Riviste: PLATO n° 162

“PLATO” è una rivista in lingua francese pubblicata in 10 numeri all’anno da Megalopole S.r.l. (uno studio belga di creazioni grafiche e pubblicità) ma con redattori in gran parte francesi. Quasi tutti i numeri contengono un gadget o un’espansione di qualcuno dei giochi trattati.

Solitamente viene esaminata una ventina giochi: qualcuno viene anche particolarmente approfondito, con interviste agli autori o all’editore. Il redattore che fa la recensione esprime anche un giudizio che va da A (Ottimo = un meeple verde che salta di gioia) a E (Pessimo = Un meeple rosso crollato a terra, come potete vedere dalla tabella qui a sinistra).

Un’apposita rubrica nelle prime pagine della rivista (Tutti Frutti) illustra le novità dell’ultimo mese e spesso presenta anche le preferenze dei redattori per giochi vecchi e nuovi. All’interno di questa rubrica si parla anche di riedizione di vecchi giochi, espansioni, giochi di carte e di ruolo, di “Goodies” (i gadget pubblicitari regalati solitamente alle fiere), ecc. Con il passare del tempo la rivista ha dato sempre più spazio a interviste ed articoli che parlano del gioco più in generale, di statistiche, di ludoteche, ecc.

Tornando ai “goodies”, in allegato a questo numero troviamo una carta omaggio (L’Anello Unico) per il gioco Similio Signore degli Anelli (edito dall’italiana Horrible Guild).

L’articolo principale è dedicato questa volta ad Ready Set Bet, un gioco sulle scommesse alle corse di cavalli edito in Francia da Iello, seguito da un articolo sul come decidere le proprie scommesse, per lo meno sul tavolo da gioco.

La rivista continua poi con le “normali” recensioni di alcune novità uscite negli ultimi mesi, fra cui segnaliamo le seguenti, insieme al voto assegnato dai redattori (da A a E): Long Shot: The dice Game (A), Humanity (B), Ierusalem: Anno Domini (B), Kingsbridge (D), Donuts (B), Forest Shuffle (C), Mycelia (B), Sahwari (C), Dorfromantik (A) e Creature Comforts (C).     

PLATO continua ad avere un contenuto molto equilibrato fra recensioni vere e proprie (un po’ in calo ultimamente) e articoli di carattere generale dedicati ad approfondimenti, interviste, retroscena, e questa nuova programmazione ci piace. Noi continuiamo ad aggiungere i voti dei redattori di Plato per permettere ai lettori di confrontare il giudizio della stampa estera con quelli delle altre riviste del ramo e, perché no?, con quelli di Balena Ludens. Per questo cerchiamo anche di evidenziare i giochi che abbiamo già recensito, se e quando ce ne sono, così chi avesse voglia di più dettagli può semplicemente cliccare sul nome e aprire la pagina per leggere la recensione dedicata al titolo scelto.

Continuando a sbirciare le pagine della rivista troviamo anche una serie di articoli di carattere più generale: il primo è dedicato ai giochi di società che si occupano di avvenimenti e discipline sportivi; segue l’articolo LGBTQ + Ludotèque (scritto come sempre dai responsabili dell’ALF, Associazione Ludotecari Francesi); un altro (Jeux et Religions) vuole confutare l’idea che il gioco sia a volte qualcosa di negativo dal punto di vista morale; un altro ancora (sit-in autour d’une table) parla dei giochi dedicati a manifestazioni politiche; si chiude con un pezzo dedicato ai giochi per incoraggiare la logica.

Non mancano naturalmente le interviste, e questa volta sono davvero tante: a John Clair (Autore, fra gli altri, di Ready Set Bet); a Thibault Suchon (creatore della federazione Francese di Ludisport); a Simon Murat (creatore del negozio Passe Temps e youtuber accanito per i giochi); all’editore Bombyx, in occasione della presentazione del loro ultimo gioco, Humanity; a Carmen Jimenez (autrice di Ierusalem: Anno Domnini); a Olivier Keshavjee (creatore di Holygames, un’associzione per far giocare i bambini, alternando il divertimento a momenti di spiritualità); a Bruno Cathala (che non ha certo bisogno di presentazioni) in occasione della presentazione del suo ultimo gioco (Donuts); e a Michael Palm e Lukas Zach (autori di Dorfromantik, il vincitore dello Spiel des Jahres 2023).

Come sempre ci sono poi alcuni titoli trattati più brevemente per i grandi e per i bambini.

Questo numero di Plato ci offre anche una piccola… sorpresa tecnica: non è stato assemblato con le solite “graffette” a centro pagina, ma hanno incollato il dorso di tutte le pagine e fermato il tutto con una copertina di cartoncino.

Per maggiori dettagli clicca qui sotto: