DEAL WITH THE DEVIL – in SINTESI
Pro: un esperimento interessante quello di unire più meccaniche a quella dei “ruoli nascosti”. I materiali e il numero di componenti genera sicuramente un colpo d’occhio imponende al tavolo. Ben pensato e funzionante il meccanismo dell’App per gestire gli scambi delle offerte in un gioco dove altrimenti sarebbe servito un “master”.
Contro: si gioca solo esattamente in 4 giocatori e la durata e tipologia del gioco non sempre renderanno facile trovarli. Deal with the Devil si “maschera” da gioco spensierato di ruoli nascosti, in realtà è un “recupero risorse”… anche molto stretto.
Consigliato a: chi ama sperimentare giochi con più meccaniche unite nella stessa scatola. A giocatori disposti a investire 3 o 4 partite per goderselo al meglio.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
assente
Incidenza della fortuna:
bassa
Idoneità ai Neofiti:
bassa
Autore:
Matúš Kotry
Grafica ed illustrazioni:
David Cochard
Anno:
2023
Puoi acquistare DEAL WITH THE DEVIL su GET YOUR FUN |
DEAL WITH THE DEVIL in una citazione?
“I patti più vili nascono dai propositi più alti.” – (Nicolás Gómez Dávila)
Fino a che punto sarete in grado di resistere alla tentazione di avere risorse e denaro per costruire la città più gloriosa? A che punto deciderete che vale la pena vendere un frammento della vostra anima per ottenerne di più?
Lo scoprirete presto intavolando Deal with the Devil (Cranio Creations), un gioco che cerca di mischiare due meccaniche interessanti e collaudate: da una parte quella dei ruoli nascosti, dall’altra quella del recupero e gestione risorse.
IMPORTANTE: come espresso chiaramente nel regolamento del gioco, nemmeno per scrivere questa recensione nessuna anima è stata venduta realmente ed ogni riferimento a riguardo che vi troverete è pura licenza “poetica” e parte della dinamica del gioco.
Unboxing e Setup
Partiamo dalla fine, da una conclusione… serve un po’ di pazienza per Deal with the Devil, in tutto.
Dall’unboxing, al setup, al regolamento e alle prime partite: è un gioco che unisce tante meccaniche e quindi rischia al primo impatto di spiazzare un po’.
I materiali sono tanti e qualitativamente ben fatti. I cartoncini per assemblare i “castelli dei giocatori” sono spessi e si incastrano bene; stesso discorso per gli “scrigni” di ogni giocatore e il tabellone centrale.
Per gestire i ruoli nascosti, il vero “master” del gioco è l’app dedicata (sia per iOs che Android), che attraverso un sistema di QR Code distribuirà di volta in volta gli scrigni segretamente.
Ogni scrigno è unico e ha al suo interno fin dal setup le risorse dedicate al relativo ruolo:
- il Diavolo inizia con una risorsa di ogni tipo, sia base che avanzata e otto monete: questo “ben di dio” (mmmm, beh, si dice così!) gli servirà nelle fasi di offerte segrete per tentare i giocatori a vendergli un frammento della loro anima;
- il Cultista ha invece “solo” due risorse avanzate e una moneta, ma può contare anche su due frammenti d’anima “corrotti” (contrassegnati su un lato da un pugnale);
- i due Umani invece partono ricchi solo della loro fede: nessuna risorsa né moneta, ma tre frammenti d’anima immacolata.
Una volta montati i pezzi principali e defustellati tutti i token, seguite le istruzioni per allestire il tavolo (liberate spazio mi raccomando) e prepararvi a costruire il vostro regno per farlo diventare il più prospero del… Medioevo!
Il gioco
Siamo nell’era della superstizione, alla fine del Medioevo, quando lo sport preferito era ancora la caccia alle streghe e qualsiasi avvenimento “fuori dal comune” era un ottimo pretesto per condannare chiunque.
E con questo clima il Diavolo può tranquillamente fingersi un umano e guidare uno dei 4 regni che si sono formati dopo i secoli bui: due guidati da esseri umani, uno da un cultista devoto al Principe delle Tenebre e l’ultimo da Nosferatu in persona.
Deal with the Devil, come detto in precedenza, basa parte del suo gameplay sulla meccanica dei ruoli nascosti: nessuno dei quattro giocatori al tavolo infatti conosce l’identità degli altri.
Cercando di semplificare al massimo (il regolamento è esaustivo anche se consigliamo di leggerlo un paio di volte per poter gestire al meglio il gioco), Deal with the Devil è un gioco che decreta il suo vincitore in base al numero di punti vittoria ricavati dagli edifici costruiti (valore degli stessi più traguardi raggiunti con il set collection delle differenti tipologie), risorse rimaste e punti penalizzazione accumulati (ali demoniache, debiti…).
Seguiamo velocemente le fasi di ognuno dei 5 round per capire come arrivare al vostro scopo:
- Fase Produzione
Ogni giocatore guadagna risorse differenti in base a quelle indicate nel suo “spicchio” di tabellone (+ eventuali bonus guadagnati durante il gioco): questo è l’unico modo per ricevere risorse “gratuitamente”!
- Fase Carte
Un piccolo draft vi permette di tenere in mano fino a 4 carte Edificio: le risorse servono per costruire edifici e gli edifici per fare punti (direttamente con il loro valore o collezionando combinazioni di tipologie di edificio). Ogni round potrete tenere solo 1 delle carte che non costruite, quindi scegliete attentamente! - Fase Patto
La parte del gioco più divertente, che può farvi amare o odiare Deal with the Devil. Ogni giocatore, a seconda del ruolo che ha, cerca di proporre segretamente una richiesta:
- I mortali possono richiedere da 2 a 7 monete;
- Il diavolo può richiedere 1 o 2 frammenti d’anima;
- il cultista può richiedere da 2 a 6 monete o 1 frammento d’anima.
Segretamente ognuno riempie lo scrigno con la propria offerta per ottenere quanto richiesto (in risorse o monete, mai frammenti d’anima), nella speranza che venga accettata.
L’app, perfetta per questo scopo, deciderà segretamente a quale giocatore andrà ogni scrigno.
Una volta aperto, sempre segretamente, non dovete fare altro che prendere le risorse presenti e inserire quanto richiesto per chiudere il patto. In caso non vi aggradi lo scambio, basterà chiudere lo scrigno senza fare nulla.
A questo punto ci sarà un secondo giro (ATTENZIONE, con le stesse offerte) e quindi potrebbe capitarvi di ricevere un’offerta già accettata (chiudete senza far nulla) o ancora un “deal” attivo. Scegliete quindi voi se accettare nuovamente o richiudere.
L’app poi, farà tornare gli scrigni ai proprietari che possono verificare se sono riusciti a stringere un patto con qualcuno.
Questo è uno dei pochi momenti in cui potete fare monete / risorse, fondamentali in un gioco stretto come Deal with the Devil. Non scordatevelo!
- Fase Azione
Ecco la parte “german”. Avete quattro “punti azione” da poter spendere per poter costruire o attivare edifici costruiti in precedenza.
Due di queste sono gratuite, le altre due costano un grano ciascuna a fine fase (altre risorse che se ne vanno).
Questa fase segue un ordine ben preciso di azioni, che parte dalla scelta di come gestire un evento che accade nel vostro villaggio: potete scegliere di reagire da “buoni”, pagando risorse per risolvere l’accaduto in cambio di Ali Angeliche, oppure guadagnare risorse preziose “pagandone” il prezzo, portando a casa Ali Demoniache per la “cattiva azione” commessa.
Fatto questo programmate le vostre 1-4 azioni (attenzioni sono obbligatorie): queste oltre che attivare due edifici già costruiti vi permetteranno di costruire fino a 2 nuovi edifici, pagandone ovviamente le risorse richieste.
IMPORTANTE: IN QUALSIASI momento durante la vostra partita a Deal with the Devil potete chiedere un prestito avanzando sul tracciato dei prestiti di un numero di passi pari alle monete che volete ottenere (ne pagherete poi gli interessi, 👿 ahahaha)
- Fase Interesse
Ecco che subito i conti devono tornare: il tracciato degli interessi tiene traccia delle monete che avete preso in prestito e non ancora restituito (mentre prendere prestiti è sempre possibile, la restituzione può essere fatta solo in alcuni momenti del gioco, quindi fate attenzione che questo può influenzare la vostra partita!).
Per ogni moneta che dovete rendere, su uno speciale tracciato composto da 4 step, farete un movimento: ogni volta che ripassate dal punto iniziale, il vostro debito aumenta di 1 moneta. Arrivati a 10, torna a 9 ma vi tocca prendere un token Ala Demoniaca!
E ogni 3 Ali Demoniache, avrete un inquisitore in più da affrontare nelle prossime fasi!
- Fase Reputazione
Durante la partita a seconda di carte che giocherete, eventi particolari, ricompense o punizioni, non solo otterrete Ali Angeliche o Demoniache, ma anche salirete o scenderete sullo speciale tracciato Reputazione.
Durante questa fase chi è più in alto sul tracciato infatti sarà premiato con un Ala Angelica (ogni 3 ali Angeliche si riceve un segnalino Indulgenza), mentre chi è più in basso, indovinate un po’, riceverà il “solito” malus “Demoniaco”!
Il turno standard finisce qui, ma in alcuni dei 5 round, come chiaramente indicato dal tabellone, ci sono ancora 2 fasi molto importanti che dovete risolvere:
- la Caccia alle Streghe (round 2 e 3), durante la quale ogni giocatore accusa un altro di non essere “umano”. Tutti i giocatori che hanno ottenuto almeno due accuse, devono mostrare 3 frammenti d’anima oppure dichiararsi “peccatori” (scendere di uno sul tracciato Reputazione e prendere un Ala Demoniaca;
- la fase Inquisizione è la fase chiave del gioco a ruoli, dove si passa alle accuse ma non solo.
Innanzi tutto tornano gli scrigni e l’app: questa volta però dovrete inserire al loro interno o monete (per corrompere gli inquisitori in arrivo, ogni 5 monete uno di loro “chiuderà gli occhi”!) o frammenti d’anima (nel caso siate il Diavolo o il Cultista) per poter guadagnare punti e preziosissime risorse.
Oltre a questi si inserisce segretamente un token del colore del giocatore che si vuole accusare di essere il diavolo o il Cultista: se uno dei giocatori riceve almeno 2 accuse, deve dichiarare sinceramente se queste sono fondate o meno, generando così guadagni o perdite di punti e reputazioni.Se gli inquisitori non sono stati corrotti, bisogna quindi pagare le risorse richieste per evitare di subire malus che potrebbero rendere i successivi round ancora più complessi da affrontare!
Conclusioni
Che il diavolo non ce ne voglia, ma siamo molto combattuti nell’esprimere il nostro giudizio su Deal with the Devil.
Certamente ci è sembrato un esperimento molto interessante, in quanto fino ad ora la meccanica dei ruoli nascosti è stata utilizzata per lo più per giochi più “light”, mentre con Deal with the Devil si prova ad associarla ad una gestione risorse classica e, per esperienza delle partite giocate, anche molto stretta.
L’impressione è che in ogni partita l’equilibrio sia molto sottile, tra una partita che gira bene e una in cui risulta molto difficile giocare perché le offerte non arrivano, le risorse non girano e non si riesce a costruire bene nei cinque round.
Sicuramente c’è bisogno di prendere la mano con il gioco e quindi qualche partita è richiesta per poter capire quanto offrire per tentare un umano e dall’altra parte cercare di non restare troppo attaccati alla propria anima senza nemmeno svenderla.
Come detto in apertura serve pazienza con Deal with the Devil e pensiamo che il gioco si riesca ad apprezzare quando i giocatori al tavolo hanno preso confidenza con le dinamiche.
Ecco, questa forse è un po’ l’altra faccia della medaglia: se ci si fa ingannare dal concetto dei ruoli nascosti e si pensa di trovarsi di fronte ad un gioco di deduzione leggero e family, allora si farà fatica ad apprezzare un gioco che richiede comunque attenzione e ottimizzazione, in ogni mossa delle 2 ore e passa della sua durata!
L’APP gira molto bene e facilita tutta la parte di gestione casuale delle offerte e ridistribuzione degli scrigni in modo preciso e rapido: un ottimo esempio in cui la tecnologia aiuta e non snatura il gioco da tavolo.
Lo stesso meccanismo della doppia offerta “alla cieca” è del tutto efficace e pensiamo che porti curiosità e divertimento al tavolo (ne abbiamo viste di ogni genere, anche chi offre una moneta per riceverne tre!).
Ringraziamo Cranio Creations per la review-copy usata per questa recensione.
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