SINTESI
Pro: scrittura, ambientazione ed edizione.
Contro: combattimenti un po’ ripetitivi
Consigliato a: amanti dell’avventura.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Tipologia:
librogame
Incidenza della fortuna:
elevata
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autore:
Alberto Orsini
Illustrazioni:
M. Sada, K. Porchowski Jr.
Anno:
2023
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In questa recensione vi parliamo de “Il Palazzo dei Misteri“, uno degli ultimi librogame pubblicati da Edizioni Librarsi, che consiste in una rielaborazione, da parte di Alberto Orsini (La Maschera di Celestino V, Sherblock Holmes, Fresco di Stampa), di una vecchia serie di librogame fantasy di Stephen Thraves non particolarmente apprezzata dagli appassionati, intitolata “Rupert il Selvaggio“. Questa scelta ci ha ovviamente incuriosito, perché da un lato la trovavamo azzardata, ma dall’altro ci fidavamo di un editore ed un autore così esperti, che avevano sicuramente fatto tutte le dovute considerazioni prima di imbarcarsi in un’impresa del genere.
Trama
La narrazione inizia con la descrizione di un Rupert imprigionato e torturato dai servi di Murgle, uno strabiliante stregone, con cui si era scontrato nella sua ultima impresa, che aveva colto di sorpresa il protagonista proprio nel momento in cui pensava di aver trionfato, immobilizzandolo con un incantesimo e costringendolo ad indossare dei bracciali con cui ora lo stregone può controllare i suoi movimenti. Sfortunatamente egli non si era limitato solo a questo, ma si era seduto sul trono ed aveva ordinato alla regina Tasha di sposarlo, minacciando di torturare il suo amato Rupert fino alla morte, se non avesse acconsentito.
Così innumerevoli giorni si erano susseguiti con la vitalità del barbaro che andava affievolendosi e la volontà nel rifiutare della regina, che sembrava tenere duro al ricatto, fino al giorno in cui lo stregone, spinto dalla sua incontenibile avidità, convoca Rupert per affidargli una missione della massima importanza: recuperare lo Scettro dei Popoli, un manufatto leggendario, capace di esaudire qualsiasi desiderio. Murgle si dichiara disponibile persino a restituire la libertà al suo prigioniero pur di mettere le mani su potere così sconfinato, ma lo mette anche al corrente che un suo fallimento non sarà affatto tollerato e costerà la vita alla sua amata regina.
Nell’introduzione del volume viene promessa una sfida tra mostri terribili e pericoli mortali, che solo i più temerari potranno affrontare: pensate di esserne all’altezza?
Materiali di gioco
Avrete tra le mani un volume di 300 paragrafi con la classica edizione con cui ci ha abituato Edizione Librarsi: resistente rilegatura in brossura a colla, copertina in cartoncino sottile e sovraccoperta.
Per quanto riguarda le bellissime illustrazioni del volume, sono citati Marco Sada per quelle interne e la mappa e Krzysztof Porchowski Jr. per quella della copertina, che abbiamo trovato nel complesso a dir poco deliziose.
Meccaniche di gioco
Il lavoro dell’autore si è soprattutto concentrato nel rielaborare completamente le meccaniche di gioco, in modo da renderle soddisfacenti anche per i lettori di librogame “moderni”, ma facendo attenzione a non snaturare del tutto un prodotto dotato comunque di quel fascino intramontabile della “vecchia scuola”.
La prima cosa che dovete sapere è che il protagonista inizia con un valore di Forza pari a 10, che se dovesse azzerarsi in qualsiasi momento decreterà la sua sconfitta immediata, ma non temete perché sono stati previsti diversi Punti di Rinascita, dove dovrete ricopiare il Registro di Avventura, che vi consentiranno di non ripartire completamente da zero dopo averli raggiunti.
Il modo più facile per lasciarci le penne è sicuramente affrontando i numerosi combattimenti contro i temibili avversari che incontrerete nel volume, che si svolgeranno sempre in un susseguirsi di scontri fino alla morte di uno dei due contendenti: per ogni avversario il testo vi indicherà quanti colpi saranno necessari per abbattere i vostri nemici. In ogni scontro sarà necessario sfogliare il libro fino a quando non vi cadrà l’occhio su un paragrafo: se la somma dei numeri che lo compongono risulterà pari colpirete il vostro avversario, mentre in caso contrario sarete voi a perdere un punto alla Forza.
Molto tematici sono i tre livelli di Barbarie (Parziale, Efficace e Devastante), che rappresentano quella furia indomabile che sfrutta le ultime energie del corpo mentre questo si avvicina alla morte e permettono a Rupert di diventare sempre più letale in combattimento al diminuire dei suo valore di Forza.
Durante la lettura dovrete segnare anche dei Codici, che hanno la funzione delle classiche parole chiave di mantenere la storia coerente alle scelte effettuate e agli avvenimenti accaduti.
Infine avrete la possibilità di accedere a Magie, Poteri e vari Equipaggiamenti che verranno descritti nel testo al momento opportuno, come quelli che riceverete in dono da Murgle nel primo paragrafo: uno è il Potere della Preveggenza, che potrete usare con i paragrafi scritti in corsivo per spostarvi di 20 paragrafi più avanti, leggendo in questo modo un paragrafo alternativo di cui dovrete accettare le conseguenze positive e negative; poi ci sono due magie tra cui dovrete scegliere, il Sortilegio di attacco e l’Incantesimo difensivo, che vi permetteranno un minimo di personalizzazione iniziale.
Commento
Vogliamo subito dire che la nostra avventura con “Il Palazzo dei Misteri” è stata soddisfacente sotto diversi punti di vista: innanzitutto è stato molto avvincente esplorare le terre dell’universo di Rupert Il Selvaggio, trovandosi di fronte ad un susseguirsi di scelte ed enigmi interessanti, nonché di pericoli improvvisi; inoltre abbiamo trovato la scrittura di Orsini molto piacevole, in quanto ha saputo trasportarci con spensieratezza da una pagina all’altra senza farci avvertire lo scorrere del tempo. Infine abbiamo trovato adeguata la difficoltà del volume, perché, anche se non sono mancate le sconfitte, queste non sono state particolarmente frustranti per la buona distribuzione dei Punti di Rinascita.
Invece, analizzando la longevità e la rigiocabilità, possiamo dirvi che le abbiamo valutate abbastanza bene e sono state garantite soprattutto dai diversi tentativi necessari a concludere l’avventura con successo, anche se dobbiamo dire che le scelte alternative nei punti cruciali non offrono particolari risvolti o finali differenti per spingere particolarmente sulla rigiocabilità.
A nostro avviso l’unico neo è rappresentato dalla struttura dei combattimenti, che potrebbe risultare ripetitiva a chi non fosse abituato ai libri-gioco della “vecchia scuola”, rendendo forse un po’ noiose quelle parti in cui questi si susseguono senza particolari intermezzi.
In conclusione riteniamo che, con “Il Palazzo dei Misteri”, Alberto Orsini ha vinto la sua scommessa di valorizzare questa serie del passato esaltandone tutti gli aspetti positivi, e per questo motivo la consigliamo ai lettori alla ricerca di una bella avventura fantasy ricca di sfide e combattimenti.
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