SINTESI

Pro:  Un’edizione lussuosa nei componenti e nella grafica. Rispetto al gioco originale di Martin Wallace è ovviamente cambiata la mappa (siamo infatti in un’altra zona) ed alcuni piccoli aggiustamenti anche alle regole rendono questa versione molto interessante.

Contro:  Non abbiamo particolari rilievi o critiche da fare. A voler proprio trovare il classico “pelo nell’uovo” potremmo dire che forse i colori di sottofondo della mappa potevano essere un po’ più… gai!

Consigliato a:  Giocatori assidui o esperti che non si spaventano se devono programmare accuratamente la loro partita, in base anche alle carte ricevute all’inizio, e poi seguire attentamente l’evolversi della situazione per adattarsi continuamente alle opportunità che si presentano.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
bassa

Idoneità ai Neofiti:
bassa

Autore:
Martin Wallace, Gawan Brown, Matt Tolman

Grafica ed illustrazioni:
Lina Cossette, David Forest, Damien Mammoliti

Anno:
2018

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Nel 2007 l’autore britannico Martin Wallace pubblicò il gioco Brass per i colori della sua stessa casa editrice (Warfrog Games): fu un autentico exploit ed è a tutt’oggi uno dei suoi titoli di maggior successo fra i giocatori esperti e che amano una certa complessità. Nel 2018 la ditta canadese Roxley Games decise di pubblicare una versione aggiornata del gioco (chiamata Brass Lancashire) e contemporaneamente una seconda scatola, Brass Birmingham, che utilizza la stessa meccanica ma che è ambientata in una diversa area dell’Inghilterra.

Leggi la Recensione di Brass Lancashire

Se Lancashire era infatti basato nella contea britannica di Lancaster, al confine con la Scozia e la città di Chester, Birmingham comprende un’area più che doppia nel cuore dell’Inghilterra, le famose Midlands, fra le contee di Glouchester (vicina al Galles), Oxfordshire (a sud), Leicester e Northampton ad Est. Quindi subito sotto l’area industriale di Liverpool/Manchester, in una zona che fu ed è tutt’oggi intensamente sfruttata dal punto di vista manifatturiero.

Brass Birmingham (localizzato in italiano da Ghenos Games) è dedicato a 2-4 giocatori di buona esperienza e di età superiore ai 14 anni: la durata varia in base al numero dei partecipanti ed alla loro conoscenza del gioco, ma non sarà mai inferiore ai 90 minuti, con “picchi” di 120 se qualche giocatore è un po’ più lento nel prendere le sue decisioni.

I componenti

I componenti

Unboxing

Premettiamo subito che i materiali di Brass Birmingham sono davvero di qualità “superiore” e, rispetto all’edizione originale, nettamente più robusti. L’unico piccolo neo, secondo noi, è il colore di fondo della mappa che è forse un po’ troppo scuro anche nel lato “giorno”: certamente l’ambientazione in una zona molto “inquinata” (all’epoca) è perfetta, ma una tinta un pochino più chiara avrebbe forse avuto un effetto maggiore. Fortunatamente non è su questo rilievo che lo stiamo giudicando, perché si tratta in realtà di un gioco di grande qualità, sicuramente al top della produzione di Wallace.

Il tabellone, dicevamo, è stampato su entrambi i lati: da una parte si vede l’area scelta di giorno (fondo un po’ più chiaro) e dall’altro di notte, con il dettaglio delle finestre illuminate negli edifici e nelle chiese: davvero un gran lavoro degli artisti! Sulla mappa sono indicate delle città, collegate fra loro da una rete di canali e ferrovie, ed accanto ad ognuna di esse sono collocate 2-3 caselle quadrate: un disegnino al centro della casella ci indica quale tipo di attività si svolge in quel luogo (estrazioni carbonifere, manifatture tessili, ferriere, birrifici, industrie varie, ecc.).

Un mazzo di 72 carte ci mostra gli stessi luoghi (41) e le stesse industrie (23) che abbiamo sulla mappa, oltre ad alcune carte Jolly (8): tutte queste carte servono alla programmazione delle attività dei giocatori, i quali assumono il ruiolo di quattro “magnati” dell’epoca. Ognuno riceve una plancia personale, una serie di tessere ovali “barcone/treno”, un bel mucchietto di tessere quadrate (le “Industrie”) ed alcuni segnalini di legno colorato da usare come marcatori.

Ferro e carbone a destra, birra a sinistra ed altri marcatori

Ferro e carbone a destra, birra a sinistra ed altri marcatori

Completano la confezione due sacchetti di cubetti che rappresentano nel gioco il “ferro” (di uno strano colore arancione) ed il carbone (cubetti neri); un altro sacchetto contiene la “birra” (sotto forma di piccoli barili di legno) da utilizzare per certe transazioni; completano la dotazione due manciate di monete (da 1, 5 e 15 sterline) ed alcune tessere speciali. Una vera gioia per gli occhi degli appassionati.

Il libretto delle regole, tradotto in italiano da Ghenos Games, è uno dei più completi che abbiamo mai visto e contiene disegni ed esempi per ogni concetto spiegato, oltre ad una serie di note storiche, alla biografia dei magnati dell’epoca e ad alcuni consigli strategici.

Preparazione (Set-Up)

Per giocare a Brass Birmingham serve un tavolo abbastanza grande, non solo per il tabellone, ma anche per le plance individuali che sono piuttosto ingombranti. Dopo aver scelto se giocare di “giorno” o di “notte” il tabellone viene equipaggiato con una serie di cubetti che rappresentano il ferro ed il carbone da piazzare in un’apposita griglia sulla mappa (chiamata “mercato”).

Il tavolo pronto per una partita a quattro

Il tavolo pronto per una partita a quattro0

Sul bordo del tabellone è stampato il tracciato dei Punti Vittoria (PV) sul quale verranno posti i necessari marcatori nei colori dei giocatori (casella “0”): a margine di questo tracciato è indicata anche la valorizzazione delle “rendite” che i partecipanti riceveranno all’inizio di ogni turno (e per le quali sono previsti altri marcatori colorati che però iniziano dal valore “10”).

Ognuno riceve una plancia personale e deve spendere qualche minuto per piazzarvi sopra tutte le tessere “industria” del suo colore (nelle caselle che hanno lo stesso disegno): ci sono diversi tipi di industria ed ognuno ha delle tessere di valore crescente dal livello “I” (quello iniziale) al livello “VIII” (quello massimo), come indicato qui di seguito:

  1. Birrifici: livello da I a IV (7 tessere);
  2. Cotonifici: livello I-IV (11 tessere);
  3. Industria manifatturiera: livello I-VIII (11 tessere);
  4. Fornaci: livello I-IV (5 tessere);
  5. Ferriere: Livello I-IV (4 tessere);
  6. Miniere di carbone; Livello I-IV (7 tessere)

Al termine del set-up la plancia personale assomiglierà a quella della foto qui sotto.

Plancia personale con le tessere delle diverse industrie

Plancia personale con le tessere delle diverse industrie

Ogni giocatore riceve anche 17 sterline ed un set di 14 tessere ovali del suo colore: sul lato “A” di queste tessere è stampato un battello (per la prima “Epoca” del gioco, quella dei canali, con cui si inizierà la partita) mentre sul lato “B” c’è una locomotiva (“Epoca” delle ferrovie). Non resta che mescolare bene il mazzo di carte e distribuirne 8 a ciascuno, mettendo una carta in più davanti ad ogni giocatore per iniziare la sua pila degli scarti.

Si prendono infine i quattro dischi dei “magnati” (una per colore) e si estraggono a sorte per indicare l’ordine del turno iniziale. Tutto è pronto e mentre le sirene fischiano per indicare ai lavoratori che le fabbriche sono state aperte possiamo finalmente iniziare la partita.

Il Gioco

Non stiamo qui ad annoiarvi con la ripetizione di tutte le regole di Brass Birmingham (per questo potete andare a rileggervi l’articolo di Lorenzo Rodà già pubblicato) ma riportiamo comunque qui di seguito un veloce riassunto della sequenza di gioco.

Partita in corso

Partita in corso

L’obiettivo del gioco resta lo stesso: nel corso di due Epoche (Canali e Ferrovie) i giocatori devono cercare di ottenere il maggior numero di Punti Vittoria (PV) collegando con i loro barconi (o le locomotive) il maggior numero di città e costruendovi (e facendo funzionare) le loro industrie.

Nel suo turno ogni giocatore, usando le carte della sua mano, esegue 2 azioni e mette tutto il denaro speso sul disco “magnate” del suo colore. Il nuovo ordine di turno sarà infatti determinato dalla quantità di sterline spese, partendo da chi ha usato meno soldi e proseguendo verso il più… spendaccione.

In base alla posizione del loro segnalino sul tracciato delle rendite, all’inizio di ogni turno tutti incassano una certa cifra e la sequenza ricomincia da capo. La partita finisce dopo aver terminato l’Epoca delle Ferrovie e chi ha in quel momento il più alto valore di PV è dichiarato vincitore.

Alcune delle carte “Città”

Alcune delle carte “Città”

Vediamo dunque insieme le azioni a disposizione in Brass Birmingham:

  1. Costruzioni: si piazza una tessera “industria” in una delle città di cui si è giocata una carta, pagandone il costo e purché ci sia ancora spazio libero;
  2. Collegamenti: si piazza una tessera “collegamento” (barcone o locomotiva) sulla mappa, rispettando le specifiche regole ed i percorsi giusti (canali nella prima epoca e ferrovie nella seconda);
  3. Sviluppo: si sostituisce una tessera industria con un’altra di livello superiore;
  4. Vendite: si vendono (ai mercanti) le merci ottenute dai cotonifici e dalle industrie manufatturiere (eventualmente consumando birra se richiesto) e si girano sul lato “B” le relative tessere sul tabellone;
  5. Prestito: si ottengono 30 sterline dalla banca in cambio di tre spazi all’indietro del marcatore delle rendite (cosa ben diversa dagli spazi dei PV);
  6. Spionaggio: si scartano due carte per prendere un jolly (quando proprio non arriva la carta che cerchiamo ci resta questa chance da sfruttare).

Alcune carte “industria”

Alcune carte “industria”

Alla fine del turno i giocatori ripristinano la loro mano pescando carte dal mazzo fino ad averne di nuovo otto.

Al termine dell’Epoca dei canali si calcola un primo punteggio intermedio e poi si tolgono dal tabellone tutte le tessere di collegamento con il barcone e tutte le industrie “obsolete” (quelle di “livello I”): poi si riparte rimescolando il mazzo delle carte e ridistribuendone otto a tutti.

Qualche considerazione finale

Quando si ha a che fare con dei giochi “derivati” da un titolo esistente oppure ripresi per una seconda edizione “riveduta e corretta” la prima domanda che sorge spontanea è: “Vale la pena di acquistarlo o posso accontentarmi della mia vecchia copia?”.

Nel caso di Brass Birmingham la risposta è un po’ articolata: a nostro avviso chi ha l’edizione originale della Tree Frog potrebbe evitare di acquistare l’edizione “Brass Lancashire” perché, tutto sommato, le regole non sono cambiate di molto. Tuttavia la grafica è stata enormemente migliorata e le regole sono state ottimizzate al punto che noi non abbiamo potuto fare a meno di procurarci la nuova edizione.

Dettaglio delle nuove tessere

Dettaglio delle nuove tessere

Se invece non avete mai provato Brass l’unico consiglio giusto che potremmo darvi è: correte a prenotarne una copia dal vostro negoziante di fiducia perché il gioco vale ogni centesimo che spenderete.

Quanto a Brass Birmingham che possiamo dire? Pur utilizzando le regole di base del “fratello” il gioco è comunque diverso sia nella mappa (che, come abbiamo già detto, è ambientata nelle Midlands e la zona “coperta” da canali e ferrovie è molto più ampia di quella del “fratello”) che nelle regole: infatti sono stati aggiunti alcuni tipi di industria e materiali (birra e birrifici, industria del vasellame, ecc.) e sono scomparsi i “porti”. Al loro posto sono state inserite delle caselle “Mercante” (sempre ai bordi della mappa). In generale in questa versione diventa più semplice la costruzione delle industrie e questo ha aggiunto maggiore flessibilità al gioco.

Quindi cosa consigliamo? Se ancora non conoscevate questo sistema iniziate da Brass Birmingham che è un po’ più semplice (grazie al maggior numero di opzioni) e se lo troverete davvero interessante (come è stato per noi) potrete poi aggiungere anche Lancashire alla vostra collezione, sapendo che in quest’ultimo le partite saranno ancora più “tirate”.

La scatola

La scatola

Ma attenzione: Brass è stato concepito per giocatori esperti che non hanno paura di dare la massima attenzione allo sviluppo “finanziario” della loro Compagnia e che possono dedicare almeno un paio di partite all’apprendimento. Solo dopo aver capito bene la meccanica di base del gioco infatti si può dare il massimo senza il rischio di vedere gli avversari allontanarsi imprendibili nel tracciato del punteggio e delle “remunerazioni”.

Fare un errore grossolano a Brass, in presenza di giocatori esperti, significa infatti giocarsi molte delle speranze di vittoria. Concentrarsi solo sulla propria strategia, senza verificare in continuazione cosa fanno gli avversari, è il secondo grande “rischio del mestiere” (di tycoon): è necessario dunque avere sempre gli occhi aperti per non rischiare di pagare troppo le materie prime o di farsi occupare uno spazio ambito o una linea di collegamento.

Da questo si deduce che con qualche giocatore può nascere il pericolo di “paralisi da analisi”, ma data la soddisfazione che si prova arrivando competitivamente in fondo alla partita, anche in caso di sconfitta, vale la pena di dedicare abbastanza tempo a questo titolo che non ci stancheremo mai di consigliare ai più esperti.

Si ringrazia la ditta GHENOS GAMES per avere messo una copia di valutazione del gioco a nostra disposizione

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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