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Introduzione

Il 20 Giugno 1866 è una data importante per la Storia dell’Italia perché segna l’inizio delle ostilità con l’Austria nell’ambito della Terza Guerra d’Indipendenza, terminata purtroppo con la sconfitta di Custoza. Nonostante la battaglia persa l’Italia, che era alleata della Prussia e grazie anche alla mediazione della Francia, alla fine della guerra riuscì ad annettere il Veneto perché gli austriaci furono duramente e rapidamente battuti dai prussiani e costretti a chiedere la pace.

L’esercito prussiano in effetti era all’epoca il meglio preparato ed il più organizzato d’Europa, ed i suoi generali erano avvezzi a prendere decisioni importanti sul campo basandosi su dei piani strategici lungamente organizzati dal Quartier Generale, spesso utilizzando delle “simulazioni” molto particolareggiate (i primi “wargames” della storia). A fianco della Prussia, oltre all’Italia, c’erano vari staterelli e città libere tedesche, mentre l’Austria poteva contare su Confederazione tedesca, Assia, Baviera, Hannover, Sassonia, Wurttemberg, ecc.

Sconfitti rapidamente Assia ed Hannover a Nord, gli eserciti prussiano si diressero a Sud e sbaragliarono pure la Baviera, proseguendo poi verso la Sassonia e la Boemia: per raggiungere quest’ultimo territorio era necessario però superare la catena montuosa dei Sudeti, e qui gli Austriaci (comandati dal generale Benedek) avevano preparato una buona linea difensiva per mantenere il controllo dei “passi”.

Il 27 Giugno 1866 le truppe prussiane del generale Von Steinmetz (che ritroveremo al comando della 1° Armata nella successiva guerra con la Francia) arrivarono nei pressi della cittadina di Nachold e con una serie di sanguinosi assalti la conquistarono, proseguendo di slancio sull’altopiano fino a Skalitz dove le postazioni difensive austriache opposero una feroce resistenza, ma alla fine dovettero ripiegare.

E proprio a queste due battaglie è dedicato il wargame Nachod et Skalitz, pubblicato come inserto nel numero 157 (luglio/agosto 2021) della rivista francese Vae Victis, del quale ci occuperemo in questa anteprima.

Unboxing

I componenti.

Foto 1 – I componenti di Nachod et Skalitz.

Come è ormai tradizione per i wargames inseriti nelle riviste, il gioco è composto da una mappa ad esagoni in formato A3 (296×420 mm) e da una fustella con 108 pedine (15×15 mm) dai disegni molto belli che riproducono soldati di fanteria, cavalleria e artiglieria, oltre alle facce degli ufficiali, prese da ritratti dell’epoca. Il libretto, in formato “A5”, è composto da 16 pagine a colori con tutte le tabelle necessarie, esempi e scenari, e riprende le regole della serie “Les Grandes Batailles de Napoléon III” che copre il periodo storico che va dal 1865 al 1870.

Preparazione (Set-Up)

Nachod et Skalitz prevede tre scenari:

  • La battaglia di Nachod;
  • La battaglia di Skalitz:
  • Le due battaglie in successione.

Per ognuna di esse il regolamento indica il piazzamento iniziale di tutte le unità e la loro “forza” (misurata in passi di perdita), oltre naturalmente alle regole specifiche per la battaglia scelta.

La mappa.

Foto 2 – La mappa.

Il Gioco

La sequenza di gioco di Nachod et Skalitz è la seguente:

  • – Movimento dei Comandanti in Capo, previo “test di reazione” (si lancia 1D6 e si aggiunge il valore del comandante: con un risultato di “6” o più il leader può muovere);
  • – Verifica della catena di comando: tutti gli ufficiali devono poter tracciare una linea di comunicazione fino al Comandante in Capo o sono messi “fuori comando”;
  • – Iniziativa: i due avversari lanciano 1D6 ed aggiungono il valore del loro Comandante in Capo. Chi vince sceglie una “formazione” del suo esercito, fra quelle disponibili, ed essa sarà la prima ad agire;
  • – Fase delle operazioni: partendo dalla formazione scelta in (3), ed estraendo poi in successione gli altri marcatori, prendendoli a caso da un sacchetto, tutte le unità hanno la possibilità di agire. In questa fase, dopo aver verificato che le unità siano in comando, si effettuano i tiri di sbarramento dell’artiglieria, i movimenti e gli eventuali combattimenti;
  • – Fase di riorganizzazione. Si effettua quando tutte le formazioni sono state attivate e serve a cercare di rimettere in sesto eventuali unità andate in disordine a seguito dei combattimenti.

In Nachold et Skalitz ci sono tre tipi di unità, oltre a diversi marcatori per tenere conto di quelle fuori comando, della demoralizzazione, ecc.

I counters.

Foto 3 – La fustella con tutte le unità ed i marcatori necessari al gioco.

  • – I comandanti (facilmente distinguibili perché sulle pedine sono raffigurati i loro visi) hanno tre valori: iniziativa (in alto a destra), inerzia (in basso a sinistra) e capacità di movimento (in basso a destra). Un numero colorato indica il Corpo di appartenenza;
  • – Le unità di Fanteria e Cavalleria hanno, oltre al nome, una striscia colorata per verificare il Corpo di appartenenza, un potenziale di combattimento (in basso a sinistra), il numero dei “passi di perdita” che può sostenere (al centro, in basso) ed una capacità di movimento(in basso a destra). Sul retro si vedono i valori ridotti quando l’unità è in disordine;
  • – L’Artiglieria infine aggiunge una “portata di tiro” agli altri valori.

I “Tiri di sbarramento” vengono sparati dalle singole unità di Artiglieria e sono da indirizzare ad una sola unità fra quelle a portata ed “in vista”: si verifica se ci sono dei “modificatori” che possono influenzare sia il tiro del dado che la colonna dove andare a cercare il risultato, poi si lancia 1D6 e si controlla l’effetto:

  • – T = L’unità bersaglio effettua la verifica del Morale;
  • – D = L’unità presa di mira è demoralizzata e viene girata sul retro;
  • – D+1 – Il bersaglio è demoralizzato e subisce anche un “passo di perdita”.
Le tabelle.

Foto 4 – Tutte le Tabelle del gioco.

Tutte le unità possono muovere liberamente durante la loro attivazione ma al termine devono orientarsi su un lato di esagono in modo da determinare il loro “Fronte” (i tre esagoni davanti) ed il “Fianco/Retro” (gli altri tre esagoni).

I combattimenti in Nachod et Skalitz sono volontari e possono essere effettuati dalla Fanteria e/o dalla Cavalleria, utilizzando anche i loro comandanti, se necessario, contro unità nemiche che si trovano nei loro esagoni di “Fronte”:

  • Tutti i combattimenti devono essere dichiarati prima di procedere;
  • Poi si eseguono i tiri del difensore;
  • Infine si risolvono gli attacchi.

È possibile attaccare un esagono con più unità: inoltre, contrariamente a tanti altri giochi, un’unità ha la facoltà di scegliere quella nemica da attaccare se ce ne sono più d’una nei suoi esagoni frontali e non ha la forza per combattere contro tutti.

Le unità del difensore che hanno altri nemici nei loro esagoni di fronte possono partecipare alla fase dei tiri in difesa, e questi avvengono PRIMA della risoluzione degli attacchi, quindi possono influenzarne l’esito.

Anche in questo caso, e per ogni combattimento, si verifica se ci sono dei “Modificatori” che possono cambiare il valore del dado o della colonna, poi si procede con la risoluzione, applicando i risultati già visti. Da notare però che in questo caso la colonna da utilizzare (prima di eventuali modifiche) dipende dal rapporto fra la “forza” dell’unità attaccante ed il valore del terreno in cui si trova il difensore.

In caso di risultato “D” il difensore diventa disordinato (o prende una perdita se lo era già) e deve ritirarsi di 1 esagono: se l’esagono resta vuoto una delle unità attaccanti deve avanzare.

La copertina.

Foto 5 – La copertina.

 

Nachod et Skalitz sembra promettente e naturalmente ci torneremo con un articolo più approfondito dopo averlo provato in varie partite.

Puoi vedere la scheda riassuntiva di valutazione su Big Cream.

 

 

 

 

 

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Autori: Arnold Giraud-Moser sulla base delle regole di Luc Olivier

Grafica e illustrazioni: Studio Vae Victis

Editore: Cérigo Editions (inserto della rivista Vae Victis 157)

Tipo: Wargame

Anno: 2021

Obelix
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