SINTESI
Pro: illustrazioni superlative, ambientazione molto profonda, meccaniche di gioco ben studiate.
Contro: prezzo elevato rispetto alla media, livello di sfida non molto elevato.
Consigliato a: giocatori di librogame di ogni tipologia ed ogni livello di esperienza.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Tipologia
librogame
Incidenza della fortuna:
assente
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autore:
U. Pignatelli e F. Baerald
Grafica ed illustrazioni:
F. Baerald
Anno:
2019
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La sfida che lancia Umberto Pignatelli con il suo librogame “Kata Kumbas, Il Cavaliere della Porta” è quella di creare un’esperienza di gioco profonda, eliminando allo stesso tempo il fattore aleatorio dei dadi.
Ci sono stati diversi autori che hanno ottenuto con questa formula anche risultati sorprendenti in passato, quindi vi chiederete giustamente: quale sarebbe la novità?
La differenza sostanziale è che Pignatelli, sfruttando le sua esperienza da game designer, affronta questo problema in maniera quasi scientifica, creando un sistema non solo valido per questo specifico libro, ma utilizzabile potenzialmente per infinite avventure.
Questo sistema ha preso il nome di Venture System, di cui non parleremo nel dettaglio, se non per quello che riguarda questo libro nello specifico.
Ambientazione e trama:
Tornando a “Il Cavaliere della Porta”, Pignatelli si è avvalso dell’ambientazione di un famosissimo gioco di ruolo, chiamato Kata Kumbas, che è ambientato in un’Italia fantastica medievale, dove ogni nome è l’anagramma di quello reale (Italia=Laitia, Terra=Rarte, Brumia=Umbria etc.) e tutto è una caricatura o una grottesca deformazione di quello che ti aspetteresti.
Questa ambientazione fantastica italiana non è il solito fantasy fatto di elfi ed orchi, ma prende spunto dai racconti popolari di spettri, fattucchiere, demoni subdoli e fratacchioni.
É una tipologia di fantasy che non si prende troppo sul serio in quanto tale, ma non si risparmia nel riservare insidie mortali ai suoi avventurieri.
In questo gioco di ruolo i giocatori, tramite le porte di livello (una sorta di porte spazio-temporali), possono giungere nel mondo di Rarte, assumendo una nuova identità tramite un incantesimo di Integrazione, che è in grado di fornirgli tutte le conoscenze necessarie per sopravvivere.
Nel caso di questo librogame, sarà il libro stesso che voi lettori avrete tra le mani a rappresentare l’incantesimo lanciato dal mago Maugrigio con l’intento di comunicare con voi e chiedere il vostro aiuto.
Il motivo di tale richiesta è che voi in passato, sebbene lo abbiate ormai dimenticato, avete già calcato le terre di Laitia nei panni del cavaliere della porta, compiendo gesta eroiche mai dimenticate.
Adesso lo stesso feudo di Torviero, che già salvaste in passato, ha di nuovo bisogno di voi, in quanto il barone Tirelius, il figlio della terrificante strega delle nebbie, ha avanzato la pretesa di sposare la nuova principessa di Torviero, per mettere le sue grinfie su questo Feudo.
Non ci sono dubbi che ci riuscirà se non ci penserete voi ad impedirlo!
Ovviamente sarebbe tutto troppo semplice e banale se filasse tutto come previsto, per cui fin dall’inizio dovrete fare i conti con mille imprevisti e difficoltà che intralceranno il vostro cammino.
Preparati Ugger!
Materiali di gioco:
Il libro conta ben 500 paragrafi con una brossura a colla di pregevole fattura.
Le dimensioni sono superiori alla media soprattutto in estensione verticale per dare probabilmente maggior risalto alle illustrazioni di Francesca Baerald, così stupefacenti che la stessa illustratrice viene annoverata con merito tra gli autori.
Una menzione particolare merita la scheda del personaggio, di una bellezza unica che lascia senza parole.
I suoi disegni sono stati sfruttati all’interno del gioco in maniera magistrale per nascondere numeri di paragrafi al loro interno, dando la possibilità ad Ugger di agire in maniera alternativa a quella suggerita dalle opzioni del testo.
Non potete immaginare quanto vi divertirà doverli cercare!
L’unica nota dolente è l’utilizzo di un “font” (carattere) molto piccolo, che potrebbe dare qualche difficoltà agli ipovedenti o nel caso di letture prolungate.
Meccaniche di gioco:
Prima di iniziare la vostra avventura dovrete creare il vostro personaggio dividendo a vostro piacimento dei punti tra tre diverse caratteristiche: forza, saggezza e astuzia.
Queste caratteristiche saranno fondamentali quando il vostro cavaliere dovrà affrontare delle difficoltà, in quel caso sarà indicata nel testo la caratteristica necessaria e il valore da possedere (per esempio: per sfondare una porta, forza 6).
A quel punto se il nostro eroe avrà quella determinata caratteristica di un valore pari o superiore a quello indicato sarà in grado di affrontare la situazione, in caso contrario dovrà seguire un‘altra via.
La particolarità é che non sempre il fallimento di una prova rappresenterà uno svantaggio, ma in alcuni casi potrà offrirvi addirittura interessanti opportunità.
La meccanica di gioco ovviamente non si limita solo a questo, ovvero sarete voi a dover gestire con parsimonia l’energia vitale di Ugger e dei punti fato, decidendo quando sarà necessario sacrificarne per far superare al vostro eroe prove che vanno ben oltre le sue possibilità.
Inoltre in seguito alle vostre esperienze durante l’avventura, Ugger potrà acquisire determinate peculiarità o abilità positive o negative che contribuiranno ad una sua maggiore caratterizzazione.
Da aggiungere a tutto questo avrete da gestire un inventario di 12 oggetti, il denaro ed una serie di note con cui il libro riesce a registrare in maniera coerente il vostro percorso e gli obiettivi raggiunti.
Quando sarete giunti nella città di Torviero ci sarà anche la possibilità di muoversi più liberamente utilizzando una mappa della città, in cui i diversi luoghi della stessa saranno identificati da numeri dei paragrafi da poter raggiungere.
Esperienza di gioco e stile di scrittura:
L’esperienza di gioco è caratterizzata soprattutto dal divertimento, complici i dialoghi molto ironici con cui l’autore si rivolge anche direttamente al lettore stesso così come le situazioni paradossali che affronterete.
Lo stile di scrittura non è perfettamente scorrevole a causa dell’utilizzo a volte eccessivo della punteggiatura.
L’avventura si può concludere in circa 4 ore e non è neanche impossibile riuscire a finirla già al primo tentativo, se non incapperete in alcune delle morti istantanee disseminate nel percorso (come è successo a noi).
Una volta raggiunto l’epilogo ci sarà ancora tantissimo da scoprire ed avrete sicuramente la voglia di cambiare le caratteristiche di partenza per poter prendere quelle deviazioni che in precedenza vi sono state precluse.
La storia segue un percorso ben preciso fino all’unico finale, passando sempre attraverso tre punti di raccordo (detti anche Check Point), dove le molteplici diramazioni che si possono seguire si riuniscono in punti chiave dell’intreccio che non si possono evitare.
La prima parte del libro è volutamente piuttosto semplice, per poter introdurre il lettore rapidamente al sistema di gioco, tuttavia le scelte effettuate in questa parte contribuiranno ad una maggiore caratterizzazione del personaggio, avendo ripercussioni nelle fasi successive, dove le scelte dovranno essere notevolmente più oculate a causa delle numerose insidie.
A questo libro sono seguiti altri due, intitolati “il Torneo della Regina Bella” e “la Magia della Baldera”, costruendo di fatto una trilogia, tuttavia (senza farvi spoiler) la storia del primo libro si conclude in maniera compiuta, non necessitando la lettura di quelli successivi.
Anche se correrete senza dubbio ad acquistarli subito!
Conclusione:
“Il Cavaliere della Porta” vi può offrire davvero tanto, a partire da un’ambientazione curata nei minimi particolari, un sistema di gioco innovativo, illustrazioni magnifiche e una storia avvincente.
Il suo valore è il risultato di una grande passione e di un’immensa mole di lavoro, che traspare in maniera cristallina in ogni riga del testo.
Oggettive note negative non sono presenti, e potrebbero riguardare solo quei giocatori alla ricerca di un elevato livello di sfida, a cui consigliamo di ridurre i punti da distribuire in partenza tra le caratteristiche da 18 a 15, come verrà spiegato dallo stesso autore nel secondo volume di questa trilogia.
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