SINTESI
Pro: Glen More, ma migliorato da tutti i punti di vista. Cosa aggiungere?
Contro: Non include il gioco originale, peccato.
Consigliato a: Giocatori abbastanza esperti; sconsigliato a chi è soddisfatto solo da giochi con un altissimo livello di controllo sulla propria strategia, necessaria una certa dose di improvvisazione.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
elevata
Incidenza della fortuna:
sufficiente
Idoneità ai Neofiti:
bassa
Autore:
Matthias Cramer
Grafica ed illustrazioni:
J. Coates, H. Noack
Anno:
2019
Puoi acquistare Glen More II su GET YOUR FUN |
Glen More II: Chronicles è un gioco da tavolo per 1-4 giocatori, dai 12 anni in su, edito dalla GateOnGames e completamente localizzato in italiano; l’autore è Matthias Cramer, che iniziò la sua carriera di game designer proprio con la prima versione di questo bel gioco, pubblicata nel 2010. Questa recensione include anche l’espansione Highland Games, pubblicata di recente, che aggiunge anche la modalità in solitario contro un automa, oltre a tre moduli opzionali aggiuntivi.
Ognuno di noi ha i propri gusti e le proprie preferenze, e questo non può non valere anche per i giochi da tavolo. E’ impossibile definire in assoluto se un gioco sia superiore a un altro: si può analizzare una specifica caratteristica, fare paragoni, dare un giudizio complessivo cercando di essere più obiettivi possibile. E’ quello che abbiamo sempre cercato di fare in redazione, fin dal 2012: raccontarvi cosa ci piace, e soprattutto perché. Ho amato Glen More (parlo della prima edizione) fin dalla prima prova, a un evento ludico organizzato da GiocaTorino (ebbi il piacere di condividere l’esperienza anche con Alberto Vendramini, bravo game designer che ho la fortuna di annoverare tra i miei amici, da allora, e due altri amici di Ciriè, Marco e Annamaria): un giochino dalla scatola piccolina, con delle tesserine quadrate abbastanza anonime, tutto sommato, ma con un gameplay immediato e originale.

Le scatole di Glen More II e della sua espansione Highland Games
Ecco, se c’è una cosa che mi manda fuori di testa (nel piccolo, si intende) è quando mi innamoro di un gioco che è fuori produzione e quasi irreperibile. Non sono tipo da spendere cifre irragionevoli per un gioco, anche se ho una collezione di tutto rispetto: mi rassegnai a giocare online sul sito Yucata (ottimo, lo consiglio), diventando anche abbastanza bravo.
L’ottima notizia arrivò dopo pochissimo tempo (mi sembra poche settimane): GateOnGames stava lavorando a una nuova edizione del gioco, ampliata e del tutto rivista in termini di materiali e grafica! Fui certamente tra i primi ad acquistare il gioco, e fu amore a prima vista.
Per questo forse non lo abbiamo ancora recensito: mi è sempre sembrato di provare un attaccamento “speciale” verso Glen More II, e di correre il rischio di essere poco obiettivo. Ma ora, in occasione della pubblicazione dell’espansione, sento che è il momento di vuotare il sacco. Con questo “disclaimer” iniziale ho messo le cose in chiaro: sono un fan e forse dovete diffidare di me. Forse.

Setup di una partita con tre giocatori: il dado è in questo caso opzionale, se presente rende la partita più veloce.
I materiali
Del vecchio Glen More resta la meccanica di base, il concept, e l’ambientazione ovviamente. Ma il gioco ha subito un restyling totale: la scatolina è diventata una scatola oversize, con materiali di primissima qualità. Le tesserine di cartone che comporranno il paesaggio del vostro angolino di Scozia sono veramente belle a vedersi e di uno spessore impressionante. I segnalini in legno (meeple e risorse varie) sono stupendi, e dotati addirittura di adesivi (francamente superflui). Ma la cosa che colpisce maggiormente è senza dubbio alcuno la dotazione di scatoline in cartone per riporre ordinatamente i numerosi moduli aggiuntivi (cronache) che arricchiscono il gioco base: trovano alloggiamento nel termoformato incluso nella scatola, e garantiscono un setup semplice per qualsiasi modulo si decida di giocare.

La scatola di Glen More col materiale riposto ordinatamente e le espansioni nelle loro belle scatolette.
Il manuale è illustrato e ricco di esempi, trovo che non lasci spazio a dubbi, anche se (cosa molto rara devo dire!) l’ho trovato perfino un po’ ridondante, visto che tende a ripetere più volte le stesse cose. Le monete sono in cartone, ma sono acquistabili separatamente quelle metalliche. Unica reale nota dolente, i segnalini di cartone da piazzare sulla plancia dei clan, minuscoli e non all’altezza del resto della componentistica: non sono piaciuti a nessuno, talmente a nessuno che nell’espansione sono stati inclusi dei nuovi segnalini in legno addirittura con gli adesivi!!! Quindi, giudizio complessivo sui materiali: ottimo, eccellente con l’espansione.

L’espansione include anche nuovi segnalini in legno per la plancia dei clan, evviva!
Il gioco
Come già accennato, il gioco base è arricchito da numerosi moduli aggiuntivi: 9 nel gioco base, e 3 nell’espansione. Sono utilizzabili separatamente o combinandoli, e aumentano la longevità di questo ottimo gioco dilatandola in modo impareggiabile. Per ora occupiamoci però del gioco base.
Siete i capi di un clan scozzese, e partite con poche monete, un meeple sulla speciale plancia di Glen More II (detta “rondella”, forse in modo un po’ improprio, visto che è rettangolare), e un altro meeple su una speciale tessera doppia di partenza, che include un fiume (su entrambe le caselle, in orizzontale), un castello e un villaggio.
Il principio del gioco è semplice: i turni non si succedono in modo sequenziale, come in quasi tutti i giochi da tavolo, ma tocca sempre a chi è più indietro sulla rondella. Il giocatore di turno muove avanti il suo scozzese in senso orario, e ha l’opzione di fermarsi su qualsiasi tessera, pagarne l’eventuale costo (molte sono gratuite), e piazzarla nei propri possedimenti, collocandola (a meno che non sia un personaggio, ne parliamo tra poco):
- ortogonalmente a una tessera già piazzata;
- adiacente a uno scozzese (va bene anche in diagonale);
- in modo da far proseguire il fiume orizzontale, se c’è un fiume, e senza mai interromperlo in caso contrario. In altre parole, una tessera senza fiume deve essere collocata necessariamente sotto o sopra un fiume, e mai a destra o a sinistra dello stesso.

Il giocatore rosso ha costruito poche tessere, basteranno?
Se dopo aver effettuato una presa lo scozzese sulla rondella è ancora in ultima posizione, tocca di nuovo a quel giocatore effettuare un altro turno; in caso contrario tocca al nuovo giocatore rimasto ultimo. Semplice, vero?
Giocando in quattro, il dado incluso nella confezione non si usa; in tre è opzionale, mentre da soli (con l’espansione) e in due è obbligatorio. Ha sei facce, di cui tre sono 1, due sono 2 e una sola è un 3. Il dado è collocato sulla rondella come un giocatore, ma quando è il suo turno si limita a “fagocitare” la tessera a quella distanza, e a occuparne la posizione. Insomma: è una giocatore in più che non fa punti, ma velocizza il gioco rimuovendo tessere.
Una volta presa una tessera, il giocatore deve effettuare l’azione corrispondente:
- se è un personaggio storico scozzese, deve piazzare un segnalino sulla plancia dei clan, attivando una ricompensa; quelle più lontane dalla valle di Glen More sono più “ricche” ma possono richiedere un esborso monetario; alcune danno punti vittoria;

La plancia dei clan in tutto il suo splendore… scegliere oculatamente le proprie alleanze è fondamentale.
- se è una tessera paesaggio:
- va piazzata rispettando le regole già citate;
- il giocatore prende il bonus istantaneo in basso a sinistra (in uno scudo verde): a volte è uno scozzese, che aggiunge sulla tessera dalla propria riserva, altre volte una carta luogo storico, con un potente bonus;
- il giocatore attiva la tessera posizionata e tutte quelle adiacenti, nell’ordine che preferisce, e anche in diagonale: in questo modo accumula risorse e punti movimento. I punti movimento possono essere usati per muovere i propri scozzesi. Visto che le nuove tessere possono essere posizionate solo adiacenti a un proprio scozzese, avere più scozzesi è indispensabile per avere più scelta su dove mettere le nuove tessere!
Alla fine della propria mossa, si piazzano nuove tessere paesaggio sulla rondella, in modo da lasciare sempre un solo spazio libero dietro il giocatore più arretrato.

Quanto avanzare? e se quella bella tessera che vogliamo tanto la prendesse l’altro giocatore? o la eliminasse il dado?
Le risorse presenti nel gioco sono legno e pietra, utili principalmente per costruire altre tessere e per il commercio, che è un’attività estremamente redditizia in termini di punti vittoria; pecore e mucche, utili per il commercio; e infine orzo, che permette di produrre whisky, rappresentata nel gioco da dei bei barilotti in plastica. Il whisky non è una vera e propria risorsa, perché non può essere commerciata come le altre, ma concorre direttamente nel calcolo del punteggio.
Per guadagnare punti ci sono veramente molte opzioni. Ogni moneta non spesa vale un punto vittoria, ma il grosso verrà guadagnato dai giocatori in altri modi. Il meccanismo principale è quello di quattro fasi di “scoring”, che avvengono man mano che si esauriscono le tessere paesaggio, e che vedono i giocatori calcolare la differenza tra chi ha meno di una certa “entità”, e chi ne ha di più. Se la differenza è da uno a tre, chi è in vantaggio vince altrettanti punti; una differenza di quattro fa però guadagnare 5 punti, e di cinque addirittura 8. Una differenza maggiore non arreca alcun beneficio, invece, quindi diventa inutile prendere troppo il largo.
Le entità coinvolte in questo conteggio sono:
- luoghi storici inclusi nei propri possedimenti;
- personaggi “arruolati”;
- barili di whisky prodotti;
- scozzesi sulla casella del castello iniziale.

L’enorme territorio del giocatore giallo, che pagherà però 3 punti di penalità per ogni tessera in più rispetto a quelle costruite dal rosso: essenziale farle rendere a dovere!
Questo “gioco di maggioranze” non è però così determinante da invalidare altre strategie: si possono ottenere punti vittoria col commercio, ad esempio, oppure con le tessere che li producono direttamente, oppure ancora con la plancia dei clan e perfino con alcuni luoghi storici.
Glen More è un gioco ricchissimo, che richiede un’ottima visione strategica, ma anche tantissima capacità di opportunismo: spesso dovremo adattare la nostra strategia alle tessere disponibili. La scelta di quali tessere prendere è affatto banale, e nemmeno prenderne il maggior numero possibile è in sé una garanzia di successo, perché a fine partita viene inflitta una penalità di 3 punti per ogni tessera costruita in più rispetto a quante ne ha piazzate il giocatore che ne ha meno! Va detto che un giocatore esperto in genere sarà capace di far quasi sempre “fruttare” ogni tessera piazzata almeno altrettanti punti vittoria. La vittoria vede spesso dei colpi di scena, e in genere è sorprendentemente combattuta, a dimostrazione di un efficace bilanciamento. Un unico consiglio: non trascurate del tutto il commercio, perché se lasciate a un solo giocatore il suo monopolio facilmente gli consegnerete anche la vittoria finale.
A tanta ricchezza, Glen More 2 aggiunge anche otto Cronache, moduli aggiuntivi veramente ben fatti e divertenti: ad oggi non le ho ancora provate tutte, e già ne ho altre tre incluse nell’espansione per le mani… L’automa incluso nell’espansione è abbastanza sfidante e soddisfacente, anche se forse fa i punti in un modo un po’ troppo diverso dal giocatore: parte molto forte, ma se giocate bene riuscirete a recuperare.

Il tabellone per giocare in solitario, introdotto nell’espansione Highland Games.
Conclusioni
Consideriamo Glen More II un gioco validissimo e degno del nostro Editor’s Choice, con o senza espansione. Divertente, estremamente longevo, bello da vedere: merita un posto nella collezione di qualsiasi giocatore non principiante.
Per la complessità delle scelte (e non delle regole, si noti) è consigliabile a giocatori con una certa esperienza.
Potrebbe valer la pena di sottolineare che la componente aleatoria è leggermente maggiore che in altri giochi di questo genere, per via della possibilità che certe tessere vi vengano sempre “sfilate” dagli altri, ma c’è anche da dire che ci sono molti modi di fare punti e ci sono quindi ampi spazi di reazione a situazioni apparentemente avverse.

Partita contro l’automa conclusa, non resta che contare i punti…
L’unica cosa che ci è un poco dispiaciuta è che questa nuova versione non includa anche la possibilità di giocare al Glen More originale, che era comunque divertente e un po’ più rapido. Sarebbe stata un’opzione gradita, anche se Glen More II offre un’esperienza complessiva molto più ricca e soddisfacente.
Glen More II è anche disponibile su Tabletopia, per chi volesse giocare online.
Pronti a una bella partita, magari con un bel whisky scozzese a portata di mano?
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