All'inizio fu Risiko! e, di conseguenza, i giochi di conquista. L'idea di mettere un gruppo di 4-6 persone in competizione fra loro per la conquista del mondo (quello reale o uno fantasy poco importa) è quindi vecchia quanto i giochi da tavolo. Sono caratterizzati da una grande interazione diretta (battaglie) e da una più o meno dichiarata componente diplomatica, però c’è sempre il rischio del “Leader dominante” (chi attaccherebbe mai per primo il giocatore più esperto?) e delle alleanze precostituite che potrebbero “guidare” la partita. Fortunatamente a questi si sono affiancati nel tempo giochi di “nascita e sviluppo delle civiltà” (tutti dovrebbero conoscere il classico Civilization della Avalon Hill) che permettono di alternare fasi di espansione economica e sviluppo militare a fasi un po’ più bellicose quando si arriva ai confini delle “zone di influenza” dei concorrenti.
Infine in tempi più recenti gli ideatori si sono orientati verso giochi guidati dalle carte in cui l’interazione diretta è calata bruscamente per dare più spazio ad una strategia più personale: in Through the Ages e Nations i giocatori fanno crescere le loro civiltà prendendo carte sempre più potenti (man mano che passano i periodi storici) cercando naturalmente di contendere agli avversari quelle più interessanti e combattendo solo in casi abbastanza rari.
Anche i tempi di gioco si sono pian piano abbassati ed ora è possibile sviluppare la propria civiltà in poco più di mezzora (7 Wonders ) e magari anche meno (8 Minuti per un Impero), riducendo però nel contempo anche il piacere di uno sviluppo programmato a lungo termine che ogni buon “monarca” dovrebbe adottare.
