Forlì, 28 ottobre 2018
I premi “gioco dell’anno” 2018 (“gioco da tavolo” e “gioco di ruolo”) hanno portato alla luce i rispettivi editori, fino ad oggi lontani dalle ribalte principali. Entrambi si contraddistinguono per un catalogo di qualità più che di quantità, sono cioè piccoli editori lontani dai grandi numeri e dai fatturati dei maggiori player del settore.
La Romagna ha fatto “en plein!”: le sedi di questi editori si trovano a non più di 40 km fra loro e avendo noi da quelle parti una delle nostre “basi” principali, siamo andati ad incontrarli, certi che le loro esperienze professionali e le loro storie potessero essere di grande stimolo per tutti noi.
Così, dopo l’intervista a Michele Geli di NarraTtiva eccoci a fare quattro chiacchiere con una nostra vecchia conoscenza. Giuseppe Alfano di Playagame Edizioni vincitore del premio Gioco dell’Anno 2018 con “Flamme Rouge“, già recensito in questo articolo.
Come spesso ci accade con Giuseppe, anche questa volta ci troviamo nei pressi di un casello autostradale. Oltre che l’editore di giochi Giuseppe svolge un’altra attività professionale che lo porta spesso in giro per l’Italia, lasciando il compito della conduzione del “business ludico” al resto della famiglia. Quando ci capita di scambiarci giochi in qualche sperduto parcheggio spesso ci ridiamo sopra: “prima o poi ci arresteranno perché penseranno che ci scambiamo chissà cosa!“. Stavolta siamo un pò più comodi, in un bar, davanti ad un caffè.
Ciao Giuseppe. Ci racconti un pò di Playagame Edizioni? Qual è la realtà imprenditoriale che ha conseguito questo prestigioso risultato?
Ciao Angelo, la nostra Playagame Edizioni è composta da mia moglie Giusi (la vera “Boss”), me ed il piccolo Giacomo che ci aiuta ad esaurire per bene tutte le nostre energie. L’idea nasce dall’esperienza dell’omonimo negozio online playagame.it, il ramo “Edizioni” debutta nel 2015 portando in Italia la riedizione di Mexica, ma è poco più tardi che iniziamo a fare sul serio con la presentazione a PLAY 2017 di Honshù e La Ricerca della Felicità. Quest’ultimo titolo fu per noi una vera sfida, l’adattamento alla lingua italiana è stato impegnativo ma ci ha aiutato ad impostare un metodo di lavoro efficace che utilizziamo tutt’oggi. Honshù invece ha gettato le basi per una importante collaborazione con il nostro partner finlandese Lautapelit.
Una Famiglia ludica ed operosa che, insieme al vincitore di questo premio, ha già un catalogo con prodotti di buona qualità. Li vuoi ricordare?
Siamo giovani ma crediamo che in questi due anni abbiamo creato un buon catalogo di partenza che abbraccia varie tipologie di giocatori. Partendo dagli ultimi arrivati che presenteremo a Lucca C&G 2018 c’è Jurassic Snack, un gioco di Bruno Cathala che dietro alla “pucciosità” dei suoi dinosauri nasconde una buona sfida tattica, ma con quel pizzico di aleatorietà che non lo rende pesante. C’è poi la riedizione di Manhattan, storico gioco di maggioranze, vincitore di numerosi premi tra cui lo Spiel des Jahres del 1994. E’ stato aggiornato con materiali e grafica odierna, sono sicuro che saprà conquistare tanti nuovi giocatori. C’è poi il nostro investigativo Mezzanotte, Mistero in alto Mare che fa della sua competitività tra i giocatori, della facilità del regolamento ed del gran numero di casi i suoi punti di forza, stiamo ricevendo molti feedback positivi su questo gioco e sull’atmosfera che ricrea durante una partita. C’è poi la serie numerata dei nostri mini-giochi che ad oggi vede Dungeon Rush, Honshù, Byzanz e The Bottle Imp: ogni gioco abbraccia meccaniche differenti adatte per ogni occasione e per ogni tipo di giocatore. Infine c’è lui, Flamme Rouge fresco vincitore del Gioco dell’Anno 2018 con le sue espansioni Peloton e Meteo, ce ne innamorammo alla prima partita ed è incredibile come, a distanza di un anno e forse un centinaio di partite, non ci abbia ancora stancato (e noi di ciclismo non ne capiamo nulla).
Davvero un catalogo prestigioso. Viene da chiederti qual è il segreto che ti permette di selezionare solo giochi di altissima qualità.
Innanzitutto il gioco mi deve divertire, non ho preferenze di meccanica o genere. Provo i giochi che ci vengono proposti insieme al mio gruppo di gioco, ho alcuni amici le cui considerazioni sono molto importanti e facciamo un resoconto del gioco dopo qualche partita. Successivamente, se il gioco ha convinto me e gli amici che ritengo in target con la tipologia di gioco, lo propongo al vaglio del Boss (mia moglie), solitamente mi boccia quasi tutto, ma se il gioco supera anche questo step si procede con la ricerca di un accordo con l’editore originale. A questo punto c’è tutto un discorso di margini, costi, percentuali che ti risparmio ma una cosa ci tengo a dirtela, probabilmente siamo una delle poche realtà che ragiona e lavora solo ed esclusivamente sul saldo disponibile, non abbiamo alcun fido, prestito o mutuo. Forse questo è uno dei nostri punti di forza, credo che il ragionare con investimenti di disponibilità reale possa aiutare a ponderare meglio le proprie scelte.
Quali altri colpi ci prepari per il futuro?
Bella domanda, attualmente ti posso dare per certa la localizzazione di Hokkaido e Astro Drive usciti in questa ultima Essen e disponibili probabilmente per PLAY 2019. C’è poi Silk Road (in Italia probabilmente si chiamerà La Via della Seta) di Remo Conzadori e Stefano Negro, il gioco è alle ultime fasi di bilanciamento e ti consiglio di segnartelo, quando uscirà poi mi dirai. Ci sono poi in cantiere l’espansione Community di La Ricerca della Felicità, qui stiamo attendendo una stampa congiunta con gli altri partner in modo da mantenere il prezzo dell’edizione italiana in linea con le altre uscite, ed è quasi ultimata l’espansione di Mezzanotte, Mistero in alto Mare che porterà ben 10 nuovi casi, nuovi eventi ma soprattutto un nuovo regolamento alternativo che rivoluzionerà le dinamiche di gioco. Carne al fuoco ce n’è molta e purtroppo su altre uscite non posso ancora sbilanciarmi per via di date non ancora definite ma c’è qualcosa di molto grosso in arrivo…
Ora la domanda di rito con cui chiudiamo le nostre interviste agli addetti ai lavori. Cosa consigli a chiunque abbia un progetto professionale ludico e un sogno nel cassetto?
Sinceramente, non sono una persona che ama dare consigli poiché, io per primo, non ne ho mai ascoltati. Ho sempre preferito basare le mie decisioni sulle esperienze che la vita mi ha messo davanti in passato, che siano state positive o negative c’è sempre qualcosa da imparare e portare nel proprio futuro.
Beh.. allora qualcosa lo diciamo noi, visto che abbiamo il piacere di conoscerti di persona. Dietro al successo di Playagame Edizioni, oltre che a indubbie capacità editoriali, ci stanno anche tante notti in bianco per conciliare i 2 lavori, Giuseppe con il suo vagare per l’Italia e Giusi con il suo lavoro di mamma. Forse non avranno consigli, ma un esempio lo sono di sicuro!
Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…
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