SINTESI
Pro: Divertente e con meccaniche semplici ma non scontate. Durata contenuta.
Contro: Abbastanza dipendente dall’alea. La bellissima ambientazione poteva essere approfondita ulteriormente per renderla più percepibile.
Consigliato a: Tutti gli amanti di Stranger Things.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario: sufficiente
Incidenza della fortuna: elevata
Idoneità ai Neofiti: elevata
Autore:
Rob Daviau
Grafica ed illustrazioni:
G. Guimarães, H. Ludvigsen
Anno:
2023
INTRODUZIONE
Stranger Things: Il Sottosopra. Ci troviamo ad Hawkings, Indiana, le luci impazziscono. Will Sta cercando di comunicare con voi. Ha bisogno di aiuto. Ma uno strano brivido di terrore vi risale lungo la spina dorsale. Temete, e forse nel vostro inconscio già sapete, di non essere più soli…
Se avete apprezzato la famosissima serie Netflix, non potete farvi mancare Stranger Things: Il Sottosopra: un titolo cooperativo da 2 a 4 giocatori dalla durata stimata di 60 minuti, portato in Italia da Asmodee Italia. Il gioco si presenta con 2 scenari prefissati (relativi alle prime due stagioni della serie) e si basa principalmente su meccaniche di movimento su mappa e di gestione della mano.
COMPONENTI

Componenti di gioco.
I materiali di Stranger Things: Il Sottosopra non sono tantissimi ma, proprio come ci ha da sempre abituati CMON, sono tutti di ottima qualità. Nella scatola troveremo un tabellone double face, dove ogni lato rappresenta una stagione differente della serie, vari mazzi di carte, miniature dei nemici e dei protagonisti insieme alle relative schede personaggio e svariati segnalini in cartone che fungeranno anche da motore del gioco.
Il regolamento risulta ben scritto, ricco di esempi e di immagini esplicative. L’organizzazione del manuale è strutturata fornendo prima una panoramica di tutte le meccaniche e dei concetti base del gioco ed in seguito spiegando tutte le varie azioni effettuabili. Occorre però segnalare che la presenza di due setup leggermente differenti in base allo scenario scelto (1° o 2° stagione della serie tv) ed il raggruppamento in fondo di tutte le azioni, alcune delle quali esclusive di una delle 2 stagioni, potrebbero generare un minimo di confusione a primo impatto. Sulla plancia, in ogni luogo, sono comunque chiaramente indicate quali azioni è possibile svolgere rendendo quasi impossibile sbagliarsi.
L’arte del sottosopra:
Stranger Things: Il Sottosopra si presenta con bellissime illustrazioni che riescono a ricreare fedelmente il clima della serie, soprattutto grazie alla palette che alterna colori caldi e freddi in corrispondenza ad Hawkings e al Sottosopra. I personaggi sono in realtà semplici versioni illustrate degli attori che li interpretano, il ché li rende subito riconducibili al “bagaglio culturale” dello spettatore, ma allo stesso tempo senza ridursi ad utilizzare banali frame estratti direttamente dalla serie televisiva.

Occorre segnalare che le scritte in rosso sugli sfondi illustrati del tabellone, non sempre abbastanza contrastate dai riquadri opachi che le contengono, risultano a volte fastidiose alla lettura. In questo caso, pur comprendendo la scelta fatta allo scopo di coerenza e rafforzamento dell’ambientazione, riteniamo sarebbe stato meglio optare per un colore di testo differente in vantaggio di una migliore leggibilità. Per quanto riguarda invece l’iconografia niente da segnalare: poche icone e tutte chiare.
ENTRARE NEL SOTTOSOPRA: IL SETUP
Il setup di Stranger Things: Il Sottosopra risulta leggermente differente in base allo scenario scelto: in linea generale occorre comunque posizionare sul tavolo di gioco la plancia dal lato inerente al capitolo scelto e riempire ogni spazio segnalino (spazi tondi assegnati ad ogni luogo) con un numero di segnalini pari al valore stampato su di esso. Gli spazi senza alcun numero prestampato vanno lasciati vuoti, si potranno riempire durante la partita.
I segnalini livello presentano sul fronte un valore da 0 a 5 e prima di essere posizionati sul tabellone vanno mescolati ed assegnati casualmente a faccia in giù in ogni zona che lo richiede. Solo per lo scenario relativo alla prima serie si utilizzano anche 5 segnalini speciali raffiguranti sul fronte la testa del demogorgone: essi andranno posizionati in fase di preparazione nelle pile di segnalini assegnate alle azioni “Salvare Will” presenti nel Sottosopra e avranno un valore variabile basato sulla forza del Demogorgone.

Esempio del gruppo slot del Demogorgone: presenta 8 slot, ognuno dei quali può contenere segnalini livello utilizzati durante gli scontri con la creatura del Sottosopra. In fase di setup vengono riempiti solo gli slot con sopra stampato un numero; quest’ultimo indica anche quanti segnalini posizionare coperti in quello slot.
La grossa differenza tra le due stagioni in fase di allestimento riguarda i nemici da schierare in campo: nella prima stagione si utilizzano il Demogorgone e due pattuglie (furgoni) mentre nella seconda gli avversari saranno solamente i Democani. Per ogni nemico è presente uno spazio dedicato per contenere le sue pile (o la singola pila nel caso delle pattuglie) di segnalini da usare durante i combattimenti.
Completano la preparazione la scelta dei personaggi e la preparazione dei mazzi di carte da utilizzare: le carte azione e quelle oggetto vengono sempre tutte utilizzate a prescindere dallo scenario scelto, mentre per i mazzi inerenti alle carte scena ed alleato si usano solamente quelli relativi alla stagione intrapresa (queste ultime due tipologie di carte presentano sul retro la stagione alla quale fanno riferimento).
Infine occorre mettere in gioco sia i nemici, nei luoghi di partenza indicati sul regolamento, che le miniature dei personaggi scelti, nel luogo indicato direttamente sulla scheda personale. La miniatura di Undici, personaggio non giocante, va posizionata invece nel tracciato Atto in alto.

A prescindere dalla stagione scelta ci saranno sempre 2 luoghi che ospiteranno alleati reclutabili durante la partita: in fase di setup assegnare casualmente 2 carte alleato in queste zone e creare una pila di segnalini livello in base al numero riportato sulla carta associata.
SALVARE WILL
La partita dura un numero indefinito di turni e si raggiunge la vittoria solamente salvando Will nella prima serie, salvandolo nuovamente e chiudendo anche il portale nella seconda.
La sequenza di gioco risulta abbastanza semplice: ad inizio turno il giocatore ha in mano 5 carte azione (salvo modifiche alla mano causate da avvenimenti precedenti); come prima cosa può muoversi di tante zone quante indicate sulla sua plancia personaggio, infine in base al luogo in cui si ferma sceglie che azione effettuare tra quelle possibili.
Alla fine del turno di ogni giocatore si rivelano delle carte scena che influenzeranno l’andamento del gioco principalmente attivando i nemici. Il numero di carte da rivelare in questo modo viene determinato dalla posizione di Undici sul tracciato Atto più eventuali icone pericolo (vedi immagine successiva) giocate durante quel turno.
Usare le carte azione
Le carte azione possono essere utilizzate in due differenti modi:
- per incrementare il valore di movimento del proprio personaggio durante lo spostamento;
- per effettuare le azioni.
Ogni carta azione presenta al centro un valore: questo numero modificherà il proprio totale di movimento o rappresenterà parte della propria forza durante la risoluzione di azioni o combattimenti. Sia durante il movimento che nello svolgersi delle azioni è possibile giocare quante carte si desidera dalla propria mano: occorre però ricordare che si tornerà a pescarne solamente al termine del turno (ma prima della rivelazione delle carte scena). Qualora il mazzo delle carte azione finisse occorre far avanzare di una posizione Undici lungo il tracciato Atto, per poi mescolare gli scarti e formare un nuovo mazzo di pesca.

Le carte azione oltre al valore centrale possono presentare anche altri 2 simboli:
– Il walkie talkie aggiunge 1 al valore della carta, ma solo se nel luogo in cui viene utilizzata è presente un’altro alleato.
– L’icona pericolo invece fa rivelare una carta scena extra alla fine del turno.
Le azioni
Ogni luogo permette di svolgere 1 o più azioni, di due differenti tipologie:
Incontrastate: la somma raggiunta dalla rivelazione delle carte azione non deve superare alcuna soglia di confronto. Le azioni possibili di questo tipo sono: Calmarsi che permette di recuperare paura pari al valore giocato; Ottenere oggetto attraverso la quale è possibile pescare carte oggetto pari al valore raggiunto e tenerne una, e Raccogliere informazioni che permette di rivelare tanti segnalini coperti sulle cime delle pile quanto il valore ottenuto.
Contrastate: Il valore totale delle carte giocate deve eguagliare o superare la somma di tutti i segnalini livello presenti nella pila in riferimento all’azione svolta. In caso di successo si risolve l’azione, mentre in caso di insuccesso il personaggio subisce tanta paura quanta la differenza, dopo di ché si mescolano i token coperti e se ne scarta 1, riformando una nuova pila ma con un segnalino in meno.
Le azioni contrastate: Reclutare un alleato; Aiutare Undici attraverso la quale si attiva uno dei poteri di Undici (quello relativo alla pila affrontata); Indagare nel laboratorio che permette di ottenere bonus per ignorare le icone pericolo; Combattere con la quale si affrontano i nemici presenti nella propria zona (unica azione possibile nel caso in cui si condivida il luogo con un nemico; se l’avversario possiede più di una pila si sceglie liberamente quale affrontare, e in caso di successo si sposta anche la miniatura nemica in un altro luogo); Salvare Will; infine Rimuovere i tralci e Chiudere il portale che sono obiettivi esclusivi della seconda serie.

Esempio delle azioni sul tabellone. Le azioni che riportano un +2 garantiscono un valore aumento di 2 rispetto al totale raggiunto con le carte, è comunque obbligatorio giocare almeno una carta.
Hawkings è salva? vittoria o sconfitta?
Come già detto in precedenza la vittoria si raggiunge solamente salvando Will a prescindere dalla stagione e chiudendo anche il portale durante la seconda serie.
Ma come si perde la partita condannando Hawkings alle creature del Sottosopra? Ebbene le possibilità sono ben 2: si va infatti incontro a sconfitta certa se anche solo uno dei personaggi diventa totalmente terrorizzato, ovvero il suo indicatore paura raggiunge l’ultima casella, oppure se si finisce nuovamente il mazzo delle carte azione quando Undici si trova già sull’ultima posizione del tracciato Atto.
CONSIDERAZIONI
Stranger Things: Il Sottosopra è un gioco leggero adatto a tutti: l’ambientazione di una delle serie Netflix più apprezzate unita a meccaniche semplici lo rende un titolo molto appetibile anche per i neofiti, mentre per i giocatori esperti risulterà un ottimo filler da inserire tra un “cinghialone” e l’altro.
Il flusso di gioco risulta piuttosto fluido e la durata indicata sulla scatola (60 minuti) viene quasi sempre rispettata. Le scelte non sono in realtà moltissime, ma la tensione è perennemente palpabile a causa dell’aggressività dei nemici, che grazie alla risoluzione delle carte scena vi saranno sempre alle calcagna. Salvare Will non risulterà pertanto così semplice ed ogni scelta potrebbe essere cruciale.
La meccanica della propagazione dei segnalini livello in alcune zone della mappa ci ha fatto subito pensare alla diffusione dei cubetti di Pandemic, e infatti anche qui la cooperazione risulta cruciale per “ripulire” i luoghi. A differenza però del titolo appena citato, in Stranger Things: Il Sottosopra molte azioni si svolgono affrontando direttamente la pila di token e quindi in caso di successo portando automaticamente ad una loro rimozione. Non temete, la risoluzione delle carte scena provvederà al più presto a riformare pile di segnalini nei luoghi cruciali.

Gestire la propria mano di carte è essenziale: a volte sarà necessario correre qualche rischio senza avere la matematica certezza di battere la pila di segnalini a beneficio di non “macinare” troppe carte, che porterebbe di conseguenza al termine della partita. Come avere la matematica certezza: Rivelando il segnalino in cima alla pila con l’azione Raccogliere informazioni e tenendo a mente che il massimo valore di ogni token è 5 oppure avendo in precedenza affrontato una pila perdendo e quindi conoscerne già il potenziale da superare (nonostante un token a caso sia stato rimosso).
L’alea è presente nel gioco e potrebbe incidere molto: pescare una mano con tutte carte dal valore basso potrebbe compromettere completamente un turno. A tal proposito utilizzare i primissimi turni per potenziarsi reclutando alleati e raccogliendo oggetti potrebbe aiutare a sopperire a mani sfortunate. Il fattore aleatorio è inoltre ovviamente presente anche nella formazione casuale delle pile dei segnalini livello.
Stranger Things: Il sottosopra presenta un’ottima scalabilità: il gioco, infatti, procede ugualmente indipendentemente dal numero di personaggi utilizzati, considerando che ogni singolo turno prevede l’azione di un personaggio e la rivelazione di carte scena in base a quanto fatto durante quello stesso turno. Inoltre trattandosi di un titolo totalmente cooperativo, sarà possibile giocarlo anche in solitario utilizzando più personaggi.
Giocare con più protagonisti della serie sicuramente permette una maggiore suddivisione dei compiti e un potenziale maggior supporto per usare il bonus di compresenza in un luogo, ma allo stesso tempo espone più personaggi a diventare terrorizzati, che vi ricordiamo essere una delle condizioni di sconfitta. Inoltre la mappa di gioco non è così vasta da essere obbligati a suddividersela e, anche grazie alla meccanica del bonus del walkie talkie, non sarà raro ritrovarsi nello stesso luogo (anche se si gioca solo in 2).
È stato fatto anche un ottimo bilanciamento con le abilità speciali dei personaggi, non rendendo necessario l’utilizzo forzato di qualcuno di essi. Inoltre segnaliamo che Undici sarebbe un personaggio non giocante ma direttamente sul sito di CMON è possibile scaricare la sua scheda personaggio (qui).

Esempio di gioco: scontro giocando tutta la mano per chiudere il portale nella seconda stagione fallendo (“La chiusura del portale” alla somma del valore dei propri segnalini aggiunge 1 anche per ogni token nella pila dei tralci e in quelle dei Democani).
In questo caso la partita è finita con una sconfitta rimediata a causa della paura derivata dal fallimento dell’azione sommata a quella scaturita dalla risoluzione delle carte scena a fine turno.
La longevità del titolo invece non è infinita: seppur ogni scenario sia perfettamente rigiocabile, gli obiettivi rimangono sempre gli stessi, pertanto dopo varie partite potrebbe non risultare più tanto stimolante come durante le prime giocate. A tal proposito pensiamo che probabilmente sarebbe stato meglio fare un gioco ambientato sì nell’universo di Stranger Things ma slegandolo direttamente dal filone narrativo della serie, magari con obiettivi e nuove minacce dal Sottosopra variabili di partita in partita. In ogni caso ci aspettiamo probabilmente almeno un’espansione visto che all’interno di questa scatola sono state racchiuse solo le prime due stagioni e tutti stiamo impazientemente aspettando l’uscita della quinta dopo aver tanto apprezzato le prime quattro.
L’ambientazione è sentita? A nostro parere sì ma con qualche pecca: il gioco ripercorre gli avvenimenti della serie e i vari nemici vi staranno veramente tutta la partita con il fiato sul collo, cercando di impedirvi di raggiungere i vostri obiettivi. Il problema è che a lungo andare si riassume tutto in “affronto questa pila di segnalini”, facendo venir meno quell’immersione che ci ha tenuti attaccati allo schermo televisivo durante le varie stagioni. Inoltre l’atmosfera anni ‘80 tanto distintiva della serie qui è quasi impercettibile, e le carte oggetto, che dovrebbero aiutare a trasmetterla, sono davvero poche.

Scatola di Stranger Things: Il Sottosopra.
In conclusione Stranger Things: Il Sottosopra si dimostra un buon gioco, divertente e sfidante. La durata contenuta e le semplici regole lo rendono alla portata di tutti, e anche se probabilmente un’ambientazione tanto riuscita si poteva far risaltare meglio, magari inserendo qualche elemento narrativo in più, rimane comunque un titolo molto apprezzabile dai fan della serie.
Non ci resta che cercare di sopravvivere ai (primi) pericoli del Sottosopra con la speranza di riuscire presto a mettere le mani anche sui capitoli successivi della serie… anche solo per cantare “Never ending story” insieme a Dusty-bun! E voi siete pronti a non cedere alla paura?
Colonna sonora
Per accompagnare le serate di gioco a Stranger Things: Il Sottosopra consigliamo di mettere in sottofondo playlist ambient proprio inerenti alla serie Netflix: su Youtube è possibile trovarne diverse basate sulla colonna sonora ufficiale.
Si ringrazia Asmodee Italia per la review copy di Stranger Things: Il Sottosopra gentilmente fornita per questa recensione.
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