Biowood, “Spirito della Foresta”
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Da bambino, come tanti, giocavo ad Hotel, Monopoli, Crack e Brivido con sorelle, cugine e amici.
Finita l’infanzia mi sono convertito ai videogiochi ma senza diventarne un fan sfegatato.
Ormai adulto, complice la moglie che in quel periodo era spesso all’estero e ancora nessun figlio, scopro per caso il mondo Games Workshop: amore a prima vista. Mi costruisco pian piano un esercito di Elfi Silvani per Warhammer Fantasy e uno di Orki per il 40k.
Dopo qualche anno decido di appendere gli eserciti al chiodo per cercare un hobby più facilmente condivisibile con amici e figli… e scopro il mondo del gioco da tavolo moderno. È il 2018 e, da quel momento in poi, inizio a fare i primi acquisti, leggere recensioni e guardare video. Poco per volta conosco nuovi titoli, inizio a giocare un po’ di più, imparo a pesare i giochi dalla lettura di una recensione e capisco sempre meglio i miei gusti.
Se devo descrivermi oggi, sono un giocatore disponibile a provare qualunque cosa (alcuni giochi non più di una volta…), amo giochi molto ambientati o simulativi (qui il discrimine è l’interesse per il tema), non rifiuto mai una partita a un buon german, gioco volentieri anche in solitario ed ho riservato nella mia ludoteca una sezione di titoli da proporre a neofiti e giocatori saltuari, siano essi bambini, ragazzi o adulti: in fondo mi diverte giocare ma mi piace anche molto far giocare!
