Potremmo spendere parecchie parole sull’importanza della festa celtica di Samhain che pare abbia influenzato la nascita delle moderne celebrazioni di Halloween e Ognissanti… ma ci limiteremo a dire che è il titolo del gioco oggetto di questa galleria fotografica.

La copia di pre-produzione in nostro possesso è ancora lontana da quella definitiva e per questa ragione non daremo un giudizio né positivo né negativo, rimandando la recensione a quando essa sarà disponibile.

Potremmo catalogare Samhain fra i cosiddetti “pesi leggeri”, a cominciare proprio dal materiale che troverete nella scatola:

  • 15 carte dimensioni grandi (tarocco”) rappresentano 5 divinità (3 carte per ciascuna). Ogni carta è divisa in 2 parti separate, ognuna delle quali rappresenta un’azione: la parte oscura e il lato della luce (nel seguito per convenzione verranno definiti “notte” e “giorno”), ogni divinità dispone di 6 azioni di cui 3 “giorno” e 3 “notte”.
  • Cinque “carte tempio” serviranno da segnapunti per il cosiddetto “potere di divinazione” di ciascun “lato” (giorno/notte) della divinità: ogni colonna mostra un range di valori da 1 a 5.
  • Una piccola plancia serve contemporaneamente per tener traccia dei 6 turni di gioco (tre turni “giorno” e tre turni “notte”, alternati fra loro) e come “cimitero”, un luogo intermedio da cui transitano le pedine eliminate dalla mappa prima di finire escluse definitivamente.
  • 15 tasselli (3 per tipo) rappresentano gli “oggetti”, tutti in perfetto stile celtico: falcetti da druido, Rune, Menhir, corni e -ovviamente- il falò sacro.

I giocatori rappresentano un clan del villaggio celtico. Ognuno dispone di 10 membri (cubetti di legno), una pedina segnapunti e uno schermo protettivo per tenere celate le risorse di cui dispone.

Le risorse sono divise in tre tipologie (legno, pietra e oro) e sono rappresentate da cubetti colorati (marrone/grigio/giallo). Ci sono poi 8 “fuochi fatui” che presto scopriremo essere fonte di preziose risorse o di qualche sventura.

La creazione della mappa è semi casuale: le carte della stessa divinità (1 carta tempio e 3 carte azioni) vengono sempre piazzate sulla stessa riga ma la sequenza delle carte azioni è casuale. Essendo il movimento possibile solo verso carte confinanti ortogonalmente, questo risulta uno dei modi più veloci per creare mappe di gioco sempre diverse.

L’imponente set di icone fa intuire come il gioco non sia espressamente dedicato a giocatori occasionali.

L’interazione è elevatissima, ma nonostante ciò lo scopo dei giocatori è quello di raccogliere punti vittoria spendendo al meglio le risorse a disposizione e utilizzando gli oggetti come facilitatori.

Il gioco si rivela interessante e, grazie ai fuochi fatui e all’alternanza giorno notte, anche non privo di originalità. Speriamo che la versione definitiva possa confermare queste ottime premesse.

Balena
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