“PARA BELLUM” è una rivista italiana nata nel Marzo 2017, diretta da Piergennaro Federico (giocatore ed autore di wargames basati soprattutto sulla storia dell’Italia o su battaglie cui parteciparono truppe italiane) e con una redazione di tutto rispetto, composta da giocatori “veterani” di questo hobby. Ogni numero contiene un gioco di simulazione completo con pedine pretagliate e spesso ci sono anche scenari aggiuntivi per i giochi precedentemente pubblicati dalla rivista (o altri wargames già in commercio).
Il numero 11 è uscito con enorme ritardo rispetto alla data prevista inizialmente (e tutto per questioni di burocrazia nella registrazione della testata al cambio dell’editore) ma ci offre il wargame INFERNO SULL’ISONZO: BAINSIZZA 1917, di Andrea Brusati, che simula l’Undicesima battaglia dell’Isonzo (17-21 Agosto 1917) durante la Prima Guerra Mondiale. Proprio l’altopiano della Bainsizza fu fra gli obiettivi principali dell’offensiva italiana, ma purtroppo l’esito della battaglia non fu quello sperato e le perdite furono enormi da entrambe le parti. Con l’arrivo dei rinforzi Austriaci l’attacco pian piano si smorzò, ma nonostante questo gli alleati vollero celebrare l’offensiva come un successo. Dall’altra parte invece l’alto comando Austriaco si convinse di non poter restare ancora sulla difensiva e chiese l’aiuto della Germania per provare a contrattaccare. E fu così che il 24 Ottobre di quello stesso anno Austriaci e Tedeschi attaccarono nell’area di Caporetto e provocarono la tristemente famosa “disfatta” che ancor oggi porta il nome di questa cittadina.
Come abbiamo più volte ribadito Para Bellum ha scelto di non essere una rivista di sole recensioni, non solo perché la sua pubblicazione non è abbastanza “regolare” da permettere di esaminare in tempo utile tutte le novità che escono ogni anno, ma anche perché la redazione preferisce dare più risalto ad argomenti raramente trattati nelle riviste del genere, certamente più discorsivi, ma non per questo meno interessanti.
Questo numero inizia comunque, come sempre, con alcune pagine di novità, all’interno delle quali vengono presentati alcuni giochi pubblicati negli ultimi mesi e le riviste del settore (con inserto o meno) arrivate in redazione. Subito dopo c’è un breve ricordo di John Prados, un autore di wargames molto noto e … piuttosto in gamba, di cui potremmo citare il “capolavoro”: THIRD REICH (il primo wargame che trattava i conflitti non solo dal punto di vista delle operazioni militari, ma anche della produzione, della logistica e degli sforzi inter-armi necessari a sostenere e vincere una guerra. Purtroppo John ci ha lasciato da pochi mesi.
L’articolo successivo, di Pietro Cremona, ci illustra la serie di wargames editi dalla ditta francese “Shakos” e scherzosamente chiamata “Napoleon 18xx” per un irriverente parallelo con i giochi ferroviari (1830 e fratelli): si tratta di giochi a scala strategica, dedicati alle diverse campagne del grande generale corso. Napoleon 1806 simula la campagna di Prussia e vede lo scontro dell’esercito francese con quello prussiano; con Napoleon 1807 ci spostiamo invece in Polonia ed i francesi devono vedersela con l’esercito russo; infine con Napoleon 1815 torniamo ancora una volta in Belgio per combattere la famosa Campagna di Waterloo.
Enrico Acerbi, con la solita “lingua tagliente” ci parla poi delle “Serie” nei wargames: si tratta di giochi che hanno un regolamento di base unico e differiscono non solo per le località in cui furono combattute le battaglie, ma anche per le regole specifiche utilizzate dagli autori per differenziarli dai precedenti. Questa prima parte sottolinea soprattutto il lato “negativo” di queste serie, soprattutto se non è lo stesso autore a portarle avanti, e siamo quindi curiosi di leggere il lato .. positivo sul prossimo numero. Segue un interessante articolo storico sull’Undicesima battaglia dell’Isonzo, scritto proprio da Andrea Brusati, l’autore del gioco in inserto. Come complemento ad entrambi c’è anche un articolo di Roberto Roseano che illustra la nascita dei reparti di assalto italiani (creati ad immagine delle Sturmtruppen austriache e chiamati comunemente “Arditi”) preparati all’uso di tattiche decisamente offensive, con attacchi di sorpresa e quasi sempre senza preparazione dell’artiglieria.
Andrea Pavan ci fa una panoramica dei migliori giochi creati dagli autori giapponesi e, più in dettaglio, ci parla di tre wargames che lo hanno particolarmente colpito: Blitzkrieg to Moscow (l’operazione Barbarossa della Ger,mania di Hitler contro l’Unione Sovietica, nel 1941), The Rise of Blitzkrieg (sull’offensiva tedesca in Francia nel 1940) e Pacific Go (sulla Seconda Guerra Mondiale nel Pacifico). Riccardo Masini guarda invece al mondo dei boardgames in generale (e dei wargames in particolare) da una prospettiva un po’ diversa, basandosi sulla divulgazione dei giochi fatta dai media: non avevo notato infatti che Sheldon (geniale scienziato protagonista della serie televisiva “The Big Bang Theory”) ha addirittura piazzato tutte le mappe del wargame Campaign for North Africa sul pavimento di casa di un amico: un punto di vista davvero interessante.
Alessandro Barbero commenta il wargame Give us Victories (Dissimula Edizioni) e ci offre le sue considerazioni tattiche sul come affrontare la battaglia di Chancellorsville (guerra civile americana). Seguono un paio di recensioni su due libri di soggetto militare (“Storia del mondo in 100 wargames” di Mauro Faina e Il “Medioevo in 21 battaglie” di Federico Canaccini) e la recensione di Troia: Una guerra di Eroi in cui Pietro Cremona commenta le partite fatte utilizzando questo wargame (che era offerto in omaggio agli abbonati di Para Bellum). L’articolo è seguito da una proposta con alcune “varianti” al gioco provate durante i test.
La rivista si chiude con due scenari inediti: il primo “Baia di Suda” è per il wargame X-MAS (apparso sul numero X di Para Bellum) e comprende un’aggiunta alla mappa (in formato A4) ed una nuova tabella: l’autore spiega che ha voluto “equilibrare” lo scenario originale, anche se le nuove regole vanno un po’ a scapito della “storicità”. Il secondo, Cannae, propone una nuova battaglia da giocare con il wargame De Bello Punico (in inserto nel numero IX di Para Bellum), utilizzando una delle mappe originali e schierando in maniera diversa le unità.
Para Bellum, tutta a colori, può essere tranquillamente messa sullo stesso piano delle migliori riviste del nostro hobby ed è diventata quindi un punto di riferimento per i giocatori italiani: tutti gli appassionati dei giochi di simulazione storica dovrebbero darle il loro supporto sottoscrivendo un abbonamento annuale per vedere se sia magari possibile aumentare il numero delle uscite annuali (contattate l’editore a questo indirizzo: sales@parabellum-magazine.com). Ci auguriamo naturalmente che, superate le “sofferenze” del cambio gestione, torni almeno ad uscire con regolarità semestrale.
Per maggiori dettagli clicca qui sotto:
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