SINTESI

Pro: La spada è scenografica e piacevole da maneggiare.

Contro: La spada è veramente scomoda se si vuole tener d’occhio il gioco degli avversari.

Consigliato a: Giocatori family e occasionali che cercano un gioco veloce.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
discreta

Incidenza della fortuna:
buona

Idoneità ai Neofiti:
elevata

Autore:
A. Rehberg e C. Neuman

Grafica ed illustrazioni:
R. Camilo A. de Almeida

Anno:
2022

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Swordcrafters è un filler da 1 a 5 giocatori della durata di circa 20-30 minuti edito dalla Little Rocket Games. Gioco molto semplice nelle regole e rapido, si fa notare per le belle spade tridimensionali che i giocatori impugneranno a fine partita, dopo averle forgiate.

Nella sostanza stiamo parlando di un astratto basato su una meccanica di set collection e su un’implementazione per più giocatori del “I cut, you choose” (ovvero uno dei classici metodi per spartirsi qualcosa: uno dei due fa le parti e l’altro sceglie quale prendere).

Materiali

Componenti e scatola

Componenti e scatola

Il grosso del peso della scatola è dovuto ai componenti della spada. Ci sono infatti 5 impugnature costituite da due sagome di cartone unite da una base in plastica.

Impugnature delle spade

Impugnature delle spade

Sopra queste vengono incastrate le due parti, ornate da gemme colorate, a formare l’elsa. Infine 91 tessere quadrate con intagli costituiranno le lame. Le tessere sono ben fatte, di ottimo spessore e robuste.

Spada completa

Spada completa

La scatola di Swordcrafters contiene poi 10 carte che servono per il solitario e 18 carte obiettivo (chiamate carte magia spada) con obiettivi base su una faccia e obiettivi avanzati sull’altra.

Carte obiettivo sia base che avanzate

Carte obiettivo sia base che avanzate

Infine troviamo una manciata di token in cartoncino e una plancia per conteggiare i punti, non così belle da strapparsi i capelli, ma fanno il loro sporco lavoro.

Plancia punteggio e relativi segnalini

Plancia punteggio e relativi segnalini

Da notare l’inserto che permette di mantenere i componenti ordinati anche con la scatola in verticale.

Come si gioca

Ad inizio partita si crea la riserva di pesca delle tessere spada (rimuovendo 3 tessere per colore in 2 o 3 giocatori) e si pescano 3 obiettivi (comuni a tutti), scegliendo prima quanti usarne dal lato semplice e quanti dal lato avanzato.

Poi ogni giocatore prende i segnapunti e un’impugnatura, sulla quale incastra due tessere “elsa” prese casualmente.

Il primo giocatore prende il segnalino incudine.

Set iniziale del primo giocatore

Set iniziale del primo giocatore

La partita a Swordcrafters è composta da 6 round più un conteggio finale dei punti.

All’inizio di ogni round si forma una griglia di tessere spada attorno alla tessera forgia, seguendo lo schema riportato sulla stessa.

Tessera forgia con lo schema della griglia

Tessera forgia con lo schema della griglia

Griglia a inizio round in una partita a 4 giocatori

Griglia a inizio round in una partita a 4 giocatori

Poi il primo giocatore fa un “taglio” orizzontale o verticale nella griglia, separandola in due gruppi (non necessariamente uguali). Il secondo giocatore sceglie uno dei gruppi di tessere e lo divide ulteriormente in due parti, e così tutti i giocatori in senso orario.

Griglia a fine round in una partita a 4 giocatori

Griglia a fine round in una partita a 4 giocatori

Ora, ripartendo dal primo giocatore, ognuno prende uno dei gruppi di tessere sul tavolo: ne avanzerà uno che verrà scartato.

Se qualcuno sceglie il gruppo con la tessera forgia, lascia quella tessera al centro e diventa il primo giocatore prendendo il segnalino incudine. Se la forgia non viene scelta, il primo giocatore passa l’incudine al giocatore alla propria sinistra.

Finalmente, come ultima fase del round, dobbiamo montare tutte le tessere raccolte sulla spada (senza lasciare buchi).

Assemblaggio delle tessere spada

Assemblaggio delle tessere spada

La partita finisce quando non ci sono più tessere a sufficienza da formare la griglia che, guarda caso, è proprio il sesto round.

I punti vengono assegnati in base a tre caratteristiche della spada:

  • la lunghezza;
  • la qualità;
  • la magia.

Tracciato dei punti e carte obiettivo

Tracciato dei punti e carte obiettivo

La spada più lunga (ovvero con più tessere) guadagna 6 punti.

La qualità della spada si calcola per ognuno dei 4 lati della lama. Per ogni faccia si individua il gruppo più grande di gemme adiacenti dello stesso colore (devono esserci almeno 2 gemme): ogni gemma vale 2 punti.

I punti per la magia della spada vengono assegnati in base alle carte obiettivo. Ad esempio, una carta obiettivo semplice può richiedere il “maggior numero di gemme blu”:  ognuno somma tutte le gemme blu presenti sulla spada e si assegnano i punti riportati sulla carta a chi ne ha di più (ed eventualmente al secondo e al terzo in funzione del numero di giocatori).

Le spade magiche!

Le spade magiche!

Scalabilità e varianti

In 2 o 3 giocatori si utilizzano meno tessere spada e la griglia che si forma è più piccola, mentre in 4 o 5 si usano tutte le tessere e la griglia è più grande. Nonostante questo, aumentando il numero dei giocatori, ognuno avrà mediamente a disposizione meno tessere e quindi spade più corte.

Da notare che in 2 giocatori le regole di Swordcrafters cambiano leggermente: in ogni round, ciascun giocatore taglia due volte e poi sceglie 2 volte. Una variante proposta dal regolamento prevede che ciascuno dei due giocatori abbia due impugnature e, ad ogni round, debba assegnare uno dei gruppi  scelti ad una spada e uno all’altra.

Un’ulteriore variante chiamata “leggera” semplifica le cose da tener d’occhio (non che fossero tantissime prima…), perché prevede:

  • l’utilizzo delle sole carte obiettivo base;
  • il punteggio per la qualità della spada calcolato considerando solo il lato migliore della lama e assegnando 5 punti al maggior gruppo di gemme monocromatico.

Solitario

Swordcrafters include infine una variante in solitario che risulta un puzzle game ben fatto ma piuttosto semplice.

La partita dura sempre 6 round, vengono pescate tre carte obiettivo e la griglia di tessere è uguale alle partite in 4-5 giocatori.

Per giocare da soli però serve un mazzetto di carte specifico dove le due facce delle carte hanno utilizzi diversi.

Ad inizio partita si pescano da 1 a 4 carte che rappresentano i nostri avversari e, in pratica, riportano le caratteristiche che avrà la loro spada a fine partita.

Carte che rappresentano gli avversari

Carte che rappresentano gli avversari

Le carte non utilizzate come avversario vengono messe in una pila con l’altra faccia coperta.

Ad ogni round se ne svela una che indica come devono essere fatti i 4 tagli: la prima carta a sinistra nella foto impone di fare il primo taglio orizzontale e gli altri 3 verticali.

Carte solitario

Carte solitario

Facciamo quindi i tagli indicati ma, dopo ogni taglio, a differenza del multiplayer, dobbiamo scartare uno dei due gruppi risultanti.

Al termine del round ci ritroviamo con un solo gruppo di tessere che useremo per montare la spada.

Dopo il sesto round si conteggiano i punti come con più giocatori considerando che gli avversari fittizi abbiano la spada descritta sulla loro carta.

Conclusioni

Le diverse combinazioni di carte obiettivo e soprattutto la composizione casuale della griglia di tessere spada, offrono sempre partite interessanti.

Le spade, come già accennato, sono scenografiche, ben realizzate e robuste (se vi limitate all’uso previsto dal regolamento). Devo dire che, oltre ad attirare l’occhio dei bambini, sono piacevoli da maneggiare anche per i grandi.

Il problema è che durante il gioco possono risultare parecchio fastidiose per i giocatori che cercano l’interazione con gli avversari.

Se un giocatore cerca di capire la situazione di un avversario prima di fare una mossa, riuscirà normalmente a vedere due lati della spade senza possibilità di controllare quelli nascosti (il regolamento vieta esplicitamente di chiedere agli altri di ruotare la spada). Quindi, per vedere tutti i lati, bisogna stare attenti a quando gli avversari si rigirano la spada fra le mani o la montano. Ne risulta un metagioco che non è detto piaccia a tutti.

Il problema non si pone in partite rilassate in cui ognuno decide di coltivare il proprio orticello.

Le regole sono semplicissime e dubito che qualcuno possa aver problemi ad impararlo, ma riteniamo che, visto anche il target, il regolamento avrebbe potuto essere di più facile fruizione: scritte e disegni piccoli, scelte linguistiche discutibili e alcuni passaggi dati per scontati.

Per esempio il regolamento non fornisce una procedura per formare le pile (ad inizio partita) e la griglia (ad ogni round). La griglia va composta prendendo casualmente tessere visibili in cima alle pile (le tessere spada hanno la stessa immagine su entrambe le facce, quindi non possono essere coperte) e posizionandole: c’è il rischio che qualche brutta persona sia tentata di “scegliere” che tessera prendere e dove metterla.

Swordcrafters è quindi adatto ad un pubblico family e di giocatori occasionali che ami competizione e un minimo di interazione ma senza eccessivo agonismo. I materiali lo rendono perfetto per eventi o per attirare giovani giocatori.

L’incidenza della fortuna si sente ma è adeguata al suo target.

Sicuramente può dire la sua in questo segmento di mercato.

Si ringrazia Little Rocket Games per la review copy di Swordcrafters gentilmente fornita per questa recensione.

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