SINTESI

Pro: decisamente più compatto e portatile del gioco originale, richiede anche meno tempo per essere intavolato e giocato.

Contro: fase iniziale della partita molto lenta; si sente un po’ la mancanza del draft nella pesca delle carte.

Consigliato a: appassionati di Terraforming Mars “originale” in cerca di una variante più snella; potrebbe anche essere utilizzato come “introduzione” a Terraforming Mars per giocatori inesperti, ma solo sotto la supervisione di un appassionato.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
discreta

Incidenza della fortuna:
discreta

Idoneità ai Neofiti:
bassa

Autore:
S. Engelstein, J. Fryxelius, N. Little

Grafica ed illustrazioni:
Nio Mendoza

Anno:
2022

Puoi acquistare Ares Expedition su GET YOUR FUN

Oggi vi parliamo del nuovo gioco pubblicato da Ghenos Games, Terraforming Mars: Ares Expedition: non si tratta dell’ennesima espansione dell’ormai celeberrimo gioco da tavolo Terraforming Mars, ma di un nuovo titolo che ne condivide ambientazione e parte delle meccaniche. Può essere giocato da 1 a 4 giocatori dai 14 anni in su, con una durata stimata di circa 60 minuti (noi diremmo anche qualcosina in più).

Molti giochi famosi hanno avuto un “seguito”, non solo di espansioni, ma anche di “spin-off”: pensiamo a San Juan, “erede” di Puerto Rico, oppure a New Frontiers, derivato da Race for the Galaxy. Spesso si tratta di trasposizioni in giochi di carte o di dadi “più leggeri”, come nel caso di Coal Baron, o del già citato Puerto Rico o ancora di Istanbul; altre volte di giochi esplicitamente ispirati ai rispettivi predecessori, come nel caso dei vari Ticket to Ride o di Carcassonne, che hanno visto un vero e proprio proliferare di “giochi satellite”, alcuni dei quali anche molto interessanti.

Chi di voi già conosce (e probabilmente ama) Terraforming Mars sarà sicuramente molto curioso di scoprire quanto Ares Expedition si discosti dal suo “genitore” e quali siano i pro e i contro rispetto ad esso. Tutti gli altri invece dovrebbero leggere prima di tutto la recensione di Terraforming Mars per poter seguire più nel dettaglio il resto di questo articolo. Pronti all’unboxing?

Bella la componentistica: colori e grafica richiamano fedelmente Terraforming Mars.

Bella la componentistica: colori e grafica richiamano fedelmente Terraforming Mars.

Unboxing

La scatola di Ares Expedition, di dimensioni piuttosto contenute, appare ben organizzata, offrendo spazio sufficiente per ospitare future (prevedibili…) espansioni di carte e tre divisori per organizzarle ordinatamente. Le 4 plance giocatore sono “dual layer”, come quelle premium aggiunte a Terraforming Mars “senior” con l’espansione più recente (Turmoil): davvero ottime, visto che evitano che un colpo accidentale sposti rovinosamente tutti i cubetti risorsa. Questi ultimi sono di qualità superiore a quelli del gioco originale, mentre le carte sono del tutto in linea con la grafica già utilizzata, anche se ovviamente sono diverse in termini di contenuto ed effetti, per adattarsi alle nuove regole.

Noterete subito che molte delle carte di Ares Expedition hanno una corrispondente omonima nel gioco originale, e talora anche l’effetto ricalca almeno in parte l’altro. Il manuale (ottimamente tradotto e ben organizzato) è corredato da due paginette di informazioni aggiuntive, che includono anche l’elenco delle differenze col gioco originale e un riassunto molto chiaro delle regole: un’idea che rende ancora più rapido l’apprendimento del gioco per i veterani della saga. Il piccolo tabellone di gioco ospita solo uno spazio centrale per le tessere oceano già rivelate e le tre tracce di terraformazione: quella principale, lungo il bordo esterno, che riporta il livello di terraformazione raggiunto dai singoli giocatori, quella dell’ossigeno e quella della temperatura. Qualcuno ha commentato che lo spazio per gli oceani sia superfluo, visto che sarebbe bastato un tracciato numerico da 0 a 9, ma non guasta di certo sul piano coreografico. Ottima l’aggiunta di due contenitori per i cubetti risorsa. L’unboxing è quindi superato a pieni voti, e non c’è nessuna nota stonata da segnalare.

Molto carini i due contenitori per i cubetti risorsa; questi sono a nostro avviso più belli di quelli del gioco originale.

Molto carini i due contenitori per i cubetti risorsa; questi sono a nostro avviso più belli di quelli del gioco originale.

Il gioco

Il setup è piuttosto rapido: ogni giocatore si dota di 5 carte fase col retro del proprio colore (sono uguali per tutti, da 1 a 5) e di una plancia di gioco, sulla quale dispone i cubetti del proprio colore sui 5 tracciati disponibili, nella posizione zero: mega crediti, calore, piante, acciaio e titanio. Sono presenti anche tre spazi per ospitare i cubetti delle prime tre risorse, mentre le ultime due -a differenza del gioco originale- non sono vere risorse accumulabili, ma piuttosto sconti permanenti per l’acquisto di carte edificio e spazio. Ad esempio, un valore di tre sul tracciato titanio indica uno sconto permanente di 9 mega crediti per l’acquisto di qualsiasi carta spazio.

Il giocatore durante la partita ha tutto sott'occhio, ma al crescere del numero delle carte lo spazio necessario aumenta in modo considerevole.

Il giocatore durante la partita ha tutto sott’occhio, ma al crescere del numero delle carte lo spazio necessario aumenta in modo considerevole.

A questo punto vengono distribuite ai giocatori 8 carte progetto a testa, insieme a 2 carte corporazione; come regola opzionale (che suggeriamo di adottare) i giocatori possono scartare qualsiasi numero di carte progetto e ripescarle, per poi scegliere una carta corporazione e scartare l’altra. A questo punto, i giocatori aggiorneranno le proprie plance giocatore con i mega crediti di partenza e gli eventuali bonus di produzione conferiti dalla corporazione scelta: tutto questo richiede non più di 5 minuti, se i giocatori conoscono già le regole.

Come in Terraforming Mars, i giocatori impersonano una mega-corporazione che partecipa alla colonizzazione di Marte, e cercheranno con ogni mezzo di fare “la parte del leone”, in modo da poter esigere la fetta maggiore dei guadagni futuri e chissà, forse anche il controllo del pianeta stesso… Insomma, la posta in gioco è veramente grande, il destino dell’umanità è nelle vostre mani… e potrebbe finire anche nelle vostre tasche, se alla fine sarete la mega-corporazione con più punti vittoria.

Ogni corporation parte con un diverso ammontare di megacrediti e con un bonus specifico.

Ogni corporation parte con un diverso ammontare di megacrediti e con un bonus specifico.

In Ares Expedition, i punti vittoria si conquistano in modo simile al gioco originale, con l’unica differenza che non esistono milestone e traguardi, e nemmeno le città: concorrono al punteggio il vostro livello di terraformazione (che parte da 5) e che aumenta ogni volta che fate salire il livello di ossigeno o di temperatura; le foreste che avrete contribuito a creare (1 punto per foresta); e i punti sulle carte progetto giocate, che possono essere anche negativi o variabili, ovvero dipendenti da un qualche fattore che potrete cercare di massimizzare, come il numero di icone di un certo tipo sulle carte o il numero di cubetti sulla carta, che possono a loro volta rappresentare microbi o animali, e che il più delle volte diventano punti a fine partita.

Le carte progetto sono il “cuore” sia di questo gioco che del suo progenitore, ma in questo caso sono ancora più “centrali”, visto che è sparita la componente di piazzamento sul tabellone del gioco originale. Ogni carta può essere contraddistinta fino a un massimo di 3 icone diverse, e appartiene sempre a una delle tre tipologie che abbiamo imparato a conoscere da Terraforming Mars: le rosse sono istantanee (le cui icone però sono conteggiate durante la partita, a differenza del gioco originale nel quale sono giocate e poi capovolte fino a fine partita); le verdi influenzano la produzione e/o il bonus acciaio e titanio; e le blu offrono azioni aggiuntive.

Le tessere oceano vanno collocate su questa plancia, una volta piazzate, ma solo per motivi "coreografici".

Le tessere oceano vanno collocate su questa plancia, una volta piazzate, ma solo per motivi “coreografici”.

Mentre in Terraforming Mars le azioni delle carte blu sono giocabili alla pari di qualsiasi altra azione del gioco e al più una volta per “generazione” (ovvero per round di gioco), in Ares Expedition funzionano in modo leggermente differente, ma il principio è lo stesso: concedono al possessore o un bonus fisso permanente, o una “capacità” speciale, attivabile nella fase azione di cui parleremo tra poco.

Ogni carta inoltre riporta un costo in alto a sinistra, e può essere scartata in ogni momento per ottenere 3 mega crediti: un po’ l’opposto di quanto avviene nel gioco originale, dove si pagano in anticipo 3 mega crediti per ognuna di esse.

Titanio e Acciaio sono diventati sconti diretti sull'acquisto di carte spazio e edificio.

Titanio e Acciaio sono diventati sconti diretti sull’acquisto di carte spazio e edificio.

La partita si svolge coi giocatori che simultaneamente scelgono in segreto una carta fase, per poi rivelare contemporaneamente le scelte fatte, proprio come avviene nei famosi giochi di Tom Lehmann (come ad esempio Race for the Galaxy). Chi sceglie una certa fase la eseguirà al pari degli avversari, ma con un bonus esclusivo. Vediamo quali sono le fasi, che vengono svolte in ordine da tutti i giocatori:

  1. Sviluppo: i giocatori possono giocare una carta verde dalla propria mano, pagandone il costo in mega crediti, a patto di rispettare gli eventuali requisiti indicati sulla carta. Chi sceglie questa fase ha uno sconto di 3 mega crediti.
  2. Costruzione: i giocatori possono giocare una carta rossa o blu dalla propria mano; chi sceglie questa fase può giocare una carta ulteriore (sempre rossa o blu), oppure pescare una carta.
  3. Azioni: i giocatori possono svolgere una volta ogni azione indicata sulle proprie carte blu, nell’ordine che preferiscono. In più, possono svolgere un numero a piacere di azioni standard, e devono convertire gruppi di 8 piante in altrettante foreste, e gruppi di 8 segnalini calore in altrettanti aumenti di temperatura. Ricordiamo che le foreste conferiscono anche un punto vittoria extra, e che entrambe le azioni fanno aumentare di un punto il livello di terraformazione. Quando la temperatura e l’ossigeno aumentano, il relativo segnalino può entrare in una nuova zona colorata del proprio tracciato: alcune carte fanno riferimento a tali colori, soprattutto come prerequisito per poter essere giocate (ad esempio, la temperatura potrebbe essere almeno rossa, oppure l’ossigeno potrebbe essere al più viola). Chi sceglie l’azione può effettuare una sola delle proprie azioni blu due volte.
  4. Produzione: permette di riscuotere la propria produzione di mega crediti, piante e calore; chi la sceglie ottiene 4 mega crediti in più.
  5. Ricerca: permette di pescare due carte e tenerne una; chi la sceglie può pescarne 5 e tenerne 2.

La meccanica è semplice e la strategia sottesa evidente: ogni giocatore cerca di scegliere la fase più utile per sé e meno utile per gli altri, anche se deve fare sempre attenzione a non esaurire i mega crediti, fondamentali per accrescere il proprio potere. Se vi trovate a corto di soldi potete scartare carte in eccesso e scegliere la produzione, ma se non avete carte inutili da scartare… dovrete scartarne altre più preziose, o saltare le eventuali fasi 1 e 2 scelte dagli avversari più “ricchi” prima di poter effettuare la vostra fase di produzione, visto che questa avviene sempre dopo le fasi di sviluppo e costruzione… Siete avvisati!

Alcuni effetti dipendono dal numero di icone di un certo tipo sulle carte giocate, attenti a non dimenticarvi di aggiornare la produzione!

Alcuni effetti dipendono dal numero di icone di un certo tipo sulle carte giocate, attenti a non dimenticarvi di aggiornare la produzione!

Per il resto, Ares Expedition conserva molti degli elementi caratteristici di Terraforming Mars: bisogna aumentare la produzione, soprattutto di ricchezza; dotarsi di azioni esclusive che fanno “combo” con le altre carte; precedere -e surclassare- gli altri giocatori con le buone… e qualche volta anche con le cattive (ci sono carte che danneggiano direttamente gli avversari, anche se spesso hanno un valore in punti negativo!).

Quando ossigeno e temperatura raggiungono il valore massimo, e tutti e 9 gli oceani sono stati rivelati, il gioco termina e si passa al conteggio finale dei punti.

Avere un certo numero di buone azioni da attivare nella relativa fase è importantissimo.

Avere un certo numero di buone azioni da attivare nella relativa fase è importantissimo.

La modalità in solitario è presente, ma è consigliabile soprattutto per provare il gioco e prepararsi alla vera sfida con altri giocatori; è presente anche una modalità cooperativa per due giocatori, che può essere interessante per spiegare il gioco divertendosi, magari facendo tenere le carte scoperte al più inesperto per la prima parte della partita.

Conclusioni

Un difetto che abbiamo riscontrato in modo piuttosto netto è il fatto che la partenza sia molto lenta. I bonus delle corporazioni sono interessanti e variegati, ma relativamente contenuti, e si comincia senza carte in gioco: visto che il numero massimo di carte giocabili durante un turno è 3 -cosa che avviene solo se scegliete la fase 2 e qualcun altro sceglie la 1- e considerato che ogni tanto dovrete produrre e pescare carte, serviranno parecchi round prima che i giocatori comincino ad avere le risorse per far innalzare il livello di ossigeno e la temperatura. Un difetto simile era presente anche in Terraforming Mars, ma qui risulta ancora più evidente. Speriamo ardentemente che anche Ares Expedition veda presto un’espansione simile alla “Prelude” di Terraforming Mars, in modo tale da consentire un avvio più rapido e un tempo di gioco più contenuto.

Aggiunta dell’ultimo minuto: su BGG sono già state annunciate le prime tre espansioni

Un altro problema è proprio la durata del gioco, che è sì inferiore a quella di Terraforming Mars, ma non in modo così significativo come ci si potrebbe aspettare. Non siamo di fronte a un gioco rapido come San Juan o Race for the Galaxy, anche se è indubbio che sia più rapido da intavolare (e anche da spiegare) rispetto a Terraforming Mars. Se i giocatori fanno scelte accurate, il tempo di gioco può superare nettamente i 60 minuti massimi indicati dalla scatola. Resta comunque un gioco adatto a giocatori piuttosto esperti, perché le carte sono tutte differenti tra loro, e potrebbero confondere non poco un giocatore alle prime armi. L’età minima di 14 anni indicata sulla scatola ne è una prova.

Come in tutti i giochi a crescita esponenziale, dopo un avvio piuttosto lento la terraformazione accelera rapidamente...

Come in tutti i giochi a crescita esponenziale, dopo un avvio piuttosto lento la terraformazione accelera rapidamente…

Il gioco scala piuttosto bene tra tre e quattro giocatori, anche grazie al fatto che le fasi sono svolte in simultanea; non ci ha convinto del tutto in due giocatori, vista la lentezza della fase iniziale e il fatto che spesso, dopo i primi venti minuti, un giocatore appare già inesorabilmente destinato a vincere, anche se non si è nemmeno arrivati a metà partita; per non parlare del fatto che si finisce per giocare un numero spropositato di carte, rendendo molto complesso il calcolo di tutti i bonus. Ad ogni modo, su BoardGameGeek trovate diverse varianti per due giocatori proposte dalla community.

Veniamo ora ai lati positivi: Ares Expedition è un Terraforming Mars molto più trasportabile, ed è anche giocabile in meno tempo e su una superficie meno ampia. Questo significa che gli appassionati potranno magari aggiungerlo a uno zaino e goderselo in un weekend di vacanza, anche su un tavolo di fortuna. E’ fedele alle “sensazioni” di Terraforming Mars, senza snaturarne la natura di gioco che desta meraviglia e che accende l’immaginazione. La longevità ci sembra buona e crediamo verrà presto ampliata da qualche espansione.

Se non possedete ancora Terraforming Mars, vi consigliamo in primis di acquistare quello: è un capolavoro imperdibile, e Ares Expedition si rivolge sostanzialmente allo stesso target, pur essendo un gioco un pizzico più “light”. Se invece fa bella mostra di sé nella vostra collezione, e siete in cerca di “ancora più Marte”… allora Ares Expedition sarà pane per i vostri denti!

 

 

 

Puoi acquistare Ares Expedition su GET YOUR FUN

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

Siamo su Facebook

CptWasp
Mi trovi su:
Latest posts by CptWasp (see all)