Riviste: PLATO n° 168

“PLATO” è una rivista in lingua francese pubblicata in 10 numeri all’anno da Megalopole S.r.l. (uno studio belga di creazioni grafiche e pubblicità) ma con redattori in gran parte francesi. Quasi tutti i numeri contengono un gadget o un’espansione di qualcuno dei giochi trattati.

Solitamente vengono esaminati una ventina giochi: qualcuno viene anche particolarmente approfondito, con interviste agli autori o all’editore. I redattori che fanno la recensione o che hanno provato il gioco esprimono anche un giudizio che va da “A” (Valore sicuro = un meeple verde che salta di gioia) a “E” (Gioco deludente = Un meeple rosso crollato a terra, come potete vedere dalla tabella qui a sinistra).

Un’apposita rubrica nelle prime pagine della rivista (Tutti Frutti) illustra le novità dell’ultimo mese e spesso presenta anche le preferenze dei redattori per giochi vecchi e nuovi. All’interno di questa rubrica si parla anche di riedizione di vecchi giochi, espansioni, giochi di carte e di ruolo, di “Goodies” (i gadget pubblicitari regalati solitamente alle fiere), ecc. Con il passare del tempo la rivista ha dato sempre più spazio a interviste ed articoli che parlano del gioco più in generale, di statistiche, di ludoteche, ecc.

Tornando ai “goodies”, in allegato a questo numero troviamo la carta “Voyage dans le temps” (viaggio nel tempo) per il gioco Croa!

L’articolo principale è dedicato questa volta a Backstories (edito da “La boite des jeu”) con l’intervista all’editore Benoit Bannier.

Si continua poi con le “normali” recensioni di alcune novità uscite negli ultimi mesi, fra cui segnaliamo le seguenti, insieme al voto assegnato dai redattori (da A a E): Etherfields (A), Yuan: L’art de la guerre (A), Lanfeust de Troy (B), Star Wars: Bounty Hunters (B), Rebel Princess (C), Neotopia (B), Stigméria (C), Saigon 75 (D), Match of the Century (C), Islet (B), Seaside (B), Ma vie de renard (B), Point City (B) e Revelune (B).                   

Nonostante riteniamo che solo leggendo le descrizioni e i commenti di ogni articolo si possa comprendere le potenzialità di ogni nuovo gioco, continuiamo a mostrare comunque i voti dei redattori francesi per permettere ai lettori di confrontare il giudizio della stampa estera con quelli delle altre riviste del ramo e, perché no?, con quelli di Balena Ludens. Per questo cerchiamo anche di evidenziare i giochi che abbiamo già recensito, se e quando ce ne sono, così chi avesse voglia di maggiori dettagli può semplicemente cliccare sul nome e aprire la relativa pagina per leggere i nostri commenti.

Tornando a sbirciare la rivista troviamo anche degli articoli di carattere più generale: il primo (Le simultané) è dedicato ai giochi con mosse in simultanea (a partire da Diplomacy); il secondo (Insuffler du réalisme dans les jeu de société) parla di come si possa accostare un gioco alla realtà; il terzo (Qu’est-ce qu’un jeu historique?) ci parla di come e fino a che punto si possa parlare di realismo nei giochi da tavolo; il quarto (Let’s go to Japan) ci parla di un viaggio in Giappone e di come sia nato poi il gioco con quel titolo; il quinto (Comment fonctionne un “Game Jam”) che ci spiega come riunire potenziali autori per un tempo limitato e cercare di creare un nuovo titolo.

Non mancano naturalmente le interviste: a Benoit Bannier (ne abbiamo parlato all’inizio); a Charlie  Sigogneau (autore di Yuan: L’arte de la guerre); a Gabriel Soulevre (autore e boss della casa editrice Garajeux); a Mélanie Bardin (in arte Seppyo), un’artista che ha illustrato anche parecchi giochi; a Charles Couronnaud (creatore della casa editrice “Betula” che produce solo giochi sulla natura).

La pagina dell’A LF (Association des Ludothèques Françaises)  questa volta ha come tema il gioco degli “Osselets” (gli Astragali) definito come sia (forse) il più antico del mondo, visto che s ne trovano tracce fin dal 4500 AC in Egitto.

Come sempre ci sono poi alcuni titoli trattati più brevemente per grandi (Shuppa (C) e 5 Royaumes (D),  e per bambini (Le chemin de la maison).

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