HOSTAGE NEGOTIATOR IN SINTESI
Pro: Hostage Negotiator è veloce nel setup (5’) e nella durata della partita (circa 20’), ambientato, longevo e per niente facile da dominare.
Contro: “per niente facile da dominare” può trasformarsi in frustrazione. Richiede costanza e determinazione per cercare di portare a casa una o più vittorie. Fatto per chi non demorde mai.
Consigliato a: tutti gli amanti dei giochi in solitario, dei film di azione e con la voglia di provare a districare situazioni sempre più complesse sfidando la sorte con logica e tattica.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
elevata
Incidenza della fortuna:
buona
Idoneità ai Neofiti:
bassa
Autore:
A. J. Porfirio
Grafica ed illustrazioni:
Kristi Harmon
Anno:
2015
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“Tutto è negoziabile. Che la trattativa sia facile è un’altra cosa.” – Carrie Fisher –
Recensiamo Hostage Negotiator proprio mentre impazza la mania per “La casa di carta“, la serie spagnola prodotta da Netflix che racconta di una rapina alla Zecca di Spagna.
Se siete tra i tanti che l’hanno vista, allora entrare nel tema del gioco vi sarà facilissimo. Stanza asettica: una scrivania e una finestra da cui filtra poca luce. Solo voi e lo strumento che può fare la differenza tra la vita e la morte di alcuni ostaggi: un telefono.
Hostage Negotiator, localizzato in italiano dalla promettente “Don’t Panic Game”, è un gioco in solitario dove vi troverete a gestire le richieste di un sequestratore che ha preso in ostaggio delle persone innocenti.
Unboxing di Hostage Negotiator
Nella scatola di dimensioni contenute di Hostage Negotiator tutto è in ordine grazie a un pratico separatore interno:
- 64 carte suddivise tra:
- carte Sequestratore;
- carte Richiesta (maggiori, minori e di fuga);
- carte “Terrore” rosse e “Fatto Cruciale”;
- carte Discussione;
- 5 dadi personalizzati con facce “incavate”;
- pedine ostaggio;
- 1 segnalino minaccia;
- 1 segnalino “punti di Discussione”;
- il tabellone del Negoziatore.
Il materiale è di buona fattura: la telatura delle carte, ad esempio, fornisce una buona sensazione al tatto e promette anche una buona resistenza all’usura. Le pedine ostaggio sono rappresentate da meeple a forma antropomorfa e non da semplici token/cubetti mentre il segnalino punti di Discussione è a forma di fumetto e i dadi risultano incavati nonostante le facce personalizzate. Insomma si potrebbe dire “poco ma buono”.
Setup
Nelle logiche di un negoziatore, il tempo è tutto. E quindi anche il setup di Hostage Negotiator non poteva perdersi in tempi lunghi.
In 5 minuti quindi vi troverete ad aver portato a termine tutti i preparativi:
- scegliete una carta sequestratore casualmente o a seconda della difficoltà che vorrete affrontare;
- prendete una carta “Richiesta Maggiore” relativa al sequestratore scelto e una “Richiesta di fuga” e posizionatele coperte sul tavolo;
- mettete il tabellone Nagoziatore al centro del tavolo e piazzatevi sopra:
- tanti ostaggi (meeple gialli) quanti indicati sulla carta sequestratore, mettendoli nella Zona ostaggi (azzurra);
- il segnalino minaccia (meeple rosso) nella posizione corrispondente al livello di minaccia indicato dalla carta sequestratore;
- mischiate le carte Terrore Rosse, sceglietene 10 e mettetele coperte vicino al tabellone;
- scegliere casualmente 1 carta terrore “Fatto Cruciale” e ponetela sempre coperta sotto il mazzo delle 10 carte rosse;
- prendete le 6 carte Discussione base (con valore 0 su fumetto azzurro nell’angolo in basso a destra): questa sarà la vostra mano iniziale;
- disponete tutte le rimanenti carte di fronte a voi, ordinandole per “costo” (numero del fumetto bianco in basso a destra) e raggruppandole per tipologia (stesso titolo nel box bianco nella parte alta della carta stessa);
- prendete i dadi (e iniziate a motivarli perchè vi siano favorevoli!).
Avete “già” perso 5 minuti… è tempo di prendere il telefono e darvi da fare!
Il gioco
Nella negoziazione a volte è più utile essere affabili e astuti piuttosto che sinceri… e diciamo che anche noi abbiamo iniziato questa recensione con una piccola “bugia” (più un’imprecisione diciamo): Hostage Negotiator è sì un solitario, ma non solo…
Come indicato sulla scatola, è un gioco da “1+” giocatori, nel senso che visto le decisioni critiche da prendere, nessuno vi vieta di condividere 20-30 minuti di tensioni con un gruppo più o meno numeroso!
Precisato questo, addentriamoci con la coscienza pulita nelle meccaniche di un gioco che, dobbiamo dirlo subito, ci ha colpito per la coerenza tra le meccaniche e l’originale ambientazione del gioco: le richieste del sequestratore variano a seconda del setup e vengono svelate solo piano piano nel gioco, mettendovi costantemente di fronte ad avvenimenti che potrebbero richiedere rapidi cambi di tattica.
Cuore del motore gioco sono le carte discussione. Queste carte, quando sono nella vostra mano possono essere impiegate in tre modi diversi:
- essere giocate per tentate “la sorte” con il lancio dei dadi;
- mitigare gli effetti negativi del lancio dei dadi;
- essere scartate a faccia in giù per poter guadagnare 1 punto conversazione.
Soltanto l’esperienza vi porterà a capire come meglio spenderle.
Ogni turno di gioco si compone di:
- una fase di Discussione in cui alzate la cornetta per cercare di trattare con il sequestratore, migliorare condizioni della situazione, guadagnare punti “discussione” per le future chiamate con il rapitore;
- una fase di Acquisto in cui, terminata la telefonata, riordinate le idee, acquistando carte per giocare la prossima fase di Discussione;
- una fase di Terrore in cui un evento inaspettato avviene e scombussola in modo negativo o positivo (non contateci troppo) la situazione già tesa.
Fase di Discussione
Al vostro turno potete giocare anche tutte le carte che compongono la vostra mano, ma ogni qual volta giocate una carta dovete effettuare un Test di Minaccia, tirando un certo numero di dadi (in partenza, solitamente 2) per verificare se il vostro tentativo di mediazione ha avuto successo e a che livello.
Ogni carta presenta infatti 3 gradi di risoluzione / ricompensa:
- perfetta – se lanciate almeno 2 dadi ottenendo 2 facce “distintivo” il vostro lavoro è stato eseguito in modo eccellente ed avrete ottenuto il massimo dei risultati;
- minimo sindacale – almeno 1 faccia del dado riporta un “distintivo”, ben fatto;
- ko – nessuno dei vostri lanci ha riportato un “distintivo” e ora dovrete pagare le conseguenze indicate
É tutta una questione di dadi quindi? Lasciamo la vita degli ostaggi nelle mani della dea bendata? NO! O meglio, non solo…
Sulle facce dei dadi, oltre ai “distintivi” (2) e alcune facce vuote (3), è presente un simbolo rappresentante 2 carte (1): questo indica che se nella vostra mano vi sono rimaste almeno 2 carte, potete decidere di scartarle per trasformare immediatamente la faccia di quel dado in un successo!
Ecco quindi un sistema “Press your Luck” semplice e tradizionale che vi pone davanti a trade off di difficile soluzione. Le carte sono come l’aria! Servono sempre e spenderne 2 per ottenere un successo non è una decisione da prendere a cuor leggero.
Entriamo un po’ più nel dettaglio di un turno di Hostage Negotiator. Lo scopo è quello di giocare le carte dalla vostra mano cercando di migliorare alcune (o tutte se ci riuscite!) delle seguenti situazioni:
- il livello di minaccia – è il livello che vi indica ad ogni Test Minaccia quanti dadi potete tirare (1, 2 o 3). Alcune carte vi permetteranno di abbassare il livello di minaccia anche di 3 step, consentendovi di lanciare 3 dadi (livello “L” e 1) contro i 2 concessi in partenza (livelli da 2 a 6). Attenzione però, un ko con quelle carte e potreste trovarvi ad aumentare il livello fino ad arrivare al livello “E” che vi obbliga a giocare i turni con solo 1 dado da lanciare. Se diminuite livello di minaccia sotto la “L”, per ogni step aggiuntivo liberate un ostaggio, mentre se aumentate sopra la “E”, il sequestratore ucciderà un ostaggio ad ogni ulteriore innalzamento di livello;
- la vostra capacità di negoziazione – giocando le carte adeguate, potete aumentare (ma attenzione, anche perdere) dei punti Discussione che vi serviranno nella fase successiva ad “acquistare” carte per il round seguente. Le carte hanno un “costo” che varia da 0 (quelle con cui partite a inizio contrattazione) fino a 8, con potenza ed effetti proporzionati al costo;
- scoprire le richieste del sequestratore – anche il vostro “rivale” è umano e come tutti ha dei punti deboli, delle richieste che potrebbero aiutarvi ad allentare la tensione per far volgere la contrattazione a vostro favore: partirete con una carta richiesta “maggiore” e una “di fuga” a faccia in giù e prima di poterle assecondare, dovrete riuscire a capire di cosa si tratti. Alcune carte nella vostra mano vi permettono di girarne una a faccia in sù e mettervi in condizione di avere nuovi elementi di contrattazione. Ma attenzione che tutto ha un prezzo: assecondarle vi darà un gran vantaggio ma porterà anche effetti negativi fino alla risoluzione del caso (potrebbe ad esempio permettervi di liberare subito alcuni ostaggi, ma poi aumentare il livello di minaccia di 1 ad ogni turno finché non catturate/eliminate il sequestratore. Quindi usare questa “arma” nel momento giusto risulterà fondamentale;
- liberare ostaggi – le carte più “potenti” vi permetteranno di liberare uno o più ostaggi in un solo tentativo di salvataggio. Questa è una mossa chiave per risolvere la partita dal momento che, finché ci saranno ostaggi nelle mani del sequestratore, vi sarà impossibile vincere la partita.
Fase di Acquisto
Quando ritenete che la discussione non potrà portare ulteriori benefici, passate alla fase di acquisto di nuove “argomentazioni” (carte) per la telefonata del prossimo round.
Le carte con valore 0 disponibili possono sempre essere acquistate gratuitamente, semplicemente rispettando 2 regole:
- le carte che avete appena giocato non potrete riacquistarle in questo round e quindi vi troverete a scegliere tra le rimanenti, investendo i punti Discussione guadagnati in precedenza per ottenere la migliore combinazione di carte possibile;
- la vostra mano ha il limite di 10 carte.
Ricordatevi che alla fine di ogni round i punti Discussione non utilizzati verranno comunque persi, quindi cercate di ottimizzare al meglio i vostri acquisti.Inoltre ricordatevi di spendere le carte a valore zero di acquisto con oculatezza. E’ sempre bene attrezzarsi per averne almeno un paio ad ogni round, ideali come vittime sacrificali per convertire qualche lancio di dado.
Fase di Terrore
Terminati i vostri acquisti, non resta che aspettare il momento buono per effettuare una nuova chiamata (il round successivo).
Come nei film di azione, anche in Hostage Negotiator il tempo non si ferma: all’interno del luogo del sequestro c’è sempre fermento e voi non potete certo controllare ogni cosa.
Tutto questo è reso, nella meccanica del gioco, simulando quello che avviene in questo lasso di tempo con il rivelare una delle carte Terrore Rosse rimaste ed obbligarvi ad eseguirne i buoni (pochi) o i nefasti eventi!
Oltre a aumentare la tensione, le carte Terrore rosse (10 come detto in fase di setup) e l’ultima “Fattore Cruciale”, scandiscono uno dei modi in cui la partita termina: girata l’ultima, giocherete l’ultima vostra negoziazione!
Proviamo a riassumerli.
Vincerete se…
- catturare o eliminate il sequestratore + avete liberato tutti gli ostaggi rimasti in vita (almeno la metà degli ostaggi devono essere sopravvissuti).
Perderete se…
- più della metà degli ostaggi sono stati uccisi;
- non riuscite a catturare o eliminare il sequestratore prima della fine del mazzo carte Terrore.
Conclusioni
Molta attenzione, scelte giuste al momento giusto e una dose di fortuna sono fondamentali per il successo della contrattazione più importante della vostra vita (almeno, fino alla prossima partita). Hostage Negotiator sa farsi valere!
Insieme a Venerdì (o Friday come da titolo in lingua originale, di Friedemann Friese), Hostage Negotiator sarebbe degno di entrare nella nostra galleria dei giochi in solitario.
Ci sentiamo di dirlo in quanto il gioco offre un’esperienza:
- ambientata e originale – il tema del negoziatore non è mai stato implementato in questo modo (almeno a nostra memoria) e con un’ambientazione così “sentita”;
- semplice nelle regole – una volta letto il regolamento e speso 5 minuti per il setup, sarete già pronti a giocare;
- difficile nel suo completamento – la dinamica e la meccanica del gioco vi spingeranno a provare più e più tattiche per cercare di portare a casa la prima vittoria, per poi sfidarvi nel confermarvi il migliore negoziatore con vari sequestratori;
- variabile e longeva – nella versione base troverete 3 sequestratori, ognuno con motivazioni, aggressività, richieste e malleabilità differenti: calcolando che almeno una decine di partite le abbiamo passate a cercare di vincere con il primo di questi, pensiamo di non dire falsità nell’affermare la possibilità che lo vedrete spesso intavolato di fronte a voi.
Se non vi abbiamo convinto appieno sulla longevità del gioco, sappiate che sono usciti numerosi Abductor Pack (8) che aggiungono nuovi sequestratori e scenari aggiuntivi per aumentare ancor di più l’immedesimazione e carte per tematizzare e dare un volto anche agli anonimi ostaggi del gioco base.
Inoltre nel 2017 è uscita (non ancora localizzata in italiano però) una vera e propria prima espansione: Hostage Negotiator: Crime Wave.
A prescindere da qualsiasi altra considerazione, Hostage Negotiator eccelle nel trasmettere la tensione dello scorrere del tempo… Ad ogni successiva Carta Terrore svelata, aumenta la sensazione che la situazione vi stia sfuggendo di mano, che bisogna fare di più per capovolgere gli esiti del triste epilogo che si avvicina.
Ad ogni turno quindi alzerete quella cornetta con la mano sempre più sudaticcia…
Per chi non potrà più farne a meno, segnaliamo anche l’esistenza di un App IOS Apple, per ora non disponibile negli App Store Europei, e quella Android acquistabile sul Google Play Store
Si ringrazia Don’t Panic Game per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco.
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