Riviste: Spielbox 2021-7

“SPIELBOX” è forse la rivista sui giochi da tavolo più nota al mondo. Iniziò infatti le sue pubblicazioni nel 1981 e da allora ogni due mesi fu sempre un punto di riferimento per tutti i giocatori che… conoscevano la lingua tedesca! Fortunatamente dal 2010 viene pubblicata anche una versione in inglese (che non è necessariamente identica a quella in tedesco) e questo ha permesso una sua diffusione ancora più capillare. Nel 2021 la rivista compie 40 anni, un record che ha dell’incredibile, in questo campo.

La caratteristica più apprezzata dai lettori, oltre alla lettura di equilibrate recensioni fatte da giocatori molto esperti, è che ogni titolo pubblicato riceve un voto da 1 a 10 non solo dall’articolista, ma anche da un certo numero di altri redattori, per cui il valore medio è abbastanza coerente. Molti numeri contengono inoltre un “omaggio”: un gioco in inserto, una plancia di tessere per varianti di giochi esistenti, delle carte, ecc.

Allegato al numero 7 del 2021 troviamo quattro nuove carte “Ambush” per il gioco Cartographers.

La rivista comincia come sempre con alcune brevi rubriche o informazioni di carattere generale, seguite da una presentazione di World of Warcraft: Wrath of the Lich King, per proseguire poi con le abituali recensioni di alcune novità uscite negli ultimi mesi, fra le quali vi segnaliamo, insieme al voto medio assegnato dai redattori, le seguenti: Ark Nova (8,63), Scout (7,57), Boonlake (l’ultimo “Pfister” non ha entusiasmato i redattori: 6,00), Free Ride (6,66), Canopy (6,16), Savannah Park (6,70), Redcliff Bay Mysteries (6,00), Four Gardens (5,95), Kokopeli (6,50), Polynesia (5,50), Excavation Earth (5,75), Last Message (6,33) e Voll Verplant (7,50).

Questo numero 7 ci racconta anche le difficoltà incontrate da PD-Verlag per l’assemblaggio delle 150.000 copie di Pictures necessarie a soddisfare gli ordini ricevuti dopo aver vinto l’edizione 2020 dello Spiel des Jahres: mancavano infatti i bastoncini e i sassolini che proprio non si riuscivano a trovare, in quelle quantità, in tutta Europa.

Altra storia interessante è quella del café “ludico” Bastard Café di Copenhagen, con oltre 250 posti per giocatori ed avventori, gestito da “nonno” Ole Palnatoke. Sybille Whitehill subito dopo ci racconta cosa è successo alla decima edizione del festival ludico Dau Festival di Barcellona. Questa parte si conclude con la celebrazione del trentennale della fondazione del SAZ (Spiele-Autoren-Zunft: in pratica la Gilda degli Inventori di giochi)) creato da Wolfgang Kramer, Alex Randolph e Hajo Bucken.

Non manca naturalmente l’abituale rubrica “At a Glance” con articoli più brevi su giochi per grandi (Peak, Skull of Sedlec, MIcroMacro Crime City: Full House, Food CHain Island, Magellan Elcano e In a Grove) e per bambini (Mysterix, Froggies, Swip’ Sheep, Fang den Zoo e Magic Market). Abbiamo anche alcune interviste a personaggi più o meno famosi in campo ludico, come Bruce Whitehill, Klaus Palesh, e Lukas Boch, un laureando dell’università di Munster, che ha ricercato nei giochi origini storico-cattoliche, esaminando i componenti di alcun decine di titoli più o meno famosi.

La rivista si chiude con una pagina riassuntiva di tutti gli articoli pubblicati nel 2021 e con l’abituale rubrica “Hoffmann’s Home Game” di Maren Hoffmann (una delle redattrici della rivista), che questa volta nel suo “pezzo” ci parla di giochi da abbellire e personalizzare con “segnalini” più realistici, magari fatti in casa, per non usare quelli soliti… tutti uguali fra un gioco e l’altro.

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