SINTESI

Pro: Imparare il gioco è abbastanza semplice e le regole sono poche e lineari, senza grandi complicazioni, ma la scelta delle azioni è cruciale. Le partite sono invece piuttosto movimentate, con alleanze che si formano e si rompono, causando frequenti battaglie e grande interazione.

Contro: La Dea bendata gioca un ruolo non indifferente nella distribuzione delle carte e non è così facile riuscire a modificare la propria mano senza farsi sconfiggere in battaglia. 

Consigliato a: Giocatori occasionali, assidui o esperti: con l’assistenza di un giocatore esperto sarebbe forse possibile far giocare i più giovani, attirati soprattutto dalla possibilità di misurarsi in accesi combattimenti.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
sufficiente

Idoneità ai Neofiti:
buona

Autore:
Bill Eberle, Jack Kittredge e Peter Olotka (per l’edizione originale)

Greg Olotka e Jack Reda (per la nuova edizione)

Grafica ed illustrazioni:
Casey Davies

Anno:
2021

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Introduzione

L’uscita del film Dune: Part 1 nel 2021 ha generato un rinnovato entusiasmo per le vicende narrate nel romanzo di Frank Herbert, già protagoniste del precedente film del 1984 e di due serie televisive. Abbiamo già parlato su Balena Ludens di Dune Imperium, e oggi è la volta di Dune: un gioco di conquiste e diplomazia (che da ora in poi abbrevieremo semplicemente in Dune) proposto nel nostro Paese da Asmodée Italia e adatto a giocatori di 12 anni o più, disposti a investire un’oretta del loro tempo per assicurarsi il controllo della “Spezia”.

Chi si interessa di fantascienza e ha seguito i film o le serie TV sa bene che questa “Spezia” è una sostanza “psichedelica” che amplifica le capacità mentali e diventa indispensabile per effettuare viaggi intergalattici: inoltre un uso “personale” può servire anche a prolungare la propria vita. Figuratevi quindi quanto sia importante poterne controllare l’estrazione occupando e sfruttando al massimo il pianeta dove essa viene estratta e cioè Arrakis, detto anche Dune per la sua mancanza di acqua in superficie e la presenza di “oceani” di sabbia, dove la vita è possibile solo sotto terra o in città fornite di speciali apparecchiature per ottenere l’acqua.

Quello che non tutti sanno (se non hanno letto il libro di Frank Herbert) è che la “Spezia” è in realtà un sottoprodotto “biologico” dei giganteschi vermi delle sabbie di Arrakis: quando le loro larve cominciano a “maturare” creano una specie di gas che, raggiunta una quantità sufficiente, sale in superficie e genera una esplosione, la quale dà origine ad una polvere chiamata, appunto, Spezia, che i colonizzatori “trebbiano” con enormi macchinari.

Ma torniamo al gioco e vediamo più in dettaglio come funziona.

Unboxing

Componenti.

Foto 1 – I componenti.

Dune è in realtà la nuova edizione di un gioco edito nel lontanissimo 1979 dalla Avalon Hill e, naturalmente, le più grandi novità riguardano soprattutto la “realizzazione grafica”, splendida e assolutamente al passo con i tempi. Per i pochi nostalgici che hanno conosciuto e giocato la vecchia edizione ho comunque preparato una tabella comparativa alla fine di questo articolo, ma per tutti gli altri inizierò dicendo che componenti ed illustrazioni di questa nuova edizione sono tutti tratti dal film “Dune: Part 1” di cui parlavamo più sopra.  

Quello che più spicca aprendo la scatola sono i due “Dischi da battaglia” da defustellare e montare, grazie ad uno spinotto di plastica, per consentire di “dosare” il numero di truppe da spedire all’attacco, dotandole di un comandante all’altezza. Ogni giocatore riceve inoltre una plancia in cartoncino con la “Casata” che dovrà rappresentare: Atreides, Harkonnen, Fremen ed Imperiali (quest’ultima categoria racchiude elementi che facevano parte di tre “grandi Casate” della prima edizione: Imperatore, Gilda e Bene Gesserit). Ognuno ha una riserva di “truppe” (dei gettoni colorati da defustellare) e di ufficiali (Gettoni più larghi). Ogni “Casa” ha delle caratteristiche specifiche da leggere attentamente sulla scheda.

Tabellone.

Foto 2 – Il pianeta Dune riprodotto sul tabellone.

Il tabellone è davvero splendido e sembra quasi una foto satellitare che mostra le diverse zone da invadere e conquistare: i territori sabbiosi in cui apparirà la Spezia, ma che nascondono anche il pericolo dei giganteschi “Vermi delle sabbie” di Dune (Shai’Hulud), i territori montagnosi che si ergono al di sopra delle distese desertiche e le cinque “Piazzeforti” che, nel gioco, sono gli obiettivi primari di tutte le fazioni.  

Materiali davvero ben fatti, artisticamente, anche se alcuni di essi (in particolare i gettoni “truppa” e qualche zona sabbiosa nella parte “in ombra” del pianeta) possono un po’ confondere l’occhio perché i colori usati sono molto simili fra loro. Niente comunque che possa costituire un ostacolo allo svolgimento della partita.

Preparazione (Set-Up)

A nostro avviso Dune dà il massimo nelle partite con quattro giocatori: noi ovviamente l’abbiamo provato anche in tre ed in due (nelle due versioni: con una Casata a testa o con due per giocatore) ma nella descrizione che segue faremo riferimento a partite con il numero massimo di partecipanti.

Setup.

Foto 3 – Il tavolo pronto per una partita a quattro.

Dopo aver posizionato il tabellone, è necessario mescolare bene i mazzi “Spezia”, “Battaglia” e “Mercato”, mettendoli alla portata di tutti. La tessera “Tempesta” viene piazzata nella posizione di partenza sul perimetro esterno del pianeta: essa durante il suo movimento spazzerà via (eliminandoli) tutti i segnalini “Spezia” e le “Truppe” incontrate sui terreni sabbiosi del percorso (con l’esclusione dei Fremen che possono scappare in tempo). Tutti prendono la quantità di Spezia indicata sulla loro plancia e 4 carte “Traditore” (Harkonnen esclusi): ne scelgono una e rimettono le altre nel mazzo; tocca ora agli Harkonnen prendere 8 carte “Tradimento” per conservarne ben quattro.

Infine i Fremen pongono 5 unità al centro del pianeta (nella Depressione Polare) essendo essi i “nativi” di Arrakis. La partita a Dune può finalmente iniziare.

Il Gioco

La sequenza di gioco è sempre la stessa ed è costituita dalle seguenti fasi:

(1)  – Tempesta: si lancia il dado speciale incluso nella confezione e si muove la tessera tempesta di altrettanti “settori” (ce ne sono 18 in totale): essa, al suo passaggio, distrugge tutto quello che incontra (truppe e/o Spezia); 

Spezia.

Foto 4 – I gettoni della “Spezia”, obiettivo primario di tutte le fazioni.

(2)  – Apparizione della Spezia: il Primo Giocatore gira una carta “Spezia” ed indica i due luoghi dove avverrà l’esplosione e dove saranno piazzati i gettoni indicati. Se la carta mostra un “Verme delle sabbie” vengono immediatamente eliminati tutti i segnalini nei luoghi indicati dalla carta Spezia precedente. I Fremen possono invece ”cavalcare” il verme e spostarsi di 1-3 territori;

(3)  – Acquisto carte: a turno i giocatori possono ora prendere delle carte Battaglia (fino ad averne in mano quattro al massimo) ed acquistare carte Mercato (al costo di 2 Spezie l’una, da pagare al giocatore Imperiale, fino ad un massimo di tre in mano);

(4)  – Risveglio: se ci sono unità o leaders precedentemente eliminati ora possono essere recuperati; le prime due unità sono gratis, le altre costano 2 Spezie l’una ed i leaders hanno un costo pari al loro valore di battaglia;

Gettoni.

Foto 5 – I Gettoni “truppa” delle quattro casate.

(5)  – Invasione: sempre a turno i giocatori fanno atterrare un certo numero di truppe (al costo di 1 spezia per gettone) su un unico territorio di Dune; i Fremen invece possono mettere 5 unità nella Depressione polare. Dopo il piazzamento le unità possono muoversi di uno o due territori, ma senza mai attraversare settori in tempesta, mentre i Fremen possono effettuare due movimenti separati;

(6)  – Battaglie: se ci sono territori o Piazzeforti con unità di due diverse Casate si deve risolvere una battaglia, con le modalità che vedremo fra un attimo;

(7)  – Raccolta della Spezia: ogni unità che si trova in territori con quei gettoni può raccogliere 2 Spezie, da mettere nella riserva della Casata, sulla plancia dei giocatori.

Dischi.

Foto 6 – I dischi da battaglia: quello in basso, ancora da montare, mostra i valori che possono essere impostati.

Le battaglie si risolvono secondo una procedura standard:

  I due avversari prendono un “disco battaglia” ciascuno e lo spostano fino a mostrare nella finestrella il numero di unità che intendono impegnare (inferiore o uguale a quelle che hanno sul territorio):

  Poi aggiungono un leader (è obbligatorio, se ne hanno ancora alcuni vivi);

  Infine preparano due carte “Battaglia”: una d’attacco ed una di difesa;

  Se l’Impero è presente può usare la “Voce” per obbligare l’avversario ad usare la carta d’attacco da lui decisa;

  Se gli Atreidi sono presenti possono usare la “visione” per farsi mostrare uno dei quattro parametri (truppe, leader, carta attacco o carta difesa) prima di completare il loro disco;

  A questo punto si scoprono dischi e carte;

  Se un giocatore ha in mano la carta “tradimento” con il leader nemico che sta partecipando alla battaglia la scopre e dichiara che quel comandante è un traditore: la battaglia non viene eseguita perché il giocatore con il traditore la perde automaticamente, eliminando tutte le truppe (ma non il traditore). Questa è la fase in cui Harkonnen ha più possibilità di vincere senza combattere (avendo quattro traditori in mano);

  Se le armi d’attacco non sono “parate” da quelle di difesa, il leader avversario viene ucciso e quindi non partecipa alla risoluzione della battaglia;

  In tutti gli altri casi chi ha il totale più alto vince il combattimento: le carte “battaglia” e le truppe dell’avversario vengono eliminate, mentre il vincitore deve eliminare un numero di unità pari al valore usato sul disco battaglia;

  Il vincitore guadagna punti Spezia pari al valore dei leader uccisi.

Carte 1

Foto 7 – Esempio di carte “Traditore e “Battaglia”.

Tutte le carte usate in battaglia hanno un commento che ne spiega l’uso, come si vede dalla foto qui sopra. Il loro corretto uso è molto importante soprattutto per uccidere il leader avversario, ma siccome chi vince lo scontro mantiene le sue carte, piano piano gli avversari sapranno cos’ha in mano il giocatore e potranno regolarsi.

Una partita a Dune può concludersi in due modi:

(a)  – Se alla fine dei turni 3-4-5 un giocatore controlla TRE delle cinque Roccaforti vince automaticamente;

(b)  – altrimenti al termine del quinto turno si sommano i punti Spezia di ogni giocatore e si aggiungono 5 PV per ogni roccaforte controllata, così viene proclamato vincitore il giocatore col totale più alto.

Qualche considerazione e suggerimento

Dune è un gioco di strategia dove bisogna occuparsi principalmente di due cose: sbarcare truppe sul pianeta per procurarsi la maggior quantità di Spezia e cercare di occupare in fretta (e con truppe numerose) le cinque roccaforti. È ovvio che se un giocatore riesce ad entrare nella sua TERZA roccaforte tutti gli altri cercheranno di coalizzarsi contro di lui: per impedire che questo generi lotte infinite e senza vincitori certi, le regole spiegano che nelle roccaforti possono entrare al massimo DUE casate (in tutti gli altri territori possono starci anche tutte). Sfruttate al meglio questa regola se siete ultimi di turno e avete già due roccaforti per sferrare un mega-attacco sulla terza e con tutti gli uomini disponibili.

Ogni “casata” ha un suo specifico punto di forza: Harkonnen, per esempio, dispone di 4 Traditori e in una partita capita quasi sempre che un combattimento lo vinca proprio grazie ad un tradimento, tanto più che PRIMA di ogni battaglia può eliminare una carta in mano per pescarne una nuova; quindi se potete date la caccia allo stesso avversario più volte di seguito e probabilmente riuscirete a vincere una battaglia senza subire perdite.

L’impero ha due vantaggi: intanto incassa il valore (in Spezia) di tutte le carte Mercato che i giocatori compreranno e questo, soprattutto all’inizio, è un vantaggio importante. Poi possiede la “Voce” (grazie alle Bene Gesserit che ne fanno parte) e quindi può costringere l’avversario a giocare una carta Battaglia che può parare agevolmente.

Leaders.

Foto 8 – I dischi con tutti i Leaders: notare che Atrteides ne ha due in più degli altri.

Gli Atreides hanno 7 leaders, anziché cinque come tutti gli altri, e possono quindi sacrificare quelli di valore più basso nelle prime battaglie (perdendole volontariamente) pur di tentare di distruggere i “costosi” leaders nemici: grazie alla “Visione” essi possono inoltre vedere uno dei parametri di battaglia e regolarsi nella scelta dei propri.

I Fremen infine non hanno poteri speciali ma non perdono truppe a seguito delle tempeste e se appare un verme delle sabbie possono spostare le loro unità fino a tre territori di distanza. Essi quindi possono occupare zone sabbiose anche davanti alla tempesta, raccogliendo la Spezia dove gli altri evitano di andare per non vedere morire tutti i loro uomini.

Parlando di tempesta è ovvio che non si dovrebbero mettere unità in settori a 1-6 spazi di distanza dalla posizione attuale della tempesta, con il rischio di perderle al turno successivo (ricordate che ripristinare i… defunti è molto costoso): meglio occupare le Ridotte, oppure piazzare le unità sulle montagne (dove la tempesta non ha effetto) e poi muoverle in seguito nelle aree dove avvengono le esplosioni di Spezia.

Scatola.

Foto 9 – La scatola di Dune.

Un piccolo accenno alle carte “Traditore” è necessario: non è mai facile sceglierne una fra le quattro iniziali, ma noi preferiamo prendere un nostro leader, se ci viene dato, per essere certi che, usandolo in battaglia, non possa tradirci (se è in mano nostra non può essere usato dagli avversari); però è bene che partecipi solo a battaglie MOLTO importanti e dove il rischio di morte da attacco sia ridotto.

Commento finale

Nonostante i notevoli miglioramenti grafici e le modifiche apportate al regolamento (rispetto alla prima edizione) Dune risente un po’ del tempo passato. Ricordo le accanite partite al Club 3M con combattimenti costanti ed alleanze che si formavano e si scioglievano ad ogni nuovo turno: aver ridotto da sei a quattro i partecipanti ha sicuramente snellito il gioco e ridotto i tempi, ma forse anche quella intensa interattività.

Puoi vedere la scheda riassuntiva di valutazione su Big Cream.

 I nuovi co-autori sono due grandi esperti di Dune e quindi hanno saputo estrarre il meglio dalla vecchia edizione: le partite con la nuova sono quindi estremamente equilibrate finché una “Casa” non commette un errore e si ritrova a dover arrancare per recuperare. Questo è proprio il “clima“ che si respira in ogni pagina del romanzo di Frank Herbert e che rende anche il gioco un’esperienza interessante. Se poi avrete l’occasione di guardarvi anche il film tornerete poi più volentieri al tavolo da gioco per rivivere le avventure del pianeta di sabbia.

Ho anche preparato un paio di schede riassuntive (in italiano) che forse possono essere di aiuto quando dovrete spiegare il gioco ai vostri amici. Le trovate qui.

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“Si ringrazia la ditta ASMODEE ITALIA per avere messo una copia di valutazione del gioco a nostra disposizione”

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DIFFERENZE FRA LE DUE EDIZIONI DI DUNE

Parliamo ovviamente della edizione Avalon Hill del 1979 e di quella Asmodée Italia (e Gale force Nine) del 2021.

 

(1)  – Tabellone: cambiano le dimensioni (dai 408×414 mm della prima ai 483×483 mm della nuova) ma le zone sono rimaste invariate: quelle AH sono colorate e quella Asmodée sembrano invece ricavate da una foto satellitare: molto suggestive (con le zone d’ombra e di luce causate dal sole) ma un pochino meno chiare delle vecchie;

 

(2)  – Fazioni: siamo passati dalle SEI della prima edizione alle 4 odierne: Le “Bene Gesserit” e la “Gilda” sono state infatti inglobate nell’Imperium. In compenso nella nuova edizione ci sono due schede specificamente create per giocare in due, con Atreides a Fremen da una parte e Harconnen ed Imperium dall’altra;

 

(3)  – Le rotelle per i combattimenti si sono un po’… ristrette, passando da 160 mm di diametro delle vecchie a 135 mm delle nuove: queste ultime, in compenso, hanno una bellissima grafica (rappresentano le “lune” di Arrakis);

 

(4)  – Leaders: qui ci sono stati alcuni cambiamenti importanti, come vedete leggendo la seguente tabella:

4.1 – Atreides – erano 5 ora sono 7. Vecchi valori: 1-2-4-5-5; Nuovi: 1-3-3-4-4-5-5

4.2 – Fremen – Vecchi: 2-3-5-6-7; Nuovi: 2-2-5-6-7

4.3 – Harkonnen – Vecchi: 1-2-3-4-6; Nuovi: 1-2-4-5-6

4.4 – Imperium – Nuovi valori: 3-3-4-5-6

4.5 – Vecchio Imperatore: 2-3-3-5-6

4.6 – Vecchia Gilda: 1-2-3-3-5

4.7 – Vecchia Bene Gesserit: 5-5-5-5-5

 

(5) – Unità: c’erano 20 gettoni per fazione di 13 mm di diametro, in sei colori vivaci: ora sono più larghi (15 mm) ma di colori più spenti (giallo scuro, rosso scuro, marrone e nero);

 

(6) – Carte: anche qui è stata fatta una piccola rivoluzione, visto che la vecchia edizione aveva delle carte più piccole (44×64): 21 per “Spezia” e 33 “Traditore” che comprendevano anche alcune carte diventate Battaglia o Mercato nella nuova edizione. Quest’ultima ha carte più grandi (63×88 mm) in quattro mazzi diversi: Spezia (24), Traditori (22, uno per leader), Mercato (24) e Battaglia (24);

 

(7) – Gettoni Spezia: erano 53, di forma quadrata (13×13 mm) e con valori 1-2-4 (18 cadauno). I nuovi gettoni sono 167, tondi (diametro 15 mm), con valore 1 (56), 2 (46), 5 (41) e 10 (24);

 

(8) – Nella vecchia edizione c’era inoltre una tessera “Tempesta”. Nella nuova abbiamo ancora questa tessera (di forma diversa) che è affiancata però da 5 tessere Caposaldo (che si usano nel gioco a due per coprire le roccaforti da non utilizzare), 1 gettone ovale “Primo Giocatore”, due “lune” per seguire turni e fasi ed un dado D8 per i movimenti della tempesta.

 

(9) – la vecchia edizione aveva infine 6 schermi colorati (uno per fazione) dietro a cui si potevano nascondere le unità ed i leaders per non fare…sbirciare gli avversari. La nuova li ha aboliti

 Il gioco in sé non cambia molto fra le due versioni, ma se avete già visto il film “Dune: Parte 1” vi ritroverete oggi in un’ambientazione assolutamente adeguata.

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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