SINTESI
Pro: Edizione curata, elevata caratterizzazione del personaggio
Contro: Illustrazioni interne quasi assenti, meccanica di gioco abbastanza ripetitiva, prezzo
Consigliato a: chi cerca un’esperienza simile ad un gioco di ruolo in solitario
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Tipologia:
Librogame
Incidenza della fortuna:
elevata
Idoneità ai Neofiti:
sufficiente
Autore:
Michael J. Ward
Grafica ed illustrazioni:
M. Barbati e F. Musetti
Anno:
2021
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Anche la Giochi Uniti si affaccia nel 2021 con prepotenza nel mondo dei librogame, pubblicando “DestinyQuest: La Legione delle Ombre”: il primo di una saga di successo scritta da Micheal J. Ward e pubblicata in patria già nel lontano 2012.
Ambientazione e Trama
Le imprese di questa saga prendono vita nel mondo di Valeron, un mondo fantasy classico popolato da molte creature pericolose, il cui immaginario prende spunto anche da favole popolari.
L’incipit che darà inizio alle vicende è abbastanza classico, ossia il vostro accampamento viene attaccato da un gruppo di briganti e durante la colluttazione perdete conoscenza e vi risvegliate solo al termine della scontro senza memoria del vostro passato. Solo grazie all’incontro di una persona morente sul campo di battaglia riuscite ad apprendere cosa sia successo e che molti dei cadaveri intorno a voi sono proprio opera vostra, in particolare della magia sprigionata dal misterioso marchio impresso sulla vostra pelle. Inoltre, prima di esalare il suo ultimo respiro, lo sconosciuto vi rivela di essere un cavaliere dell’Accademia, che si stava recando a Tithebury Cross per iniziare l’apprendistato alla corte di Avian Dale; ed aggiunge che ormai per lui è troppo tardi per coltivare questo sogno, ma vi offre di prendere la sua lettera di raccomandazione e di cominciare una nuova vita al posto suo. Non siete ancora sicuri di accettare la proposta, ma gli promettete che di certo vendicherete la sua morte…
Materiali di gioco
Avrete tra le mani un tomo dalla discreta maneggevolezza, nonostante la presenza di ben 939 paragrafi, grazie all’utilizzo di una carta molto sottile e di un font di scrittura abbastanza piccolo. Inoltre la rilegatura con brossura a colla è davvero molto resistente, conferendo al volume una grande solidità complessiva, che non ha affatto risentito delle nostre innumerevoli letture.
L’illustrazione di copertina, molto gradevole, ricorda quelle di Hearthstone e di World of Warcraft; mentre le poche illustrazioni interne sono solo filler art di qualità molto inferiore. In Aggiunta, esattamente in mezzo al libro, sono presenti 4 pagine più spesse e lucide (in modo da poter essere ritrovate sempre rapidamente), in cui sono illustrate delle mappe a colori, che utilizzerete costantemente durante l’avventura.
Infine nelle ultime pagine del libro è presente un glossario delle innumerevoli Capacità speciali, che potrà acquisire il vostro personaggio.
Meccaniche di gioco
Le meccaniche di gioco sono molto variegate e consistenti, con risultati nel complesso più o meno soddisfacenti.
L’avventura è divisa in tre Atti e per ognuno utilizzerete una mappa diversa, che vi consentirà un movimento libero su di essa. In particolare nella mappa sono illustrati dei simboli (spiegati nella legenda), che rappresentano le missioni (colorate diversamente in base alla difficoltà), i villaggi, i mostri leggendari ed il boss finale dell’Atto.
La scelta molto riuscita è quella di non far caratterizzare/creare il personaggio all’inizio, come avviene nella maggior parte dei librogame, ma di farlo solo durante l’avventura tramite l’acquisizione di oggetti. Il vostro personaggio potrà infatti indossare fino ad 11 oggetti differenti, divisi nelle varie parti del corpo (come potete vedere nell’immagine), che forniranno modifiche nelle quattro caratteristiche di base (Vigore, Magia, Velocità ed Armatura) nonché Capacità speciali.
Alla fine del primo Atto potrete inoltre decidere per il vostro eroe un percorso più specifico, ossia potrà diventare un Guerriero, un Furfante o un Mago a cui potrà essere associata anche una professione, che lo caratterizzerà ulteriormente.
I combattimenti saranno in genere molto lunghi ed associati al lancio di dadi a sei facce: il primo passaggio sarà uno scontro di velocità tra i contendenti, in cui bisognerà lanciare due dadi per ciascuno, a cui andranno sommati i valori rispettivi della velocità per determinare chi riuscirà a colpire l’avversario (in caso di parità si ripeterà il procedimento). Il contendente che riuscirà a sferrare un colpo provocherà un danno, ottenuto dalla somma del risultato di un lancio di un dado a sei facce e il valore più alto tra Vigore e Magia, a cui andrà sottratto il valore di Armatura dell’avversario. Questo procedimento andrà ripetuto fino al momento in cui la salute di uno dei due contendenti verrà azzerata. Durante il combattimento potrete utilizzare in qualsiasi momento delle pozioni o decidere di sfruttare le vostre Capacità speciali, come sarà specificato meglio nel regolamento.
La morte del protagonista non determinerà la sua sconfitta definitiva, bensì dovrete ricominciare soltanto dalla mappa, dove deciderete se riprovare direttamente la missione oppure prepararvi meglio tramite l’acquisto di pozioni o altro equipaggiamento. Questa “immortalità” del protagonista, che verrà successivamente motivata anche a livello narrativo, è una scelta quasi obbligata a livello di gameplay in un’avventura così lunga e ricca di combattimenti, dove sarebbe impensabile dover ricominciare ogni volta dal primo capitolo in caso di sconfitta.
Infine troverete delle Prove di Sfida, quando il vostro eroe dovrà affrontare situazioni difficili, in cui bisognerà tirare due dadi e sommare il risultato al valore della caratteristica necessaria; per superare la prova si dovrà raggiungere con questa somma il valore indicato nel testo.
Esperienza di gioco
Il sistema di gioco vuole rendere in maniera cartacea l’esperienza di un videogioco action RPG (un videogioco alla Diablo per intenderci), riuscendoci a nostro avviso solo in parte.
Purtroppo questa esperienza vissuta in maniera cartacea manca dell’importante impatto visivo che può offrire un videogioco, in assenza del quale il miglioramento del vostro personaggio, così come i diversi avversari che affronterete, saranno solo dei “freddi” numeri su carta. Questo problema nei giochi di ruolo è superato grazie alla narrazione del master e degli stessi giocatori, che danno vita alle diverse situazioni almeno nella fantasia.
Per quanto riguarda invece i combattimenti, la nostra esperienza è stata abbastanza deludente nel primo Atto dell’avventura, dove essi si risolvono solo tramite innumerevoli lanci di dadi e confronti tra le caratteristiche del personaggio e dei suoi avversari, con pochissima possibilità di interazione. Fortunatamente a partire dal secondo Atto l’esperienza diventa più interessante, grazie all’aggiunta progressiva delle Capacità speciali, che dovranno essere gestite spesso attivamente durante i combattimenti e saranno anche motivo di riflessione durante la fase di “progettazione” del vostro eroe.
Un discorso simile vale anche per la stessa trama, che inizialmente ci ha poco coinvolto, perché non abbiamo trovato alcun motivo apparente nel dover affrontare le diverse missioni, che saranno peraltro anche completamente slegate tra loro. A partire dal secondo Atto, in cui avrete scoperto maggiori dettagli sul personaggio e sulla trama, sarete notevolmente più motivati a proseguire ed ottenere nuove informazioni.
La struttura di gioco con le mappe, che tenta di ricreare a tutti gli effetti un “open world”, non vi offre purtroppo tutta la scelta che vi aspettereste, in quanto sarete quasi costretti a risolvere le missioni in ordine di difficoltà, con la possibilità di poterne saltare alcune non essenziali. L’aggiunta di uno/due villaggi per mappa, in cui potrete fare degli acquisti o svolgere altri affari, così come quella dei mostri leggendari, non offre a nostro avviso una sufficiente variabilità.
Senza girarci troppo intorno la meccanica più appagante è proprio la “progettazione del personaggio“, in cui risulta molto divertente riuscire a trovare quella combinazione di caratteristiche e capacità speciali che possano esaltarsi tra loro; tuttavia questa progettazione non sarà del tutto consapevole la prima volta che affronterete il libro, in quanto non saprete quali oggetti troverete in futuro, ma lo sarà sicuramente a partire dalla seconda volta.
Se apprezzerete il libro nelle sue meccaniche avrete di fronte un titolo dalla longevità e rigiocabilità molto alta, perché potrete affrontare più e più volte il libro sbizzarrendovi a creare sempre personaggi differenti.
Conclusione
In conclusione riteniamo “Destiny Quest: La Legione delle Ombre” un libro adatto a lettori alla ricerca di un’esperienza simile a quei giochi di ruolo che fanno del combattimento la loro anima portante, potendo offrire in questo caso un’avventura in solitario molto lunga e soddisfacente.
I volumi successivi di questa saga sembra che aggiungeranno ulteriori elementi tattici nei combattimenti, che potrebbero esaltare maggiormente la struttura di gioco vista in questo volume.
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