SINTESI
Pro: Ottime soluzioni ergonomiche, una bella storia di contorno e difficoltà variabile.
Contro: Gli esagoni non vanno a comporre una vera mappa ma un collage di immagini, rendendo un po’ più astratti il movimento e l’esplorazione.
Consigliato a: Amanti dei cooperativi da giocare in famiglia o in un gruppo di amici che cercano titoli leggeri.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
buona
Incidenza della fortuna:
buona
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autore:
Przemek Wojtkowiak
Grafica ed illustrazioni:
Bartlomiej Kordowski
Anno:
2021
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Le Cronache di Avel è un gioco collaborativo di Przemek Wojtkowiak da 2 a 4 giocatori della durata di circa 60-90 minuti. Il gioco è edito da Rebel Studio che lo ha portato in Italia insieme ad Asmodee. Lodevole l’impegno profuso per dare un’ambientazione forte al titolo: un libretto dedicato racconta il prologo e fornisce una descrizione per ogni mostro.
La storia, in breve, narra di un frammento della Luna Oscura che sta per schiantarsi sul reame di Avel. Il frammento porta con sé La Bestia, mandata per rubare il Gioiello Guaritore, custodito nel castello. I nostri eroi avranno pochi turni per approntare le difese, potenziare il proprio armamento e fermare la minaccia incombente.
Materiali e setup
I materiali sono ottimi, a partire dall’inserto all’interno della scatola che rappresenta un forziere di legno.
Un blocco riporta moltissimi foglietti con stampato il disegno dei nostri eroi (una ragazza e un ragazzo alternativamente). Preso un foglietto possiamo colorare il personaggio, il suo stemma e assegnargli un nome (esiste anche una scheda per la generazione casuale del nome)… o lasciare tutto in bianco, se siamo gente triste o semplicemente pigra.
Dentro l’apposito sacchetto giallo inseriamo tutti gli equipaggiamenti: elmi, scudi, armi e pozioni (sagome di cartone di diversa forma).
I componenti più belli, sia esteticamente che per la loro funzione nel gioco, sono però le plance dei giocatori; dual layer con incavi e parti rimovibili. Ogni giocatore prende la plancia con le decorazioni del proprio colore, solleva la cornice e posiziona il foglietto con il proprio personaggio. Poi inserisce nelle apposite sedi i 5 cuori di legno per tracciare la salute, pesca un pezzo di equipaggiamento e mette una moneta nello zaino.
La mappa è composta da un semicerchio segna turni e da una serie di grossi esagoni in cartoncino. Un foglio riassuntivo riporta diverse configurazioni che variano in base alla difficoltà e al numero di giocatori. Nel centro del segnapunti viene posizionato il castello e attorno i tre esagoni iniziali con il disegno visibile. Gli altri esagoni vengono mischiati e posti coperti. Un segnalino tondo indica l’esagono dove si schianterà il frammento di luna che porta con sé La Bestia.
Il reame di Avel brulica di mostri rappresentati da dischi di cartone di due taglie. I mostri sono tutti diversi sia per l’immagine che per gli effetti in gioco. Quando un esagono viene scoperto, si posiziona casualmente un mostro piccolo su ogni cerchio piccolo e uno grande sui cerchi grandi.
All’inizio ogni giocatore posiziona il proprio meeple a forma di cavaliere sulla tessera del castello.
Infine si tengono a portata di mano il segnalino primo giocatori, i dadi, le monete, i muri, le trappole, i sigilli, i segnalini equipaggiamento usato, le ferite dei mostri, La Bestia e il contatore si resistenza della Bestia.
Come si gioca
Le cronache di Avel si svolge in una serie di round nei quali i giocatori svolgono il proprio turno sempre nello stesso ordine. Al termine del round si fa avanzare il segnalino dei turni e si esegue l’azione indicata: posizionare nuovi mostri dove mancano oppure recuperare un punto di salute.
Nel proprio turno, ogni giocatore compie due azioni scelte tra:
- muovere da un esagono ad uno adiacente o tra due portali;
- attaccare un mostro nel proprio esagono;
- eseguire l’azione riportata sull’esagono (se presente);
- riposarsi e recuperare 2 punti salute.
Come azione gratuita è possibile scambiare oggetti con altri personaggi nello stesso esagono. Se ci si muove su un esagono coperto, lo si gira e si posizionano i mostri indicati.
Molti esagoni riportano delle azioni specifiche come:
- costruire un tratto di muro del castello, un sigillo sul covo di un mostro o una trappola, spendendo monete;
- guadagnare monete;
- vendere o ottenere equipaggiamento;
- migliorare l’equipaggiamento.
Quando otteniamo un pezzo di equipaggiamento, dobbiamo pescarlo dal sacchetto senza guardare. Abbiamo 5 secondi per infilare la mano ed estrarre la forma che ci interessa usando solo il tatto. Il nostro personaggio può utilizzare un elmo, uno scudo e un’arma da posizionare negli appositi incavi della plancia. Armi e armatura, appena pescati vanno girati sul lato più debole. Ulteriori armi, le pozioni e le monete vanno messi nello zaino: bisogna incastrare i pezzi uno accanto all’altro dentro la sagoma dello zaino senza sovrapporli. Con l’azione di miglioramento voltiamo un pezzo di equipaggiamento sul lato più forte.
Se condividiamo lo spazio con un mostro, possiamo decidere di attaccarlo e di eseguire un massimo di tre scontri. In ogni scontro l’eroe tira i suoi dadi e un altro giocatore tira i dadi del mostro. Il mostro tira una combinazione di dadi neri e viola mentre l’eroe tira due dadi verdi più una combinazione di rossi (offensivi), gialli (magici) e blu (difensivi) che dipendono dall’equipaggiamento utilizzato e dalle pozioni bevute. Alcuni equipaggiamenti ci concedono dei risultati automatici o la possibilità di ritirare certi dadi (solo una volta per battaglia e talvolta solo contro mostri di un determinato colore).
L’eroe fa una ferita al mostro per ogni spada ottenuta a meno che non venga parato dal mostro con una spada spezzata. Il mostro fa ferite con il segno degli artigli che può essere parato dagli scudi. Il dado giallo ha anche un simbolo jolly da utilizzare come scudo o come spada.
La battaglia termina se il mostro muore, se il giocatore abbandona oppure dopo il terzo scontro. Se il mostro muore, si rimuove il segnalino e il giocatore riceve la ricompensa indicata: monete, equipaggiamento e miglioramenti. Se il giocatore perde l’ultimo cuoricino il suo turno termina, rimette il meeple sul castello, perde un equipaggiamento e tutte le monete e recupera tutta la salute.
Arrivati al fondo del tracciato dei turni, la Bestia arriva in gioco e si posizionano alcuni mostri aggiuntivi su esagoni casuali. Dal round successivo, dopo i turni dei giocatori, la Bestia e tutti i mostri si muovono di un passo verso il castello. Le trappole posizionate in precedenza ci aiutano ad indebolire la Bestia e le mura del castello a rallentare l’ingresso dei nemici. La Bestia può essere attaccata come un mostro ma ha molta più resistenza e tira tutti i dadi neri e viola.
La partita è vinta se la Bestia e tutti i mostri vengono sconfitti mentre è persa se anche solo un mostro entra nel castello.
Scalabilità e longevità
Le cronache di Avel funziona bene da 1 a 4 giocatori. In solitario si usa un solo personaggio con 4 azioni per turno invece che 2. La longevità è data dalle diverse configurazioni previste per la mappa che, oltre a variarne la forma, la rendono più o meno difficile. Anche l’ultima comparsa casuale di mostri può avvenire secondo 3 livelli di difficoltà.
Conclusioni
Le cronache di Avel è chiaramente rivolto a ragazzi e giocatori occasionali. Per questo pubblico presenta una bella tensione e un grado di sfida regolabile in base alle esigenze. La fortuna ha un’incidenza significativa nei combattimenti e, in parte, nell’esplorazione. La fruibilità è garantita da regole semplici e icone chiare.
L’ergonomia è curata e presenta diverse soluzioni molto interessanti: i disegni dei personaggi da colorare e intercambiabili, il modo in cui lo zaino limita la quantità di oggetti che può contenere, l’equipaggiamento che si incastra sul nostro eroe e il sacchetto dal quale pescare gli oggetti cercando di riconoscere le forme.
A nostro avviso, veramente un ottimo gioco per passare del tempo coi figli (età consigliata sulla scatola 8+, secondo noi anche 6/7 anni per bambini avvezzi al gioco da tavolo) e introdurli a più impegnative tenzoni…
Si ringrazia Asmodee Italia per la review copy di Le Cronache di Avel gentilmente fornita per questa recensione.
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