SINTESI
Pro: esperienza di gioco, sistema di gioco, longevità, illustrazioni.
Contro: assenza di un sistema di salvataggio, formato poco maneggevole.
Consigliato a: chi cerca l’esperienza di un gioco di ruolo in solitario.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Tipologia:
librogame
Incidenza della fortuna:
elevata
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autore:
Oliver Hulme
Grafica ed illustrazioni:
R. Smith, C. Pilia, J. N. Frier
Anno:
2024
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In questa recensione torniamo nel mondo di Legendary Kingdoms, per parlarvi de “La Corona e La Torre”, il secondo atto dell’acclamata saga di librogame, scritta da Oliver Hulme e localizzata in italiano da Giochi Uniti. Il titolo dell’opera, che richiama lo stemma delle casate di Baley e di Dayne, mette subito in chiaro quali siano i suoi protagonisti, che prenderanno parte ad un gioco di potere per ottenere il controllo della Contea di Longport Bay. Queste terre sono profondamente diverse da quelle che avete conosciuto nella Valle delle Ossa, perché, oltre ad essere molto meno estese, sono anche ricche di fiorenti città, densamente popolate.
Nel caso decideste di creare un gruppo da zero per affrontare le sfide di questo volume, leggerete una trama introduttiva, che vi descrive come avventurieri incaricati di salvare il barone Baldwin Dayne, il quale è affetto da una malattia che può essere curata solo tramite il fiore geroglifico in vostro possesso; purtroppo, giunti via mare alla città di Longport non ci sarà molto tempo per orientarsi, perché vi troverete subito coinvolti in una rivolta cittadina, che metterà in subbuglio tutti i vostri piani. Invece il modo più convenzionale per approcciarsi a questo volume è quello di spostare il gruppo creato nel volume precedente verso il confine della mappa per giungere in queste terre per via marittima, seguendo le istruzioni del testo: in questo caso deciderete voi quali città esplorare all’inizio e quanto rapidamente addentrarvi nelle sue trame.

Gli invasori saranno pronti ad approfittare delle vostre debolezze! – Legendary Kingdoms 2 librogame
Materiali e meccaniche di gioco
L’edizione di questo tomo di 1200 paragrafi, a parte il quantitativo di pagine superiore, presenta le stesse caratteristiche del volume precedente, con tutti i suoi pregi e difetti. Lo stesso discorso è possibile farlo anche per quanto riguarda le meccaniche e l’esperienza di gioco, per questo vi rimandiamo alla precedente recensione per un approfondimento.
Un piccolo appunto vogliamo farlo sulle costine dei due volumi: non si capisce il motivo di scelte grafiche così differenti nella grandezza dei loghi e delle scritte, con un risultato non troppo soddisfacente per i collezionisti più esigenti.

Anche in questo volume non mancheranno degli intricatissimi dungeon – Legendary Kingdoms 2 librogame
Commento
Parlando dell’esperienza di gioco open world di questa saga di librogame, vogliamo fare subito due affermazioni che riguardano in particolare “La Corona e La Torre”, che rappresentano anche un po’ il sunto delle nostre impressioni: la prima è che c’è stato in ogni caso un miglioramento sotto tutti i punti di vista rispetto all’ottimo lavoro già svolto ne “La Valle delle Ossa”, mentre la seconda è che abbiamo riscontrato purtroppo gli stessi difetti che erano già presenti nel primo volume.
Cercando adesso di argomentare queste due considerazioni partiamo da quello che per noi è stato il miglioramente più lampante, ossia la qualità delle missioni principali, che vengono sviluppate in questo tomo in maniera molto più corale, come pezzi di un puzzle che danno pian piano la visione di insieme, ricorrendo, senza paura, anche a temi scomodi e maturi e senza tralasciare anche l’azione e i colpi di scena. Inoltre il lettore ha sempre un ruolo determinante, perché l’evoluzione della storia viene influenzata fortemente dalle sue scelte e dai risultati ottenuti, facendogli sentire sulle spalle il destino di un paese che potrebbe anche andare in rovina.
Il livello di difficoltà è stato ben bilanciato, così come lo era anche nel primo volume, ma richiede di potenziare in maniera intelligente i personaggi con le piccole e le grandi missioni secondarie disseminate nei vari luoghi della Contea, offrendo indubbiamente una bella sensazione di crescita.
Lo stile di scrittura ha mantenuto sempre lo stesso ritmo serrato e conciso apprezzato in precedenza, ma è riuscito anche a perfezionarsi nello sfruttare il poco spazio a disposizione nei paragrafi per trasmettere le emozioni necessarie per immedesimarsi nelle vicende vissute dai personaggi.
La longevità e la rigiocabilità di quest’opera sono assolutamente immense, in quanto non sarà possibile esplorare il volume con i suoi 1200 paragrafi nella sua interezza, a meno di riprenderlo in mano più e più volte: questo risultato è garantito anche dalla stessa struttura dei bivi, che, non solo lasciano la possibilità di seguire approcci completamente differenti, ma che vengono anche influenzati dalla presenza di alcuni personaggi rispetto ad altri, dando vita a tantissime combinazioni.

Dovrete saper gestire qualsiasi tipo di avversità – Legendary Kingdoms 2 librogame
Parlando invece dei difetti, non possiamo non evidenziare il fatto che anche ne “La Corona e La Torre” non è stato sviluppato alcun sistema di salvataggio/check point. Questo fatto, finché la saga si componeva di un solo volume, si poteva anche considerare come una scelta di design per aumentare la difficoltà, ma ora che ne è stato introdotto anche un secondo di notevoli dimensioni, diventa impensabile (almeno per noi) dover ricominciare tutto da capo dal primo libro in caso di sconfitta; infatti nel nostro caso abbiamo deciso di inserire dei salvataggi personalizzati per ovviare a questo problema, ad esempio facendo una copia del registro di gioco nel momento in cui si entrava in una città, per poter ricominciare potenzialmente da quel punto in caso di sconfitta totale del gruppo.
Un altro aspetto che non ci ha convinto del tutto è come siano stati collegati i due volumi: con questo non stiamo dicendo che non ci siano collegamenti o che questi non siano stati realizzati bene, ma vogliamo dire che avremmo gradito che l’autore avesse osato molto di più, facendo ricadere più pesantemente gli avvenimenti del volume precedente anche in questo.
Tirando le somme su questi due difetti, si ha per adesso la sensazione che sia stata posta più attenzione nel far funzionare e rendere godibili questi due volumi come entità a sé stanti (riuscendoci anche molto bene!), rispetto a pensarli come parte di una saga immensa di sei volumi, quindi creando per adesso solo dei collegamenti non assolutamente essenziali. D’altra parte dobbiamo anche aggiungere che giocando questo volume abbiamo notato alcuni elementi che fanno presagire che questo aspetto possa eventualmente cambiare con i successivi atti della saga: vedremo cosa ci riserverà il futuro!
In conclusione riteniamo che anche con La Corona e La Torre la serie di Legendary Kingdoms si conferma come una delle opere più interessanti nel panorama odierno della letteratura interattiva, rappresentando già una pietra miliare ed una lettura imprescindibile sia per gli appassionati, sia per quelli che si sono affacciati da poco a questo hobby.
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