Circa un anno fa pubblicavamo un resoconto dell’edizione 2022 di Play, l’importante festival del gioco che ogni anno raduna tantissimi appassionati a Modena. Come sempre Balena Ludens ha partecipato in forze e siamo pronti per raccontarvi tutto quello che abbiamo provato in quelli che sono stati 3 giorni di gioco a 360 gradi.
OATH
Oath è l’ultimo, inconfondibile gioco di Cole Wehrle: spiccata asimmetria, grafica fumettosa (del solito Kyle Ferrin), diverse modalità di vittoria e libertà decisionale da sandbox sono tutti elementi presenti anche in questo nuovo titolo, pubblicato quest’anno da MS Edizioni. Avviso ai naviganti: non lasciatevi ingannare dalle apparenze, perché il suo peso specifico è addirittura superiore a quello di Root, e l’approccio alla prima partita è tutt’altro che semplice.
COMPAGNIA DELLE INDIE
La ricetta di Compagnia delle Indie è tanto semplice quanto vincente: prendete un motore di gioco ben rodato, che ricorda per molti aspetti quello di un grande classico del calibro di Puerto Rico, e aggiungete un sistema economico dinamico e profondo, con un pizzico di imprevedibilità. Giochi Uniti porta in Italia un bel eurogame di stampo classico, piacevolmente elegante e scorrevole.
THE WOLVES
Tra i tavoli del TreEmme proviamo un altro titolo di Giochi Uniti, The Wolves, uno dei più attesi e giocati di Play 2023: branchi di lupi si confrontano per la supremazia in una mappa apparentemente ampia (ma in realtà stretta il giusto), reclutando (o rubando agli avversari…) nuovi membri, creando covi e tane e cacciando prede. Il cuore del gioco è costituito da tessere fronte-retro che devono mostrare lo stesso tipo di territorio per poter essere utilizzate nella stessa azione. Questo sistema costringe i giocatori a dover pianificare con molta cura le proprie mosse, poiché ogni tessera utilizzata per un’azione verrà flippata alla fine della stessa.
REVIVE
Da Ghenos Games proviamo uno dei finalisti del Goblin Magnifico: Revive ci porta in un futuro post-apocalittico, in cui dobbiamo far ri-crescere la nostra civiltà tramite le carte e lo sviluppo sulla mappa e sulla nostra plancia.. Materiali di grande qualità, ampie possibilità di scelta (con una vaga reminiscenza di Terra Mystica): il gioco gira proprio bene e non dovrebbero esserci grossi problemi in termini di varietà e longevità, complice un’ulteriore modalità campagna inclusa nella scatola.
TRIQUETA
Di genere completamente diverso, sempre in casa Ghenos, abbiamo provato Triqueta: gioco astratto a base di spesse tessere di resina, illustrate con un seme (un animale) e un valore numerico, in cui si deve fare un’unica presa per turno, formando un numero di serie pari al numero dei giocatori attraverso un intrigante sistema “push your luck”. Il gioco è sicuramente interessante e adatto a un pubblico molto vasto ed eterogeneo.
TUNED
Spostandoci qualche tavolo più in là, è la volta di Tuned: si tratta di una rielaborazione del tris in 3D, ispirato ai musicanti di Brema. I giocatori condividono sempre tutti i pezzi e il tris può essere eseguito anche se i corrispondenti elementi si trovano su “piani” diversi. Il titolo è carino, rapido e piacevole, per quanto il tema risulti appiccicato e la scatola sia un po’ troppo grande per il tipo di gioco: essa deve certamente contenere le miniature in dotazione, ma manca di continuità di formato con il precedente Hats, per quanto il design estetico della scatola sia lo stesso in tutto e per tutto.
VOLTO
Dopo Tuned ci sediamo al tavolo di Volto: la sfida vede due famiglie in competizione per l’elezione del prossimo Doge di Venezia. Durante il carnevale tutti indossano maschere e quindi è molto semplice “togliere di mezzo” i propri avversari senza destare troppi sospetti. Un mix tra Scacchi e Stratego approcciabile da chiunque, con un’ottima ergonomia (i movimenti di ogni pezzo sono riportati sul dorso del pezzo stesso) e con multiple condizioni di vittoria: mangiare il candidato rivale, portare il proprio ai portici avversari, oppure far sì che le nostre dame siano entrambe eliminate.
BEER & BREAD
Chiudiamo questo “trittico” di giochi per due in tavoli vicini con Beer & Bread, altro titolo molto chiacchierato e atteso da tanti giocatori.
Impersoniamo due artigiani intenti a raccogliere nei magazzini del loro villaggio le diverse risorse necessarie (grano, segale, luppolo, ecc.), oltre che a prendere l’acqua necessaria dal fiume, con lo scopo di produrre pane e birra. Le carte multiuso e una particolare interazione tra i giocatori a seconda del round in corso ci hanno positivamente colpito: nel corso della partita bisogna equilibrare raccolta e immagazzinamento delle risorse, produzione di beni e vendita degli stessi per guadagnare monete ed eseguire degli upgrade. Birra e pane forniscono punti separatamente, e solo il valore minore dei due rappresenterà il nostro punteggio a fine partita.
YNAROS FALLIN
Nell’area Kickstarter abbiamo avuto la possibilità di giocare all’anteprima di Ynaros Fallin, titolo che verrà lanciato nei prossimi mesi sulla piattaforma di crowdfunding. Il gioco vede contrapporsi due fazioni che da un lato cercano di potenziarsi raccogliendo gemme, carte e bonus vari, dall’altro arrivano inevitabilmente a scontrarsi, lasciando ben poco spazio all’alea. Il gioco è divertente e i materiali davvero notevoli, quindi lo seguiremo con grande interesse.
IERUSALEM ANNO DOMINI
Ierusalem, pubblicato in Italia da Devir, ci porta alla tavola dell’ultima cena con un inusuale deckbuilding, in cui le carte appena acquistate finiscono subito in mano e ci guidano sulla plancia nel reclutamento di nuovi seguaci e poi -se tutto va per il meglio- nel loro collocamento al tavolo. Qui si passa a un dinamico sistema di maggioranze tra bonus e malus (nessuno vuole sedere vicino a Giuda) che rende serrata e imprevedibile ogni partita.
BAMBOO
La stessa Devir ha presentato Bamboo, un secondo “peso medio” con scatola e materiali di dimensioni contenute, tutt’altro che banale: il sistema di selezione delle azioni, rappresentato dalla concatenazione e slittamento di stecche di bambù con colori e icone diversi, è sicuramente originale. Gli elementi di cui tenere conto sono numerosi (l’equilibrio nell’arredamento della casa è tutt’altro che semplice), e la contesa dei templi a suon di maggioranze risulta avvincente. Sicuramente una delle sorprese della fiera.
MOSAIC: A STORY OF CIVILIZATION
Nella Blue Room di Pendragon Game Studio abbiamo potuto provare in anteprima Mosaic, spiegato da niente po’ po’ di meno che Glenn Drover, autore tra gli altri di Astoria, Railways of the World e Age of Empires III, ma soprattutto di Civilization. Anche in questo caso abbiamo un civ-game che si gioca in un paio d’ore, essenzialmente card driven e piacevolmente lineare, che potrebbe diventare un “must” per tutti quelli che non riescono mai a intavolare Through the Ages.
CRAZY PILOT
Passando a tutt’altro target e tutt’altra complessità, abbiamo provato Crazy Pilot, uno dei nuovissimi titoli del catalogo Helvetiq: ogni giocatore veste i panni di un autista che freneticamente deve attraversare una città durante un’apocalisse zombie. Il tutto si traduce in un mazzetto di carte da scorrere rapidamente e suddividere in base alle azioni da intraprendere in funzione del contenuto di ciascuna di esse… Un real time veloce, caotico e caciarone come pochi, che ci ha divertiti tantissimo.
DOG PARK
Dog Park, titolo uscito da Kickstarter e portato in Italia da Little Rocket Games, è un family game che strizza l’occhio agli innumerevoli giocatori cinofili, con un corposo mazzo di razze canine tutte diverse tra loro. Il gioco si divide in due macro-fasi: la prima vede il reclutamento e l’addestramento dei propri cani, la seconda una passeggiata al parco in stile Tokaido, entrambe ripetute per 4 turni, per poi contendersi gli ambiti titoli di migliori allevatori per le razze più remunerative in termini di punti vittoria.
SUNRISE LANE
Allo stand della Horrible Guild proviamo il prototipo di Sunrise Lane, un family competitivo nel quale dobbiamo costruire edifici tramite una meccanica di abbinamento tra le carte della nostra mano e le caselle del tabellone. Si fanno punti in base a delle categorie predefinite, in base alla catena più lunga di edifici del nostro colore e nel normale piazzamento in base ai moltiplicatori sulla plancia di gioco. La costruzione della mano in vista di una buona combinazione ricorda, alla lontana, Ticket To Ride, ma ci sono svariate differenze: dalla tipologia di interazione (bisogna costruire sempre sulle adiacenze, quindi fare le “tratte” lunghe è molto più difficile) alla durata decisamente inferiore, questo titolo potrebbe far parlare di sé in futuro.
QUICKSAND
Rimaniamo in casa Horrible con Quicksand, un collaborativo in tempo reale che prevede la manipolazione delle clessidre attraverso un percorso di tessere, prima che siano tutte esaurite: per muovere una clessidra di un passo occorre giocare una carta del colore o del simbolo della tessera in cui la clessidra si trova in quel momento. Ogni passo, poi, porterà al capovolgimento della clessidra stessa. Adrenalinico e coinvolgente per tutti, a patto di avere un gruppo di gioco “ sul pezzo”: bisogna perdere poco tempo nel scegliere le carte adatte e servirà qualche “livello” di prova per entrare nel meccanismo. Il gioco finale prevederà diversi livelli di difficoltà, con clessidre aggiuntive e regole speciali.
HAMLET
Da Cranio proviamo Hamlet. In questo titolo i giocatori dovranno espandere un piccolo villaggio e concorrere alla costruzione della sua chiesa reperendo i materiali e le risorse necessarie secondo un meccanismo di pick-up and delivery. Il borgo viene ampliato tramite il piazzamento di nuove tessere (di varia forma e dimensione) che aggiungono luoghi disponibili e permettono la produzione di nuove risorse. La particolarità del gioco sta nell’economia condivisa: infatti tutti possono usare gli edifici e le risorse sul tabellone e ciò porta ad una interazione molto alta. Ogni volta ci si trova in bilico tra portare avanti i propri obiettivi ed evitare di servire agli avversari le risorse già pronte per un turno mostruoso. Il gioco è scorrevole, i materiali sono di ottima qualità e con una grafica accattivante ma la leggibilità del tabellone ci è risultata un po’ difficoltosa sul finire della partita.
CANGACEIROS
Nell’area boardgame storico proviamo questo titolo per giocatori esperti ambientato nella regione del Brasile dell’inizio del XX secolo, dove avvenivano fenomeni di criminalità a causa delle condizioni politiche ed economiche. Un gioco di strategia tra banditi a caccia di bottino e poliziotti che devono bloccarli. La nostra gang ha l’obiettivo di ottenere maggior fama nel corso della partita combinando la gestione della mano di carte con il movimento su mappa. Presidi, bottini, attacchi alla polizia, addestramento del nostro capo (asimmetrico rispetto agli altri), eventi negativi, recupero dei prigionieri, coadiuvati da meccaniche di maggioranze e miglioramento del proprio mazzo. Cangaceiros nonostante tutti questi elementi è un gioco scorrevole, ben progettato nell’amalgama delle meccaniche e molto aderente all’ambientazione a cui si ispira, anche grazie all’ottimo comparto grafico.
HEAT: PEDAL TO THE METAL
Decisamente uno dei titoli più chiacchierati della fiera, ben prima che essa cominciasse.
Erano infatti presenti più tavoli durante la fiera, e non solo allo stand Asmodee.
In questa gara di Formula 1 un po’ “vintage” usiamo le carte per muovere l’auto, per tenere sotto controllo il motore e per gestire lo stress: la tattica deve essere oculata, soprattutto in curva, ed è fondamentale scegliere la marcia giusta nel momento giusto. Heat raccoglie l’eredità di Flamme Rouge e pone sul tavolo un’esperienza adatta a tutti, disponendo sia di una versione base sia di molti moduli per fare felici anche i più esperti.
WOODCRAFT
Tesla Games continua ad arricchire il proprio catalogo con titoli german per giocatori esperti. Dopo Messina 1347 dello scorso anno, Vladimir Suchy torna con un titolo che “nuovamente” rientra nei finalisti del Goblin Magnifico, In questo gioco per esperti si utilizza un’interessante meccanica di gestione dei dadi: essi sono tronchi di legno da tagliare ed utilizzare per vari progetti. I giocatori dovranno avere anche cura di procurarsi gli attrezzi necessari e costruire i loro laboratori tagliando le assi ed incollandole. Corposo e ricco come l’autore ci sta abituando da qualche anno a questa parte, e anche abbastanza ambientato per essere un eurogame. Gli amanti del genere troveranno pane (o legno, per meglio dire) per i loro denti.
MICROMACRO: I SOLITI SOSPETTI
Nella zona dedicata agli investigativi di MS Edizioni proviamo il caso demo della terza scatola di MicroMacro, la fortunata serie adatta a tutti che mette alla prova la capacità di osservazione dei giocatori. Come nelle precedenti versioni, i casi sono intrecciati tra loro sulla mappa e lo stesso caso è rappresentato in vari momenti temporali precedenti e antecedenti alla scena del crimine. Supportati dalle forze dell’ordine, tramite un mazzo di carte, dovremo identificare i criminali e seguirli per scoprire l’origine del loro piano e dove sono diretti per poterli catturare. Il caso demo è risultato interessante e abbastanza sfidante allo stesso tempo, nonostante fosse di difficoltà 2 su 5.
FRESH FRUITS
Da Oliphante proviamo Fresh Fruits, sfruttando la presenza allo stand dell’autore del gioco. Si tratta di un filler adatto soprattutto ai neofiti e ai giocatori occasionali, nel quale, attraverso delle tessere, dobbiamo comporre una griglia facendo attenzione a non schiacciare la frutta leggera con quella pesante (il peso è identificabile tramite colore). La frutta fa punti se posta nella riga corrispondente al suo peso, fa perdere punti se schiacciata e garantisce ulteriori bonus se soddisfa 3 obiettivi scelti a inizio partita. Un titolo piacevole e meno solitario di quel che sembra, perché possiamo rifilare agli avversari le tessere più dannose per loro, al costo di una mossa subottimale per noi.
CIRCADIANS: CAOS E ORDINE
Circadians è stato un altro dei titoli caldi del festival. Finalista al Goblin Magnifico, questo gioco per esperti ha fatto parlare di sé per la campagna Kickstarter eseguita ad opera di Zach Smith (uno degli autori, che vive a Pisa da diversi anni) appositamente per il pubblico italiano. In Circadians l’asimmetria tra le 6 fazioni è totale: non solo hanno abilità e stili differenti, ma anche il modo di fare punti cambia (lo si vede dalle diverse lunghezze dei tracciati). Abbiamo apprezzato particolarmente il sistema di selezione delle azioni, dove le fazioni prezzano l’azione che loro svolgeranno gratis, mentre ogni altro giocatore dovrà pagare per sfruttarla. Bella anche l’idea delle reliquie: se una fazione controlla tutte quelle rimanenti in gioco contemporaneamente, vince senza dover portare a termine il proprio tracciato dei punti. La prima spiegazione può lasciare un po’ storditi, ma ci troviamo davanti ad un gioco abbastanza elegante, altamente interattivo e con tante sfaccettature da esplorare.
SAVERNAKE FOREST
Tra i tavoli liberi del padiglione C, proviamo Savernake Forest, un gioco di piazzamento tessere nel quale dobbiamo costruire una griglia 4×4 che ci dia più punti rispetto ai nostri avversari. I punti si ottengono ospitando nuovi animali e realizzando dei percorsi con il cibo che tali animali prediligono: nel proprio percorso ogni animale ha un certo numero di punti movimento per mangiare il cibo che incontra (1 punto per un cibo) ma solo alcuni alimenti produrranno punti. Le tessere che si ottengono dal mercato comune consentono, in base alla loro posizione, di migliorare i punti forniti dalle carte, di potenziare il movimento degli animali e di essere primo giocatore al turno successivo. Un filler per tutti, ben illustrato e veloce da giocare, ma assolutamente non banale.
FANTASY WORLD
GDR italiano di MS Edizioni con regolamento basato sul sistema di Powered by the Apocalypse. Si propone come un’ideale via di mezzo tra un narrativo puro ed un sistema più classico basato sui d6, chiedendo ai giocatori di creare un personaggio con un proprio arco narrativo e permettendogli di agire sulla base di “mosse”. Sicuramente semplice per giocatori alle prime armi, un pelo troppo limitato per coloro che vogliono libertà assoluta. Molto carino il sistema di danni “narrativi” in cui si racconta effettivamente cosa succede e la “reazione del mondo” che elimina parzialmente il concetto di “insuccesso”. Pare anche abbastanza malleabile per quasi tutti gli schemi narrativi (dramma, commedia, horror…). Interessante.
WANDERHOME
GDR narrativo edito da Grumpy Bear. Impersonando teneri animaletti saremo dei giramondo in un universo bucolico e dalle atmosfere sognanti che possono risultare o estremamente rilassanti o deprimenti e disturbanti (Il bosco piccolo è dietro l’angolo…). Il sistema è basato sulla narrazione pura senza lancio di dadi ma con token che possono “aiutare” o dare un po’ di pepe quando si effettuano alcune azioni. Senza master principale (si può fare a turno), tematizzato in maniera esemplare e dal manuale meraviglioso (anche se costoso), può risultare parecchio complesso per i neofiti: non ci riferiamo alle regole ma a come devono effettuare le azioni i personaggi, sempre in modo estremamente tematizzato in base all’archetipo. Molto bello ma da riprovare.
VHS: VERY HORROR STORIES
GDR quasi dungeon crawler ma senza nemici di Aces Games. Usa un sistema a d6 per azioni ed un master per gli incontri con il “mostro”. Basandosi sulle pellicole horror più famose come Venerdì 13, ci aspettavamo un po’ più di tensione ed un po’ più di narrazione. La nostra sessione demo si è limitata ad un “vado qui”, “c’è un arma?”, “attacco il mostro”, “prendo 2 ferite”. Sarà stata l’avventura (tematizzata Play) forse un po’ sottotono ma ci è parso più un gioco da tavolo che di ruolo (senza offesa per i GDT ovviamente, ma da un GDR ci si aspetta qualcos’altro). Da riprovare e capire se è stata “colpa” del Play.
BRANCALONIA
Domenica mattina il Play ha ospitato un’enorme sessione di gioco di ruolo dedicata a questo prodotto tutto italiano. Si è trattato di un gigantesco evento che ha coinvolto più di 20 tavoli da gioco con relativi master e circa 120 giocatori, oltre a svariati individui impegnati a “ruolare” i vari personaggi non giocanti.
Brancalonia è un modulo di ambientazione per Dungeons and Dragons 5° edizione “Spaghetti Fantasy” dove i giocatori sono canaglie di basso conto coinvolti in avventure sparse per tutto il suolo italico: il loro unico obiettivo è quello di portare a casa la pagnotta a fine giornata senza finire in gattabuia. Toni goliardici e genuina ignoranza sono i pilastri di questa ambientazione, e sono accompagnati da un’innovativa meccanica di combattimento non mortale, ovvero la rissa (nella quale al massimo ci si rimettono i propri denti e tutti i propri averi).
La particolarità della sessione multi tavolo è quella di inserire i vari party all’interno della stessa avventura contemporaneamente, e questo genera grande interazione tra i gruppi stessi. Nella one-shot che abbiamo provato, le varie cricche si sono sfidate in un’entusiasmante caccia al tesoro nella città di Ammutina: lo scopo della ricerca era il ritrovamento della Cornucopia della fortuna, oggetto magico fonte dell’immensa ricerca di Scippo, il re dei ladri. La corsa al tesoro non è stata priva di insidie per le nostre canaglie (qualcuno ci ha rimesso qualche dente “di troppo”), ma tutto è bene quel che finisce in RISSA!
L’evento si è dimostrato un enorme successo, ed in grado di radunare e far giocare insieme svariati appassionati del gioco di ruolo. Quindi: chapeau.
Ed eccoci alla fine del nostro report. Abbiamo trascorso 3 giorni di gioco in compagnia di tanti di voi e sicuramente non vediamo l’ora che arrivi la prossima edizione. Arrivederci al 2024, allora!
Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…
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