SINTESI

Pro: regole immediatissime, alta interazione e ritmo veloce, perfetto come filler per gruppi numerosi.

Contro: può diventare ripetitivo con lo stesso gruppo e allungarsi se le persone al tavolo tendono a pensare molto ad ogni giocata.

Consigliato a: chi ama i party game deduttivi e cerca un gioco tascabile per serate leggere e divertenti.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
bassa

Idoneità ai Neofiti:
buona

Autore:
Julian Braunwarth, Nils-Lucas Schönfeld

Grafica ed illustrazioni:
Mirko Treccani

Anno:
2025

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Se vi siete mai chiesti quanto possa essere complicato entrare in un locale alla moda, The Club è qui per ricordarvi che la risposta è: “molto”.
Un gruppo di giocatori, un buttafuori inflessibile e una fila di personaggi che aspettano il loro turno per varcare la porta — e tutto questo con solo un mazzo di carte.
Bastano questi ingredienti per trasformare una normale serata in un concentrato di risate, intuizioni e… sottili vendette logiche.
Perché sì, qui non conta solo chi entra, ma anche chi resta fuori.

 

Materiali e ambientazione

La scatola è compatta — una pocket box tipica dei party game leggeri.
Il mazzo è composto da 144 carte con semplici illustrazioni geometriche: cerchi, triangoli o quadrati, pieni o vuoti, su fondo bianco o nero…
Questo basta per creare moooolte combinazioni possibili con cui mettere alla prova gli amici al tavolo.
Non ci sono tabelloni, segnalini complessi o componenti ingombranti: l’essenziale è l’osservazione, la curiosità e la rapidità nel formulare deduzioni.

 

Meccaniche di gioco

Le regole sono davvero semplici; indovinare ciò che ha pensato il giocatore di turno, invece, potrebbe esserlo un po’ meno!

A ogni turno, un giocatore veste i panni del “buttadentro” e stabilisce una regola segreta che lega alcune caratteristiche delle carte (ad esempio: “solo carte alternate bianche e nere”, “mai un cerchio”, “solo numeri sopra il 4”).
Gli altri, uno dopo l’altro, scelgono e giocano una delle 10 carte iniziali dalla propria mano cercando di rispettare la regola — senza sapere quale sia.
Se una carta giocata è coerente con la regola, quel giocatore può tentare di indovinare la regola segreta.

Se la regola viene indovinata correttamente, il turno termina e si calcolano i punti:
10 punti a testa, meno 1 punto per ogni carta ancora in mano.
Il giocatore che ha indovinato la regola riceve inoltre 5 punti extra (o 2 punti se il master ha fornito almeno un suggerimento durante il round).
Il master riceve lo stesso numero di punti del giocatore con il punteggio più alto, a meno che la regola non fosse troppo facile (indovinata prima che tutti abbiano giocato il proprio secondo turno o prima che siano state giocate almeno 10 carte in totale) o troppo complessa (nessuno la indovina entro la fine del round). In questi casi, ottiene la metà dei punti.

Dopo che ogni giocatore è stato “buttadentro” almeno una volta, si sommano i punti e si elegge il vincitore.

La tensione e il divertimento derivano dal fatto che ogni carta scelta, ogni esitazione, ogni pausa possono essere indizi rivelatori: attenzione a non “tradire” troppo presto le proprie idee!
The Club rientra pienamente nella categoria dei giochi deduttivi / pattern recognition, con forte interazione e grande variabilità legata all’inventiva dei giocatori nel proporre regole sempre nuove.

Considerazioni finali

The Club è l’esempio perfetto di come, con componenti minimi e una buona idea, si possa creare una “serata gioco” leggera ma stimolante.
Funziona bene nei gruppi: più si è, meglio è — perché aumenta la complessità nella deduzione e si genera più confusione (quella buona).
La curva di apprendimento è bassissima: tutte le regole si spiegano in pochi minuti, e la prima partita serve per comprendere le dinamiche di bluff e osservazione.

Se volessimo guardare a piccoli “nei”, potremmo dire che:

  • se si gioca troppe volte di seguito, può calare la sorpresa: chi ha esperienza avrà un vantaggio;
  • se il gruppo è troppo “silenzioso” o troppo attento, l’effetto party diminuisce;
  • non è un titolo consigliato a chi cerca “durezza strategica” o meccaniche profonde: è simpatico, veloce e leggero.

The Club, per noi, è uno di quei giochi che — per compattezza e immediatezza — dovrebbero stare sempre in tasca, pronti ad animare i momenti morti con gli amici, in qualsiasi occasione.

Volete entrare?
Vi tocca indovinare la regola che abbiamo in mente ora!

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Ringraziamo Cranio Creations per la review-copy usata per questa recensione.

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