L’ISOLA DEI VULCANI IN SINTESI
Pro: gioco leggero e piacevole. Le regole semplici permettono ai neofiti di poter approcciare il gioco senza troppi problemi, anche se è richiesta qualche partita per capire al meglio le strategie di gioco.
Contro: l’ergonomia lascia un po’ perplessi e non permette una rapida consultazione delle situazioni di gioco, in quanto i colori e le forme dei pezzi sul tavolo tendono a “mimetizzarsi” con il tabellone.
Inoltre essendo la “disgregazione” del tabellone guidata dalla sorte, si rischia che qualche giocatore si ritrovi tagliato fuori da zone più ricche di PV.
Consigliato a: una platea piuttosto vasta, soprattutto a chi apprezza un gioco dal peso leggero. Astenersi amanti del rigido controllo: c’è un dado e fa sentire il suo peso!
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
nessuna
Incidenza della fortuna:
buona
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autori:
Andrea Mainini, Luciano Sopranzetti
Grafica ed illustrazioni:
Davide Corsi
Anno:
2019
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L’Isola dei Vulcani in una citazione? “Diamo nomi alle cose – i vulcani, i mari, le stelle – e pensiamo così di aver ordinato il caos e di poter dormire tranquilli.” – (Fragmentarius) –
Probabilmente nella testa di Andrea Mainini e Luciano Sopranzetti passava questa frase quando hanno deciso di fare approdare da 2 a 4 esploratori nell’antico continente (ormai perduto) di Mu.
Qui l’attività vulcanica è alle stelle e l’unico (vano!) tentativo per cercare di trovare il favore degli dei è quello di costruire enormi Moai di tufo e piazzarli sopra i piccoli crateri di geyser.
In Italia con la Pendragon Game, L’Isola dei Vulcani permetterà solo a pochi sopravvissuti di poter godersi qualche attimo di serenità, una volta placata l’ira del fuoco!
Unboxing de L’Isola dei Vulcani
Aprendo la classica scatola formato “quadrato grande”, L’Isola dei Vulcani ci presenta materiali di buona qualità:
- le aree modulari con cui comporre il “terreno” di gioco sono spesse e resistenti;
- le dotazioni per i giocatori (villaggi, coloni, Moai e segnapunti), nei 4 colori, sono di plastica dura e ben modellate;
- i vulcani di plastica (3D!) da inserire in alcune tessere terreno danno sicuramente un “quid” in più al colpo d’occhio;
- concludono la dotazione tessere e gettoni, spessi e funzionali.
Mentre, come già detto, nulla c’è nulla da eccepire sui materiali del gioco (escluso un po’ di difficoltà nel tenere aderenti i pezzi di mappa con inseriti i vulcani), L’Isola dei Vulcani ci ha lasciato qualche dubbio dal punto di vista della grafica e della leggibilità della mappa.
Setup
Le prime volte, il setup de L’Isola dei Vulcani potrà risultare un po’ macchinoso, ma seguendo step by step la paginetta dedicata sul regolamento ve la caverete in qualche minuto.
Sulle istruzioni trovate sia il metodo “base” di preparazione del tabellone (consigliato per le prime partite) che alcuni suggerimenti di “terraformazione” avanzata (tranquilli, nessuna similarità con Terraforming Mars!).
- Piazzate le Tessere Terreno seguendo i numeri posti sul loro retro;
- inserite (da sotto) i vulcani nelle 8 Tessere che presentano un foro;
- attorno ad ogni vulcano piazzate le Tessere Lava (che ne rappresentano la colata) andando a riempire solo il primo “cerchio” di spazi più adiacente ad essi;
- riempite invece tutti gli spazi sui terreni che NON presentano un vulcano con altre Tessere Lava;
- impilate i gettoni Vulcano a faccia in giù in modo che non siano visibili i numeri riportati su di essi;
- date ad ogni giocatore tutto il materiale del colore scelto, posizionate per ognuno il gettone Imbarcazione nella Baia di Approdo e date il gettone Primo giocatore a chi di dovere!
Se a questo punto udite per caso un rumore, come un borbottio di fondo, muovetevi: i vulcani stanno iniziando ad eruttare!
L’Isola dei Vulcani – il gioco
I primi esploratori de l’Isola dei Vulcani erano persone semplici, dedite alla religione, alla sopravvivenza e… ai punti vittoria.

I coloni approdano sull’isola: il rosso è partito prima e ha già creato un villaggio: resisterà così vicino ai piedi di un vulcano?
Per questo le azioni che vi troverete a compiere ad ogni turno sono solo di 7 tipi ma molto immediate. Ogni azione vi “costa” un certo numero di Punti Azione (PA), per questo dovete decidere molto bene come spendere i 4 PA che avete a disposizione per:
-
- muovere un Colono (1 PA):
spostare un colono da un esagono all’altro (senza poter oltrepassare eventuali Tessere Crepa ovviamente) vi permette di raggruppare i vostri Coloni in determinati punti e sfruttarne così la presenza mentre svolgete altre azioni che la richiedono (costruire villaggi, scolpire Moai e far nascere Coloni); - spostare un colono con un Moai (1 PA):
in questo modo, potete spostare in un esagono adiacente un Moai costruito altrove (ma non ancora eretto!). Questo vi permette successivamente di erigere il Moai in un geyser su un terreno differente da quello in cui lo si era costruito in precedenza; - costruire un villaggio (2 PA):
quando avete nello stesso esagono sia un vostro Colono che una colata di lava (Tessera Lava), allora potete iniziare a costruire un villaggio che andrà posizionato al posto di quest’ultima. Ora avete le basi per espandere la vostra popolazione; - creare un Colono (1 PA):
dove c’è casa, c’è vita… quindi se su un esagono avete un vostro villaggio e un vostro Colono, potete dare vita ad un nuovo “mini-me” e aumentare la forza lavoro del vostro popolo!
Per ogni villaggio che avete nell’esagono, potete creare 1 Colono; - scolpire un Moai (1 PA):
con un Colono e della lava sullo stesso esagono, potete anche scolpire un Moai e metterlo, sdraiato, al posto della relativa Tessera Lava. Ora il Moai è pronto ad essere spostato o eretto; - erigere un Moai (1 PA):
con un Colono su un esagono, potete decidere di erigere un Moai creato in precedenza. Dovete posizionarlo su un geyser libero e da lì non potrete più spostarlo (starà sempre in gioco a meno che quella parte dell’isola non venga fatta affondare). Una volta eretto, se non è già presente, piazzate una Tessera Crepa vicino al Moai; - ottenere un gettone Preghiera (1 PA + 1PA aggiuntivo per ogni gettone preghiera già in possesso del giocatore):
con così tante eruzioni, a volte solo una buona preghiera può aiutare. Quando un’eruzione improvvisa rilascia la propria colata di lava su un vostro villaggio o sopra un Moai appena scolpito, potete scartare uno o più gettoni per salvare una o più costruzioni.
Spesso, fidatevi, vi salverà la strategia della partita!
- muovere un Colono (1 PA):

Vista aerea dell’isola ai tempi di massimo splendore, con civiltà, villaggi e Moai eretti e in fase di costruzione.
Come avete visto, le azioni sono davvero molto semplici ed immediate, però quello che conferisce un twist interessante al gioco è come queste si incastrano, generando dinamiche sul tavolo che danno vita a interazioni dirette e indirette piuttosto interessanti.
Prima di analizzarle, però, facciamo il punto su due dinamiche di gioco che stanno alla base de l’Isola dei Vulcani: le Eruzioni e l’Affondamento delle aree!
Ogni volta che un giocatore erige un Moai tappando un geyser, la pressione nel terreno aumenta creando instabilità e facilitando nuove eruzioni: posta una Tessera Crepa davanti al Moai appena eretto, il giocatore lancia un dado per verificare se sull’isola avviene o meno un’eruzione (4 facce su 6 del dado possono causare tale avvenimento).
Ecco quindi il doppio intervento della dei bendata: se il lancio del dado determina che vi sarà un’eruzione, il giocatore di turno pesca uno degli 8 dischetti eruzione numerati che “battezzeranno” quale vulcano erutterà. Boom… e le strategie tremano!
Sì, perché ad ogni eruzione la lava si estende sugli spazi liberi intorno al vulcano incriminato: dal momento in cui la nuova colata arriva fino a una vostra costruzione (sia villaggi che Moai scolpiti) la distruggerà senza pietà, vanificando quanto progettato fino a quel momento.

Le colate di lava si estendono dalle pendici dei vulcani a tutta l’isola: però senza lava, non ci sarebbero nemmeno villaggi e Moai!
Ovvio, a meno che non siate stati previdenti recuperando un gettone preghiera in precedenza: ecco, questo allora sarebbe il momento per pregare, visto che ogni gettone potrà salvare o un vostro villaggio o un Moai!
Strategicamente parlando, questo cosa ci insegna?
Innanzitutto che su L’Isola dei Vulcani tutto è molto volubile: costruire subito villaggi e scolpire Moai, significa ottenere immediatamente punti vittoria, ma anche piazzarli più vicini alle pendici dei vulcani, quindi a rischio colata di lava!
In una partita a 2 giocatori ovviamente il numero di eruzioni tra un vostro turno e il successivo sono più limitate, mentre con l’aumentare dei giocatori queste diventano più frequenti: quindi a differenza di molti altri giochi, qui dovete pensare alle vostre costruzioni in modo molto più tattico (per guadagnare vantaggi immediati) che strategico (sperando di sfruttarle a fine partita).
Questo aspetto di caducità delle cose viene nuovamente evidenziato anche dalla meccanica dell’affondamento delle aree.
Ricordate che ad ogni Moai eretto dovete piazzare una tessera Crepa di fronte alla statua? Ecco, quando quelle Crepe circonderanno appieno (o con l’aiuto del mare) un’intera zona, questa affonderà portando con sé tutti i Moai (eretti o meno) e i villaggi.
Si possono salvare solamente tutti i Coloni di chi ha causato l’affondamento e solamente 1 Colono degli altri giocatori presenti sulla zolla incriminata.

In un colpo solo, all’erezione di un Moai, l’ennesima crepa ha creato il distaccamento di due parti di isola che affonderanno con tutte le costruzioni su di esse.
Ecco quindi che erigere Moai non si limita a dare punti immediati (più quelli a fine partita), ma diventa una mossa strategica per tagliare fuori aree di gioco in cui gli avversari sono ben messi!
Man mano che le aree di gioco scompariranno (e con loro i vulcani), aumenteranno sempre di più le possibilità di eruzioni dei vulcani rimasti, in un’area di gioco sempre più stretta e affollata.
Quando sul tavolo rimangono solo 2 (o meno) vulcani, tutti i giocatori fino a quello alla destra del primo giocatore svolgono il loro turno e la partita finisce.
Per concludere la panoramica, torniamo però un attimo indietro al calcolo dei punteggi, perché ne L’Isola dei Vulcani i PV si possono guadagnare in 2 differenti momenti:
- durante la partita:
-
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- 1 PV per ogni villaggio creato;
- 1 PV per ogni Moai eretto in un’area senza villaggi;
- 1 PV per ogni Moai presente in un’area moltiplicato per il numero di villaggi nella stessa;
-
- a fine partita:
-
- 4 PV per ogni Colono rimasto sul tabellone;
- 3 PV per ogni villaggio rimasto sul tabellone;
- 2 PV per ogni Moai sul tabellone;
- 2 PV moltiplicati per il numero di Moai consecutivi dello stesso colore rimasti sul tabellone;
- 2 PV per ogni gettone Preghiera non utilizzato.
Conclusioni
Se fosse facile predirre l’eruzione di un vulcano, risolveremmo molti problemi anche nella vita reale… quindi eviteremmo di soffermarci troppo sul discorso c… “fortuna” presente ne L’Isola dei Vulcani: c’è ed è anche abbastanza presente, ma consideriamola come “reale ambientazione”, che ne dite?
Detto questo il gioco gira piuttosto bene e veloce, rispettando circa i 60 minuti indicati sulla scatola.
Sicuramente il fatto che non siano richieste doti da hard gamer per poterci giocare lo rende quindi adatto ad una platea piuttosto vasta. C’è però da dire che, soprattutto durante la prima partita, i novelli Coloni si troveranno un po’ spiazzati nel cercare la tattica da seguire che non è chiara e lampante da subito.
Questo effetto, alla seconda partita, si sentirà già molto meno.
Tra gli aspetti positivi sicuramente la meccanica di piazzamento dei Moai e relative Tessere Crepa, che può essere utilizzata per tagliare fuori alcuni edifici avversari e velocizzare la partita.
Tuttavia lo stesso aspetto ci ha lasciati anche un po’ perplessi, soprattutto nelle partita a 4 giocatori. Qui, la limitata possibilità di controllarne il piazzamento e l’impossibilità di contrastare quel tipo di azione (se non cercando di sottrarre lava agli avversari), può portare all’eliminazione di aree a totale svantaggio di un giocatore rispetto ad un altro, anche in modo del tutto non intenzionale.
In alcune delle nostre partite questo ha portato a far sentire molto l’effetto “king making”, avvantaggiando così chi era nettamente in svantaggio a discapito del leader di quel momento.
Come già segnalato le regole sono semplici e immediate, anche se un piccolo riassunto delle azioni percorribili non avrebbe certo danneggiato, soprattutto nelle prime partite.
In conclusione, se cercate un gioco piuttosto rapido, interessante e adatto anche ai meno esperti, vi consigliamo di farvi una gita su L’Isola dei Vulcani, nell’ormai scomparso continente di Mu.
Si ringrazia Pendragon Game Studio per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco.
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