SINTESI

scelto_da_noi-trasp_150Pro: semplice e veloce, ma al tempo stesso profondo e pressoché privo di alea; dotato di materiali sontuosi, si presta davvero a tutti.

Contro: è un astratto puro, quindi chi cerca un tema -per quanto labile e posticcio- rimarrà deluso; lo stesso vale per la forte componente logico-matematica, che non a tutti piace.

Consigliato a: tutti; in particolare a chi pensa che anche l’occhio vuole la sua parte e a chi giocava ore e ore al mitico Tetris.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
discreta

Incidenza della fortuna:
bassa

Idoneità ai Neofiti:
elevata

Autore:
AA.VV.

Grafica ed illustrazioni:
AA.VV.

Anno:
2021

Puoi acquistare Project L su GET YOUR FUN

PREMESSA:

La piattaforma di crowdfunding Kickstarter è sempre stata accusata di dar risalto a giochi dalle meccaniche non sempre originali, talvolta neppure così ben “playtestati”, ma essenzialmente caratterizzati da miniature e materiali “overproduced”.

Talvolta, però, capita ancora che dal “mare magnum” del crowdfunding emerga qualche titolo più curato in termini di gameplay, senza troppi frizzi né lazzi (ma non ci azzardiamo a definirlo “essenziale”, perché comunque… stiamo pur sempre parlando di Kickstarter).

Rientra in questa rara categoria Project L (titolo da non confondere con il videogame picchiaduro ambientato nell’universo di League of Legend e in fase di sviluppo nel momento in cui stiamo scrivendo), boardgame sviluppato da un piccolo editore ceco che ha preso i tetramini di Tetris, i puzzle di Ubongo e un sistema di action point piuttosto classico (quindi tutti ingredienti già visti…) per realizzare un puzzle game accattivante e adattissimo al grande pubblico.

Il gioco ha riscosso un immediato successo, tant’è che si è già collocato al 13° posto nella classifica dedicata ai titoli astratti su BoardGameGeek, la prima tiratura del gioco è andata sold out e qualche mese fa è arrivata sempre su Kickstarter una nuova espansione (con annessa ristampa): non stupisce, quindi, che un editore del calibro di Asmodee abbia deciso di portare in Italia questo interessantissimo gioco per 1-4 giocatori.

La copertina minimale del gioco.

UNBOXING:

La grafica di Project L è assolutamente minimale: scatola nera uniforme, con il solo titolo del gioco che campeggia al centro. All’interno, un altrettanto minimale divisorio in cartone, che permette di tenere sufficientemente in ordine le diverse tipologie di tessere e i vari tetramini (ognuno con la propria ziploc).

I vari tetramini che rappresentano il “motore” del gioco.

Le tessere sono tutte dual layer, in cartoncino spesso e robusto (l’unico “contro” che presentano è la difficoltà a mescolarle…), mentre i tetramini sono in plastica rigida colorata; le plance individuali, con il riepilogo delle regole, delle azioni e dei pezzi, sono invece realizzate in carta plastificata.

Le due diverse tipologie di tessere: in alto, le più semplici dal dorso bianco; in basso, le più complesse dal dorso nero.

In tutta franchezza, materiali migliori di questi sarebbe difficile ipotizzarli, e all’interno della scatola lo spazio libero è risicatissimo, quindi niente sprechi per le nostre librerie stracolme…

L’interno della scatola: tutto in ordine con semplicità. E la scatola risulta davvero compatta!

PREPARAZIONE:

Si separano e si mescolano le due diverse tipologie di tessere, dopodiché si prepara un mercato comune composto da 2 righe: una con 4 tessere pescate dal mazzo col dorso bianco (i puzzle più facili e con ricompense meno ghiotte) e una con altre 4 tessere pescate da una parte del mazzo col dorso nero (il numero preciso di tessere utilizzate in questo caso varia in funzione del numero dei giocatori, e i puzzle sono decisamente più complessi).

Le 9 diverse tipologie di tetramini (ognuno dei quali presente in 10 pezzi) vengono sistemate in ordine al centro dell’area di gioco: vi consigliamo di aiutarvi con un vassoio o -meglio ancora- con un portaminuteria, perché i tempi di setup e soprattutto di de-setup verranno sensibilmente ridotti.

Ogni giocatore riceve una plancia di riepilogo e 2 pezzi uguali per tutti: uno di livello 1 e uno di livello 2. Dopo aver deciso chi sarà il primo giocatore, la partita potrà cominciare: il tempo di setup di Project L dura giusto un paio di minuti, e anche questo è sicuramente un grande pregio.

Il setup per 2 giocatori è davvero semplice e rapido!

SVOLGIMENTO:

In Project L vince chi accumula il maggior numero di punti, completando i puzzle raffigurati sulle tessere di gioco: in caso di parità, si valutano prima i puzzle completati e poi i tetramini raccolti. Un gioco davvero semplicissimo, soprattutto se si possiede una minima infarinatura sul funzionamento dello storico videogame Tetris.

Anche per quanto riguarda le regole di gioco, Project L non è da meno: durante il proprio turno, ogni giocatore può compiere 3 azioni tra le 5 possibili, eventualmente ripetendo più volte la medesima (fa eccezione la cosiddetta “azione maestra”, che può essere compiuta solo una volta per turno).

La scheda di consultazione, che ogni giocatore riceve a inizio partita, riepiloga con grande semplicità tutte le regole del gioco.

Le 5 azioni sempre possibili sono:

  1. Prendere una tessera puzzle dal mercato, sostituendola immediatamente con un’altra pescata dal mazzo corrispondente a quella riga; ogni giocatore può avere davanti a sé al massimo 4 puzzle da completare.
  2. Prendere un tetramino di livello 1 dalla riserva; in questo caso, le scorte del giocatore sono virtualmente illimitate.
  3. Migliorare un tetramino tra quelli già posseduti; si rimette in riserva il pezzo e se ne prende uno di un livello superiore o di pari livello ma forma differente.
  4. Collocare un tetramino in un puzzle posseduto; se il puzzle viene così completato, si ottiene la ricompensa indicata (solitamente un tetramino più un numero variabile di punti vittoria) e si hanno nuovamente a propria disposizione i tetramini utilizzati. Ovviamente i pezzi già posizionati non possono essere spostati, né rimossi.
  5. Compiere la fatidica “azione maestra”: si può sistemare fino a un tetramino per ciascuno dei puzzle disponibili davanti al giocatore (quindi fino a un massimo di 4).

Un esempio di azione maestra: il giocatore in questo caso riesce a piazzare un tetramino in ognuna delle sue 4 tessere (in basso).

La partita prosegue finché non viene esaurito il mazzo con le tessere dal dorso nero: si termina il giro, in modo tale che tutti i giocatori abbiano completato lo stesso numero di round, dopodiché si passa agli “ultimi ritocchi”.

Quest’ultima fase si può giocare tutti contemporaneamente, perché non si possono raccogliere nuovi tetramini né puzzle: ogni giocatore guarda i puzzle incompleti che ha davanti a sé e valuta se e come completarli con i pezzi che ha già a sua disposizione. Per ogni tetramino che utilizzerà in questa fase, dovrà infatti sottrarre un punto al proprio punteggio, mentre i puzzle così completati entreranno comunque nel conteggio finale: insomma, nella maggior parte dei casi non converrà mai completare tessere dal dorso bianco, ma… quelle nere ben avviate potrebbero comunque fruttare 2 o 3 punti aggiuntivi!

La partita sta volgendo al termine, perché l’avversario sta per prendere le sue ultime 3 tessere nere. Il giocatore qui inquadrato inizia a pensare a quali e quanti ritocchi dovrà fare per massimizzare il proprio punteggio…

REGOLAMENTO 2.0:

Da qualche mese è stato pubblicato un nuovo regolamento (ancora non tradotto in italiano) per la ristampa che accompagnerà la pubblicazione dell’espansione “Finesse” di Project L, e al suo interno sono state introdotte alcune interessanti novità, che vi consigliamo vivamente di adottare:

  • è stata introdotta una sesta azione, “Riciclare”, che prevede appunto di risistemare tutte e 4 le tessere di una riga sotto al relativo mazzo e rimpiazzarle con altrettanti puzzle pescati dalla cima;
  • nel computo del punteggio finale bisogna sottrarre i punti dei puzzle rimasti incompleti davanti al giocatore (quindi… converrà completare anche quelli dal dorso bianco).

Niente di sconvolgente, quindi, ma un paio di correzioni che rendono ancora più godibile il gioco.

DURATA:

Una partita a Project L dura circa 30/40 minuti, anche se a tavolo completo e/o con giocatori propensi alla paralisi da analisi si può raggiungere l’ora di gioco.

Trattandosi di un gioco astratto dalla componente aleatoria pressoché assente e dalla bassa interazione, i tempi morti tra un turno e l’altro sono comunque contenuti e non risultano fastidiosi, perché permettono di analizzare e pianificare le azioni successive.

Le partite risultano quindi scorrevoli e avvincenti e, considerata la durata comunque relativamente contenuta, solitamente una tira l’altra.

AMBIENTAZIONE:

Project L è un astratto puro, pertanto non ha nessuna ambientazione (nemmeno posticcia).

CONSIDERAZIONI:

Project L è uno di quei giochi che non dovrebbe mai mancare in una ludoteca e in tutti quegli eventi dimostrativi in cui è essenziale intercettare prontamente gli sguardi del pubblico: materiali accattivanti, estetica di sicuro impatto, colori vivaci e una manciata di regole semplicissime per poter iniziare a giocare, oltre a un vago ma piacevole senso di déjà vu da retrogaming.

Oltre a questi indiscutibili pregi, non sottovalutiamo neppure la somiglianza con i regoli colorati utilizzati ormai da decenni nelle scuole elementari: la componente didattico-matematica è innegabilmente ben presente, quindi Project L potrebbe essere utilizzato da insegnanti particolarmente innovativi, oppure da genitori che vogliono far ripassare le basi della matematica ai propri figli.

Come avrete capito dalla nostra recensione, il gioco presenta anche qualche piccolo neo: l’interazione tra i giocatori è praticamente assente (ci si contende solo i puzzle al mercato) così come l’ambientazione, e c’è un pizzico di attesa tra un turno e l’altro, quantomeno quando si gioca in 3 o in 4. Inoltre, c’è una situazione sgradevole che proprio in 4 giocatori può verificarsi verso la fine della partita: i tetramini di livello 1 potrebbero esaurirsi e l’azione corrispondente potrebbe non essere più disponibile. Noi abbiamo ovviato adottando la regola dell’azione di miglioramento (se il pezzo non è disponibile, si può attingere al livello immediatamente superiore), ma di fatto si tratta di una nostra personale “house rule”.

Al di là di queste “quisquilie”, il gioco gira meravigliosamente bene: ci sono azioni più utili a inizio partita (il miglioramento dei tetramini lo userete solo nei primissimi round) e altre più utili a partita inoltrata (l’azione maestra diventa micidiale quando il proprio repertorio dei pezzi è sufficientemente assortito e si tengono sempre 3 o 4 puzzle da completare davanti a sé); azioni che non userete quasi mai (riciclare) e altre che userete in ogni turno della partita (collocare un tetramino).

Inoltre bisogna maturare la sensibilità di saper passare al momento più opportuno dai facili puzzle dal dorso bianco ai più complessi dal dorso nero: se insisterete troppo a lungo con i primi, accumulerete tanti tetramini (questo è vero!) ma al tempo stesso rimarrete molto indietro con i punti vittoria; il contrario sarà però altrettanto deleterio, perché avanzerete molto più lentamente dei vostri avversari e non avrete a vostra disposizione un numero adeguato di tetramini, soprattutto per le decisive fasi finali della partita.

Aggiungiamo che la scalabilità è assolutamente ottima, e addirittura è prevista una modalità in solitario molto “puzzlosa” e sfidante, mentre il bilanciamento complessivo è davvero ottimo, tant’è che difficilmente il vincitore riuscirà ad accumulare molti più punti degli altri giocatori, a meno che non abbia un numero di partite all’attivo nettamente superiore.

In conclusione, non possiamo fare altro che citare una vecchia pubblicità, “Project Laccattatevillo”, e incrociare le dita affinché vengano portate in Italia anche le espansioni già ideate dall’editore ceco Boardcubator!

Et voilà: tessera completata e tetramino guadagnato!

POSOLOGIA:

Project L è un integratore di divertimento familiare, da assumere indifferentemente prima, durante e dopo i pasti. Può essere somministrato senza controindicazioni a chi viene sottoposto per la prima volta a una terapia di questo tipo: si tratta, infatti, di un ottimo catalizzatore per introdurre i pazienti al mondo dei giochi da tavolo. Il gioco può essere impiegato anche per uso pediatrico dagli 8/9 anni in su, purché i soggetti abbiano buone competenze logico-matematiche.

SOTTOFONDO MUSICALE:

Il brano “Schism” dei Tool.

Si ringrazia Asmodee Italia per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco.

Puoi acquistare Project L su GET YOUR FUN

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

Siamo su Facebook

Mercuzio
Latest posts by Mercuzio (see all)