“SPIELBOX” è forse la rivista sui giochi da tavolo più nota al mondo. Iniziò infatti le sue pubblicazioni nel 1981 e da allora ogni due mesi è stata sempre un punto di riferimento per tutti i giocatori che… conoscevano la lingua tedesca! Fortunatamente dal 2010 viene pubblicata anche una versione in inglese (che non è necessariamente identica a quella in tedesco) e questo ha permesso una sua diffusione ancora più capillare. Nel 2021 la rivista ha addirittura compiuto 40 anni, un record che ha dell’incredibile, in questo campo.
La caratteristica più apprezzata dai lettori, oltre alla lettura di equilibrate recensioni fatte da giocatori molto esperti, è che ogni titolo pubblicato riceve un voto da 1 a 10 non solo dall’articolista, ma anche da altri redattori, per cui il valore medio è abbastanza coerente. Abbiamo deciso di mostrare questi “voti” per fare capire ai nostri lettori che tipo di “giudizio” viene assegnato anche all’estero, in modo da poterlo eventualmente comparare con le valutazioni della stampa italiana.
Molti numeri contengono inoltre un “omaggio”: un gioco in inserto, una plancia di tessere per varianti di giochi esistenti, delle carte, ecc. Allegato a questo quinto numero del 2022, per esempio, troviamo una nuova tessera per il gioco The Great Split della italiana Horrible Guild.
La rivista comincia come sempre con alcune brevi rubriche o informazioni di carattere generale, fra cui notiamo gli auguri che la fiera di Essen, dopo gli stop dovuti al COVID, torni ad essere un punto di riferimento per tutti i giocatori europei; la presentazione di tre membri dello staff di Spielbox; un articolo sulla importanza dei giochi da tavolo come strumento educativo; uno sulle novità di questo Autunno 2022; e la presentazione in anteprima del nuovo gioco Flamecraft.
Seguono con le abituali recensioni di alcune novità uscite negli ultimi mesi, fra le quali vi segnaliamo le seguenti (insieme al voto medio assegnato dai redattori): First Rat (7,22), Catherine: the Cities of the Tsarina (7,20), Gods Love Dinosaurs (7,50), Old London Bridge (7,00 – Gli autori sono gli italiani Leo Colovini e Gabriele Bubola), Sideral Confluence (8,00), Garden Nation (6,00), Fyfe (5,81), Betrayal at House on the hill (6,50 – Quella presentata è la nuovissima Terza Edizione), Terraforming Mars: Ares Expedition (6,80), Feed the Kraken (7,25), Ashes Reborn , The Hunger (5,14). Si direbbe che non sia arrivato nulla di eclatante in questi ultimi mesi!
Un interessante articolo di Andreas Becker (“Status Report of the Industry“) ci spiega poi come il primo semestre 2022 abbia portato una forte contrazione delle vendite anche in Germania (12-15% in meno rispetto al 2021) probabilmente dovuto al fatto che le restrizioni anti-covid sono cadute e la gente non vuole più restare chiusa in casa. Tuttavia si sottolinea anche il fatto che le case editrici hanno comunque venduto più del 2019 (cioè prima del covid) anche se ad essere state fortemente penalizzate sono le novità, e così i magazzini di tutti gli editori sono ancora pieni di scatole.
C’è anche un secondo articolo di Becker (“Game Over?“) che riporta una lunga discussione fra tre noti “personaggi” del mondo ludico tedesco (Hermann Hutter, Harald Schrapers e Jens Junge) sugli obiettivi del gioco da tavolo e sulla mancanza di cooperazione fra gli addetti ai lavori, i quali mancano di un rappresentante unico della categoria per discutere con stampa, politica ed amministratori locali. Si fa riferimento ai video giochi (che hanno già risolto il problema) anche se il, rapporto sulle “entrate” è davvero diverso: oltre 10 miliardi di euro all’anno, contro i 750 milioni/anno di quella dei giochi “analogici” da tavolo. Ma se si lamentano i tedeschi noi cosa dovremmo dire?
Non manca naturalmente la rubrica “At a Glance” con articoli più brevi su giochi per grandi (Hitster (5,50), Yoxii (8,00), Journey to the Center of the Earth (4,00), The Deadlies (6,66), Onitama: Light and Shadow (7,00), Get on Board (6,25) e per bambini (Eager Elephants, Turtle Mania, Cosmic Race, Farm & Furious e Super Sonic Teams)).
Abbiamo infine alcune interviste a personaggi più o meno famosi in campo ludico, come Harmut Witt (autore di una ventina di giochi) e Franck Noack (autore di giochi e proprietario di negozi online e di un paio di compagnie editrici).
Come sempre la rivista finisce con un divertente l’articolo di Maren Hoffmann che ci parla dei regali da fare ad amici o parenti non giocatori, ma naturalmente si finirà per portare loro una nuova scatola di giochi da tavolo!.
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