SINTESI
Pro: un gioco astratto di posa tessere dalle regole semplicissime e con pochi componenti da maneggiare: 5 minuti e già si inizia la prima partita.
Contro: Purtroppo questo titolo causa… dipendenza e non riuscirete facilmente a smettere di giocare.
Consigliato a: Ragazzi, giocatori occasionali, assidui o esperti: naturalmente non è consigliato mescolare le… categorie per non rovinare le partite ai meno esperti.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
assente
Incidenza della fortuna:
assente
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autori:
Alberto Branciari e Andrea Mainini
Grafica ed illustrazioni:
Maxime Erceau
Anno:
2023 (2024 in Italia)
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Introduzione
Quando abbiamo aperto la scatola e dato un’occhiata alle fustelle, con tutti quei “polimini” a base esagonale, abbiamo pensato all’ennesima variazione del classico “Tetris” (così in voga negli ultimi anni dopo il clamoroso successo avuto da Patchwork di Uwe Rosenberg).
Fortunatamente dopo un prima veloce lettura delle regole ci siamo subito dovuti ricredere, e dopo neppure 5 minuti eravamo già seduti al tavolo (mio figlio ed io) per iniziare il primo test, seguito dal secondo, dal terzo e così di seguito finché la fame non ci ha fatto realizzare che l’ora della cena era passata da un pezzo.
Orion Duel, distribuito in Italia da Oliphante e dedicato a DUE giocatori (di 12 anni o più) è un gioco che “prende” subito e si fatica ad abbandonarlo, complice anche la breve durata di ogni partita (mediamente una ventina di minuti).
Vediamo allora insieme perché ci ha così appassionato.
Unboxing
La scatola di Orion Duel ha le ormai classiche dimensioni dei giochi per due (200x200x50 mm) e, al suo interno, cela semplicemente un tabellone rotondo di cartone ripiegabile e tre fustelle con tutte le tessere e i gettoni necessari.
Sul tabellone è riprodotta una “porzione del cielo” (colore blu notte) con un po’ di stelle e su tutto è stata sovrapposta una griglia di esagoni da utilizzare per il posizionamento delle tessere.
Queste ultime sono in effetti dei “polimini” di varie forme e dimensioni (variabili da 1 a 3 esagoni), ma quello che ci interessa, perché è fondamentale per il gioco, è che i polimini da “3” sono divisi in due gruppi: 12 hanno 2 esagoni gialli e uno blu (per il giocatore Giallo), mentre gli altri 12 hanno due esagoni blu e uno giallo (giocatore Blu). Completano la dotazione 15 gettoni, otto dei quali raffigurano una Galassia mentre gli altri sette rappresentano dei Buchi Neri.
Tutti i componenti sono di buona fattura, e le tessere sono ricavate da cartone robusto ed hanno le dimensioni giuste per essere posate sul tabellone senza interferire con quelle già in campo: la grafica utilizzata è coerente con il tipo di ambientazione scelto.
Preparazione (Set-Up)
La preparazione del tavolo di Orion Duel è rapidissima.
Dopo aver aperto il tabellone e aver diviso equamente le tessere (Blu e Gialle) i giocatori devono posizionare nella griglia i gettoni Galassia e Buco Nero: per le prime partite vi consigliamo di utilizzare uno dei due schemi “simmetrici” indicati dalle regole (come quello della Foto 2 qui sopra), ma dopo 3-4 partite andate a schema libero, alternandovi nella posa, e disponete i gettoni come meglio credete (ma rispettando comunque certe regole per le distanze minime e massime da tenere) così otterrete partite sempre varie.
Sulla foto potete vedere anche la suddivisione delle tessere: il giocatore “Giallo” (in basso) ha quelle con prevalente colore giallo, mentre le altre vanno al Blu: da notare che sei delle otto tessere con due esagoni sono uguali e se ne devono dare tre a testa, mentre ogni giocatore ha una tessera singola e una doppia del suo colore.
Il Gioco
Ci sono tre modi per vincere una partita a Orion Duel, ed è bene spiegarli subito, persino prima di conoscere le regole per la posa:
(1) Modo 1: collegando due Costellazioni dello stesso colore, attraversando l’intero tabellone: Cane Maggiore con Eridano (cerchi rossi), Gemelli con Lepre (blu) e Toro con Unicorno (viola). Naturalmente dovete creare un percorso ininterrotto di esagoni gialli (o blu), lungo quanto volete, che parte da un lato del tabellone e arriva a quello opposto. Un po’ come nel Gioco dell’Hex (link a foto scatola).
(2) Modo 2: collegando almeno quattro Galassie con un percorso senza interruzioni di esagoni dello stesso colore.
(3) Modo 3: riuscendo a collegare fra loro tre Buchi Neri con un percorso senza interruzioni di esagoni… del colore dell’avversario (per eliminarlo).
Diciamo subito che l’opzione (1) è la più difficile da raggiungere perché i giocatori continueranno a tagliarsi la strada a vicenda, ma qui sta proprio il punto di maggior forza del gioco: anche se stiamo pensando di bloccare l’avversario non dobbiamo infatti mai perdere di vista le altre opzioni, altrimenti vi succederà come a chi scrive, che, appassionato da decenni dell’Hex, ha sempre tentato anche qui di vincere con l’opzione (1) facendosi regolarmente sconfiggere da 3 Buchi Neri sul proprio percorso o vedendo l’avversario che collegava trionfante la sua quarta galassia!
Orion Duel in realtà ha solo due regole:
(A) Le tessere si possono piazzare liberamente in tutto il tabellone e senza dover rispettare adiacenze con quelle già sul tavolo. Naturalmente non devono sovrapporsi ad altre tessere né uscire (anche parzialmente) dal tabellone.
(B) Le tessere si possono invece sovrapporre a Buchi Neri o Galassie soltanto se l’esagono da impilare al gettone è dello stesso colore di un altro esagono già adiacente. Questo esclude la possibilità di mettere all’inizio una tessera in campo con un esagono del proprio colore su una Galassia e quello dell’avversario su un Buco Nero. (No, non sbagliate: ci abbiamo pensato TUTTI!!!) I gettono “coperti” vengono ovviamente posati SOPRA le tessere perché siano chiaramente visibili
Date ora un’occhiatina alla Foto 4: Giallo è riuscito a piazzare su due Buchi Neri degli esagoni blu perché c’erano già, adiacenti, tessere di quel colore. D’altra parte Blu è riuscito a posare una tessera (in basso nella foto) che gli ha permesso contemporaneamente di coprire una galassia col suo colore e un Buco Nero con un esagono giallo. Tutto chiaro?
All’inizio della partita le cose sembrano piuttosto facili: basta posizionare una tessera con almeno un esagono del proprio colore adiacente ad un Galassia e quello dell’avversario vicino a un Buco Nero e poi cercare di coprire quei gettoni nel turno successivo. Ma in pratica le cose non vanno sempre in maniera così lineare.
Guardiamo per esempio la situazione “emblematica” esposta nella Foto 5, scattata durante da una delle tante partite perse da chi scrive: Giallo ha tentato di congiungere le Costellazioni verdi o viola ma Blu lo ha sempre contrastato efficacemente, salvo farsi poi sorprendere da tre buchi neri (nel percorso al centro del tabellone).
Capito ora perché dicevamo più sopra che nonostante le regole di Orion Duel siano così brevi e semplici questo non significa che il gioco sia altrettanto facile?
Qualche considerazione e suggerimento
Francamente non crediamo che ci siano suggerimenti “strategici” da… dispensare per questo gioco. Si tratta di affrontare ogni mossa con grande attenzione, cercando per prima cosa di trovare quale tessera utilizzare e in che posto piazzarla per avvicinarci alla vittoria, salvo poi verificare, prima di eseguirla, che quella mossa non dia piuttosto un reale vantaggio anche all’avversario.
Non abbiate paura di posare un esagono del vostro colore su un Buco Nero se questa azione vi darà una valida posizione vincente, ma naturalmente prima verificate che quella sezione non abbia già Buchi Neri o che l’avversario, nel turno successivo, non possa costringervi a prenderne uno.
Commento finale
Orion Duel fa parte di quella ristretta schiera di giochi PER DUE che si ha piacere di tirar fuori ogni tanto per sfidare un amico, un figlio, un partner, ecc. Le sue regole semplicissime e la ridotta durata ci hanno subito colpiti favorevolmente e le partite si sono susseguite ad un ritmo che non tenevamo da tempo.
Dopo qualche prova passate senz’altro allo schieramento “libero” di Buchi Neri e Galassie perché rinnoverete il gioco ad ogni partita, anche se la durata verrà allungata di qualche minuto: piazzare “non a caso” quei gettoni infatti richiederà un piccolo sforzo extra ai vostri neuroni.
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“Si ringrazia la ditta OLIPHANTE per avere messo una copia di valutazione del gioco a nostra disposizione”
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