Black Rose Wars

Black Rose Wars in una citazione?
“Benedetta gente, farebbero qualsiasi cosa per far finta che la magia non esiste, anche quando ce l’hanno sotto il naso.” – (Harry Potter e la Camera dei Segreti) –

Ed è proprio così: la gente gira tranquilla per Torino nell’anno del Signore 1522, ignara che tra loro vi sono Incantatori, Necromanti e Indovini che si stanno ritrovando, come ogni fine decennio, per il rituale de “La guerra della Rosa Nera”. Nella loggia segreta questi si scontreranno per determinare il Nuovo Grande Maestro. Sempre che qualcuno ne sia all’altezza.

Black Rose Wars, in Italia con Asmodee, è un gioco da tavolo skirmish dove da 1 a 4 giocatori si sfidano a colpi di incantesimi, botte e evocazioni per dominare il palcoscenico magico.

Black Rose Wars: Unboxing e setup

Miniature, plance, esagoni, token, cubetti… dirvi che la scatola di Black Rose Wars è alta 25 cm crediamo basti per farvi capire che potremmo scrivere una lunga recensione anche solo parlando dei materiali contenuti.

Preferendo parlare del gioco, ci limitiamo quindi a dire che la qualità dei materiali con cui il gioco si presenta è davvero molto buona: gli esagoni che compongono la mappa sono spessi, i cubetti ferita traslucidi, le plance di ogni Mago resistenti e sagomate.

Le stesse carte, oltre 450 tra carte Magia, Evento, Missione ed Evocazione, sono resistenti e piacevoli al tatto.

La grafica è davvero curata nei dettagli ed è un vero piacere per gli occhi vedere il gioco intavolato (ecco, se permettete un consiglio, meglio prevedere un bel po’ di spazio per una battaglia così importante!).

Il setup di Black Rose Wars di conseguenza non è dei più veloci, anche se il tempo impiegato è più per la disposizioni dei vari materiali sul tavolo che per il setup vero e proprio, che prevede di base il dotare ogni Mago della sua plancia, cubetti Danno / Instabilità, segnalini Trofeo, Trappola e Protezione e token Azione Fisica.

Ognuno poi sceglie una Scuola di Magia (ogni personaggio ne ha una suggerita nel Codex, il compendio che descrive i dettagli di ogni personaggio, delle Magie e delle Scuole stesse) ma potete anche scegliere quella che meglio si avvicina ai vostri desideri da Mago.

La Scuola scelta determina le prime 6 carte del vostro Grimorio, ma non vi limita in alcun modo a non espandere le vostre conoscenze in altri campi durante il prosieguo del gioco.

La composizione casuale della mappa di gioco (composta da 19 stanze) dona una certa variabilità alle differenti partite e anche il posizionamento delle celle di partenza dei Maghi rende differente la tattica da adottare per l’intera partita: avere la cella di partenza del vostro Mago più o meno vicina a determinate stanze può darvi un’idea di come impostare la vostra strategia a medio e lungo termine.

Preparate le plance Potere e Eventi, e disposti i mazzi delle carte Magie vicino al tavolo siete pronti a iniziare (abbiamo fatto una sintesi per esigenze di recensione, ma il setup è davvero ben descritto nel manuale di gioco!)

Il gioco

A dispetto di quanto si possa pensare vedendo la quantità di materiale sul tavolo ad inizio partita, Black Rose Wars presenta uno svolgimento del round di gioco piuttosto lineare e semplice: un susseguirsi di 6 fasi che si ripetono fino quando qualcuno supera i 30 punti Potere.

A dispetto però di quanto si possa pensare leggendo il paragrafo appena sopra, per riuscire a giocare al meglio Black Rose Wars è necessario sicuramente un po’ di allenamento, soprattutto perché il cuore del gioco sono le tante carte Magia che caratterizzano le varie scuole e che di turno in turno andranno a comporre il vostro Grimorio (il mazzo degli incantesimi che potete utilizzare). Nulla che qualche partita o del tempo investito a leggersi tutte le carte non possa mitigare! 🙂

Percorriamo rapidamente le 6 fasi del round per vedere insieme cosa rende così particolare Black Rose Wars.

Fase della Rosa Nera

Non solo la Rosa Nera stessa gioca contro di voi (ha un proprio segnalino sul tracciato Potere e risulta essere un giocatore a tutti gli effetti), ma ha anche una propria fase dedicata dove:

• guadagna punti Potere (la maggior parte delle volte) ad ogni nuova carta Evento che si gira in questa fase;
• guadagna punti ogni volta che una carta Evento esce dai 3 slot sulla plancia relativa;
• può cambiare le dinamiche del round introducendo eventi, istantanei o che perdurano per tutto lo svolgimento dello stesso, che possono rappresentare malus o bonus per i Maghi.

Cosa ci è piaciuto: in tutte le partite giocate, questa dinamica ha permesso alla Rosa Nera di avanzare sul tracciato in un modo che abbiamo trovato bilanciato con gli avanzamenti dei Maghi giocanti. 

Inoltre l’inserimento di eventi istantanei e non aumenta la variabilità del gioco, permettendo ai giocatori di guadagnare punti Potere in modi alternativi a quelli previsti dal flusso standard. 

In caso di malus invece queste carte obbligano a prestare attenzione, e magari a ripianificare azioni che potevano invece far parte della strategia iniziale.

 

Fase di Studio

Non si nasce “imparati”, è proprio vero; in questa fase infatti come ogni Mago che si rispetti dovete:

• pescare 2 carte dal proprio Grimorio iniziale (preparato nel setup);
• pescare 4 carte Magia da una o più scuole (ad eccezione di quella della magia Dimenticata), tenerne 2 e scartare le altre 2 nella biblioteca della relativa scuola.

Così facendo, vi preparate alla fase 3 avendo nella vostra mano almeno 4 carte (più eventuali carte guadagnate o non giocate nei turni precedenti).

Cosa ci è piaciuto: pescare potendo scegliere ad ogni round Scuole di Magia differente dalle quali apprendere le nostre conoscenze ci ha dato da un lato l’impressione di una ottima tematizzazione del gioco e dall’altro anche di un’importante varietà tattico/strategica!

Questa è forse una delle fasi che possono allungare leggermente i tempi di gioco, soprattutto nelle prime partite, dove si spende molto tempo a leggere i testi delle carte per capire quali due valga la pena tenere nella propria mano in questo round. Per dovere di recensione, sappiate comunque che anche alle prime partite in 3 giocatori le durate si sono sempre attestate attorno ai 90’.

Crediamo però sia davvero una delle parti cruciali di Black Rose Wars e che anzi, svolgendo tutti in contemporanea questa fase, difficilmente ci siamo trovati ad aspettare troppo rispetto ai nostri avversari (inoltre una volta terminata la fase due si può comunque partire con la fase successiva senza attendere che tutti abbiano finito, guadagnando così tempo prezioso per pianificare!).

 

Fase di Preparazione

É tempo di prepararsi al grande momento: tra tutte le carte Magia della vostra mano, in questa fase di Black Rose Wars dovete decidere quante e quali giocare posizionandole nei vari spazi della vostra plancia giocatore.

Gli spazi disponibili per gli incantesimi sono 4 (minimo dovrete prepararne 2): 

• 1 dedicato ad una magia istantanea;
• 3 dedicati alle magie standard.

Cosa ci è piaciuto: il metodo di distinguere i due tipi di slot è interessante dal punto di vista tattico. L’importanza dello slot Magia Istantanea è indubbia: nella fase seguente di Azioni potrete infatti lanciare la magia preparata qui quando volete durante il vostro turno (o in certi casi anche durante quello degli altri). A differenza di quella istantanea, infatti, le altre Magie standard potranno essere invocate solo nell’esatto ordine in cui le avete preparate, dalla prima alla terza.

 

Fase Azione

É tempo di spostamenti, botte e incantesimi: in questa fase ogni Mago potrà usare una combinazione di azioni per poter ottimizzare la meglio i suoi turni con lo scopo di:

• lanciare gli incantesimi preparati (rapidi o standard);
• infliggere ferite / uccidere gli altri Maghi (vedremo poi come questo porta punti Potere) attraverso gli stessi incantesimi o azioni di combattimento corpo a corpo (per ogni round ogni Mago ha 2 token “Azione Fisica” che deve usare a questo scopo);
• attivare i poteri delle stanze da cui iniziate o terminate il vostro movimento (durante ogni spostamento o Azione Fisica, è possibile attivare una stanza che non sia già stata attivata in quel turno);
• contribuire con le Magie evocate a rendere instabile una stanza (parleremo poi di questo nella fase finale di pulizia).

I turni dei Maghi si alternano fino a che ogni Mago non ha esaurito tutte le possibilità di Azione a sua disposizione.

Riportiamo per comodità, paro paro, lo specchietto riassuntivo delle combinazioni illustrato nel regolamento in modo da semplificare quanto ogni Mago possa fare ad ogni suo turno:

A . Azione Fisica

B . Azione Fisica + Azione Fisica

C . Azione Fisica + Magia Standard

D . Azione Fisica + Magia Rapida

E . Magia Standard + Magia Rapida

F . Magia Standard o Magia Rapida

 

Fase delle Evocazioni

In questa fase di Black Rose Wars, niente magia, solo botte da orbi: tutte le evocazioni evocate finora e ancora presenti sul tabellone possono muoversi e picchiare (o viceversa!).

Ogni Evocazione ha 3 caratteristiche di base: distanza di movimento, danni che infligge, punti vita. Finché questi ultimi sono superiori ai danni che altri Maghi o Evocazioni le infliggono, durante la fase 5, ogni Mago può muovere le proprie Evocazioni per infliggere danni ai modelli avversari (con modelli il gioco intende sia Maghi che Evocazioni).

 

Fase di Pulizia

Questa ultima fase serve a verificare se scatta la fine della partita o se i Maghi avranno l’opportunità di sfidarsi ancora re-iniziando tutto il ciclo del turni con nuovi epici scontri.

Se qualcuno (tra i Maghi e la Rosa Nera) ha raggiunto o superato i 30 punti Potere, tutto si conclude andando a determinare il vincitore sommando i punti raggiunti con quelli previsti per il fine partita; in caso contrario:

• le carte Magia “Preparate” finiscono nel mazzo dei Ricordi (gli scarti);
• i segnalini delle stanza attivate vengono ripristinati;
• le stanze che hanno un numero di segnalini instabilità pari alla loro capacità massima vengono distrutte e non potranno mai più essere attivate durante la partita;
• si parte con un nuovo turno!

 

Fare punti Potere (punti vittoria): che varietà!

Una delle caratteristiche che abbiamo apprezzato maggiormente in Black Rose Wars è probabilmente la varietà dei modi per ottenere punti vittoria.

Questi si possono guadagnare ad esempio ad ogni uccisione di un Mago avversario: ognuno ha un numero di punti ferita (che solitamente varia da 9 a 11). Ad ogni ferita imposta, il giocatore che l’ha inflitta mette un cubo del suo colore sulla plancia del ferito. Una volta che questo subisce ferite nel loro numero massimo, viene trasportato e rigenerato nella sua cella conferendo:

• punti Potere a chi ha inflitto maggiori ferite;
• un token trofeo per chi infligge l’ultimo punto ferita (a fine partita la maggioranza di token fornirà altri punti Potere).

Sempre il tema di maggioranze è quello utilizzato per dare punti vittoria ad ogni distruzione di una stanza: chi ha contribuito maggiormente alla sua instabilità, porta a casa il token di attivazione che vale punti Potere a fine partita.

Oltre a queste due modalità standard, altri punti vittoria possono essere guadagnati da alcune carte Evento, dall’attivazione della Stanza del Tesoro, o rubandoli agli avversari attraverso l’uso di alcune Magie.

Come vedete, quindi, c’è solo l’imbarazzo della scelta per poter diversificare ogni partita.

E questo ci piace sempre!

Conclusioni

Hanno sempre parlato bene di Black Rose Wars fin dal suo lancio su Kickstarter e finalmente abbiamo avuto il piacere di capire il perché dal vivo e con la localizzazione italiana di Asmodee.

Questo skirmish asimmetrico ci ha lasciato un sapore differente dagli altri tipi di giochi della stessa categoria: non sono solo botte tanto per il piacere di darle, ma ci abbiamo trovato la sensazione di avere davvero la possibilità di influenzare l’andamento della partita con differenti strategie.

Le regole sono semplici e per potere iniziare a sentire “good vibes” del gioco, basta qualche turno per farle proprie. 

Attenti però, per giocarlo bene e goderselo al massimo serve intavolarlo qualche volta: più si conoscono le carte, più la sensazione di essere artefici del proprio destino cresce!

Le modalità per ottenere punti Potere sono davvero varie e continuano ad intrecciarsi durante la partita: Evocazioni, trofei guadagnati sconfiggendo altri Maghi o contribuendo a rendere instabili le stanze. Le scelte in fase di Studio che permettono di poter attingere alle biblioteche e alle conoscenze di differenti scuole di Magia con caratteristiche completamente differenti (da quelle distruttive a quelle di illusione, da quelle di difesa a quelle di trasmutazione) permettono ancora di più di adattare di turno in turno la propria strategia di gioco.

Piaciuto, giocato, approvato e… pronti a una nuova sfida!

Quasi dimenticavamo: a proposito di nuove sfide, a settembre 2021 si è conclusa la campagna Kickstarter di Black Rose Wars – Rebirth, un gioco stand-alone (non è un’espansione) dove vi troverete a ricostruire la loggia della Rosa Nera distrutta durante le vostre partite con nuove regole e nuovo divertimento. Keep tuned, recensiremo anche quella!

Per ora vi lasciamo con l’incipit della campagna: “Il silenzio della Rosa Nera è finalmente rotto. Ricostruisci la Loggia, combatti i Maghi avversari e diventa il nuovo Grande Maestro.”

Ringraziamo Asmodee Italia per la review-copy usata per questa recensione.

 

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