SINTESI

Pro:  Presa in mano immediata: cinque minuti di spiegazione e si parte subito. Poi ognuno deve usare un po’ di fantasia e “le scarne attrezzature” messe a sua disposizione. Divertimento assicurato per tutta la famiglia, soprattutto al momento delle… critiche e dei suggerimenti su “come si doveva fare invece di…”.

Contro:  Francamente non abbiamo grosse critiche da muovere, dato il tipo di gioco, salvo forse le carte che ci sembrano un po’ leggerine. Ma è bene precisare subito che non si tratta di un gioco di strategia e che sicuramente non piacerà a chi ama solo gli eurogames.

Consigliato a:    Ragazzi, famiglie, giocatori occasionali e assidui. Non occorre una grande esperienza per esprimersi “artisticamente” in questo gioco, quindi tutti possono partecipare.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
bassa

Idoneità ai Neofiti:
buona

Autore:
Christian Stohr

Grafica ed illustrazioni:
Dominik Mayer

Anno:
2019

Quando ho visto preparare tre tavoli di Pictures allo stand della PD Verlag ad Essen, a ottobre 2019, mi sono chiesto quale “rivoluzione” era avvenuta in ditta, specializzata in giochi di tipo “german”, quasi tutti firmati da Mac Gerdts. Poi ho visto arrivare decine e decine di visitatori che, dopo un’occhiata ai componenti sul tavolo da gioco, facevano la fila per provarlo e poi passavano alla… cassa per acquistarne una copia.

Così ho finalmente deciso di provarlo a mia volta ed ora ho anch’io la mia copia nello scaffale e lo propongo molto spesso in famiglia perché il gioco è stato ideato proprio per far passare una divertente mezzoretta a 3-5 giocatori (di età dagli otto anni in su) provando a mettersi nei panni di artisti che cercano di riprodurre certe fotografie.

I componenti

I componenti

Unboxing

Già dando un’occhiata ai componenti di Pictures si indovina immediatamente che non stiamo per affrontare un gioco complesso e programmabile: bastoncini e sassi, legnetti e cubi colorati affiancano due lacci da scarpe (per giunta di lunghezza diversa) ed un mazzo di carte con dei semplici disegni, mentre una plancia di cartone fustellato contiene una cinquantina di gettoni da staccare con delicatezza e mettere in un sacchetto di stoffa.

Completano la confezione un mazzo di 91 carte con delle foto “artistiche” ed un blocchetto segnapunti (con i foglietti stampati purtroppo solo su una faccia) da compilare durante la partita. I materiali sono buoni, anche se le carte ci sembrano un po’ troppo leggerine (in particolare il mazzo delle 19 carte con i disegni che dovranno essere manipolate in continuazione) per cui è indispensabile proteggerle con bustine trasparenti.

Preparazione (Set-Up)

Sistemare il tavolo di Pictures necessita di pochi minuti, giusto il tempo di piazzare 16 carte “fotografia” in una griglia di 4×4 file e colonne, di marcare le file con le apposite tessere ovali con una lettera (A-B-C-D), le colonne con altre tessere della stessa forma ma numerate (da 1 a 4) e separare i diversi set di materiali.

Il tavolo pronto per una partita a cinque

Il tavolo pronto per una partita a cinque

Tutti i gettoni “coordinate” sono messi nel sacchetto di stoffa nera: su ognuno di essi è stampata la coordinata di una delle 16 postazioni della griglia: A2, C4, B3, ecc. Per ogni coordinata ci sono tre gettoni dentro al sacchetto, quindi in una manche può capitare che ci siano più giocatori che dovranno lavorare sulle stesse fotografie.

Ogni partecipante riceve uno dei cinque set di materiali disponibili (fate riferimento anche alla fotografia qui sopra per identificarli meglio):

  • Set 1: una cornice di cartone e 24 cubetti in 8 diversi colori (in basso a sinistra nella foto);
  • Set 2: 6 blocchetti di legno naturale di forme e dimensioni diverse (a destra);
  • Set 3: quattro bastoncini di legno e quattro sassi (a sinistra);
  • Set 4: un mazzo di 19 carte con dei disegni (in alto);
  • Set 5: due laccetti da scarpe di dimensioni diverse (in basso a destra).

Tutti ricevono anche un foglietto segnapunti sul quale devono usare la casella in alto di ogni colonna per indicare il nome di tutti gli avversari (e non il loro). Tutto è pronto e possiamo quindi iniziare la prima manche.

Alcune fotografie estratte dal mazzo di 91 carte

Alcune fotografie estratte dal mazzo di 91 carte\

Il Gioco

Ogni giocatore pesca dal sacchetto un gettone “coordinata” e lo guarda, senza mostrarlo agli altri, per imndividuare la fotografia che dovrà fare indovinare: dopo averla attentamente esaminata deve utilizzare tutti o parte dei “pezzi” del set a sua disposizione per cercare una composizione o una combinazione che permetta agli altri di identificare l’originale.

Quando tutti hanno terminato la loro “composizione” si utilizzano i fogli segnapunti per indicare le coordinate delle fotografie DEGLI ALTRI GIOCATORI che si pensa di avere individuato. Per capirci meglio vediamo subito un esempio nel quale si è utilizzato il materiale del Set 1:

Un esempio di composizione

Un esempio di composizione: abbiamo messo di fianco ai materiali la foto originale e le coordinate della sua posizione (all’interno della griglia 4×4) solo per chiarire l’esempio

In questa foto vediamo la carta indicata dal gettone B4 (una casa con dei panni stesi sotto le finestre): il giocatore con la sua cornice ed una manciata di cubetti colorati non sarebbe mai a riprodurre una fotografia con tanti dettagli, per cui, dopo averci riflettuto un po’ sopra, decise di utilizzare i colori che vedete nella fotografia.

Quelli bianchi in alto dovevano servire a far capire agli altri che la foto aveva la parte alta “bianca” (e così, se riguardate la foto del set-up, noterete che le scelte si riducono già a sole 5 carte della griglia); i tre cubi al centro (rosso, blu e marrone) richiamano quelli dei panni stesi, mentre i tre in basso potrebbero fare venire in mente la porta sul terrazzo e le imposte (grigie). Purtroppo con soli tre cubi per colore non era forse possibile fare di meglio.

Quindi tutti coloro che pensano di avere individuato questa foto devono scrivere B4 nel segnapunti sotto la colonna con il nome del giocatore che ha fatto la composizione ed in corrispondenza del turno in corso.

Vediamo un secondo esempio utilizzando il Set 3.

Un altro esempio utilizzando il set di bastoncini e sassi

Un altro esempio utilizzando il set di bastoncini e sassi

In questo caso il giocatore riteneva di poter far capire la foto a lui assegnata con un sasso e tre bastoncini, quindi ha utilizzato solo quei materiali mettendo da parte tutti gli altri. Anche in questo caso si trattava di dare pochi segnali ma ben chiari: ecco dunque i due stecchi verticali per illustrare i pali della porta della serra ed uno orizzontale per simulare la mensola sulla quale è posato l’innaffiatoio (rappresentato dal sasso).

Gli altri giocatori potevano confermare la loro scelta scrivendo C1 sulla colonna sotto al nome dell’autore (confrontate di nuovo la posizione con la griglia 4×4).

Quando tutti hanno finito di scrivere (è possibile naturalmente stabilire un tempo massimo per le risposte, ma questo potrebbe diminuire il piacere del gioco) si verificano le soluzioni:

  1. Per ogni fotografia DEGLI ALTRI che avete segnalato correttamente guadagnate 1 Punto;
  2. Per ogni risposta corretta degli altri riguardo la vostra fotografia guadagnate 1 Punto.

Naturalmente in questa fase ci sono sempre recriminazioni, discussioni e consigli sul come avrebbero dovuto essere usati al meglio i pezzi… degli altri, generate soprattutto da chi aveva male interpretato una composizione e quindi non aveva fatto punti. Ed è proprio in queste discussioni che sta uno dei punti forti del gioco.

Torre di Pisa

Avreste riconosciuto al torre di Pisa fatta con il Set 2?

Poi tutti passano il set appena utilizzato al giocatore alla loro sinistra perché ogni giocatore deve usare una volta TUTTI i set: le fotografie della griglia invece non cambiano mai fino al termine della partita. Se al tavolo siedono meno di 5 giocatori si crea una postazione di “riserva” dove andrà il set non usato e che comunque effettuerà la rotazione alla fine del round. Così se si gioca in quattro e nel primo turno era rimasto fuori il Set 5, nel secondo round esso passerà al primo giocatore a sinistra del “morto” e nella riserva andrà quello usato dal quarto giocatore, e così via.

La partita a Pictures finisce dopo il quinto round, cioè quando tutti i partecipanti hanno usato una volta ogni set: non resta che fare la somma dei punti accumulati durante il gioco ed assegnare la palma del vincitore a chi ottiene il totale più alto.

Un foglietto segna-punti alla fine della partita

Un foglietto segna-punti alla fine della partita

Ma probabilmente a nessuno interesserà più di tanto sapere chi ha vinto perché il bello di Pictures sta proprio nello sforzo che tutti mettono ogni volta per sfruttare al meglio il set a disposizione e nella capacità di riuscire a capire cosa volevano raffigurare gli altri.

Qualche considerazione e suggerimento

Per prima cosa è bene chiarire subito che prima di scegliere i materiali che sono stati inclusi nella confezione di Pictures i due autori hanno eseguito decine di prove con decine di oggetti vari: era indispensabile che ogni set fosse abbastanza flessibile da permettere l’individuazione delle fotografie ma allo stesso tempo abbastanza “amorfo” da impedire un accenno troppo diretto.

Ecco un altro “tentativo”, ma questa volta il pesce, che dovrebbe suggerire il mare, è un indizio un po’… tirato

Ecco un altro “tentativo”, ma questa volta il pesce, che dovrebbe suggerire il mare, è un indizio un po’… tirato

Stesso discorso per le fotografie che alla fine sono state inserite nel mazzo di carte: la selezione è stata severissima perché ognuna di esse doveva avere qualche caratteristica da poter sfruttare con i materiali selezionati ma al tempo stesso non doveva essere troppo facile da rimarcare.

Di conseguenza non sperate di riuscire a “riprodurre” una fotografia usando i materiali che ricevete: bisogna concentrarsi sempre sugli aspetti più caratteristici del soggetto e cercare di sottolinearli con pochi oggetti purché siano facilmente individuabili. Meglio anzi fare in modo che almeno una caratteristica salti subito all’occhio per ridurre così rapidamente le foto “candidate” ed utilizzare in seguito gli altri pezzi per aggiungere ulteriori dettagli ed arrivare così alla soluzione. E’ capitato anche di poter utilizzare un solo “pezzo”, in qualche caso, purché quel suggerimento, se ben considerato, portava alla soluzione giusta.

L’utilizzo del set 4 sembra il più facile di tutti, data la “flessibilità” dei laccetti da scarpe, ma poi le cose non risultano così semplici quando si devono caratterizzare foto come questa

L’utilizzo del set 4 sembra il più facile di tutti, data la “flessibilità” dei laccetti da scarpe, ma poi le cose non risultano così semplici quando si devono caratterizzare foto come questa

Per evitare che un giocatore possa sfruttare gli stessi pezzi e la stessa composizione per fare indovinare una data foto in turni successive le regole sono chiare: è vietato ed il secondo giocatore deve obbligatoriamente fare una figura diversa, pena l’annullamento.

Ricordate che esistono 3 gettoni uguali per ogni “coordinata” e che quelli usati in un turno vengono messi da parte fine al termine della partita e restano visibili a fianco del “tabellone”: a volte uno sguardo ai gettoni già usati, specie negli ultimi turni, potrebbe eliminare qualche ipotesi (non può essere C3 perché tutti i gettoni C3 sono già usciti… mmm, fra le due ipotesi preferisco questa perché l’altra coordinata è già stata proposta due volte, ecc.).

Commento finale

I gettoni “coordinata"

I gettoni “coordinata”

Pictures ci ha fatto ripensare al gioco “Objets Trouvés” (ideato dall’autore francese Philippe des Pallières e pubblicato nel 2005 dalla Asmodée) al cui interno si trovavano oggetti “di tutti i giorni” (fra cui uno spazzolino da denti, una penna di uccello, un sasso, un elastico, una molletta per i panni stesi, ecc.) con i quali il giocatore di turno deve comunicare un “qualcosa” da fare indovinare agli altri.

Altro gioco con materiali “poveri” ma a suo tempo molto apprezzato dalla critica e dai partecipanti.

A volte i giocatori più esperti si lasciano trasportare dalla voglia di provare nuovi titoli del loro genere preferito e trascurano le “esigenze” delle persone che hanno vicino (figli, familiari, amici, ecc.), perdendo quindi l’opportunità di condividere questo hobby con loro; naturalmente così non riusciranno neppure a farli “maturare” (specialmente i più giovani) partendo da titoli semplici perché un giorno possano condividere in pieno il loro hobby.

Vedi scheda gioco su Big Cream

Giochi come Pictures servono proprio a questo scopo: semplice da insegnare e da imparare, si prepara in pochi attimi e regala una mezzora di divertimento, di commenti più o meno salaci e anche qualche arrabbiatura, soprattutto quando a sbagliare sono le persone più “vicine” che credono di conoscervi talmente a fondo da non avere esitazioni nell’individuare le vostre opere, salvo poi inalberarsi quando scoprono che le loro congetture erano … errate, anzi no… erano loro ad avere ragione, ma siete stati voi a non avere capito subito quali pezzi servivano e come dovevano essere composti: possibile che non riusciate proprio a capirlo?

Si ringrazia la ditta PD VERLAG per avere messo una copia di valutazione del gioco a nostra disposizione

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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