Riviste: Spielbox 2021-1

“SPIELBOX” è forse la rivista sui giochi da tavolo più nota al mondo. Iniziò infatti le sue pubblicazioni nel 1981 e da allora ogni due mesi fu sempre un punto di riferimento per tutti i giocatori che … conoscevano la lingua tedesca! Fortunatamente dal 2010 viene pubblicata anche una versione in inglese (che non è necessariamente identica a quella in tedesco) e questo ha permesso una sua diffusione ancora più capillare.

La caratteristica più apprezzata dai lettori, oltre alla lettura di equilibrate recensioni fatte da giocatori molto esperti, è che ogni titolo proposto riceve un voto da 1 a 10 non solo dall’articolista, ma anche da parte di altri redattori, per cui il valore medio è abbastanza coerente. Molti numeri contengono inoltre un “omaggio”: un gioco in inserto, una plancia di tessere per varianti di giochi esistenti, delle carte , ecc.

Dopo il pensionamento di Matthias Hardel la rivista è stata affidata a Andreas Becker, redattore di lunga data all’interno del gruppo Nostheide, il quale ha subito iniziato a mettere le mani rivoluzionando la presentazione grafica e stampando la rivista su carta riciclata (anziché la solita patinata): per una rivista tradizionalista come Spielbox è stato davvero un grande passo…

E per non presentarsi a mani vuote ai suoi lettori Andreas ha farcito la rivista con tre “goodies”: vedete nella foto qui sopra due carte omaggio per Terraforming Mars (a sinistra) e Viscounts of the West Kingdom (a destra).

mentre il terzo “omaggio” è la tessera “Berlin” per il gioco Under Falling Skies.

La rivista contiene le abituali recensioni di alcune novità uscite negli ultimi mesi, fra le quali vi segnaliamo, insieme al voto medio assegnato dai redattori, le seguenti:  Hallertau (7,28), Pandemic Legacy: Season “0” (8,33), The Isle of Cats (7,12), MicroMacro Crime City (8,11), Yin Yang (5,75), Fantasy Realms (7,50), Nightmare Horror (8,00), Forgotten Waters (7,00), Switch & Signal (6,80), Clever Cubed (7,50), Wild Space (7,50), Sagani (6,80) e Faiyum (7,16).

Non mancano naturalmente articoli più brevi su giochi per grandi (Alle Neune,6,2, Volterra, 7,75, Silencio, 6,00, AdventureGames: Abaddon,6,80, Decktective: The Gate of the Ghost, 6,50, Unlock: Star wars, 7,25, Exit the game: The Gate between Worlds, 7,75, Are you dumber than the box of rocks?, 4,66, Magnifix, 6,42, e Hogwarts Battle: The Monster Box, 6,00) e per bambini (Biss 20, Mia London, Critter Cruse, Wald der Lichter e Dream catcher, Tapikekoi?). Chi segue la rivista (o queste note)  avrà subito notato che anche qui c’è una novità: invece di un giudizio sintetico (top, good, fair, ecc.) da questo numero tutte le recensioni hanno un “voto” (escluse per il momento quelle dei bambini).

Quest’anno la fiera di Norimberga si è svolta in maniera “digitale” a causa della pandemia da Covid 19, e quindi troviamo in questo numero di Spielbox una carrellata delle novità presentate ai professionisti del settore. Notiamo  anche una discussione sul “Tascini Affair” (una storia di malintesi su una parola da non pronunciare più se non si vuole essere tacciati di “razzismo”) e qualche considerazione su alcuni giochi “digitalizzati”.

Come sempre poi abbiamo alcune interviste ad autori o editori più o meno famosi, come Michael Kiesling (al quale l’intervistatore ha chiesto una lista dei 7 giochi che ritiene indispensabili), Tobias Rietze (miglior giocatore al mondo di Dominion), Matt Leacock e Rob Daviau (autori di Pandemic e derivati), Johannes Sich (MicroMacro Crime City) e Ludwig Gerhards (produttore di ottimi giochi “astratti” di legno, il quale passa… la stecca ad un collega perché la sua falegnameria arresta purtroppo ogni attività nel settore ludico).

In ultima pagina Stefan Feld spiega perché ha dovuto modificare le regole di Castles of Tuscany a causa di un “buco” (che non era stato notato nei play test) per una tessera “+1” troppo facile da acquisire.

Non resta che aspettare il prossimo numero e vedere se ci saranno ulteriori cambiamenti alla rivista di giochi più diffusa al mondo.

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