SINTESI
Pro: Altamente scenografico, originale, belle miniature
Contro: Grande incidenza della fortuna, costo
Consigliato a: Famiglie “ludiche” con ragazzini, nerd col mito di Scooby-Doo, appassionati del genere “horror”
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
assente
Incidenza della fortuna:
elevata
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autore:
Henri Pym
Grafica ed illustrazioni:
Édouard Guiton
Anno:
2018
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Monster Slaughter è una delle ultime novità di Ankama, distribuita in Italia da 3Emme Games: si tratta di un gioco per 2-5 giocatori dai 14 anni in su (almeno secondo quanto riportato sulla scatola), finanziato in origine tramite la piattaforma Kickstarter. I “backers”, ovvero i finanziatori del progetto, hanno ricevuto una versione con numerosi goodies unici, ma anche la versione base, che abbiamo provato, è caratterizzata dai materiali di altissima qualità, tipici di molti progetti di crowdfunding. Miniature bellissime, e addirittura un modello 3D della “casa degli orrori”. Il tema è di sicuro gradimento per un vasto pubblico: horror in salsa “Scooby-doo”! Non potevamo davvero esimerci dal sottolineare subito l’evidente richiamo alla famosa serie di cartoni animati, portata anche sul grande schermo e ben conosciuta anche dai più giovani, grazie a una versione più recente spesso in onda in TV. C’è però una importante, duplice differenza: questa volta i mostri non sono imbroglioni da quattro soldi, sono veri, e non si limiteranno a spaventare i visitatori della casa…
Ci sembra opportuno precisare subito che il tema (omicidio di giovani in una casa diroccata!) e l’età minima consigliata potrebbero dare un’idea del prodotto completamente sbagliata. Probabilmente anche per evitare problemi normativi con la legislazione vigente è stata riportata l’età di 14 anni, ma noi di Balena Ludens siamo del tutto concordi con la community di BoardGameGeek, che suggerisce un’età minima di soli 8 anni. Come è possibile, direte voi? La risposta è insita nella grafica caricaturale e nella situazione paradossale in cui si svolge la partita: i giocatori vestono i panni di improbabili famiglie di mostri composte da padre, madre e figlio (!), ispirate ai più diversi film fantastici e dell’orrore, e non mancano perfino gli alieni! Insomma: i bambini di oggi non troveranno nulla di sconvolgente in Monster Slaughter, e a nostro avviso neppure nulla di diseducativo, visto che sarebbe davvero una gran bella cosa se la violenza avesse origine in tali ripugnanti creature (del tutto assurde e ridicole) e non nell’uomo stesso. Eh già.
Anzi: visto che i bambini di 8 o 9 anni potrebbero avere una qualche paura di un certo tipo di mostri, che so, dei vampiri, capovolgere le parti e vestire i loro (buffi) panni in Monster Slaughter potrebbe addirittura aiutare a esorcizzare tali paure, riposizionando queste creature dal luogo dove l’immaginario le ha collocate (la realtà) al luogo che ad esse compete (l’intrattenimento e la fantasia).
Stiamo quindi per scoprire che Monster Slaughter, a dispetto dell’indicazione data sulla scatola, è a tutti gli effetti un gioco per famiglie… e per nerd, ovviamente!
Unboxing
Lo abbiamo detto subito: siamo di fronte a materiale di qualità molto elevata e appositamente studiato per suscitare meraviglia nei giocatori più giovani e negli amanti dei giochi di miniature e ambientati. La scatola, con una soluzione ingegnosa, è composta da una base rigida che contiene la scatola vera e propria. Tale base costituisce i muri perimetrali della casa dell’orrore, che andrà montata con i muri interni divisori (l’assemblaggio è piuttosto semplice ma deve essere effettuato con una certa cautela: questa sì è un’operazione che sarebbe meglio lasciar fare ai più grandi!) e posizionata in mezzo a un ampio cerchio di cartone formato da 4 sezioni componibili, che rappresentano il prato intorno alla casa. Il colpo d’occhio è veramente scenografico: stanze in ombra, la casa diroccata…
Le miniature sono superbe, e di ottima plastica: le foto parlano da sole. I segnalini sono di cartone spesso e di qualità, e le carte ben illustrate. Il manuale è abbastanza chiaro, anche se c’è qualche lieve inesattezza nella versione italiana (es.: “Prendi la carta Evento notturno Toc toc e mettila fra le prime 3 carte del mazzo Eventi notturni” risulta più chiaro nel manuale originale: va mescolata insieme alle prime tre carte del mazzo, che diventano quindi in totale 8 con la carta Toc toc in posizione casuale tra le prime 4). E’ comunque ricco di illustrazioni ed esempi, e riporta nel dettaglio la descrizione di ogni mostro e carta, benché spesso basti un minimo di familiarità con i giochi da tavolo per intuire il funzionamento.
L’espansione “capanni degli attrezzi” (anche il capanno è 3D) può essere posizionata a margine del tabellone.
Gli Invitati (le 5 vittime sacrificali!) richiamano in modo chiaro i membri della banda di Scooby-doo (ma al posto del cane c’è il “nerd”), mentre gli Invitati Speciali sono ispirati a vari film d’azione e fantastici (Ghostbusters, L’Armata delle Tenebre, Indiana Jones, Men in Black…).
Nel complesso: unboxing ineccepibile, che rende ragione del costo (elevato: circa 80 euro). Passiamo ad esaminare il gameplay.
A caccia di vittime umane, una volta tanto!
Il setup non è rapidissimo: bisogna assemblare la casa, naturalmente, poi posizionare le vittime sull’apposito tracciato e i cubetti con i rispettivi punti ferita nella posizione corrispondente e preparare il mazzo degli eventi (8 carte); poi ogni giocatore sceglie una famiglia di mostri, consentendo così di assemblare il mazzo di carte su cui è imperniato il gioco, che contiene oggetti/armi, azioni bonus e tre trappole. Tali carte vanno posizionate sul tabellone negli slot destinati a ogni stanza e in numero diverso, a seconda della dimensione dell’ambiente e del numero di giocatori. Poi la carta (indistinguibile dal dorso da tutte le altre) di ciascun Invitato è posizionata in cima a un diverso mazzo: esatto, hanno fatto il tipico errore di tutti i protagonisti dei film dell’orrore! Si sono divisi, nascondendosi ognuno in una stanza differente… A voi scovarli e eliminarli, uno ad uno! Se si gioca con bambini consigliamo di far loro scegliere i mostri in anticipo, per poi predisporre tutto mentre loro si divertono in altro modo, in modo da non annoiarli coi preparativi; in alternativa si può pre-selezionare un numero pari ai giocatori di famiglie di mostri per poi limitare i partecipanti a scegliere tra quelle disponibili. E’ anche possibile in fase di setup sostituire uno o più invitati a sorpresa ad altrettante vittime standard, rendendo la partita molto più difficile.
A questo punto, subito prima dell’inizio, i giocatori devono scegliere segretamente l’ordine con cui pensano che le vittime moriranno, e posizionare i relativi segnalini nell’ordine corrispondente, a faccia in giù; designeranno inoltre una vittima “preferita”, anch’essa segreta, col segnalino bersaglio. Azzeccare l’ordine di uccisione e uccidere il proprio bersaglio conferiscono punti extra a fine partita.
Siamo pronti per iniziare: la partita consiste in 10 o meno turni di gioco, di solito, alla fine dei quali sarà determinato il vincitore. Per tre volte i giocatori useranno a turno uno dei tre mostri a propria disposizione, e nell’ultimo turno potranno sceglierne uno a loro piacere per la mossa finale. Alla fine dei primi 8 turni sarà estratto un evento casuale, che modifica per quel turno una delle regole, oppure introduce un Invitato a sorpresa (evento Toc toc). In certi turni saranno avvantaggiati gli ospiti della casa, in altri i mostri: i giocatori dovranno agire d’astuzia in modo da essere penalizzati il meno possibile dagli eventi avversi, avvantaggiandosi in pieno di quelli favorevoli.
Ogni giocatore nel suo turno sceglie un mostro non ancora usato ed esegue le sue azioni. Ogni famiglia è composta da un padre con 2 azioni e 4 dadi, una madre con 2 azioni e 3 dadi, un figlio con 3 azioni e 2 dadi. Inoltre ogni famiglia gode di un bonus speciale valido per tutti i membri (es.: un dado extra negli attacchi). Inoltre è sempre possibile effettuare uno spostamento gratuito. Le azioni disponibili sono:
- Spostarsi: il tabellone non presenta caselle, ma solo ampie aree corrispondenti a una stanza o a una delle 4 aree esterne; ci si muove in un’area adiacente, a patto che non ci siano porte o barricate a impedirlo (queste dovranno essere sfondate).
- Dare un’occhiata: il giocatore consulta la carta in cima a un mazzo segretamente, e la rimette in posizione.
- Spaventare una preda: tirati i dadi del mostro, ogni successo (2 possibilità su 3) fa allontanare la vittima spaventata di un’area. Se l’area in cui termina il movimento non contiene mostri la vittima si ri-nasconde in quella stanza!
- Ispezionare una stanza: il giocatore pesca una carta per ogni successo ottenuto coi propri dadi. Se è un oggetto o un’azione bonus la aggiunge alla propria mano, se è una trappola segue le indicazioni della carta, se è un Visitatore lo scopre e posiziona la sua miniatura nella stanza.
- Sfondare una porta: basta un successo (due per le barricate). I mostri non aprono le porte, le sfondano sempre! Ogni porta sfondata vale un punticino a fine partita.
- Attacco: ogni successo è un colpo a segno, a meno che la vittima non reagisca grazie a una carta oggetto giocata da uno degli altri giocatori e di bonus speciali delle singole vittime (una ad esempio ha sempre un dado di reazione extra, un’altra annulla automaticamente un successo). La maggior parte degli oggetti è “specifica” per un certo tipo di mostri, ai quali infligge un danno extra: ovviamente la scelta è stata fatta in modo tematico, per cui non mancheranno paletti di frassino anti-vampiro e perfino un impianto stereo da usare contro gli alieni! Non amano il rap a quanto pare… Interessante notare che se più giocatori vogliono difendere la vittima dovranno per forza trovare un accordo o la vittima non si difenderà affatto. Questo apre la possibilità a situazioni particolari: ad esempio, il giocatore A potrebbe attaccare una vittima ferita, con forte probabilità di ucciderla rispettando così la previsione sull’ordine delle morti di B, ragion per cui è nell’interesse di B cercare di dotarla di una carta quasi inutile, al posto di quella fortissima offerta da C. Probabilmente C (a malincuore) accetterà la carta di B, anche se debole, sapendo che senza un accordo la vittima sarebbe del tutto indifesa!
I dadi usati dalle vittime per difendersi e ottenuti con gli oggetti sono diversi da quelli dei mostri solo esteticamente: anch’essi riportano 4 successi e 2 fallimenti sulle facce. Visto che ci sono oggetti che permettono di tirare anche 4 dadi capirete da soli che eliminare un visitatore non è sempre facile. Ricordate di usare il movimento gratuito, e di concentrare il padre di famiglia sull’eliminazione degli incauti, magari delegando al figlio l’esplorazione della casa e… magari la missione di mettere i bastoni tra le ruote agli avversari. Sfruttate inoltre oculatamente eventi e azioni bonus per cogliere al volo ogni vulnerabilità e situazione vantaggiosa: il colpo letale a un visitatore frutta 2 punti extra, e soffiarlo al giocatore che lo ha ferito è un’ottima tattica.
A fine partita saranno conteggiati i punti: 1 per ogni porta sfondata, 2 per ogni ferita inflitta, 2 per i colpi letali, 3 per ogni previsione indovinata, 5 per l’uccisione della vittima preferita.
Il gioco include diversi elementi che ne aumentano la longevità: le sceneggiature, ovvero missioni con regole speciali incluse in un manuale separato, i già citati visitatori speciali, e l’espansione capanno degli attrezzi, che aumenta leggermente la profondità tattica (i visitatori spaventati si rifugiano lì!) ed è quindi sconsigliata in presenza di giovanissimi.
Conclusioni
Siamo in presenza di un gioco indubbiamente dotato di un suo strano fascino, anche grazie al tabellone veramente scenografico e al tema. Molto difficilmente un appassionato di giochi “german” potrà apprezzarlo, è chiaro, ma in compenso può animare una serata leggera o una famiglia con bambini. Siamo inoltre sicuri che alcuni valuteranno l’acquisto anche solo per mettere le mani sulle belle miniature, con lo scopo di dipingerle. Monster Slaughter risulta divertente e leggero al punto giusto: infatti non è privo di scelte che richiedono tattica e pianificazione.
Detto questo, è evidente che in perfetto stile “american” la fortuna ha un ruolo molto importante, ragion per cui il gioco, magari con qualche suggerimento, risulta apertissimo anche alla vittoria di un giocatore molto giovane, pur giocando del tutto lealmente e senza avvantaggiarlo in modo indebito.
La buona longevità è coadiuvata dalle sceneggiature già citate e si colloca su livelli adeguati per un titolo di questo costo: se fate parte del suo target difficilmente lo “esaurirete”. E’ anzi molto probabile che sarà possibile trovare sceneggiature extra inventate dalla community di BGG o di altri forum specializzati.
Se i vostri giochi sono tutti prevalentemente di logica e strategia, e non amate i giochi tematici e “caciaroni”, Monster Slaughter non è per voi; se invece avete sempre sognato di vestire i panni di un licantropo a caccia di carne umana, o di un vampiro assetato di sangue, o di una mummia caracollante… che la caccia abbia inizio!
Ringraziamo 3Emme Games per la review copy usata per questa recensione.
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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…
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