SPIELBOX” è forse la rivista sui giochi da tavolo più nota al mondo. Iniziò infatti le sue pubblicazioni nel 1981 e da allora ogni due mesi fu sempre un punto di riferimento per tutti i giocatori che … conoscevano la lingua tedesca! Fortunatamente dal 2010 viene pubblicata anche una versione in inglese (che non è necessariamente identica a quella in tedesco) e questo ha permesso una sua diffusione ancora più capillare.

La caratteristica più apprezzata dai lettori, oltre alla lettura di equilibrate recensioni fatte da giocatori molto esperti, è che ogni titolo proposto riceve un voto da 1 a 10 non solo dall’articolista, ma anche da parte di altri redattori, per cui il valore medio è abbastanza coerente. Quasi tutti i numeri contengono inoltre un “omaggio”: un gioco in inserto, una plancia di tessere per varianti di giochi esistenti, delle carte , ecc.

In questo numero 2020-5, per esempio, sono state allegate quattro carte speciali con 8 nuove fotografie per il gioco Pictures (vincitore dello Spiel des Jahres di quest’anno) insieme ad una mini-variante del gioco.  La rivista comincia poi con uno “strano” ma divertente Editoriale, scritto da Bruce Whitehill, nel quale si lancia la proposta che i candidati alla Presidenza Americana piuttosto che fare lunghi dibattiti si cimentino invece su una decina di giochi da tavolo (Scrabble, Terraforming Mars, Gesiterblitz, Set, Diplomacy, Jenga, Pandeemic, ecc.) per dimostrare come saprebbero cavarsela in ognuno di essi (tutti hanno diverse motivazioni e servono approcci differenti) e quindi fare capire agli elettori chi sia il più “flessibile”.

Seguono le abituali pagine con le recensioni di alcune novità uscite negli ultimi mesi fra cui voglio segnalarvi, insieme al voto medio assegnato dai redattori della rivista, i seguenti: Chronicles of Crime, 1400, Grand Trunk Journey (7,25), Wikinger Saga (5,4), Tapestry (7,16), Mystery House (4,5), Dinosaur Island (6,75), Porto (7,25), Dominations (7,00), From Idiot to President (4,33), Nevsky (9,0 ma qui permettetemi di dissentire perché a mio avviso il gioco non vale più di 6,5-7.0) e Aquatica (7,00). 

In questo numero ci sono poi alcuni servizi speciali che vale la pena di segnalare: una dissertazione di Jochen Corts (in arte L.U.Dikus) sui giochi con “dissonanze cognitive”; il racconto di come è nato e come è stato realizzato Pictures; una interessante e lunga panoramica sui giochi pubblicati o in corso di pubblicazione in autunno (essendo mancata la manifestazione di Essen gli editori sono ricorsi a interventi a distanza ed a spingere al massimo la pubblicità sulle riviste); un articolo di Andreas Becker sull’attuale mania per i giochi tipo “Escape Room”. Da notare che i giochi pubblicati in questo autunno, pur essendo circa il 50% di quelli dello scorso anno, tuttavia sono molti di più di quelli che tutti si aspettavano, considerando che la maggior parte dei “piccoli editori” riusciva a guadagnare qualcosa vendendo direttamente ad Essen la maggior parte delle loro pubblicazioni (e naturalmente con un ricavo molto più alto di quello che potrebbero avere passando attraverso la normale distribuzione) e quindi qeust’anno non si sono presentati.

Non mancano naturalmente articoli più brevi su giochi per grandi (Sagrada: 5-6 Player Expansion, Richard Wagner’s The Ring of the Nibelung, Butterfly, Rune e Ramen Ink) e per bambini (Lama Express, Hipp-Hopp-Hippo e Laus-Marie), oltre ad una intervista a Reiner Stockhausen (Fussball Ligeretto, Null & Nichtig, Siberia, Orleans, Altiplano, ecc.)

Manca questa volta, dopo la abituale rubrica “Short Notes” (che descrive notizie inerenti al mondo ludico) l’ormai tradizionale “Tweaks & Variations” con consigli vari per migliorare o variare alcuni giochi già usciti e che purtroppo presentano qualche “falla”. Questo, unito al fatto che i giochi recensiti hanno una incredibile serie di voti molto negativi, cosa che abitualmente non succede su queste pagine, sembra confermare che il mondo dei giochi da tavolo ha subito grandi perturbazioni a seguito della pandemia da virus Covid 19 e che diventa sempre più difficile potersi incontrare con gli amici per provare molte delle migliori novità, dato il persistere del “coprifuoco” o comunque dei divieti di riunione.

Se confrontate poi i voti di questo numero con quelli dati agli stessi giochi da altre riviste (per esempio Io Gioco) vedrete che i redattori tedeschi sono molto più severi dei nostri e per dare un voto dal 7 in su devono esserci pareri unanimi fra tutti coloro che hanno provato un certo titolo, cosa spesso non scontata (e proprio per questo ritengo che i giudizi di Spielbox siano fra i più equilibrati del panorama ludico attuale).

 

 

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Obelix
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