SPIELBOX” è forse la rivista sui giochi da tavolo più nota al mondo. Iniziò infatti le sue pubblicazioni nel 1981 e da allora ogni due mesi fu sempre un punto di riferimento per tutti i giocatori che … conoscevano la lingua tedesca! Fortunatamente dal 2010 viene pubblicata anche una versione in inglese (che non è necessariamente identica a quella in tedesco) e questo ha permesso una sua diffusione ancora più capillare.

La caratteristica più apprezzata dai lettori, oltre alla lettura di equilibrate recensioni fatte da giocatori molto esperti, è che ogni titolo proposto riceve un voto da 1 a 10 non solo dall’articolista, ma anche da parte di altri redattori, per cui il valore medio è abbastanza coerente. Molti numeri contengono inoltre un “omaggio”: un gioco in inserto, una plancia di tessere per varianti di giochi esistenti, delle carte , ecc.

Chi si aspettava la solita sorpresa di fine anno (nel numero 7 infatti venivano solitamente allegati alcuni omaggi di vario tipo) questa volta è rimasto deluso e, segno dei tempi “grami” all’epoca del Covid 19, la carta in omaggio non è neppure finita: bisogna infatti ritagliarla, piegarla a metà ed incollarla! Non credo che verrà utilizzata da molta gente!!!

La carta "Jarika the Rogue".

La carta “Jarika the Rogue” per il gioco Nidavellir.

Questo numero 7 del 2020 inizia con una… sorpresa: Matthias Hardel (caporedattore) va in pensione e firma il suo ultimo commosso editoriale, ringraziando amici, colleghi ed editore: si tratta di una delle prime figure di giornalista “professionista” nel campo ludico e da 19 anni aveva il timone di Spielbox. Ci mancheranno i suoi articoli sui giochi più complessi e sui wargames.

La rivista continua con le abituali recensioni di alcune novità uscite negli ultimi mesi fra cui vi segnaliamo, insieme al voto medio assegnato dai redattori della rivista, le seguenti:  Paranormal Detectives (9,00), Renature (6,83), Under Falling Skies (7,50), Viscounts of the West Kingdom (7,00), Magic Maze on Mars (7,00), Ariete (un Wargame dell’Italiano Mauro de Vita basato sui combattimenti della Divisione Ariete in Nord Africa, che ha ricevuto un incredibile 9,00), Bonfire (7,60), Troyes Dice (7,00), Rajas of the Ganges: The Dice Charmers (7,33), Zen Garden (7,16), Cosmic Encounter Duel (6,80), La Stanza (8,00), Red Outpost (6,50), Tungaru (7,00),    

Non mancano naturalmente articoli più brevi su giochi per grandi (Tiny Towns: Fortune, Hollerith, King of 12, Fianco, Krazy Pix e Jumping Cups) e per bambini (Geisterflucht, Kapt’n Kuller, Jumpkins, Sprint! e Kugelgeister).

Come sempre poi abbiamo qualche intervista ad autori o editori più o meno famosi, come Uwe Bursik (da poco sulla scena internazionale con la sua ditta, Skellig Games), Michael Menzel (famosissimo illustratore di giochi, ma anche autore di Andor e di Robin Hood), Stefan Feld (che ci parla di Tuscany, Bonfire e un nuovo progetto in corso) e Andrea Meyer (autrice di Hossa e direttrice della ditta Bewitched-Spiele).   

L.U.Dicus (il redattore Jochen Corts, abituato a parlare in ogni numero di “famiglie” di giochi ) questa volta ci presenta i “puzzles strumentali” (che non sono i soliti giochi formati da centinaia di tessere dalle strane forme) la cui vendita in Germania, causa Covid 19, è aumentata del 60%.

La rivista si conclude come al solito con la rubrica “Tweaks and Variations” dove esperti giocatori (o autori di giochi) propongono le loro “varianti” per migliorare in qualche modo dei giochi con qualche problemino: stavolta, per esempio, tocca a Renature.

La copertina della rivista

La copertina della rivista

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