SINTESI

Pro: Un gioco per due con poche regole, spiegate molto chiaramente. Non si tratta di un gioco infantile o troppo semplice: al contrario, Bog richiede concentrazione ad ogni mossa. La scatola poi, è così microscopica che attira subito l’occhio di chi passa accanto al tavolo.

Contro: Beh, a volte si fa un po’ fatica a tenere in ordine le micro-carte lunghe e strette.

Consigliato a: Giocatori occasionali, assidui o esperti: imparare a giocare è semplice, poi sono i giocatori a rendere il gioco… rilassante o molto competitivo.  

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
bassa

Idoneità ai Neofiti:
discreta

Autore:
Chris Handy

Grafica ed illustrazioni:
Magdalena Markowska

Anno:
2024

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Introduzione

I lettori di Balena Ludens avranno senz’altro notato che a volte presentiamo dei giochi un po’ “strani” e magari poco noti in Italia: lo facciamo perché crediamo possa essere interessante parlare anche di titoli di cui nessuna rivista pubblicherà la recensione, ma che sono stati comunque ideati, provati a lungo e realizzati. Negli ultimi tempi poi anche le confezioni hanno cominciato a… restringersi e alcune sono davvero molto “piccole”, come abbiamo visto con i giochi di Naivina o con i micro games di Matagot (recensiti qui, qui e qui).

In questo articolo ve ne facciamo conoscere una ancora più minuscola: come potete vedere dalla foto dell’intestazione (dove è comparata ad una moneta da 50 centesimi) la scatola di Bog è davvero microscopica e ricorda un accendino.

Il gioco fa parte di una serie di mini-games di strategia (chiamata “Pack o Game”) pubblicati da Perplext. Il nome di quello che stiamo per descrivervi (“Bog” in inglese significa “Palude”) ci chiarisce subito l’ambientazione: siamo infatti in uno stagno pieno di rane all’ora del pranzo, tutte e caccia di qualche mosca arrivata sulle ninfee, ma anche pronte a scacciare le concorrenti dalla propria area di caccia!

Si gioca esclusivamente in DUE (da 10 anni in su) e una partita dura mediamente 15-20 minuti, o magari anche 25-30 fra giocatori esperti che si prendono un po’ di tempo extra per pensare ogni singola mossa.

Unboxing

Componenti.

Foto 1 – I componenti.

Ci sembra quasi ridicolo parlare di unboxing per Bog: in effetti quando apriamo la scatolina e facciamo sfilare dal lato corto il suo contenuto troviamo semplicemente un foglietto con le regole e 30 carte (formato 25×75 mm) divise in tre categorie:

  18 carte “Rana/Punteggio”

    9 carte “Ninfea”

    3 carte “Mosca” 

Non c’è altro! Le carte sono resistenti anche se a volte è un po’ difficile maneggiarle, viste le loro dimensioni. Però tutto funziona perfettamente.

Lo scopo del gioco è spostare le proprie rane per catturare le mosche e/o per togliere di mezzo quelle avversarie.

Preparazione (Set-Up)

Setup.

Foto 2 – Tavolo pronto per una partita a Bog.

La preparazione del tavolo di Bog richiede davvero pochi minuti: basta distribuire le Ninfee su tre file di tre carte e mettere le tre mosche nella fila di mezzo (come si vede nella foto qui sopra).

Poi si mescolano le 18 carte Rana, se ne scoprono tre vicino al mazzo (beh… forse “mazzo” è una parolona, in questo caso!) e se ne danno due al primo giocatore e tre al suo avversario.

Prima di continuare sarà meglio dare un’occhiata più da vicino alle carte Rana (che potete vedere nella foto 3 qui sotto), ognuna delle quali è divisa in tre settori, con quello centrale che vi mostra una simpatica rana (e i disegni sono tutti diversi).

Il riquadro in alto vi indica il percorso che quella rana farà quando la metterete nello stagno: la posizione di partenza è indicata con una micro ranocchia gialla e indica in quale ninfea della vostra linea dovrete posarla.

Carte Rana.

Foto 3 – Le carte “Rana” del gioco.

Il riquadro in basso evidenzia invece TRE ninfee dello stagno (e questo schema è chiamato “Formazione”): se durante il gioco farete vedere al vostro avversario una carta con 1-2-3 rane nelle posizioni indicate riceverete 1-2-3 Punti Vittoria (PV) extra. 

Il Gioco

Prima di andare nei dettagli delle regole di Bog è importante ricordare che le vostre rane devono essere sempre posizionate con il “davanti” (riquadro del percorso) verso l’avversario: in questo modo sarà semplice sapere quali sono le vostre e quelle del campo opposto.

Al vostro turno potrete eseguire una delle seguenti azioni:

(1)  – posizionare una rana sulla vostra linea di partenza (le tre carte dalla vostra parte), mettendola sulla ninfea indicata dalla ranocchietta gialla sulla carta. Potrete avere max 2 rane su questa linea;

(2)  – spostare una delle vostre rane di un “passo”, facendola saltare sul pallino successivo del percorso indicato sulla carta;

(3)  – terminare il percorso di una vostra rana e segnare i PV;

(4)  – marcare i PV della “formazione” che appare su una carta che avete in mano.

Par tita 1.

Foto 4 – Esempio di partita in corso.

La foto qui sopra ci permette di fare un paio di esempi:

(A) – La “nostra” rana parte dalla posizione in basso al centro e, al suo turno, salta sulla ninfea di destra, dove trova una mosca e se la… pappa immediatamente: la carta non viene eliminata, ma spostata su un’altra ninfea dello stagno (a scelta del giocatore che l’ha mangiata);

(B) – La rana del nostro avversario salta a sua volta dalla sua ninfea di partenza a quella a sinistra nella nostra prima linea: anche qui c’è una mosca può mangiarla;

(C)  – Se la nostra rana fosse partita dalla ninfea di destra della seconda linea sarebbe saltata addosso al suo avversario, eliminandolo dal gioco e regalandoci 1 PV.

Carte 2.

Foto 5 – Le carte Ninfea e Mosca.

A Bog ogni mosca mangiata permette di prendere una nuova carta Rana fra quelle scoperte, rimpiazzandola con un’altra dal mazzetto della riserva: ogni rana avversaria eliminata assegna 1 PV; ogni nostra rana che arriva a fine percorso fa guadagnare 2 PV; infine se un giocatore rivela una carta dalla mano riceve 1-2-3 PV a seconda di quante posizioni soddisfa sulla “Formazione” mostrata (numero di rane, amiche o nemiche, presenti nelle ninfee indicate dalla carta).

Sul retro delle carte Rana ci sono tre numeri (1-2-3) stampati ognuno su un lato del dorso. Quando un giocatore riceve dei PV non fa altro che mettere la carta a fianco della sua postazione mostrando il punteggio ricevuto.

Partita 2.

Foto 6 – Il tavolo da gioco al termine di una partita.

La partita a Bog termina quando un giocatore non può più effettuare azioni (solitamente perché non ha più carte Rana a disposizione da mettere in gioco) ed allora si presentano due casi:

(a)  – se non ci sono più carte sullo stagno e nel mazzetto delle rane vince il giocatore con più PV;

(b)  – se ci sono ancora rane nello stagno o nel mazzetto il giocatore che non può eseguire la sua mossa si considera sconfitto.

Qualche considerazione e suggerimento

Da quanto vi abbiamo raccontato si capisce che Bog non è un semplice gioco di carte, ma obbliga i partecipanti a “pensare” non solo alla mossa da fare, ma anche a quelle successive, per evitare di mettere le sue rane in pericolo e regalare PV all’altro giocatore.

Quindi prima di posare una rana guardate il suo percorso e quello delle avversarie già in campo e scoprite se questi percorsi si possono incrociare da qualche parte: poi calcolate la successione delle vostre mosse e di quelle (teoriche) dell’altro giocatore. Solo a questo punto potrete decidere se spostare la rana o se farne entrare un’altra nello stagno con un percorso diverso.

Scatolina.

Foto 7 – La micro-scatola di Bog.

Non dimenticate di dare sempre un’occhiatina alla sezione “Formazioni” delle carte che avete in mano e non esitate a giocarne una se vi fa guadagnare 2-3 PV.

Commento finale

Come avrebbe fatto la maggior parte dei lettori, anche noi difficilmente avremmo scelto (o anche semplicemente “visto”) la scatolina di Bog, ma siccome il gioco ci è stato regalato lo abbiamo immediatamente provato per capire il perché di questa… generosa offerta!

Puoi vedere la scheda riassuntiva di valutazione su Big Cream.

 E così abbiamo scoperto che il gioco è tutt’altro che banale e abbiamo dovuto impegnare i nostri neuroni per cercare di vincere le partite: il sistema delle mosse prestabilite su una griglia di 3×3 caselle è interessante e funziona molto bene. Sono davvero poche le rane che riescono ad arrivare a fine percorso, soprattutto quando i due avversari studiano sempre attentamente le loro mosse.

Quindi promosso: e non ci resta che cercare dove procurarci una copia degli altri titoli di questa gamma di mini-giochi.

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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