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Tra le numerose reinterpretazioni dei classici puzzle game che hanno fatto la storia dei videogiochi, Pentris di Davide Calza e Andrea Crespi (quest’ultimo già autore di uno dei family più famosi del mondo ludico come Pozioni Esplosive) si distingue come una brillante fusione tra il dinamismo di Tetris e l’utilizzo dei pentamini!
Pubblicato da Pendragon Game Studio, questo titolo unisce la meccanica ben nota del tetris a una nuova dimensione tattica, che sfida i giocatori a pianificare e ottimizzare le proprie mosse.
L’idea alla base è semplice ma geniale: da 1 a 4 giocatori si sfidano in un gioco di piazzamento “verticale” di tessere in cui la gestione dello spazio della propria plancia e la pianificazione tattica fanno la differenza tra vittoria e sconfitta.
Ambientazione e materiali
Pentris è un gioco totalmente astratto con un po’ di dolcezza (visto che è un set collection di “dolci”).
Per noi Balene gialle, tuttavia, astratto non è sinonimo di ‘difetto’, anzi: la mancanza di una storia particolarmente articolata permette di concentrare l’attenzione sulle meccaniche di gioco, che risultano semplici già dopo un paio di round (invece abbiamo trovato un po’ troppo articolato il regolamento, dove qualche esempio mirato in più avrebbe aiutato).
Nonostante l’ambientazione minimale, i materiali sono curati: le tessere, simili ai pezzi di Tetris (i cosiddetti pentamini), sono spesse e di buona fattura. Le icone sono immediatamente identificabili e la plancia giocatore ha un interessante sistema “magnetico” che permette di tenerla in verticale per simulare la “discesa” delle tessere come nel tetris (attenti però, se non la maneggiate con cura, rischiate di far cadere il lavoro di una partita intera, parliamo per esperienza!)
La grafica non cerca di stupire, mantenendo uno stile pulito, basico ma colorato e divertente. È evidente che l’obiettivo sia quello di mettere al centro la meccanica del gioco, senza distrazioni visive superflue.
Regolamento
Il regolamento di Pentris è facile da apprendere e lo si capisce appieno una volta effettuato un turno di gioco: ogni giocatore ha una propria plancia “verticale” su cui deve posizionare i pezzi che sceglie tra quelli disponibili pescati di volta in volta dal sacchetto comune.
I pezzi, pentamini di varie forme e raffiguranti uno o più dolci, devono essere posizionati cercando di riempire quante più righe e colonne possibili. L’obiettivo è simile a quello del Tetris: evitare di lasciare troppi spazi vuoti e completare righe e colonne per guadagnare punti.
Proprio come il Tetris, i pezzi dovranno essere piazzati come se scendessero dall’alto verso il basso, senza possibilità quindi di incastrarli “a mo’ di puzzle”.
La vera novità rispetto al classico Tetris risiede nella dimensione strategica: non c’è un limite di tempo ma la consapevolezza che:
- piazzerete solo 12 pezzi in tutta la partita;
- per ogni round (4 pezzi da piazzare) potete calcolare i punti di un tipo di dolce solo una volta (calcolando il gruppo più grande di quel colore).
Più i giocatori al tavolo sono esperti e prendono familiarità con Pentris, più la competizione e l’interazione indiretta può aumentare: osservare le mosse degli avversari e prevedere le loro strategie, sottraendo loro il pezzo che potrebbe avvantaggiarli, è un’opzione per alzare l’asticella di profondità del gioco.
Il sistema di gioco di Pentris si basa quindi principalmente su due meccaniche: il piazzamento tessere e la gestione dello spazio. Ogni turno, i giocatori devono pescare un nuovo pentamino e posizionarlo sulla propria griglia, cercando di ottimizzare lo spazio a disposizione. Tuttavia, la scelta dei pezzi e il loro posizionamento non sono così scontati. Più il gioco avanza, più la griglia si riempie e diventa complicato trovare un incastro perfetto.
Le partite sono veloci, con una durata che varia dai 20 ai 30 minuti, rendendo Pentris perfetto per una serata leggera o come filler tra giochi più impegnativi.
Un’esperienza di gioco… ampia!
Il bello di Pentris è la sua accessibilità. Si può giocare con amici casuali, con familiari o con appassionati di giochi da tavolo, e in ogni caso l’esperienza sarà gratificante. La curva di apprendimento è rapida, e già dalla prima partita è possibile comprendere le dinamiche di base. Tuttavia, per padroneggiarlo e diventare davvero abili, occorrono più partite e una buona dose di previsione e pianificazione.
La sensazione di tensione che cresce man mano che lo spazio sulla griglia si riduce è una delle caratteristiche più appaganti del gioco. La combinazione tra puzzle e strategia, unita alla possibilità di giocare più partite consecutive senza perdere freschezza, rende Pentris un gioco che non annoia facilmente.
Scalabilità e longevità
Pentris è perfettamente scalabile. Che si giochi in 2 o in 4, il ritmo e la tensione rimangono invariati. Con più giocatori, aumenta l’interazione indiretta e diventa più importante osservare cosa stanno facendo gli altri per anticipare le loro mosse. In 2 giocatori, invece, il gioco assume una dimensione più tattica e cerebrale, poiché ogni mossa può avere un impatto maggiore sul risultato finale.
La longevità di Pentris è garantita dalla natura stessa del gioco: ogni partita è diversa e offre nuove sfide grazie alla casualità nella pesca delle tessere e alle strategie in continua evoluzione dei giocatori. Le tessere blu e beige, escluse per la partita base, possono inoltre aggiungere ulteriori livelli di profondità, aumentando così la rigiocabilità.
Nel regolamento vengono indicati setup e meccaniche per giocare Pentris con 3 differenti livelli di difficoltà e regole.
Considerazioni
Pentris è un titolo che unisce sapientemente elementi classici e innovativi in un’esperienza di gioco semplice, ma non banale. È adatto sia ai neofiti che ai giocatori esperti, grazie alla sua combinazione di immediatezza e profondità strategica. Se siete fan dei puzzle game o dei giochi di piazzamento tessere, non potrete che apprezzare la sfida che Pentris vi propone. La sua capacità di adattarsi a diversi gruppi di giocatori e il suo ritmo rapido lo rendono un titolo estremamente versatile, ideale per qualsiasi occasione.
Un gioco che sa come tenere impegnati, stimolare il pensiero strategico e regalare momenti di competizione senza accentuare troppo la competizione e interazione diretta.
Non l’abbiamo trovato “esplosivo” come le “pozioni”, ma ha sbloccato in noi il ricordo dell’amato Tetris, quindi… approved!
Ringraziamo Pendragon Games Studio per la review-copy usata per questa recensione.
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