SINTESI
Pro: Buon grado di sfida con un set di regole veramente contenuto. Longevità garantita dalle combinazioni di carte punteggio.
Contro: Il fatto che si debba disegnare (anche se si parla di simboli semplici) può essere un ostacolo per alcuni. Alcuni elementi grafici potevano essere più ergonomici: gli spazi per scrivere i punti sono un po’ piccoli e le scritte sulle carte punteggio poco leggibili.
Consigliato a: Cartographers è adatto a tutti per la semplicità delle regole. In particolare lo consigliamo a chi ama disegnare e ai giocatori che cercano un puzzle game non banale.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
elevata
Incidenza della fortuna:
discreta
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autore:
Jordy Adan
Grafica ed illustrazioni:
L. Ribeiro, L. Francisco
Anno:
2019
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Cartographers è un gioco competitivo di Jordy Adana da 1 a 100 giocatori (almeno così dice la scatola) della durata di 30-45 minuti. In questo flip and write (categoria che include, tra gli altri, Welcome to… e Seconda Chance, che abbiamo già recensito) saremo dei cartografi in gara per mappare il regno della regina Gimnax. Il titolo è edito dalla Thunderworks e la Raven Distribution ne ha curato l’edizione italiana.
I materiali
In una scatola compatta e ben illustrata troviamo:
- 100 mappe fronte e retro,
- 13 carte esplorazione,
- 4 carte imboscata,
- 4 carte editto,
- 16 carte punteggio,
- 4 carte stagione,
- 4 matite,
- un regolamento semplice e chiaro (12 pag. formato A5, compresa copertina e immagini),
- l’espansione Abilità composta da 8 carte e un breve regolamento.
Le carte hanno un buon spessore (ma non sono telate) e sono illustrate con uno stile fiabesco che ben si adatta a Cartographers. A chi non ama carte sgualcite, suggerisco di imbustarle (bustine 63,5×88).
La simbologia è semplice e chiara.
Le mappe, di ottima grammatura, riportano da un lato la versione landa selvaggia, per partite più semplici, e dall’altro la versione landa desolata, per partite più impegnative.
I tipi di terreno che si trovano prestampati sono montagne e lande desolate (ci sono anche le rovine che però non contano come spazi pieni).
I terreni che verranno disegnati dai giocatori sono invece foreste, villaggi, coltivazioni, acque e mostri.
Le carte punteggio sono suddivise in 4 gruppi distinguibili dal dorso: ogni gruppo condivide l’elemento di paesaggio che permette di fare punti, declinato in modo diverso su ogni carta.
Ad esempio, un gruppo permette di fare punti in base al posizionamento di foreste e montagne ma, mentre una carta concede 1 punto per ogni casella foresta completamente circondata da caselle piene, un’altra dà 3 punti per ogni montagna collegata ad un’altra montagna da un blocco di foreste.
Come si gioca
In fase di setup ogni giocatore riceve una matita e una mappa (da girare sul sul lato prescelto); chi vuole calarsi di più nell’ambientazione può disegnare il proprio stemma e scrivere: nome, titolo onorifico e nome del reame. Si pesca una carta punteggio per ogni tipologia e si posiziona casualmente sotto una carta editto (che riportano le lettere da A a D), mentre le carte stagione vengono impilate con la primavera in cima.
Dopo aver aggiunto una carta imbosca, il mazzo delle carte esplorazione viene mischiato e posto coperto.
La partita è suddivisa in quattro stagioni nelle quali si susseguono una serie di turni. La stagione termina quando la somma dei valori sulle carte esplorazione eguaglia il numero riportato sulla carta stagione (le carte esplorazione hanno valori da 0 a 2 mentre quelle stagione da 6 a 8).
Ad ogni turno si rivela una carta dal mazzo coperto:
- nel caso si tratti di una carta esplorazione, ciascun giocatore disegna sulla propria mappa il polimino (ovvero la forma geometrica composta da quadratini) scelto e lo riempie con uno dei terreni rappresentati (se la carta riporta una moneta, il giocatore la segna nell’apposito tracciato in basso sulla mappa);
- qualore la carta sia una Rovina, il polimino successivo dovrà obbligatoriamente coprire uno degli spazi rovina prestampati;
- le carte imboscata obbligano il giocatore a passare la propria mappa ad un avversario (la carta specifica se passarla a chi si trova alla propria destra oppure a sinistra), che gli disegnerà un polimino contenente Mostri. Si tratta di un’idea semplice ma geniale: ovviamente l’avversario cercherà di disporli in modo tale da rompervi il più possibile le uova nel paniere… e voi renderete pane per focaccia!
Nel momento in cui le 4 caselle adiacenti a una montagna vengono riempite, si ottiene una moneta.
Al termine di ogni stagione si guadagnano dei punti, poi si inizia una nuova stagione, rimescolando le carte esplorazione alle quali si aggiunge una nuova carta imboscata.
Per l’assegnazione dei punti al termine della stagione:
- si applicano le due carte punteggio valide per quella stagione (ogni carta punteggio verrà utilizzata due volte nella partita);
- si fanno tanti punti quante sono le monete ottenute fino a quel momento;
- si perde un punto per ogni quadratino vuoto accanto ad uno spazio Mostro. Ne consegue che un piazzamento “difficile” operato dall’avversario può farvi perdere anche diversi punti…
Alla fine dell’inverno si somma il punteggio ottenuto in ogni stagione e, chi ottiene il valore più alto, vince.
Scalabilità
Cartographers non cambia sostanzialmente con il variare del numero dei giocatori, ma se si è in tanti bisogna prestare alcune attenzioni:
- fare in modo che le carte punteggio ed esplorazione siano sempre visibili a tutti;
- qualora i giocatori non siano seduti in cerchio, bisogna identificare in qualche modo chi è il giocatore “alla propria destra” e “alla propria sinistra” (per sapere a chi passare la mappa quando compare una carta imboscata).
La modalità in solitario funziona bene (anche se la componente fortuna incide abbastanza) e segue le regole normali a meno dei punti seguenti:
- il regolamento fornisce un giudizio in base a soglie di punteggio prestabilite (nell’ultima partita ho ottenuto -12 punti raggiungendo il livello “tonto scarabocchiatore”, ma punto a superare i 20 per diventare “maestro mappatore”);
- quando esce una carta imboscata, i Mostri vengono posizionati sulla mappa seguendo una semplice procedura;
- ogni carta punteggio riporta un handicap da sottrarre al punteggio finale (per rendere confrontabili i risultati delle diverse partite).
Longevità
Cartographers ha un’alta rigiocabilità dovuta principalmente a 2 fattori:
- le carte punteggio vengono pescate e abbinate ai decreti randomicamente;
- la mappa è fornita in due versioni.
Nella scatola troviamo anche l’espansione Abilità. In fase di setup si estraggono 3 carte abilità tra le 8 disponibili. Durante ogni stagione ciascun giocatore può usare un’abilità spendendo monete (che quindi non genereranno più punti).
Infine dobbiamo menzionare che sul sito dell’editore è disponibile un generatore casuale di mappe, nel quale si può selezionare il numero desiderato di montagne, rovine e lande desolate.
Altre considerazioni
Cartographers è ambientato nel mondo di Roll Player e denota una cura all’ambientazione decisamente superiore alla media dei giochi della stessa tipologia. Devo ammettere che, finita la partita, si prova una certa soddisfazione nell’osservare la propria mappa, soprattutto se si utilizzano penne colorate (non incluse nella confezione) invece che le matite. Nella foto potete vedere come appare la griglia al termine di una nostra partita (ma in rete si trovano foto di mappe molto più belle).
Il gioco dura da 40 minuti a 1 ora. La durata non dipende dal numero di giocatori (visto che si gioca in contemporanea) ma dipenderà da quanto ci mette il giocatore più lento a scegliere e disegnare i terreni.
Cartographers può essere giocato anche da bambini più piccoli di 10 anni (età riportata sulla scatola) perchè l’azione da fare nel turno è basica (scegli una forma e la disegni) e l’unico testo scritto è sulle carte punteggio (che però riportano anche l’informazione in forma grafica).
Abbiamo trovato interessante l’interazione diretta tra i giocatori (che in questo tipo di giochi è spesso assente) data dalle carte imboscata, ma non esente da difetti:
- i mostri vengono sempre disegnati da uno dei due giocatori che abbiamo a fianco; in più di tre giocatori questo significa che avremo a che fare solo con alcuni avversari, e ci potrebbero toccare i più ostici o i più “buoni”…
- le carte imboscata sono al massimo 4 in tutta la partita, ma può capitare che non ne esca nessuna trasformandolo in un solitario di gruppo.
Conclusioni
Cartographers è abbastanza semplice da poter essere giocato da tutti ma offre scelte interessanti che possono anche intrattenere un giocatore esperto.
Il gioco ha una componente tattica data dalla pesca casuale delle carte esplorazione (mediamente si pescheranno 4-7 carte), ma permette anche un minimo di strategia visto che è noto dall’inizio cosa darà punti in ogni stagione e le carte esplorazione sono solo 13.
In conclusione: un titolo versatile e sfidante che merita assolutamente di essere provato, anche in considerazione del prezzo molto contenuto.
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