

L’atmosfera è cupa per quanto elegante, originale per quanto sofisticata. Insomma, da il meglio di se con un gruppo di giocatori esperto e smaliziato. La game experience proposta fa ogni sforzo per stimolare interpretazione e narrazione, anche introspettiva. Anche in questo caso sembra più adatta ad un giocatore di una certa esperienza. Prendete, ad esempio, la corruzione che nel lungo periodo può pervadere i personaggi vittime delle proprie paure ed insuccessi: bello da interpretare, originale come prospettiva ma lontano dai canoni più semplici e semplicistici del gioco di ruolo.

i Doni

I doni: date un’occhiata alla foto e ad alcuni doni che si intravedono. Per chi ama le saghe dei suepreroi è evidente il richiamo ai superpoteri. I risvegliati hanno “doni”i e profilature interiori simili a quelle, ad esempio, del dotati della Marvel nella serie Agents of Shields. Molto intrigante dal punto di vista dal roleplayng ma anche più complessi da inserire nelle storie e nella vita quotidiana,

Insomma se siete esperti e vi piacciono le ambientazioni dark, dovreste assolutamente dare una possibilità ad Awaken. Se siete novizi, il sistema di gioco è abbastanza semplice ed intuitivo: provatelo, nella consapevolezza che soltanto dopo qualche sessione Awaken darà il meglio di se.

In fondo ad Awaken manca soltanto una cosa: materiale aggiuntivo che sia all’altezza delle aspettative del gioco base. Perché questo avvenga serve tempo e una comunità forte e coesa
(non necessariamente di grandi dimensioni) che sembra essere davvero sulla rampa di lancio..

Al successo su Kickstarter, sta seguendo una escalation della distribuzione davvero sorprendente. Parecchie edizioni oltre a quella italiana stanno venendo alla luce ed il gioco in lingua inglese è distribuito capillarmente nei principali mercati di riferimento.

Buon gioco.

Buon gioco: tanti muovi interessanti amici saranno lieti di conoscervi.

Le vendite e la diffusione del gioco stanno allargando la base di giocatori. Il gruppo facebook italiano di Awaken è davvero vivace e, come sempre più spesso accade oltreoceano (quasi una moda ormai), sono già state organizzate sessioni “live” di Awaken di cui potete vedere qualche filmato da questa playlist.

L’editore nazionale ed internazionale stanno raccogliendo le avventure via via prodotte dalla comunità. Quelle più meritevoli sembra verranno pubblicate con il layout e la qualità dei prodotti ufficiali. L’intento è quello che i giocatori sentano questa lavagna da scrivere come l’opportunità di sentirsi parte di un progetto dalle grandi potenzialità.

Ed è in questa ottica che vogliamo leggere in nostro risveglio di giocatori di ruolo: Balena ludens
è felicissima di aver dato il proprio piccolo contributo affinchè Awaken possa trovare il suo pubblico e quindi il materiale necessario per interminabili sessioni di gioco, perché, a nostro avviso, le premesse ci sono tutte!

Che l'avventura abbia inizio!

Che l’avventura abbia inizio!

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