SINTESI

Pro:   Party game cooperativo che sa trasformarsi in un gioco competitivo senza esclusione di colpi. Può essere giocato anche da gruppi molto numerosi.

Contro:   II gioco non ha uno spessore tattico/strategico. Si gioca per divertirsi, farsi piccoli dispetti o grandi favori.

Consigliato a:   I gruppi numerosi con un minimo di consuetudine al gioco lo troveranno divertente ed anche molto originale.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
buona

Idoneità ai Neofiti:
discreta

Autore:
L. & P. Gamelin

Grafica ed illustrazioni:
Jonathan Aucomte

Anno:
2017

Puoi acquistare Hellapagos su www.getyourfun.it

Hellapagos è un gioco per 3-12 giocatori cooperativo… ma… non troppo.. anzi… quasi per niente!! E’ vero che Hellapagos dà la possibilità ai partecipanti di vincere come gruppo nel suo insieme ma, siccome questo non succede mai, preparatevi a ogni sorta di cattiveria, vendetta, patteggiamento, baratto, ecc. che renderà il tutto molto, molto competitivo.

I giocatori rappresentano un gruppo di naufraghi che trova rifugio su un’isola deserta dopo che una tempesta ha fatto arenare sulla spiaggia la nave su cui viaggiavano. Non aspettatevi una roba da 6 stagioni per 114 Episodi (ogni riferimento alla famosa serie TV Lost NON è puramente casuale): un uragano sta per abbattersi sull’isola quindi o si trova il modo di partire subito oppure tutti rischiano una misera fine!

Unboxing

Unboxing

Il gioco propone quindi un duplice compito:

  1. bisogna sopravvivere e per farlo bisogna mangiare e bere.
  2. bisogna costruire una zattera per andarsene.

Per farlo i giocatori dispongono in tutto di 4 possibili azioni/risorse:

  1. Pescare, ovvero sia procacciarsi del cibo. (*)
  2. Cercare acqua, naturalmente per bere. (*)
  3. Raccogliere legname per costruire una zattera che sia la più capiente possibile. (*)
  4. Frugare nel relitto alla ricerca di cose ancora utilizzabili. (**)

(*) Quanto ricavato, viene messo a disposizione dell’intera comunità.

(**) Quanto recuperato va a far parte della mano del giocatore che avrà tempo e modo per decidere, in totale autonomia, se usarle per sé, per la comunità o per un qualsiasi altro specifico sopravvissuto.

Il gioco stivato

Il gioco stivato occupa davvero poco posto. Facile da trasportare ovunque ci sia da fare “caciara”.

La situazione iniziale è quella che ci si potrebbe aspettare: scorte di viveri e acqua ridotte all’osso, zero legno disponibile e un relitto ancora strapieno di oggetti (un mazzo di Carte Relitto). Nonostante tutto i sopravvissuti (giocatori) sono comunque arrivati alla spiaggia con le tasche piene: ognuno di loro infatti inizia la partita con 3 o 4 Carte Relitto (in base al numero di giocatori).

Bisogna poi preparare il mazzo di Carte Meteo. Le 12 carte vengono prima divise in due gruppi che, mescolati separatamente, torneranno in seguito ad unirsi. Il gruppo che contiene la carta “Uragano” va posto sul fondo in modo che la partita duri da un minimo di 7 ad un massimo di 12 turni.

Le Carte Meteo

Le Carte Meteo determinano quanta acqua si può raccogliere ogni turno e determinano la durata della partita.

Ultimo, ma non ultimo, si prepara un sacchetto con delle biglie di legno: per ora vi basti sapere che queste biglie differiscono per colore (1 nera e 5 bianche) e per numero di pesci serigrafati sopra di esse (da 1 a 3). La media è di poco inferiore ai 2 pesci a biglia…. e presto capirete che è una quantità maledettamente bassa!

A questo punto s può iniziare a giocare, pardon “a sopravvivere”. Il gioco si svolge a turni sequenziali ed ogni volta cambia il primo giocatore: essere ultimo (o tra gli ultimi se si è in tanti) è la cosa più divertente (e potente!) e quindi è giusto che ci si alterni.

Le biglie di legno

Le biglie di legno hanno un doppio uso. Sarebbero bastate delle normali tessere (segnalini) ma in questo modo è tutto molto più longevo.

All’inizio di ogni turno sembra di essere nella sala della colazione di un villaggio turistico di qualche paradiso tropicale: per prima cosa si guarda il meteo (si gira la carta) poi ci si organizza per la giornata: “io faccio questo, tu fai quello e lui fa quell’altro” con il relativo e immancabile mercanteggiare “io quello l’ho già fatto, tu non hai fatto questo”, oppure “vero che dovrei farlo io ma al momento è meglio che…”

Nessuno, al proprio turno, ha però l’obbligo di rispettare quanto annunciato, sia perché spesso è davvero utile fare qualcosa di diverso, ma anche perché è forte la tentazione di fare un giro al relitto per prendere qualcosa per sé stessi.

Le carte oggetto

Le carte oggetto garantiscono l’imprevedibilità tipica dei party game “caciarosi”.

Le azioni disponibili le abbiamo già viste, ma è importante capire quanto e in che modo incide la casualità su ognuna di esse.

Azioni a casualità limitata: raccogliere acqua dipende da quanto indicato sulla carta meteo, quindi sull’intera partita la casualità rimane elevata, ma all’interno del turno ogni giocatore che compie questa azione sa esattamente quanta acqua “porterà a casa”.

Setup della mappa

Setup della mappa

Azioni con casualità elevata: per svolgere l’azione “pescare” si prende una pallina dal sacchetto e si ottengono da 1 a 3 pesci. Invece “raccogliere legna” è l’azione più articolata: il primo pezzo è quello raccolto ai bordi della foresta è si acquisisce in automatico. Poi però il giocatore decide quanti ulteriori pezzi di legno intendere raccogliere (da 1 a 5 pezzi) e pesca dal sacchetto un numero corrispondente di palline: se sono tutte bianche prende il numero di pezzi di legno dichiarato. Se tra le palline che estrae dal sacchetto c’è anche la pallina nera, allora NON prende legno e il giocatore viene dichiarato “malato” che, di fatto, significa perdere un intero turno di gioco.

Con casualità molto elevata: visitando il relitto si può pescare di tutto, cibo, bevande, pistola (ma senza proiettili!), proiettili (appunto!!), ecc. Moltissime carte “Relitto” sono molto forti e molto utili anche per la comunità, ma altre sono utili solo al suo possessore. Altre infine sono del tutto inutili.

Quando tutti hanno terminato il turno le cose quasi sempre sono andate molto peggio di come si era pianificato, ma il bello di Hellapagos arriva adesso.

oggetti

Alcuni oggetti sembrerebbero inutili, ma possono sempre essere utilizzati come bluff …

Per prima cosa si devono spendere una razione di cibo ed una di acqua per ogni giocatore e tutti possono sempre integrare la distribuzione con appropriate carte Naufragio dalla propria mano. Finché ce n’è abbastanza (davvero pochi turni!) non succede nulla ma nel momento in cui non ci sono risorse sufficienti, bisogna votare (SI, votare!!!!) chi far morire fra gli stenti.

Facciamo un esempio. Al tavolo ci sono 6 giocatori ma solo 4 razioni di cibo: un sopravvissuto riesce ad aggiungere una razione scartando una carta Naufragio, quindi ora ci sono 5 razioni per 6 giocatori: bisogna votare chi eliminare e, naturalmente si rimane in 5. Ora si controllano le razioni di acqua e ce se sono soltanto 3. Nessuno gioca carte e quindi bisognerà fare 2 votazioni per eliminare altrettanti giocatori.

Utensili

Utensili

Anche in questo caso si assisterà ad ogni sorta di mercanteggio: regali di carte relitto, promesse future, cessioni di porzioni di patatine/noccioline (reali, non del gioco!), minacce di non tirare più fuori birre dal frigo (funziona solo se si è i padroni di casa)…

Ad essere onesti il gioco prevedrebbe che, appena viene stabilita la necessità di una votazione, il primo giocatore di turno dovrebbe affrettarsi a contare fino a 3 e che tutti dovrebbero indicare immediatamente e simultaneamente qualcuno… Ma in tutta onestà nelle nostre partite un poco di contrattazioni da mercato del pesce non solo erano inevitabili ma anche molto divertenti.

Una volta che il verdetto viene emesso, la vittima designata può ancora spendere un’appropriata carta Naufragio dalla propria mano per salvarsi e continuare a giocare come se nulla fosse successo (salvo avere naturalmente il dente avvelenato contro quelli che lo hanno votato).

Cibo e bevande

Cibo, bevande e altre carte molto potenti

A questo punto i defunti scartano le carte (Pistola esclusa!) e non possono far altro che aspettare la prossima partita (quindi al massimo una ventina di minuti). I sopravvissuti alla selezione delle votazioni ricominciano invece con un altro turno girando un’altra carta meteo, facendo una nuova pianificazione, che andrà… disattesa dalle azioni dei giocatori rimasti e, con ogni probabilità, con un’altra votazione assassina!

Continuiamo con l’esempio di prima: entrambi e giocatori che sono stati eliminati per mancanza d’acqua, riescono a giocare dalla propria mano una carte che li salva: Il gioco prosegue quindi con 5 sopravvissuti e… zero acqua e zero cibo in riserva.. Si preannuncia un turno terribile!!!

Carte di servizio

Carte di servizio

Si continua in questo modo fino a quando non esce la carta uragano, che dà il via ad un ultimo ed ancora più spietato turno e che termina con il varo della zattera.

Prima di vedere chi riesce effettivamente lasciare l’isola dobbiamo soffermarci sul funzionamento della costruzione della zattera. Servono infatti, più o meno, due o tre azioni di raccolta legna per terminare la costruzione di… un singolo posto sulla zattera. Quindi, con ogni probabilità, posti ce ne saranno, ma non per tutti!

Ma non basta: perché un giocatore possa lasciare l’isola occorrono, oltre ad un posto sulla zattera, anche 1 razione d’acqua e 1 razione di cibo. Ecco quindi l’ultimo, terribile giro di votazioni che determinerà chi non lascerà l’isola e dunque perirà all’arrivo dell’uragano.

Meteo

Meteo: oggi sole, e… poca acqua da raccogliere…

Bottom Line

In un gioco con così tanti elementi casuali è impossibile mantenere un equilibrio tra le variabili che determinano quante persone lasceranno l’isola. Quindi non è un gioco per calcolatori o un situazione per giocatori “alfa” che possano indottrinare gli altri sul cosa e il come fare: non si vince e non ci si diverte dunque per come si è bravi a gestire le risorse.

Il bello del gioco sta nelle votazioni, nelle trattative, nei colpi bassi e nei salvataggi miracolosi: insomma più che di un gioco di sopravvivenza Hellapagos è un gioco sulle dinamiche di gruppo, magari accentuandone la vena goliardica e allegra tipica di ogni party game che si rispetti.

il portacarte

Il portacarte del mazzo degli oggetti. Il gioco è davvero curato nei dettagli.

Un esempio. Chi sta andando al relitto cercherà di convincere tutti che lo fa solo per il bene comune e che, se pescasse questa o quella carta, risolverebbe il problema dell’intera comunità. Nel caso che davvero vi convincesse, vi consigliamo vivamente (nella vostra vita reale) di NON aprire la porta a qualche venditore di aspirapolveri…

Molte delle dinamiche del gioco richiamano tanti esercizi/giochi di ruolo dedicati ai corsi di “decision making” e/o di gestione dei gruppi anche a livello manageriale. Come tutti i giochi di questo tipo Hellapagos ha solo una controindicazione: non somministratelo a gruppi dove qualcuno non farebbe mai un dispetto a qualcun altro, oppure quando siete già certi che qualcuno aiuterà la fidanzata a prescindere, che sia o meno un’azione utile al gruppo, ecc.

LA scatola del gioco

LA scatola del gioco

Insomma se state cercando un gioco per gruppi abbastanza numerosi (a nostro avviso inizia ad esprimere il meglio con almeno 5 partecipanti) e se desiderate serate ludiche un poco diverse dal solito non vi resta che ammettere che “Naufragar mi è dolce in questo mar!”

Si ringrazia Ghenos Games per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco.

Puoi acquistare Hellapagos su www.getyourfun.it

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

Quelli del camioncino…

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